mercoledì 31 agosto 2022

Ecco chi patisce le sanzioni contro la Russia: gli italiani

"Brescia Oggi" preannuncia un inverno sotto al 'pleid'
Basta leggere il titolo di "Brescia Oggi", una delle classiche testate gestite dalla politica del centrosinistra, non certo espressione di Casapound, per capire chi siano le vere vittime della dissennata politica delle sanzioni contro la Russia: la gente comune, gli italiani, che si vedranno costretti a patire il freddo il prossimo inverno, incrociando le dita che non si tratti di una stagione troppo rigida.
E finché si tratterà di abbassare di un grado o due l'appartamento o l'ufficio di un quarantenne poco cambierà. ma cosa cambierà quando sarà un anziano a dover combattere con il freddo proprio quando, semmai, si richiede di solito all'amministratore di turno di accendere prima il riscaldamento o di tenere più alta la temperatura dei caloriferi? Sarà interessante capire se, dopo avere accompagnato alla tomba migliaia di persone per incapacità congenita nella gestione del Covid e dei presunti vaccini atti a combatterlo, ora sempre lo stesso 'governo' seppellirà nuovi gruppi di italiani inadatti a subire le aspre temperature invernali. D'altra parte sono vecchi, rappresentano un peso per le casse dello Stato. Abitano le case popolari, per calmare le proteste basterà mantenere il reddito di cittadinanza, magari strombazzando un aumento da cinque euro in busta 'non paga'.
Il 'popolo bue' a questo serve: usarlo in tempi di elezioni, raffreddarlo per gli scopi di una patetica 'campagna di Russia' in ossequio dei 'padroni' americani.

Mikhail Gorbaciov addio, l'Occidente esalta il 'nemico' che gli spalancò le porte della resa

Raissa e Mikhail Gorbaciov (da VareseNews)
Addio a Mikhail Gorbaciov, l'eroe della Perestrojka, ultimo segretario del PCUS, leader dell'URSS e tra gli artefici principali della sua distruzione. Forse è per questo motivo che piace tanto ai capi di stato dell'Occidente capitalista, e per lo stesso motivo non viene esaltato da quelli che ancora strizzano l'occhio al vecchio regime comunista o a cui piace il clima 'dittatoriale' che lo caratterizzava.
Aveva 91 anni e ormai era l'ombra del capo di stato che incontrò Giulio Andreotti a Milano, al termine di una splendida passerella tra due ali di folla a fianco dell'affascinante moglie Raissa.
Incommentabili le frasi di giubilo di una persona che ritenevo intelligente quale Marco Rizzo, esponente dei Comunisti Italiani. Comprensibile però il tentativo di ridurre la portata di un personaggio che piace tanto all'Ovest perché abbia contribuito a smontare l'Est.
Facile amare un nemico che si arrende senza combattere. Nella seconda metà degli anni '80 fu suo il cosiddetto tentativo di riformare il sistema socialista, allora in piena crisi, con parole d'ordine quali 'perestrojka' (ristrutturazione) e 'glasnost' (trasparenza).
Nel capoluogo lombardo tenne una conferenza stampa insieme all'allora presidente del Consiglio italiano, Andreotti, in cui affermò che la NATO e il Patto di Varsavia dovevano diventare organizzazioni sempre più politiche e sempre meno militari. Affermò anche che la Primavera di Praga in Cecoslovacchia nel 1968 aveva delle giuste rivendicazioni di libertà. Successivamente lui e la moglie furono accompagnati in Piazza della Scala dall'allora sindaco (socialista) Paolo Pillitteri, e anche in questo caso la folla arrivò sino a piazza Duomo per vederlo. Milano fu per lui un punto di riferimento costante, politico e culturale, in cui ritornò diverse volte per incontri internazionali e conferenze.

lunedì 29 agosto 2022

Friuli, polemica sterile per il lago carinziano

Il lago di Zollner
In tempo di elezioni furoreggiano le polemiche montate sul nulla, per cercare di colpire l'avversario. Arriva così dal Friuli-Venezia Giulia quella legata alla foto, in gigantografia, di un lago della Carinzia (regione austriaca confinante con la Carnia friulana) utilizzata da Turismo FVG nell'ambito di una campagna promozionale.
La scelta di reclamizzare il lago austriaco di Zollner ha scatenato le critiche dopo che i poster erano stati presentati a San Daniele in occasione di "Aria di festa", quest'anno ribattezzata "Aria di FVG", storica manifestazione che da 35 anni celebra il prosciutto di San Daniele DOP nel suo luogo d'origine.
In tempo di campagna elettorale, è subito scattata la polemica politica: il capogruppo del Patto per l'Autonomia, Massimo Moretuzzo, ha preannunciato un'interrogazione per chiedere chi sia il geografo della Regione: "Amministrazione Fedriga bocciata in geografia", ha scritto in una nota in cui ha ironizzato: "Considerate le immagini riportate sulle gigantografie pagate dalla Regione magari il prossimo anno il nome della festa di San Daniele sarà Aria di Carinzia meridionale".
Subito è però arrivata la precisazione dell'assessorato al Turismo della Regione, che ha spiegato come si sia trattato di una scelta deliberata per promuovere il progetto tranfrontaliero italo-austriaco del Geoparco delle Alpi Carniche. "All'interno del geoparco", è stato ricordato, "il lago Zollner è raggiungibile con un percorso ad anello da Casera Ramaz, nel comune di Paularo, salendo verso il rifugio Fabiani. Il rifugio che si trova vicino al lago fa parte del circuito 'Made', al pari del rifugio Fabiani e di malga Pramosio. Made è un progetto partito nel 2017 e realizzato per sviluppare un sistema transfrontaliero di valorizzazione delle malghe del Friuli e della Carinzia. Alla luce di ciò, la scelta di realizzare una gigantografia del lago Zollner è rivolta prevalentemente al pubblico austriaco". (fonte: AGI)

