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Il logo dei neonati Devils Milano |
La notizia va data così, secca a senza fronzoli: l'
hockey ghiaccio si riaffaccia a Milano, almeno a livello nominale. Un grande ritorno illumina infatti il mondo del puck
Made in Lombardia: i
Devils tornano sul ghiaccio, con un nome e dei colori che hanno fatto la storia di questo sport.
Certamente non si tratta della stessa società: qui non ci sono né il compianto
Silvio Berlusconi a dirigere la baracca, né lo sponsor
Mediolanum, né
Fabio Capello in trench
beige a osservare le partite da dietro la balaustra, preparandosi per diventare uno dei più grandi allenatori della storia del calcio mondiale.
Lasciamo da parte
Gaetes Orlando e
Roberto Romano,
Paolo Casciaro e
Lucio Topatigh,
Sergio Momesso e
Jari Kurri, almeno per ora. I Devils, o Milano Devils (questo il loro
nome esatto) ripartiranno esattamente da dove avevano lasciato gli
Old Boys, squadra che già negli ultimi due anni aveva militato nella
IHL Division I, un modo
'simpatico'inventato dalla Federazione per raccogliere appassionati di buone speranze in una sorta di Serie C o giù di lì.
Fino a qualche giorno fa, dimenticandosi degli stessi Old Boys, perfino i giornalisti 'bene informati' continuavano ad affermare come, in vista delle Olimpiadi, Milano non avesse
una squadra: i Devils sono, per gli smemorati, la risposta, anche se, come qualsiasi squadra milanese l'anno prossimo, pista sotterranea del Forum a parte, saranno costretti
a giocare nella casa dei
Diavoli Rossoneri, il
Palasesto.
Merito degli sforzi di
Christian Formica, una vita passata in rossonero fra Diavoli e Old Boys e, oggi, finalmente, Devils, attraverso una scelta che, è sicuro, farà
rumore nel mondo dell'hockey milanese, ennesimo tentativo di vestire a festa una realtà che, potenzialmente, può regalare tanto spettacolo agli appassionati di questo
sport.
Il tam-tam dei tifosi sul web ha già cominciato a rincorrersi, con tanto di strabuzzamenti di occhi e pizzicotti.
Per ultimo, ma non ultimo, il logo: semplicemente bellissimo, con una grande
V campeggiante, simile a quella del film "V per Vendetta", che però potrebbe anche significare 'V
per Vittoria' ma, soprattutto, 'V per Volontà'. Di tornare a giocare, di riportare l'hockey a Milano, di
riconquistare all'hockey il pubblico in rossonero e non solo.