In questo periodo in cui il nome 'Ruby' ha scosso così profondamente le coscienze degli italiani non potevo ovviamente esimermi dall'andare a ricercare se anche qui, nel vecchio Canada, ci fosse una qualche Ruby che potesse turbare i miei sonni e il torpore notturno. E, puntualmente, l'ho trovata. E anche il nome non ha nulla da invidiare a quello della 'nostrana' (quasi) Ruby Rubacuori. Lei è Ruby-Rose Rex, da Ottawa, una modella specializzata in rockabilly, film noir, cheesecake, pinup e burlesque. Insomma, chi più ne ha, più ne metta. Ma andiamo a scoprire in che cos'altro è specializzata...
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venerdì 29 ottobre 2010
giovedì 28 ottobre 2010
Fratelli d'Italia me lo ciuccia...
Questo è assolutamente l'unico inno per il quale posso alzarmi in piedi e mettermi con ossequio la mano sul petto... o anche su altre innominabili parti del corpo umano, oltre che e animale...
Lo 'stoico' Milan di Napoli?... Bah!...
Allora, cerchiamo di capire. Il titolo del sito Milan, ovviamente... "Stoico Milan".
Eh, già, si riferisce all'impresa dei rossoneri al San Paolo, vittoria per 2-1 contro il Napoli.
Ma forse ci si dimentica che il Milan ha giocato in undici contro dieci per tutto il secondo tempo?
E poi ci si dimentica di almeno un paio di recriminazione in casa Napoli (vere o presunte ma comunque...)?
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Eh, già, si riferisce all'impresa dei rossoneri al San Paolo, vittoria per 2-1 contro il Napoli.
Ma forse ci si dimentica che il Milan ha giocato in undici contro dieci per tutto il secondo tempo?
E poi ci si dimentica di almeno un paio di recriminazione in casa Napoli (vere o presunte ma comunque...)?
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Paesi meno corrotti: Canada 6°, Italia... 67.a!
E' un ben 'strano' sport quello della classifica che vi riporto in questo post: uno sport dove l'Italia non eccelle, mentre il Canada può vantare un onorevolissimo terzo posto di punteggio e sesto assoluto. E non sto parlando di hockey ghiaccio. Bensì...
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A casa di Don Tony si presentò la nuova Sinistra...
martedì 26 ottobre 2010
Rob Ford è il nome che fa tendenza a Toronto
Poche parole, giusto prima del crollo, visto che sono appena rientrata dalla serata passata al centro elettorale di Joe Pantalone. Come, chi è Joe Pantalone? Beh, in effetti... guardate, ora non ho voglia di farla tanto lunga, proprio perché il ciglio assonnato 'cala la palpebra' e domani si torna al trabajo, comunque per voi che vivete lontano da queste parti, oggi si è votato a Toronto.
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E' andata bene...
Una vittoria ai limiti di tutto quella ottenuta dal Milan a Napoli. Il 2-1 finale a favore dei rossoneri non rispecchia quanto visto in campo, e la squadra di Massimiliano Allegri deve veramente ringraziare il caso se quest'oggi è rientrata dal San Paolo con tre punti che la riportano davanti all'Inter e al secondo posto solo dietro alla Lazio. Va detto che i rossoneri hanno tenuto il pallino del gioco per la prima mezzora, dopo di che protagonista in campo è diventato il Napoli, costretto a giocare il secondo tempo in dieci uomini per l'espulsione di Pazienza (secondo giallo al 45' per fallo di mano a centrocampo).
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Come farsi ridere dietro da tutto il mondo...
e per di più aggratis...
venerdì 10 settembre 2010
Proposta per 'democraticizzare' il falò del Corano davanti a Ground Zero
Parliamoci chiaro: della barba degli Ayatollah non me ne può fregare di meno, così come delle allucinazioni vaticinanti del 'reverendo battista' Terry Jones (un nome che fa molto Monty Python, chissà se non faccia tutto parte di un loro nuovo progetto cinematografico, magari la 'Nuova Storia del Mondo', parte II?).
In fin dei conti ci hanno insegnato che 'la religione è l'oppio dei popoli', giusto? Allora, dico, facciamogli bruciare 'sto cazzo di Corano (o Quran, come si dice in inglese, che ricorda molto i vangeli apocrifi di Qumran, forse che ci siamo persi il più bello?). Poi però bruciamo anche la sua Bibbia di minchia. 1-1, tutti a casa, e soprattutto piantatela di romperci le palle. E' cominciato il campionato, voglio vedere il Milan...