Colombia: due giornalisti uccisi, tornavano dal servizio su una festa

Dilia Contreras Cantillo, a destra nella foto con un'amica
Due giornalisti sono stati uccisi nel nord della Colombia
a colpi di arma da fuoco da assalitori a bordo di una moto. Lo ha reso noto la polizia. Le vittime lavoravano per il sito Sol Digital, nella città di Fundacion. Si tratta di Leiner Montero Ortega, 37 anni, e Dilia Contreras Cantillo, 39.
L'agguato è avvenuto mentre tornavano da un servizio su una festa popolare nei Caraibi colombiani.
La polizia ritiene che l'agguato sia nato dopo un alterco durante la festa che i giornalisti stavano seguendo, a Santa Rosa de Lima. Ma la Free Press Foundation ha esortato gli inquirenti a "prendere in considerazione il lavoro di Leiner e Dilia come giornalisti" che indagavano sul crimine. E la regione di Fundacion è considerata particolarmente a rischio, per i livelli di violenza, povertà, livello di criminalità e debolezza delle istituzioni.
L'anno scorso, secondo i dati della fondazione, 768 giornalisti in Colombia hanno subito un qualche tipo di violenza.
Da quando nel 2016 è stato firmato un accordo di pace con i ribelli delle FARC, 10 giornalisti sono stati uccisi, facendo della Colombia il terzo paese dell'America Latina più pericoloso per i giornalisti, dopo Venezuela e Messico, secondo Reporter senza frontiere. (fonte: ANSA-AFP)

domenica 28 agosto 2022

Lukaku stop, ma gli interisti non si mettano a piangere

La notizia sul sito 'online' de "La Gazzetta dello Sport"
Romelu Lukaku
si ferma, potrebbe saltare il derby e l'esercito del tifo dell'Inter si prepara a versare amare lacrime.
Eppure, anche la stagione scorsa, senza il belga di origine africana, la squadra nerazzurra era considerata la più forte in assoluto, senza alcun problema favorita da tutti nei confronti del Milan.
Quindi è lecito chiedersi: di cosa hanno paura i tifosi del Biscione, se il duetto titolare Martinez-Dzeko, titolare solo fino a pochi mesi fa, veniva considerato il più forte in Italia? Se la riserva superlusso pagata fior di milioni di euro, Correa, era stato automaticamente considerato il 'castiga-Milan' per averlo infilzato ben quattro volte nella sua carriera laziale?
Insomma, lo stop di Lukaku (che poi resta tutto da dimostrare che debba saltare il derby) dovrebbe essere 'calmierato' dall'opinione diffusa secondo la quale la differenza quest'anno, a favore dell'Inter, arrivi proprio dalla forza della panchina. Nessuno osi dire il contrario, quindi, la grande favorita per la vittoria nel derby e nel campionato rimane la squadra dei 'Bauscia'.

Russia-Iran, rapporti sempre più stretti dopo le sanzioni occidentali

Russia
e Iran stanno rafforzando le loro relazioni alla luce delle sanzioni occidentali contro i due stati, cosa che preoccupa Washington. Lo scrive l'editorialista del Wall Street Journal, Benoit Faucon.
Secondo l'articolo ripreso anche dall'agenzia russa Tass, "Iran e Russia stanno stringendo legami più stretti che mai, poiché il loro isolamento internazionale spinge i due nemici giurati americani verso una maggiore cooperazione commerciale e militare, allarmando Washington. I due stati condividono un'opposizione a un ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti ed entrambi subiscono le dure sanzioni statunitensi. Ma fino a quest'anno le loro relazioni erano state appesantite da agende opposte in Siria, dallo storico sospetto dell'Iran di interferenze straniere e dal ruolo della Russia di potenza dominante in Asia centrale e nel Caucaso", scrive Faucon.
L'editorialista del WSJ crede che "una più stretta alleanza Russia-Iran aiuterebbe entrambi i paesi a mitigare l'impatto delle sanzioni occidentali, trovando nuovi mercati per i loro prodotti e rafforzando la cooperazione militare". Allo stesso tempo, secondo l'articolo, "complessivamente il commercio bilaterale tra Russia e Iran è aumentato del 10% quest'anno. Nel 2021, il commercio tra i due paesi è aumentato dell'80% in più a 4 miliardi di dollari, secondo Mosca". (fonte: ANSA)

sabato 27 agosto 2022

Milan-Bologna 2-0: De Ketelaere illumina, Leao e Giroud lanciano i rossoneri al comando

Giroud festeggia con Leao il secondo gol
Il Milan vince con merito per 2-0 la partita casalinga con il Bologna, e si porta in testa alla classifica, temporaneamente, appaiando Lazio, Torino e Roma a quota 7 punti.
Per molti la vittoria contro i felsinei potrebbe essere scontata, ma la formazione di Stefano Pioli ha mostrato qualità e calma, sapendo colpire al momento giusto e controllando gli avversari senza mai soffrire.
Un viatico ottimo per i rossoneri (in campo con una inspiegabile maglietta verde oliva), che fra sette giorni, dopo avere incontrato fuori casa il Sassuolo nel turno infrasettimanale, se la vedranno contro gli arcirivali dell'Inter nel derby.
Le reti di Rafael Leao e Olivier Giroud, entrambe di ottima fattura, il primo 'clean sheet' stagionale, con un'ottima prova dell'esordiente (dall'inizio) Charles De Ketelaere, che ha sciorinato alcuni colpi di gran classe, oltre a fornire l'assist per il primo gol, sono stati i perni di una gara senza storia. Per il resto, rete a parte, Giroud un po' sotto tono, Junior Messias ancora ingolfato sulla fascia, meglio sostituito da Alexis Saelemaekers nella ripresa.
In difesa Davide Calabria pare ancora essere il punto debole della squadra, mentre nel secondo tempo il subentrato Yacine Adli è parso svagato, facendosi anche ammonire.
Il Milan non soffre e, nel primo tempo, pecca solo nel non riuscire a realizzare il secondo gol, ricordando la prestazione di Bergamo.
Il valore aggiunto di questa squadra è però Pioli e il suo gioco intelligente, che porta i giocatori, proprio come nel Milan degli 'invincibili' (senza commettere bestemmia, sia chiaro), a cercare di ottimizzare ogni palla, a rendere ogni azione possibilmente letale per l'avversario, senza sprecare mai le possibilità che via via si presentano. Per la gioia degli occhi e della classifica.

