martedì 12 luglio 2022

Detriti spaziali, la loro caduta ha il 10% di probabilità di fare vittime

E' del 10% la probabilità che, nei prossimi 10 anni, la caduta incontrollata di detriti spaziali sulla Terra possa fare una o più vittime.
Lo indica uno studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy e guidato dall'Università canadese della British Columbia di Vancouver, basato sui dati satellitari degli ultimi 30 anni.
Gli autori dello studio evidenziano quindi l'importanza di rendere obbligatori i rientri controllati dei veicoli spaziali, per evitare di far crescere ulteriormente il rischio.
I ricercatori guidati da Michael Byers, analizzando i dati dei satelliti degli ultimi 30 anni, hanno proiettato il rischio per gli esseri umani nel prossimo decennio, concentrandosi soprattutto su pezzi di veicoli che rimangono parzialmente intatti e che rappresentano quindi una minaccia se dovessero cadere sulle terre emerse, sul mare, ma anche sugli aeroplani.
I risultati mostrano che, se non cambieranno le pratiche attuali, c'è un 10% di probabilità di causare vittime se la caduta di ogni rottame diffonde detriti letali su un'area di 10 metri quadrati.
Inoltre, il rischio è concentrato nel Sud del mondo, con i resti dei veicoli che hanno una probabilità circa tre volte maggiore di atterrare alle latitudini di Giacarta (Indonesia), Dhaka (Bangladesh) e Lagos (Nigeria), rispetto a quelle di New York, Pechino o Mosca.
Gli autori dello studio sottolineano come manchi una volontà collettiva di utilizzare la tecnologia per i sistemi di rientro guidato, a causa dei costi associati, e che siano quindi necessari accordi multilaterali che ne rendano obbligatorio l'impiego. (fonte: ANSA)