In fin dei conti ci hanno insegnato che 'la religione è l'oppio dei popoli', giusto? Allora, dico, facciamogli bruciare 'sto cazzo di Corano (o Quran, come si dice in inglese, che ricorda molto i vangeli apocrifi di Qumran, forse che ci siamo persi il più bello?). Poi però bruciamo anche la sua Bibbia di minchia. 1-1, tutti a casa, e soprattutto piantatela di romperci le palle. E' cominciato il campionato, voglio vedere il Milan...
venerdì 20 agosto 2010
Tornerò presto a mandarvi a fare in culo...
Scusate la distrazione. Sono stato via per un po'. O meglio, ho avuto un casino di roba da fare. E poi, come sempre, sono fondamentalmente cazzi miei che non vi devono interessare.
Di questo blog sono unico (ir)responsabile, lo faccio uscire quando mi pare e come voglio, con le foto e i concetti che voglio. Periodo incasinato, da tutti i punti i vista. Il che non è nemmeno male. Ho un sacco di roba da dire. Ci si becca presto da ste parti.
Di questo blog sono unico (ir)responsabile, lo faccio uscire quando mi pare e come voglio, con le foto e i concetti che voglio. Periodo incasinato, da tutti i punti i vista. Il che non è nemmeno male. Ho un sacco di roba da dire. Ci si becca presto da ste parti.
martedì 6 luglio 2010
Avete qualcosa da dire sul G8/G20? Scrivete qui...
Un passo indietro. Torno brevemente a parlare del G8/G20 svoltosi a Toronto nei giorni scorsi per segnalarvi una cosa parecchio curiosa che esemplifica della voglia di testimoniare sempre e comunque da parte dei canadesi. Quel desiderio di parlare senza schermi e senza censure che fanno di questo angolo di mondo uno di quelli apparentemente più liberi della Terra. Il luogo è Kensington Market, probabilmente fra i più liberi mentalmente della già libera e progressista città dell'Ontario. Su una bacheca di legno potete 'appiccicare' i vostri pensieri, le vostre esperienze e ciò che avete vissuto in prima persona durante i caldi giorni del G8/G20
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lunedì 5 luglio 2010
L'Inter e un mercato 'vero': Mascherano e Ozil
"Sarà un mercato lungo", parola di Marco Branca, direttore tecnico dell’Inter. La prima mossa è stata blindare Milito con un adeguamento contrattuale. Presto dovrà affrontare con Rafa Benitez e i diretti interessati i nodi sul futuro di Maicon e Balotelli e c’è da attendersi anche almeno un colpo in entrata: il nome più caldo resta quello del nazionale argentino Javier Mascherano, ma l’Inter tiene d’occhio anche l’attaccante tedesco Ozil. Il prezzo fissato per Maicon è 35 milioni di euro. L’offerta del Real Madrid è ancora distante, ma la trattativa può accelerare nei prossimi giorni con il ritorno del brasiliano dal Sudafrica.
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Milan su Ibra e Camoranesi, dio mio che tristezza...
Cedere Ronaldinho per arrivare a Zlatan Ibrahimovic. Il Milan del XXI secolo, 'in bolletta' sparata, non dispone di alternative: cedere una 'stela' per arrivare a un'altra 'stella', mentre, incredibile mavero, il popolo del web dimostra quanto il tifoso rssonero sia cambiato in questi anni, risultando dispost a passare sopra tutto quello che rappresenta l'uomo Ibrahimovic, individuandolo come panacea di tutti i mali (e dimostrando notevole ignoranza, visto che lo 'svedese' ha dimostrato tutti i suoi limiti quest'anno proprio contro quell'Inter che dovrebbe contribuire a sconfiggere).
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domenica 4 luglio 2010
Milan e Inter, un secolo fa gli ultimi 'colpi'
Il mercato si è aperto ufficialmente in questi giorni ma le squadre milanesi non sembranio promettere più quei 'colpi' che una volta facevano capire di chi fosse il 'bastone del comando' del calcio in Europa. Ora, soprattutto al Milan (mentre l'Inter ha saputo andare a 'pescare' là dove gli scout di via Turati si sono improvvisamente inariditi), rimangono le briciole di una borsa che si è da tempo chiusa. Appesantiti dai debiti e dalle ristrettezze di bilancio, i rossoneri e i nerazzurri dovranno muoversi con cautela e ricorrere agli scambi per evitare di dover sborsare denaro contante.
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Ciao ciao Diego, è tornata l'Afrika Korps!
Una volta Diego Armando Maradona mi stava proprio sulle palle. Anzi, lo odiavo. Rappresentava tutto ciò che disprezzavo. Io, fiero tifoso del Milan e milanese, non potevo sopportare chi continuamente veniva a sputare sulla mia città e sul Nord in generale, soprattutto se poi vestiva la maglia del Napoli, che sul finire degli anni '80 era la nostra rivale per eccellenza. Entrato a far parte dei tanti sconfitti (e umiliati) sulla strada della storia rossonera, una volta appese le scarpe al chiodo il 'Pibe' è parso meno spregevole, a volte perfino un uomo interessante con le sue uscite populiste e castriste. Non così diverso da quel Silvio Berlusconi, malato di protagonismo come lui, circondato da una corte di personaggi, a volte più discutibili quelli di Dieguito, a volte quelli di Sua Emittenza. Ma è rimasto sempre e comunque un 'nemico'.