Scoperto dinosauro in giardino, il più grande della storia

Il fossile di dinosauro ritrovato in Portogallo
Un dinosauro in giardino
. Eccezionale scoperta archeologica in una casa privata in Portogallo. I resti di quello che potrebbe essere il più grande dinosauro mai trovato in Europa sono infatti stati rinvenuti dal proprietario di un terreno nella città di Pombal.
L'uomo aveva notato dei frammenti di ossa fossilizzate e aveva contattato i ricercatori dell'Università di Lisbona nel 2017 che avevano iniziato i lavori di scavo. E' stato però solo all'inizio del mese di agosto di quest'anno che i paleontologi spagnoli e portoghesi che lavorano nel sito hanno iniziato a portare alla luce le vertebre e le costole di quello che pensano si tratti di un sauropode brachiosauridae, una famiglia di dinosauri erbivori, tra i più grandi animali terrestri mai vissuti.
"Non è normale trovare tutte le costole di un animale come questo, figuriamoci in questa posizione, mantenendo la loro posizione anatomica originale", ha spiegato al quotidiano "The Guardian" Elisabete Malafaia, ricercatrice post-dottorato presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Lisbona.
Il gruppo dei sauropodi - che comprende il brontosauro e il diplodocus - avevano il collo lungo e camminavano su quattro zampe. Le dimensioni delle ossa trovate nel giardino suggeriscono che il dinosauro fosse alto 12 metri e lungo 25.
A causa della posizione naturale in cui e' stato trovato lo scheletro, i ricercatori sperano che ulteriori scavi possano portare alla luce più parti dello stesso dinosauro. (fonte: ANSA)

Il dinosauro 'a collo lungo' come doveva essere in originale

Kosovo parte della Serbia, parola di Maria Zakharova

Maria Zakharova (foto da Twitter)
Maria Zakharova
, portavoce del ministero degli Esteri della Russia, è chiara ed esplicita nel sostegno di Mosca alla Serbia, uno dei pochi paesi europei a sostenere l'operazione in corso in Ucraina da parte delle forze militari russe.
La Russia non dimenticherà mai che il Kosovo è territorio della Serbia, ha affermato sul Telegram la Zakharova, citata dall'agenzia Tass, commentando così l'appello rivolto ai serbi dal vicesegretario di Stato aggiunto degli Stati Uniti per gli Affari europei ed eurasiatici, Gabriel Escobar, secondo il quale sarebbe tempo di "dimenticare la narrativa che 'il Kosovo è la Serbia'" e passare a quella secondo cui "il Kosovo e la Serbia sono in realtà l'Europa".
La Zakharova ha risposto con un "mai", accompagnando il suo post con le immagini delle bandiere della Russia e della Serbia. (fonte: ANSA)

Ebba Busch, il volto della Svezia che dice stop all'immigrazione

Ebba Busch (foto Wikipedia)
Ebba Busch
è uno dei volti nuovi del centrodestra europeo, sebbene nella sua terra, la Svezia, sia nota già da tempo come membro di spicco del partito Democratico Cristiano (Kristdemokraterna).
E' la sua voce a ergersi imponente dopo l'ennesimo episodio di violenza andato in scena in terra svedese, a Eskilstuna, dove una donna e un bambino sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco. La sparatoria sarebbe avvenuta in un parco giochi e la polizia sta indagando per tentato omicidio. Le vittime sono state portate in ospedale e le loro condizioni sarebbero stabili.
Immediate le reazioni dei politici di tutti i principali partiti svedesi. Ma se la prima ministra socialdemocratica, Magdalena Andersson, ha dichiarato che "sparare contro un bambino non è mai un fatto individuale, ma un attacco a tutta la società", Ebba ha criticato l'operato del governo nel ridurre la violenza: "Dobbiamo riportare il senso di sicurezza: la Svezia ha bisogno di un nuovo inizio", ha scritto u Twitter.
La Svezia andrà al voto l'11 settembre e la campagna elettorale continua. I temi della violenza e della lotta alla criminalità sono tra i più caldi nel dibattito politico del Paese scandinavo. (fonte ANSA)
Un problema presente nelle società scandinave da anni, complici l'enorme afflusso di immigrati afromediorientali: nel 2015 i 163.000 richiedenti asilo ricevuti nel 2015 dal Paese (la cifra più alta pro capite dell'Unione europea) avevano messo in ginocchio il sistema di accoglienza svedese (fonte AGI).
E, nel cercare di reprimere la montante violenza, la Destra (subito definita 'razzista' e 'xenofoba' dai benpensanti della Sinistra 'buonista'), secondo il sito transform-italia.it imperverserebbe 'la retorica “legge e ordine”: la ricetta consiste nell’aumentare personale e dotazioni delle forze dell’ordine e nell’inasprire le pene; qualcuno (la leader del Cristianodemocratici, Ebba Busch) si spinge fino a chiedersi perché la polizia non abbia usato il pugno di ferro (leggi: aprire il fuoco) per reprimere i violenti'. (fonte transform-italia.it)
Già. Spesso ce lo si chiede anche in Italia: perché, invece di importare criminalità, non si operi con le cesoie in anticipo, rispedendo al mittente i carichi umani scaricati sulle nostre coste quotidianamente a bella posta per inquinare il tessuto etnico-sociale europeo.

