mercoledì 30 ottobre 2019

Il Pensiero del Nulla contro Fausto Biloslavo

La pagina online de Il Giornale con la denuncia dell'agguato
I servi del globalismo egualitario hanno tentato di colpire ancora. Il nauseabondo lezzo delle loro parole alitate al vento si perde però nel nulla di cui è costituita la loro ideologia, scopiazzata da un passato sepolto che inutilmente tentano di rianimare. Gli studenti (ma cosa studiano?) dell'Università di Trento che hanno tentato di tappare la bocca all'ottimo e coraggioso giornalista Fausto Biloslavo sono solo il rigurgito maleodorante di un'ideologia consunta e inutile, sconfitta dal tempo e dall'umanità. Non so di cosa volesse parlare Biloslavo, che leggo con gusto sui giornali, e che ho avuto il piacere di conoscere personalmente. Conosco bene invece la feccia universitaria che, colorata di rosso, pretende di avere spazi a disposizione dove poter ciarlare le proprie inutili idee. Anzi, questi spazi pretende di gestirli, dominarli e impedirne l'uso a chi non la pensi come lei. I propugnatori del (non) pensiero unico cercano in questo modo di sobillare la rinascita di un'altra ideologia ancora più morta, quella fascista, in modo da dare un senso alle proprie inutili esistenze. Eppure restano ciò che sono: un nulla vestito di sembianze bipedi. In realtà essi non pensano. Non esistono. Non sono.

Gianni De Benedittis assegna il Premio FuturoRemoto

Un riconoscimento per esaltare le qualità dell'innovazione e dell'arte della nuova oreficeria: è il senso del Premio FuturoRemoto che Gianni De Benedittis, famoso orafo pugliese, ha deciso di istituire nell'ambito della settimana del gioiello milanese, culminata nella manifestazione Artistar Jewels, andata in scena a Palazzo Bovara. Una giuria di qualità, che ha visto protagonisti, fra gli altri, il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa, il musicista Saturnino e la modella Simonetta Gianfelici, ha assegnato tre premi, uno all'affermata designer Chiara Passoni, e due ad altrettanti giovani studenti sulla rampa di lancio, Allegra Desiree Cezza di Galdus e Atefe Rezaei dello Ied di Torino, con una menzione speciale per quest'ultima.

lunedì 28 ottobre 2019

L'Umbria conferma, è Salvini la nuova rivoluzione

Ora troveranno un sistema per vaporizzare il 58% dei votanti umbri. Forse si inventeranno che chi vota a Destra non ha più diritto di voto. Ci stanno provando con i vecchi, ritenuti, chissà perché, un elettorato filosovranista (ma non dovrebbero essere gli ex sessantottini?). L'Umbria, come il resto d'Italia, conferma che il Belpaese vive una rivoluzione democratica come non si vedeva da anni, forse dal mezzo secolo del '68, appunto. La grande marcia di Matteo Salvini, vero movimento di popolo, riporta la gente nell'agone politico, scardina i punti fermi della Sinistra, alla faccia della nomenklatura di potere e dei media servi e raccomandati. L'applauso va al coraggio di chi non ci sta, a chi per l'ennesima volta ha saputo dire un chiaro e forte "No" alla dittatura della globalizzazione che ci vuole umani mischiati, senza colore, senza storia, senza famiglia.