Oggi la 'nuova Germania', simbolo di un Nord progressista e al passo con i tempi, lo ha spazzato via senza pietà, umiliandolo tatticamente e tecnicamente. Diciamo la verità, i ragazzi di Joachim Löw ci stanno facendo sognare con un gioco brioso e stupendo, come raramente si vede su di campo di calcio. E al 'Pibe' non è andata giù: così, con la flemma che lo contraddistingueva dai tempi del San Paolo, si è permesso di offendere i tifosi tedeschi che (giustamente) si facevano beffe di lui, della sua presunzione e del suo credersi 'dio', sopra tutto e tutti. Tschüß Diego, 'ciao Diego', tornatene a casa, tu e la coorte di amichetti e parenti che ti sei portato dietro, con la Pequeña Dalmita che si è dovuta mettere in mezzo per evitare che il 'paparino' si lasciasse trasportare dal risentimento. Vai dal tuo amico Fidel a piangere. Qui è tornata l'Afrika Korps.
Vedi: Germania über alles!!!
Un, due, tre, quattro, tschüß Argentina!
Oggi la 'nuova Germania', simbolo di un Nord progressista e al passo con i tempi, lo ha spazzato via senza pietà, umiliandolo tatticamente e tecnicamente. Diciamo la verità, i ragazzi di Joachim Löw ci stanno facendo sognare con un gioco brioso e stupendo, come raramente si vede su di campo di calcio. E al 'Pibe' non è andata giù: così, con la flemma che lo contraddistingueva dai tempi del San Paolo, si è permesso di offendere i tifosi tedeschi che (giustamente) si facevano beffe di lui, della sua presunzione e del suo credersi 'dio', sopra tutto e tutti. Tschüß Diego, 'ciao Diego', tornatene a casa, tu e la coorte di amichetti e parenti che ti sei portato dietro, con la Pequeña Dalmita che si è dovuta mettere in mezzo per evitare che il 'paparino' si lasciasse trasportare dal risentimento. Vai dal tuo amico Fidel a piangere. Qui è tornata l'Afrika Korps.
Vedi: Germania über alles!!!
Un, due, tre, quattro, tschüß Argentina!
sabato 3 luglio 2010
I teutoni über alles!!!
Una delle più grandi prove di forza mai prodotte da una squadra di calcio. Assolutamente devastante. Questo è sport!!! E così scrive la 'Gazza'...: Una Germania tutta solidità, concretezza e bel gioco schianta l'Argentina di Maradona con un 4-0 che non ammette alibi. In vantaggio con Muller già al 3' del primo tempo, su distrazione della difesa dell'Argentina, la squadra tedesca ha chiuso i conti nella ripresa con le altre reti di Klose, al 23' e di Friedrich, al 29', dopo ottime azioni corali della squadra tedesca. Il quarto gol, ancora di Klose, al 44', al volo su azione di contropiede, è stata quasi un'umiliazione per l'Argentina, punita dall'ottimo controllo del centrocampo dei tedeschi e dall'ariosità della loro manovra. L’Argentina è crollata: privata delle luci di Messi, e di un faro a centrocampo, il collettivo di Maradona non ha trovato il direttore di orchestra e ha steccato. La giovane Germania, età media 24 anni e 96 giorni, specchio di un Paese che è stato il primo a detenere contemporaneamente i tre titoli europei Under 17, 19, 21, ha impressionato e offerto un saggio di gran calcio, per tattica e tecnica.
Paris 'dentro e fuori' con l''amichetta' Jennifer
Paris Hilton è stata arrestata. Fin qui tutto bene, o meglio, chissenefrega. Peccato però sia successo in quello stesso Sud Africa (o Sudafrica?) che pochi giorni fa si è reso protagonista dell'arresto delle ragazze olandesi che si erano presentate allo stadio per pubblicizzare una marca di birra. Motivo dell'arresto della Hilton? Avere fumato uno spinello. Ma non è che questo 'mondo nuovo' in versione Nelson Mandela poi tanto nuovo non sarà? Comunque la bella ereditiera è stata rilasciata, poco dopo la fine dell'incontro tra Brasile e Olanda. Alla sua amica Jennifer Rovero, 31 anni (Playmate del mese di luglio 1999 per Playboy), apparsa con lei davanti al giudice, è stata invece posta l’alternativa tra un’ammenda di mille rand (128 dollari) o 30 giorni di reclusione per possesso di marijuana. Ha preferito pagare l’ammenda. L'udienza è durata appena tre minuti e si è conclusa intorno a mezzanotte e mezza.
venerdì 2 luglio 2010
Berlusconi promette: "Al Milan per 25 anni": grrr...