Ebba, lo splendido volto della Destra rampante europea

venerdì 26 agosto 2022

Sanna Marin e l'ipocrita assoluzione di una premier incapace

Sanna Marin nel 'ritratto' de "Il Messaggero"
Sanna Marin
che frigna davanti alle telecamere spiegando ai giornalisti di avere anche lei una privata, nella quale, tutto sommato, ha ogni diritto di sbevazzare, lesbicare e fare qualsiasi cosa le aggradi, può andare bene fino a un certo punto.
Di fronte alla sua discreta bellezza (non si esageri, c'è di meglio, soprattutto nel suo Paese) possono cadere come polli gli italioti nostrani, dimentichi delle strombazzate e degli strali lanciati contro Matteo Salvini che si divertiva, con fare piuttosto volgare, al Papeete, sputtanando se stesso, il proprio ruolo istituzionale e la nazione che rappresentava. A cui si aggiunge, ovviamente, per pura convenienza, il 'mainstream' del buonismo internazionale già schierato.
La vicenda Marin è ancora più grave, perché riguarda un capo di Stato, la Finlandia, recentemente coinvolta in due fatti di ampia portata ed entrambi gravissimi: dapprima il possibile ingresso nella NATO.
Non appena dovesse entrarci, provocherebbe una palese provocazione nei confronti di Mosca che, di conseguenza, avrebbe una scusa valida per dichiararle guerra e invaderla, scatenando a questo modo un conflitto mondiale.
Il tutto con Joe Biden presidente degli Stati Uniti, un personaggio che non smette di confermare la propria idiozia ogni giorno che passa. Il tutto passando sopra allegramente ai diritti dei curdi sbandierati a convenienza, ma pronti per essere rispediti in patria dove subirebbero un inevitabile triste destino. Quindi, anche la tanto millantata difesa dei diritti umani andrebbe a farsi benedire.
Invece di fare ammenda questa sorta di premier incapace si permette il lusso di farsi ritrarre mentre sbevazza e si diverte alla faccia degli elettori? Ogni critica diventa lecita, non esiste 'privato' per chi si dimostri incapace di ricoprire il proprio ruolo e l'essere una bella donna non la perdona della sua stupidità.

giovedì 25 agosto 2022

Lappeenranta e l'hockey, l'imperdibile negozio del Saipa

La foto all'ingresso del negozio del Saipa (foto Bordignon)
Lappeenranta
, città finlandese di circa 70mila anime, situata nella Carelia meridionale, quasi al confine con la Russia, luogo ideale per varcare il confine con lo Stato dell'Orso e in cui, sostanzialmente, ci sono tre cose da vedere, per quanto ne sappia: il porticciolo sul lago Saimaa, la squadra di hockey ghiaccio del Saipa, militante senza troppe ambizioni nella massima lega nazionale, e il negozio di quest'ultima, situato nel centro commerciale IsoKristiina, in Brahenkatu 5, poche centinaia di metri risalendo la collinetta che proprio di fronte al lago è posta.
Questo breve post è proprio dedicato al negozio, in cui ho comperato il classico puck con il logo dorato del club e, soprattutto, una maglia da gioco originale, la numero 66 di Jimi Jalonen, non certo fra i protagonisti della squadra (al contrario del padre, noto portiere), ma tra le poche a essere scontate della metà, tanto da consentirmi di portarmela a casa per 'soli' 100 euro.
Una visita a Lappeenranta vale comunque la pena, sia per la squadra di hockey ma anche per il collegamento a buon mercato offerto dalla compagnia aerea RyanAir dall'aeroporto di Orio al Serio, unica tratta servita dal piccolissimo scalo della città finlandese.


Rutube, il social di Mosca si fa strada nel silenzio dell'Occidente

Un'immagine tratta dal sito di Rutube
Di 'qua' dal confine, ovvero nell'Europa occidentale, se ne sa poco, ma in Russia opera già da diversi mesi Rutube, ovvero il tentativo di risposta di Mosca principalmente a Youtube e alla totale sottomissione dei media 'mainstream' e dei social trainanti alla visione del mondo imposta dagli Stati Uniti e dalle potenze economiche globaliste.
Scrivo questo post mentre 'trovomi' a Helsinki in attesa dell'aereo per l'Italia e, quindi, solo più tardi potrò confermare la visibilità del sito dall'Italia, nazione decisamente più 'schiava' dell''alleato' (ahahah) americano rispetto a quella finnica, Sanna Marin a parte.
Secondo il sito "Mashable" l'iniziativa sarebbe già stata bollata come un fallimento: perché, spiega il sito, in terra russa, "nonostante la propaganda e lo sforzo per diffondere la novità fatta in casa, Rutube ha ovviamente un seguito molto inferiore a YouTube: stando alle cifre del giugno scorso, sono stati 9,7 milioni i contatti unici mensili per la prima, 85 milioni per la seconda". Evitando di omettere, ovviamente, come l'avere un ottavo dei contatti di una realtà mostruosamente affermata come lo è ormai da anni (è nata nel 2005) Youtube sia un risultato tutt'altro che disprezzabile.
Certo i video inseriti sono ancora pochi: digitando la voce "Italia" compaiono per esempio soprattutto video caricati dall'agenzia Sputnik Italia (la cui attività è censurata all'ovest, per esempio Facebook).
E, in effetti, circumnavigando l'argomento, nello stesso articolo si conclude sottolineando: "Il futuro potrebbe, tuttavia, tingersi di nero per YouTube, poiché le autorità russe sembrano comunque decise a sospendere il servizio, proprio per spingere il clone locale".

Processo di Mariupol: Russia Today, l'Ucraina "ha paura della verità"

Di seguito l'articolo di Russia Today a firma di Alexey Zakvasin e Ekaterina Komarova, dedicato all'imminente inizio del processo per crimini di guerra che andrà in scena a Mariupol contro militari e paramilitari ucraini.