Silvio Berlusconi ha parlato anche di Milan durante il suo viaggio a Panama per l'inaugurazione dei lavori di ampliamento del canale.Non è la prima volta che il 'sciur presidente' parla durante i lavori che gli competono di quella che dovrebbe essere la sua squadra del cuore (anche se da più parti si vocifera sia sempre stato un grande interistone...). "Ho promesso al presidente Martinelli che porterò il mio Milan a Panama" - ha detto a margine della visita il Berlusca - E' la squadra che ha vinto nella storia del calcio più trofei internazionali e io sono il presidente che ha vinto di più, quello che viene al secondo posto si chiama Bernabeu e a lui hanno anche dedicato uno stadio ma ha vinto la metà dei miei trofei".
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Il G8 e il G20 sono il passato, ora c'è il Gay Pride...
Mi chiama e mi dice: mi scrivi qualcosa su quello che è successo in questi giorni in Canada? "Il G8 e il G20 a Toronto intendi?" faccio io. Sì, quello. E qui sorge il problema. Che ci vado a fare io, sul blog di Canada? Un post o un articolo? E voi sapete bene quale sia la differenza... Alla fine prendo il coraggio a due mani e, come spesso mi capita, alla fine so già che terminerò con il parlare di tutt'altro. E del resto, per quanto riguarda il G8/G20, gli scontri, gli arresti, i sorrisi dei capi di stato, il Berlusca che si pavoneggia in mezzo ai 'colleghi' come fosse alla festa di classe, beh, per quello ci sono tutti i giornali che avrete sicuramente letto, primo fra tutti il Corriere Canadese che ha mandato fior di inviati all'evento (tra cui la ben nota 'blogosferica' Simona Giacobbi...).
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Balotelli promosso perché non l'ascolta nessuno
Mario Balotelli sostiene l'esame di magturità, almeno quella ufficiale, che vale per quelli che raccolgono il voto minimo per passare alla 'vita dei grandi'. Vita in cui il 'Signor Balotelli' è entrato già da tempo, come gran campione dell'Inter. Con 'maturità sportiva' ancora da conquistare però. Intanto però, superato l'ultimo ostacolo - la prova orale per ottenere il diploma giuridico economico aziendale - Balotelli può dedicarsi alle vacanze e concentrarsi sul suo futuro di calciatore e sulla permanenza all'Inter, tutt'altro che scontata. «Se resterò all'Inter? Adesso vediamo», ha risposto l'attaccante attorniato dai giornalisti che lo attendevano fuori dall'Istituto privato «Milano», in zona Viale Monza.
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giovedì 1 luglio 2010
In College Street West due coreane con un penny
Giornata di riposo. Si festeggia il Canada Day. Tutti (o quasi tutti) a rilassarsi e a fare bbq. Io personalmente sono andato al "Sottovoce" di College Street West, dove ho mangiato un piatto di salumi, mozzarella, provolone e altri sott'olio. Non male, per essere in Canada. Più acqua, caffè e un paio di piccole coreane che si sono sedute non lontano da em. Una volta tanto mi devo fare i complimenti: con un'abile mossa sono riuscito a strappar loro il numero di telefono. Poco dopo ho trovato per terra un penny. Un segno?
ILJDL: I Love Jap Dark LOLITAS
Goth girl. Gothic girl. Jap Goth. Gothic lolita. Lolita girl. Lolita goth. Jap goth. Goth jap. Jap lolita. Lol girl... Un look notturno, devastato, ammalato, entra nella pelle e nella mente, insinuandosi nei miei pensieri. Io adoro il gotico. Io amo la femmina giapponese. Io ho una passione per le lolite. Da Wikipedia: il movimento gotico o goth (in italia chiamato erroneamente dark) è un insieme di culture diverse nel look, in attitudine e nel tipo di musica, ma che vengono per varie ragioni tutte denominate utilizzando il termine gotico. Tra le prime volte che un movimento socio-musicale è stato etichettato con la parola gothic, bisogna andare nel Regno Unito verso l’inizio degli anni '80 nella scena post-punk. In quel caso infatti, la parola venne usata da Ian Astbury per descrivere Andi Sex Gang cantante degli inglesi Sex Gang Children come un "gothic pixie" in virtù del modo in cui ballava e si muoveva. In seguito molte riviste musicali come New Musical Express e Sounds colsero l'attimo e iniziarono ad usare il termine per indicare quel determinato genere musicale relativo a quel particolare movimento sociale derivante dal punk. E, parlando di moda: la moda gotica o moda goth, spesso in Italia impropriamente definita moda dark, stanno ad indicare vari tipi di abbigliamento e di stili estetici che caratterizzano le diverse categorie del movimento gotico. Lo stile comune che è uguale in queste varie categorie è la tendenza ad usare il colore nero. Questo abbigliamento è stereotipato come dark, oscuro, a volte morboso, erotico o esageratamente enfatizzato, quasi camp. La tipica moda gotica include dettagli come lo smalto nero, i vestiti neri, borchie, croci, trucco e capelli neri, piercing e catene. In alcune categorie di moda gotica, buone quantità di accessori sono ispirati alla moda vittoriana.
Vedi: Yuka, la ragazza Facebook del giorno
Vedi: Dr. Mikannibal, la giapponesina che canta nuda...
Vedi: Grace Park, un robot dal cuore orientale
Vedi: La mia amica Furgoncin
Tying Tiffany è italianissima (credo sia padovana), ma il sound di questo brano mi sembra si adatti benissimo all'atmosfera "dark"...
Vedi: Yuka, la ragazza Facebook del giorno
Vedi: Dr. Mikannibal, la giapponesina che canta nuda...
Vedi: Grace Park, un robot dal cuore orientale
Vedi: La mia amica Furgoncin
Tying Tiffany è italianissima (credo sia padovana), ma il sound di questo brano mi sembra si adatti benissimo all'atmosfera "dark"...
176 tipi ideali di donna: Kirsty Hawkshaw
Voi potete sinceramente dire di avere un tipo ideale di donna? O di uomo, sia chiaro. Uno solo? Uno che raggruppi tutti i vostri desideri, le vostre devianze, le vostre lussurie, le vostre lunghe peregrinazioni mentali, i sogni dolci e quelli più peccaminosi. 176. E' questo il numero che ho fissato come 'numero ideale' per poter affermare con una certa tranquillità di poter accorpare le diverse 'idealità' di donna che mi sono proprie.
Donne di ogni razza, colore, foggia e misura, accomunate dall'unica cosa che non ha limite: la femminilità... e la maniera di abusarne. Kirsty Hawkshaw è decisamente una di queste 176.
Cantante dei disciolti Opus 3, ora solista di successo della scena techno, ultraquarantenne londinese segno della Bilancia, ha l'energia e la bellezza di una ragazzina, e con lei decisamente potrei salpare per quell'isola, situata lontano, oltre le nebbie del nord, su di una nave vichinga, incoronarla mia principessa e regnare incontrastato su un mondo immerso nell'oscurità, tra vampiri e uomini lupo, in un castello antico dove potrei finalmente sfogare i miei deliri medievali.
Dialoghi d'amore muto, sottolineati da musica elettronica, ricoperti di rossetto, rivestiti di pelle nera borchiata. Assorbimi.
Ed ecco il video del primo grande successo di Kirsty con gli Opus 3: "It's a fine day" (1992)
Donne di ogni razza, colore, foggia e misura, accomunate dall'unica cosa che non ha limite: la femminilità... e la maniera di abusarne. Kirsty Hawkshaw è decisamente una di queste 176.
Cantante dei disciolti Opus 3, ora solista di successo della scena techno, ultraquarantenne londinese segno della Bilancia, ha l'energia e la bellezza di una ragazzina, e con lei decisamente potrei salpare per quell'isola, situata lontano, oltre le nebbie del nord, su di una nave vichinga, incoronarla mia principessa e regnare incontrastato su un mondo immerso nell'oscurità, tra vampiri e uomini lupo, in un castello antico dove potrei finalmente sfogare i miei deliri medievali.
Dialoghi d'amore muto, sottolineati da musica elettronica, ricoperti di rossetto, rivestiti di pelle nera borchiata. Assorbimi.
Ed ecco il video del primo grande successo di Kirsty con gli Opus 3: "It's a fine day" (1992)
mercoledì 30 giugno 2010
Jennifer Capriati, una vita finita dritta nel buco
A volte vivere e sper vivere è più difficile che morire. Prendete Jennifer Capriati, ormai 'bollata' come drogata e costretta a pagare un 'portavoce della famiglia Capriati' per giustificare un ricovero ospedaliero che, saranno comunque stracazzi suoi, potrebbe essere frutto di una bella e malsana overdose. Non male per un personaggio chiave del mondo dello sport degli anni '80. Se poi pensiamo che questo sport è il tennis, e non il 'favelarissimo' calcio, ecco che la situazione in cui si è gettata la bella, brava e ricca Jennifer è ancora più paradossale.