Il capo della DPR, Denis Pushilin, ha affermato che diverse località sono state preparate per il processo contro nazionalisti e personale militare delle Forze armate ucraine. Secondo lui, "tutti i criminali di guerra saranno portati sotto il tribunale". Il primo processo è previsto a Mariupol a fine agosto. Kiev si oppone categoricamente al processo, altrimenti minaccia la Federazione Russa di vietare qualsiasi negoziato. A Mosca e Donetsk, si ritiene che il regime di Zelensky abbia paura della divulgazione dei fatti dei crimini di guerra dei nazionalisti e delle forze armate ucraine. Come si aspettano gli esperti, il tribunale avrà un'ampia risonanza negativa per le autorità ucraine.
Nella Repubblica popolare di Donetsk, sono stati preparati diversi luoghi per tenere un tribunale sui militari ucraini catturati e sui nazionalisti del reggimento Azov*. Lo ha affermato il capo del DPR Denis Pushilin in onda sul canale RUTUBE Solovyov LIVE.
“Tutti i criminali di guerra saranno processati. Questi non sono solo gli Azov", ha detto il capo della repubblica.
Pushilin ha spiegato che, lavorando con testimoni e vittime, l'indagine ha rivelato fatti di crimini "non meno terribili e più cinici" commessi da rappresentanti dell'esercito regolare ucraino. Secondo Pushilin, dal 2014 alcuni membri del personale militare ucraino sono stati "seriamente con la testa rotta" a causa dell'idea della superiorità di una nazione sull'altra.
Il capo del DPR ha promesso che il processo sarebbe stato aperto. Come ha osservato Pushilin, è importante per la Repubblica popolare di Donetsk che il mondo intero venga a conoscenza dei crimini di guerra del regime di Kiev.
Secondo il capo della repubblica, il regime di Kiev ei suoi "mecenati" stranieri hanno molta paura di questo. Pushilin ha affermato che con l'avvio del processo "diventerà chiaro chi sostiene l'Occidente e che tipo di non umani commettono tali crimini".
Il capo del DPR non ha indicato la data esatta dell'inizio del processo. Come riportato in precedenza dalle autorità della repubblica, il primo tribunale si terrà a Mariupol entro la fine dell'estate. Donetsk prevede che Russia, Bielorussia e Siria invieranno i loro osservatori al tribunale.
Martedì 23 agosto, il ministero degli Esteri ucraino ha invitato gli stati esteri e le strutture internazionali a condannare l'imminente tribunale sul territorio della DPR. Kiev ha affidato la responsabilità della sua organizzazione alla parte russa.
“L'Ucraina richiama l'attenzione della comunità internazionale sulla preparazione attenta e mirata del Cremlino a commettere questo crimine. Il processo annunciato dalla Federazione Russa è nullo e illegale", si legge in una nota pubblicata sul sito web del ministero degli Esteri ucraino.
Kiev ritiene che l'organizzazione di un tribunale sui nazionalisti e sul personale militare dell'Ucraina violi le disposizioni del diritto umanitario internazionale, comprese le norme stabilite nella Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra del 1949.
"L'Ucraina invita i suoi partner internazionali - organizzazioni e stati internazionali - a condannare fermamente le azioni illegali della Federazione Russa contro i prigionieri di guerra ucraini e ad adottare misure immediate per costringere la Russia a rispettare rigorosamente le norme del diritto internazionale umanitario, in particolare il trattamento di prigionieri di guerra", ha affermato il ministero degli Esteri ucraino.
L'ONU si oppone anche alla preparazione di un tribunale sui nazionalisti e sul personale militare dell'Ucraina.
Il 23 agosto, in un briefing a Ginevra, il rappresentante ufficiale dell'Ufficio dell'Alto Commissario dell'Organizzazione Mondiale per i Diritti Umani, Ravina Shamdasani, ha messo in dubbio l'imparzialità del futuro processo e ha invitato la Federazione Russa "a fornire agli osservatori indipendenti accesso a tutte le persone detenute in relazione al conflitto in Ucraina".
In un'intervista con RT, Vladimir Bruter, esperto dell'Istituto internazionale di studi umanitari e politici, ha definito infondati i rimproveri di Kiev e dell'ONU.
Come ha spiegato lo specialista, soldati e militanti ucraini saranno processati per metodi di guerra proibiti e crimini contro l'umanità: sterminio di civili, tortura, sfollamento forzato e altre forme di abuso di civili e prigionieri.
Kiev ritiene che l'organizzazione di un tribunale sui nazionalisti e sul personale militare dell'Ucraina violi le disposizioni del diritto umanitario internazionale, comprese le norme stabilite nella Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra del 1949.
"L'Ucraina invita i suoi partner internazionali - organizzazioni e stati internazionali - a condannare fermamente le azioni illegali della Federazione Russa contro i prigionieri di guerra ucraini e ad adottare misure immediate per costringere la Russia a rispettare rigorosamente le norme del diritto internazionale umanitario, in particolare il trattamento di prigionieri di guerra", ha affermato il ministero degli Esteri ucraino.
L'ONU si oppone anche alla preparazione di un tribunale sui nazionalisti e sul personale militare dell'Ucraina.
Il 23 agosto, in un briefing a Ginevra, il rappresentante ufficiale dell'Ufficio dell'Alto Commissario dell'Organizzazione Mondiale per i Diritti Umani, Ravina Shamdasani, ha messo in dubbio l'imparzialità del futuro processo e ha invitato la Federazione Russa "a fornire agli osservatori indipendenti accesso a tutte le persone detenute in relazione al conflitto in Ucraina".
In un'intervista con RT, Vladimir Bruter, esperto dell'Istituto internazionale di studi umanitari e politici, ha definito infondati i rimproveri di Kiev e dell'ONU.
Come ha spiegato lo specialista, soldati e militanti ucraini saranno processati per metodi di guerra proibiti e crimini contro l'umanità: sterminio di civili, tortura, sfollamento forzato e altre forme di abuso di civili e prigionieri.
Come sapete, tali azioni sono vietate contemporaneamente da diverse convenzioni internazionali, nonché dalla legislazione nazionale delle Repubbliche del Donbass e della Federazione Russa.
Il perito ha rilevato che gli atti investigativi svolti nel DPR hanno confermato la giustificazione delle precedenti accuse. A questo proposito, la magistratura della Repubblica popolare ha tutto il diritto di infliggere punizioni ai militanti e ai soldati ucraini.
Per evitare un tribunale, il regime di Kiev è pronto ad adottare misure estreme e ad abbandonare la prospettiva di qualsiasi negoziato con la Federazione Russa. Così, la notte del 22 agosto, nel suo tradizionale discorso ai cittadini, il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato che Kiev non avrebbe tollerato un "giudizio" del popolo Azov e del personale militare delle forze armate ucraine.
“Se si verifica questo vile processo, se il nostro popolo, in violazione di tutti gli accordi, di tutte le regole internazionali, viene condotto in questo scenario, se viene presa in giro... Questa sarà la linea oltre la quale qualsiasi negoziato sarà impossibile. La Russia si interromperà dai negoziati", ha minacciato Zelensky.
Mosca ritiene che la reazione radicale del leader ucraino sia stata causata dalla consapevolezza dell'entità della risonanza della testimonianza dei militanti e del personale militare dell'Ucraina. Come ha osservato in precedenza il presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin, Zelensky e "il regime di Kiev ha qualcosa da temere".