Newsnotizie racconta: Lacey Wickline, nominato portavoce ufficiale dalla famiglia Capriati, avrebbe smentito l’inquietante notizia rimbalzata per tutta la giornata sui media, riguardante il ricovero dell’ex stella del tennis Jennifer Capriati per overdose. Più volte infatti, la bambina prodigio, nella sua vita, ha avuto a che fare con gli stupefacenti, rimanendone vittima. La notizia di un suo ricovero in ospedale ha immediatamente fatto pensare ad una nuova ricaduta della bambina prodigio del tennis di qualche anno fa nel tunnel della droga - e poi ancora - Tra i tornei in cui ha trionfato anche tre prove del Grande Slam: due volte agli Australian Open e una volta Al Roland Garros di Parigi, su un terreno insidioso come quello della terra rossa. La Capriati conquistò anche un oro olimpico, precisamente a Barcellona 92 e lascio il segno, con il suo incredibile talento e la sua altrettanto sviluppata sregolatezza, in un’epoca tennistica sicuramente molto ricca quanto competitiva.
Newsnotizie racconta: Lacey Wickline, nominato portavoce ufficiale dalla famiglia Capriati, avrebbe smentito l’inquietante notizia rimbalzata per tutta la giornata sui media, riguardante il ricovero dell’ex stella del tennis Jennifer Capriati per overdose. Più volte infatti, la bambina prodigio, nella sua vita, ha avuto a che fare con gli stupefacenti, rimanendone vittima. La notizia di un suo ricovero in ospedale ha immediatamente fatto pensare ad una nuova ricaduta della bambina prodigio del tennis di qualche anno fa nel tunnel della droga - e poi ancora - Tra i tornei in cui ha trionfato anche tre prove del Grande Slam: due volte agli Australian Open e una volta Al Roland Garros di Parigi, su un terreno insidioso come quello della terra rossa. La Capriati conquistò anche un oro olimpico, precisamente a Barcellona 92 e lascio il segno, con il suo incredibile talento e la sua altrettanto sviluppata sregolatezza, in un’epoca tennistica sicuramente molto ricca quanto competitiva.
martedì 29 giugno 2010
Addio Taricone, da reality diventerai 'virtuality'
Pietro Taricone lascia la vita reale e consegna anche il corpo, dopo l'anima, a quella virtuale che lo eleggerà immediatamente a mito. Verrà pianto, tanto più profondamente quanto poco profondo era lo spessore di ciò che poteva esprimere. Verrà ricordato oltre i suoi pregi, come una 'stella' del rock senza tridimensionalità, immagine e nulla più, niente significati, nulla dietro la copertina. Eppure segnerà qualcosa di più, di oltre. Taricone è stato più di un personaggio qualsiasi. Forse è stata una creatura perfetta in pieno stile Lele Mora. "Il talento di Mr. Ripley" gli si potrebbe adattare benissimo. Ha perfino provato a redimersi dall'immagine fatua che gli era stata appiccicata. Bello, coraggioso, vittima di una morte non qualsiasi, ma riservata ai pochi che affrontano la vita guardandola negli occhi.
Gli intellettuali disprezzeranno chi si strapperà le vesti pensandolo. Ora però tutte le donne che lo hanno serbato nel cuore potranno conservarlo per sempre come un amore impossibile, ma non più così improbabile come sarebbe stato se la vita lo avesse lasciato invecchiare a fianco della sua compagna attuale o di qualche altra starlette del mondo dello spettacolo quasi circense che frequentava. Taricone come Presley, come Warhol, come Lennon, come Martin Luther King? Non a livello planetario, è chiaro, ma l'Italia del 'nuovo ordine' non potrà non tributargli i dovuti omaggi che si offrono a un 'cesare' del passato. Del resto, proprio l'imperiale memoria ci ricorda come perfino i dittatori più repellenti riuscissero ad avere il proprio stuolo di paggi, puttane ed eunuchi. E, se ci pensate, con la sua struttura statuaria, il suo corpo perfetto, il suo nome quasi 'barbarico' (un bel 'generale Taricone' non vi ricorda qualche condottiero romano della Roma già decadente?), possiamo concludere che Pietro Taricone verrà immediatamente consegnato ai libri di storia della nuova Italia del futuro. Nel 'virtuality-show' della nostra vita di oggi in fin dei conti tutto è possibile...
(nelle foto Pietro Taricone e due delle donne che hanno segnato la sua vita: l'attuale compagna Kasia Smutniak, da cui ha avuto una figlia, Sophie, nel 2004, e Cristina Plevani, con cui ebbe una discussa relazione durante la trasmissione "Il Grande Fratello")
Gli intellettuali disprezzeranno chi si strapperà le vesti pensandolo. Ora però tutte le donne che lo hanno serbato nel cuore potranno conservarlo per sempre come un amore impossibile, ma non più così improbabile come sarebbe stato se la vita lo avesse lasciato invecchiare a fianco della sua compagna attuale o di qualche altra starlette del mondo dello spettacolo quasi circense che frequentava. Taricone come Presley, come Warhol, come Lennon, come Martin Luther King? Non a livello planetario, è chiaro, ma l'Italia del 'nuovo ordine' non potrà non tributargli i dovuti omaggi che si offrono a un 'cesare' del passato. Del resto, proprio l'imperiale memoria ci ricorda come perfino i dittatori più repellenti riuscissero ad avere il proprio stuolo di paggi, puttane ed eunuchi. E, se ci pensate, con la sua struttura statuaria, il suo corpo perfetto, il suo nome quasi 'barbarico' (un bel 'generale Taricone' non vi ricorda qualche condottiero romano della Roma già decadente?), possiamo concludere che Pietro Taricone verrà immediatamente consegnato ai libri di storia della nuova Italia del futuro. Nel 'virtuality-show' della nostra vita di oggi in fin dei conti tutto è possibile...