«Presto si svolgerà il tribunale sui nazisti. I criminali di guerra che hanno ucciso, violentato, distrutto e tenuto terrorizzata la popolazione civile del Donbass dovrebbero comparire davanti a lui. È importante che l'udienza sia pubblica. Tutti lo stanno aspettando. Fatta eccezione per il presidente dell'Ucraina Zelensky", ha scritto il presidente della camera bassa del parlamento russo nel suo canale Telegram.
Come ha notato Volodin, sono stati Zelensky e il suo entourage a dare ordini di "bombardare, sparare e uccidere i civili: anziani, donne, bambini". Per questo, secondo lo statista, il presidente ucraino sta facendo di tutto per impedire il tribunale.
“È estremamente importante che il processo abbia luogo. La comunità mondiale dovrebbe essere a conoscenza dei crimini del regime di Kiev contro l'umanità", ha aggiunto Volodin.
Secondo la parte russa, le forze armate ucraine violano gravemente le norme internazionali e usano le "tattiche della terra bruciata". Lo ha affermato il 24 agosto il capo del dipartimento militare della Federazione Russa, Sergei Shoigu, parlando a Tashkent in una riunione dei ministri della difesa dei pa“Usano edifici residenziali, scuole, ospedali, asili nido come postazioni di tiro, vi posizionano carri armati e artiglieria e si nascondono dietro la popolazione come scudi umani. Hanno intenzionalmente bombardato e minato a distanza gli insediamenti con mine antiuomo "Petal" per infliggere il maggior danno possibile ai civili e alle infrastrutture", ha affermato Shoigu.
Insieme a questo, ha affermato il capo del ministero della Difesa russo, la parte russa ha prove della violazione da parte dell'Ucraina degli standard internazionali per il trattamento dei prigionieri di guerra. Shoigu ha ricordato il filmato delle torture e delle brutali rappresaglie contro i militari russi che in precedenza avevano inondato Internet.
Aggiungiamo che mercoledì il Ministero degli Affari Interni della Federazione Russa ha annunciato una ricompensa per aver aiutato a trattenere gli attuali comandanti dell'Azov, Konstantin Nemichev e Sergey Velichko, che hanno torturato e ucciso i militari russi con particolare crudeltà.esi membri della SCO.

“Usano edifici residenziali, scuole, ospedali, asili nido come postazioni di tiro, vi posizionano carri armati e artiglieria e si nascondono dietro la popolazione come scudi umani. Hanno intenzionalmente bombardato e minato a distanza gli insediamenti con mine antiuomo "Petal" per infliggere il maggior danno possibile ai civili e alle infrastrutture", ha affermato Shoigu.
Insieme a questo, ha affermato il capo del ministero della Difesa russo, la parte russa ha prove della violazione da parte dell'Ucraina degli standard internazionali per il trattamento dei prigionieri di guerra. Shoigu ha ricordato il filmato delle torture e delle brutali rappresaglie contro i militari russi che in precedenza avevano inondato Internet.
Aggiungiamo che mercoledì il Ministero degli Affari Interni della Federazione Russa ha annunciato una ricompensa per aver aiutato a trattenere gli attuali comandanti dell'Azov, Konstantin Nemichev e Sergey Velichko, che hanno torturato e ucciso i militari russi con particolare crudeltà.
Tuttavia, la disumanità del regime di Kiev si estende ai prigionieri ucraini. Nel suo discorso, Shoigu ha attirato l'attenzione dei partecipanti alla riunione sull'attacco al centro di detenzione preventiva di Yelenovka, inflitto dalle forze armate ucraine il 29 luglio. Di conseguenza, 50 ucraini furono uccisi e 73 feriti. Secondo il ministro della Difesa della Federazione Russa, in questo modo Kiev intimidisce i suoi soldati, temendo la loro testimonianza rivelatrice.
Secondo gli esperti, il processo ai criminali di guerra tra i radicali e il personale militare dell'Ucraina è di grande importanza morale e politica e deve certamente svolgersi.
“Questo ricorda a Kiev e al mondo intero che le azioni del regime di Zelensky non hanno nulla a che fare con i diritti umani. È molto importante che gli stessi militari ucraini confessino, raccontando dei bombardamenti deliberati delle aree residenziali, del bullismo nei confronti dei civili e di come Kiev abbia deciso di reprimerli con un attacco a Yelenovka”, afferma Bruter.
In un commento di RT, Oleg Nemensky, un esperto dell'Istituto russo per gli studi strategici, ha espresso fiducia che il regime di Kiev non avrebbe abbandonato i tentativi di interrompere l'organizzazione del tribunale. In particolare, le forze armate ucraine continueranno a bombardare Donetsk e altri insediamenti, che ora stanno raggiungendo la loro artiglieria.
“Prova di ciò può essere considerata il bombardamento di Donetsk il 23 agosto, durante il quale ha volato anche l'amministrazione di Pushilin . Apparentemente, il regime di Zelensky sta cercando di intimidire la leadership della repubblica, determinata a tenere un tribunale ", afferma il politologo.
Nemensky è convinto che il prossimo processo “avrà un'ampia e negativa risonanza internazionale per Kiev”, nonostante il suo possibile totale sabotaggio da parte dei media occidentali.


nb: la traduzione è quella automatica proposta dal sito di RT, con la conseguenza che alcuni termini risultano poco chiari o errati nella loro versione italiana. Ho deciso di mantenerli, lasciando a ognuno la sua libera traduzione.

mercoledì 24 agosto 2022

Sono tutti africani gli stupratori di Piazza Napoli a Milano

Sbarchi a ripetizione, spesso clandestini criminali
Ed eccole qui, altre tre 'risorse' dedite alla criminalità.
Il fatto era successo a Milano il 3 luglio, quando una brasiliana ubriaca (allegria!) era stata oggetto di uno stupro di gruppo in Piazza Napoli da parte di un africano della Nuova Guinea (pare ci prendano gusto da quelle parti) e di un egiziano.
Il terzo 'bipede' era riuscito a fuggire, ma i carabinieri della compagnia di Porta Magenta di Milano hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare a carico di un secondo egiziano di 47 anni, dipendente di una panetteria (figurarsi!). Il 'panettiere', in particolare, aveva trascinato la donna in un parchetto dove aveva subito gli abusi.
Si tratta dell'ennesima violenza in una Milano ormai allo sbando, simile e identica a quella avvenuta a Piacenza e che, giustamente, Giorgia Meloni, aveva denunciato in un video, peraltro riprendendolo dalla rete perché già in circolazione, gesto che tanto scalpore aveva destato nei benpensanti della Sinistra dell''accoglienza' che tanto ama questi rifiuti dediti, evidentemente anche a casa loro, alla criminalità più efferata, ma le cui violenze l'Europa ci obbliga a ignorare in virtù di una loro presunta 'dignità'.