(nelle foto Pietro Taricone e due delle donne che hanno segnato la sua vita: l'attuale compagna Kasia Smutniak, da cui ha avuto una figlia, Sophie, nel 2004, e Cristina Plevani, con cui ebbe una discussa relazione durante la trasmissione "Il Grande Fratello")
Berluskattack: genio, immenso, unico...
Riporto da Il Giornale: Provocazione di Berlusconi appena atterrato a San Paolo per la visita di Stato in Brasile. Reduce dal G8 e dal G20 di Toronto, si lamenta della stampa: "Bisognerebbe fare uno sciopero per insegnare ai giornali a non prendere in giro i loro lettori. Da mesi disinformazione inconcepibile". No comment. Genio. Ti prego, non morire mai. Del resto, credo che al riguardo ti stia dando da fare...
lunedì 28 giugno 2010
Bridget Blythe, occhi aperti su un nuovo giorno
Stanotte mi sono svegliato a... mezzanotte. E dopo di allora ho solo scritto post o guardato la tivù. Ora sono quasi le 6 e, invece di guardare la televisione canadese, comesarebbe più logico (???), eccomi qui a sentire al di là del confine con WKBW-TV, Channel 7, acronimo per We Know Buffalo's Watching. Alla guida delle news del mattino ("Good Morning Western New York - WNY"), in maniera scanzonata e quasi cabarettistica, ecco due mezzibusti d'eccezione: Mike Randall, giornalista, attore e meteorologo, affiancato dalla splendida Bridget Blythe, immediatamente entrata nel 'ristretto novero' dei miei 176 tipi ideali di donna...
Renzo Bossi e quella scritta al X: "Picozzi Pirla"
Io ho fatto il liceo scientifico al X. Poi, per dovere, di qualche stupida legge, lo hanno dedicato a tal Francesco Severi, ma quella che ora è una normale e classica scuola dalle parti di Porta Domodossola a Milano, è stato uno splendido istituto in via Cagnola, condivisa con una non meglio definita 'scuola muraria' e successivamente trasformata in un tristissimo Oxford Institute. Detto questo, vorrei posare la mia attenzione su una scritta che ha campeggiato per anni invitta sulla facciata del X, appena sotto la finestra del secondo piano, scritta con caratteri rossi e in stampatello maiuscolo, con una precisione degna di un evento paranormale tipo cerchi nel grano o segni a Macchu Picchu: "PICOZZI PIRLA". Ora mi sono sempre chiesto chi cazzo fosse 'sto Picozzi, e cosa minchia avesse fatto per beccarsi 'sto pirla così aggratis. Allora, va detto, bastava molto poco per finrie nell'occhio del ciclone, soprattutto in un microliceo come il X, dove esistevano solo tre sezioni, A (la mia) e B (con lingua straniera inglese) e C (inglese). Di sicuro, visto che non era nelle mie classi o in quelle immediatamente prima e dopo (io sono arrivato al X nel 1979), penso si trattasse di qualcuno transitato da quelle parti ai primordi dei '70. Tutto questo per dirivi che la maglietta con la trota esibita da Renzo Bossi recentemente a una festa leghista mi ricorda un po' il Picozzi. E' come se quest'ultimo andasse in giro con una maglietta recante la scritta: 'Avevano ragione, sono pirla'. Autoironia? Mah, forse solo una semplice ammissione di responsabilità...
G8 a Toronto: ma è molto peggio Pisa-Livorno...
Ho già scritto sotto come di tutta questa manfrina del G8/G20 non me ne importi fondamentalmente nulla. Però mi preme sottolineare un paio di cose, al di là del fatto che, a giornata compiuta, l'ultima cosa che avevo voglia di fare era andare lungo Queen Street West a beccarmi le sassate dai manifestanti o le bastonate dalla polizia. In ogni caso: la sensazione che alligna comune qui è che i 'casini' siano stati di gran lunga inferiori a quelli cui noi italoeuropei siamo abituati. Almeno secondo quanto riportato dai colleghi italiani. Due macchine della polizia date alle fiamme possono impressionare chi si trova nelle immediate vicinanze, ma non sono che il risultato di una normale domenica di pallone per un match di Prima Divisione in Italia.