martedì 23 agosto 2022

Fetty Wap si dichiara colpevole per traffico di droga

Fetty Wap
, noto rapper americano, si è dichiarato colpevole davanti alla corte federale degli Stati Uniti di favoreggiamento di traffico di droga e rimane così in custodia in attesa della sua condanna al carcere.
L'artista 31 enne, il cui vero nome è William Junior Maxwell II, conosciuto in tutto il mondo dopo suo successo del 2015 "Trap Queen", era stato citato in giudizio vicino a New York alla fine di ottobre per la sua presunta partecipazione a un vasto traffico di droga a Long Island.
Il rapper si è dichiarato colpevole di favoreggiamento nella distribuzione e possesso di cocaina presso il tribunale federale di Central Islip, nel centro dell'isola di Long Island, a est di New York City.
Secondo la procedura penale americana, il 30enne è stato incriminato da un gran giurì (che partecipa alle indagini e all'atto d'accusa) e poi dichiarato colpevole per evitare un processo. (fonte: AGI/AFP)

Russia Today, il commento su Mario Draghi e la crisi italiana

L'articolo di "Russia Today" su Mario Draghi
Di seguito l'articolo di Russia Today a firma di Kirill Benediktov, politologo, autore della biografia politica di Donald Trump "The Black Swan", scritto il 22 luglio e dedicato alla crisi politica italiana.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è dimesso - con uno scricchiolio, al secondo tentativo, conservando i suoi poteri tecnici per un altro mese, ma se ne è andato.
Diventando così il terzo leader europeo a lasciare il suo incarico in meno di un mese. Il primo, lasciatemelo ricordare, è stato il primo ministro bulgaro Kiril Petkov, il secondo - Boris Johnson: rispettivamente il 27 giugno e il 7 luglio (c'è, però, il primo ministro estone Kallas, ma è partita per divertimento e tornerà presto, quindi non possiamo contarla). È tempo di parlare di una vera e propria crisi politica nell'eurozona, ma questo non dovrebbe assolutamente significare essere fatti - in ogni caso, nelle pubblicazioni tradizionali occidentali. Perché i lettori potrebbero avere domande scomode.
Ad esempio, c'è un collegamento tra la serie di dimissioni dei leader europei e il conflitto in Ucraina? O la guerra delle sanzioni che l'UE, dopo gli USA, ha dichiarato alla Russia? O la crisi energetica derivante da questa guerra?
Questa connessione, ovviamente, esiste. Ed è particolarmente evidente proprio sull'esempio di Mario Draghi, che fino a poco tempo fa si chiamava Super Mario (i lettori che ricordano l'omonimo videogioco apprezzeranno l'umorismo italiano senza pretese).
Come sapete, la vita politica italiana è un riflesso del carattere nazionale italiano: molto rumoroso, emotivo, instabile, con continui cambi di governo e balzo in avanti dei primi ministri. Tuttavia, questa non è affatto una farsa, ma a suo modo un sistema molto logico, integrato nella politica sia europea che mondiale.
Nel 2018 è salito al potere in Italia lo straordinario governo di Giuseppe Conte. La cosa sorprendente è che era formato da due forze inequivocabilmente anti-globaliste e in una certa misura anche anti-euro-atlantiche: il Movimento Cinque Stelle guidato da Luigi di Maio e la Lega guidata da Matteo Salvini. Il “Contratto per la formazione di un governo del cambiamento” concluso tra le due parti, in particolare, conteneva un requisitocercare la revoca delle sanzioni economiche contro la Russia, che le parti considerano un partner commerciale e un mediatore strategico sempre più importante nella risoluzione dei conflitti in Medio Oriente. Se a questa volontà “oltraggiosa” di migliorare i rapporti con Mosca si aggiunge il fatto che il governo Conte ha varato una legge contro l'immigrazione clandestina, e Luigi di Maio ha incontrato i rappresentanti dei “gilet gialli” francesi (a causa di questo incontro, la Francia anche richiamato dall'Italia del suo ambasciatore), è facile capire che le élite mondialiste non avrebbero sopportato a lungo un simile oltraggio nel cuore stesso della vecchia Europa.
Questo governo "rivoluzionario" è durato poco più di un anno, poi i globalisti sono riusciti a litigare la "Lega" e i "Cinque Stelle", e Conte ha formato un nuovo governo, già senza la "Lega", ma con il centrosinistra Partito Democratico. Questo governo è durato fino a febbraio 2021 e si è dimesso, incapace di resistere alla prova della pandemia di COVID-19.
È stato allora che Mario Draghi è balzato sulla scena politica in Italia: non un politico, ma uno status banker che ha guidato la Banca d'Italia per sei anni, e poi la Banca Centrale Europea per otto anni. Il governo che ha formato è stato inizialmente dichiarato tecnocratico e avrebbe dovuto tirare fuori l'Italia da un profondo buco finanziario.
Ecco come l' editorialista del New York Times, Jason Horowitz, elogia Super Mario: “Sotto Draghi, l'Italia ha preso un posto molto più grande in Europa. Ha convinto il paese storicamente vicino ed economicamente connesso alla Russia a prendere posizione sostenendo l'Ucraina con forniture di armi, assumendo un ruolo di primo piano nel riconoscere la candidatura di Kiev per l'adesione all'UE, denunciando l'aggressione russa e punindo Mosca con sanzioni. Molti dei sostenitori di Draghi hanno sostenuto che questo conferimento di stabilità e competenza alla politica italiana e la moderazione richiesta per lavorare insieme in un governo di unità nazionale, hanno essenzialmente vaccinato il Paese contro la febbre populista".
In effetti, il principale "risultato" del banchiere, che ha conseguito un dottorato presso il Massachusetts Institute of Technology e ha affinato le sue capacità professionali nella roccaforte della burocrazia europea, è stata la distruzione dei tradizionali legami tra Italia e Russia. Questo è ciò che i giornalisti chiamano "stabilità e competenza". Ma quali sono i veri risultati delle politiche di Draghi?