Detto questo, vi riporto uno 'status' internet di una mia amica canadese, che mi sembra illuminante su come i canadesi abbiano vissuto tutto l'ambaradan della manifestazione: "The damage done in toronto may pale in comparison to the violence carried on in other countries..however this is CANADA we DO NOT compare to other countries. We are better than this. We represent freedom of speech in a respectful, peacful manner. Violence is not tolerated no matter how minute".
Detto questo, vi riporto uno 'status' internet di una mia amica canadese, che mi sembra illuminante su come i canadesi abbiano vissuto tutto l'ambaradan della manifestazione: "The damage done in toronto may pale in comparison to the violence carried on in other countries..however this is CANADA we DO NOT compare to other countries. We are better than this. We represent freedom of speech in a respectful, peacful manner. Violence is not tolerated no matter how minute".
Brasile-Cile, il caso Rojas e la copertina di Playboy
Riporto dal Corriere Canadese: Il 3 settembre 1989, al Maracanà di Rio de Janeiro, Brasile e Cile giocano una gara fondamentale per la qualificazione ai Mondiali di Italia ’90. Entrambe sono a quota 5 punti e i cileni devono assolutamente vincere. Il clima è arroventato e, al 70’, un mortaretto scoppia nei pressi del portiere ospite Roberto Rojas. Con il Brasile in vantaggio 1-0, l’estremo difensore del Cile si accascia a terra come tramortito, e poco dopo tutta la squadra si ritira, pensando di poter vincere la gara a tavolino. La realtà fu ben diversa: la partita verrà data vinta alla Seleçao 2-0 a causa del ritiro degli avversari, ma soprattutto quella di Rojas fu tutta una finzione. Il video infatti dimostrò che il portiere non era stato nemmeno sfiorato dal petardo. Alcune fonti riportano addirittura che si fosse ferito da solo usando una lametta che si era portato dagli spogliatoi. Alla fine, oltre al ko a tavolino, Rojas fu squalificato a vita assieme al tecnico Orlando Aravena e al medico della squadra Daniel Rodriguez. Il Cile non venne ammesso alle qualificazioni per i Mondiali 1994. Rosemary de Mello, la fan brasiliana che aveva scagliato il mortaretto divenne invece famosa come modella di Playboy. Era nata la “televisione-reality”.
domenica 27 giugno 2010
Il miglior modo per celebrare il 150°
Grazie Italia. Un sentito ringraziamento per te che per un momento ci hai fatto credere, come del resto capita ogni quattro anni, di essere 'una' nazione (come la Chiesa, santa, indivisibile, ecc...). Direi che il nostro ultimo posto nel girone dei Mondiali è il miglior modo per celebrare il 150° dell'Unità (non intesa come giornale) tanto cara al 'bresidende' di noi tutti, egregio, dottor, maestro, professor, esimio napoletanissimo Napolitano. Condiamoci e godiamoci finalmente un bel vaffanculo alla Patria e speriamo che, invece dei premi, anche i nostri insulti vengano devoluti, come promesso, alle celebrazioni per la festa degli italiani.
(nb: per l'ultimo verso ho trovato ispirazione 'inchiodata' da un passo di Spinoza.it)
(nb: per l'ultimo verso ho trovato ispirazione 'inchiodata' da un passo di Spinoza.it)
Il G8 a Toronto? E perché no un bel chissenefrega?
Ne parlo solo per dovere di cronaca, altrimenti vi apparirà che viva su un altro mondo. Da 'ste parti, ovvero a Toronto, è in corso il G8/G20. Casini. Botte. Auto della 'pula' in fiamme. Gente che scappa. Gente che picchia. Fondamentalmente non me ne frega un cazzo. Non so di cosa parli 'sta gente che s'incontra a Toronto, non so cosa contestino quelli che vanno a spaccare su tutto. Forse è anche divertente. Francamente mi interessa molto ma molto di più chi sceglieranno gli Ottawa Senators al draft NHL di quest'anno. Tant'è. C'è gente che fa di queste cose per scaldarsi, fare demagogia e dare un senso alla propria esistenza. A me non frega un beneamato cazzo.
Sheva, dolce Sheva, dimmi che sarà del mio Milan
Quando penso ad Andryi Shevchenko, in arte 'Sheva', faccio fatica a non emozionarmi. Il cuore comincia a battere veloce, la memoria mi conduce a momenti della mia vita che rimarranno impressi per sempre, fotografie indelebili nella mente che questo ucraino dal cuore d'oro e dal cervello di bambino mi ha regalato, e ancora e ancora, quasi senza fermarsi, quando apri il barattolo della marmellata e te la rovesci in gola, una dolcezza infinita infinitamente dolce. Scusate, ora cerco di riprendermi. E' l'effetto Sheva.
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