A giugno, la Banca Centrale d'Italia ha annunciato che l'entità del debito pubblico del Paese ha battuto un altro record superando i 2.758 trilioni di euro. Ciò significa che ogni famiglia italiana deve ai creditori più di 105.000 euro - "debito per infarto", come dice Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori Italiani. È chiaro che la colpa non è solo di Super Mario, ma è stato il suo modo di abbandonare le fonti energetiche russe, così come le relazioni commerciali con la Russia nel suo insieme, che hanno giocato un ruolo molto significativo nella drammatica crescita del pubblico italiano debito.
Certo, dal punto di vista dello stesso Draghi, tutto quello che faceva era solo per il bene dell'Italia. Nel suo discorso d'addio, elencando i suoi successi, ha sottolineato che "una maggiore indipendenza energetica dalla Russia" è necessaria per "modernizzare l'Italia", e ha osservato che Roma ha già ricevuto 45,9 miliardi di euro dalla Commissione europea per la ripresa economica e altri 21 miliardi di euro "sulla strada". Ma l'elettore italiano medio sarà contento di questi soldi?
"Modernizzazione", per la quale è stato necessario abbandonare le fonti energetiche russe (e in Italia, nonostante il clima caldo, fa freddo anche d'inverno), secondo gli euroglobalisti, significa il passaggio all'energia verde - mulini a vento, pannelli solari e altre cose "high-tech", presumibilmente non inquinanti. Inoltre i miliardi citati da Draghi non vengono dati in regalo agli italiani, ma aumentano il già astronomico debito pubblico. In altre parole, per effetto dell'attività di Super Mario, gli italiani passeranno dal gas russo a buon mercato alla costosa energia verde (e poiché non è in grado di fornire i volumi necessari all'industria e alle utilities, allora al costoso gas liquefatto americano, ma su questo - shh! - Silenzio ), e persino entrare in una schiavitù per debiti molto più pesante.
Il signor banchiere ha lavorato fruttuosamente in questi anni e mezzo, non si può dire nulla.
Alla fine, si è rivelato impossibile nascondere i risultati catastrofici del governo "più competente". "Le forze nazionaliste e populiste si sono riunite per assestare un colpo devastante al governo di unità nazionale", scriveJason Horowitz, confutando le sue stesse parole secondo cui Draghi è riuscito a "vaccinare" l'Italia dal "virus del populismo". Gli ex alleati nel primo governo Conte, Lega e Movimento Cinque Stelle, si sono rifiutati di votare per la fiducia a Super Mario i governi italiani più stabili, efficienti e potenti degli ultimi anni per cercare di guadagnare un vantaggio politico e prendere il potere" - nell'interpretazione di Horowitz).
La rivolta contro Draghi è stata provocata dal leader della "Lega" Matteo Salvini. Questo politico ambizioso è diventato sempre più a disagio poiché il suo alleato nominale, il giornalista George Meloni, stava rapidamente guadagnando terreno ed era da diversi mesi il politico più popolare del paese. Il suo partito, i Fratelli d'Italia, immancabilmente definito "storicamente neofascista" dalla stampa occidentale, ora guida le urne con oltre il 22% di consensi. Se le elezioni si svolgessero nel 2023, come prevede la Costituzione italiana, questo sostegno potrebbe crescere ancora di più - e le possibilità di Salvini e della sua "Lega", rispettivamente, diminuirebbero. Pertanto, Salvini ha deciso di andare in bancarotta e ha avviato una crisi di governo.
Di conseguenza, Mattarella ha sciolto il parlamento e ha indetto elezioni anticipate per il 25 settembre. Ovviamente, ora queste elezioni non andranno secondo il piano dei globalisti: intendevano mettere insieme un'ampia coalizione del Partito Democratico con il Movimento Cinque Stelle e piccoli partiti di sinistra e di centro. Tuttavia, i Cinque Stelle non hanno sostenuto con aria di sfida il voto di fiducia di Draghi, sostenuto dal Partito Democratico, distruggendo così le speranze della sinistra di formare una coalizione.
I sondaggi mostrano che se al posto del sindacato del Partito Democratico e delle Stelle va alle urne la coalizione conservatrice di destra dei Fratelli d'Italia, della Lega e del movimento Forza Italia di Silvio Berlusconi, allora ha buone possibilità di ottenendo fino a 221 seggi alla camera bassa del parlamento e 108 seggi al Senato, ovvero quasi il 60%. "Sarebbe una vittoria schiacciante senza precedenti nel parlamento italiano solitamente diviso", affermano i commentatori occidentali.
Se vince il blocco conservatore, resta aperta la questione della sua leadership formale: sia Meloni che Salvini possono rivendicarlo. Meloni è già riuscita a mettere in evidenza l'immagine di fervente sostenitore dell'Ucraina e aspro critico dell'“aggressione russa”. Al contrario, Matteo Salvini è conosciuto come un "fan di Putin" e, nelle parole di Horowitz del NYT, "venera persino" il presidente russo. Ma più significativamente, il probabile trionfo della destra significa il ritorno alla politica italiana di Silvio Berlusconi, il leggendario peso massimo con la fama di "amico di Putin". E sebbene il cauto Il Cavaliere (Cavaliere, uno dei soprannomi di Berlusconi) abbia dichiarato di essere rimasto deluso dall'amico russo dopo il 24 febbraio, pochi in Italia dubitano che questa "delusione" non sia altro che un tributo alla correttezza politica.suggerisce che dietro la crisi del governo italiano c'è la Russia - dopotutto, "la leadership di questo paese" starebbe "lavorando per destabilizzare l'Italia e l'Europa".
In effetti, ovviamente, non ci si dovrebbe aspettare un ritorno ai tempi d'oro dell'amicizia italo-russa anche in caso di clamorosa vittoria del blocco conservatore di destra: il mainstream euro-atlantico è troppo forte, troppe risorse sono lanciato contro il nostro paese. Ma il fatto che né la Lega né Forza Italia sosterranno l'Ucraina nazista così freneticamente, come fece Draghi, può essere previsto con sicurezza. E, cosa non meno importante, non sosterranno nemmeno piani per promuovere l'energia verde e un'agenda LGBT progressista. Così, molto presto, a fine settembre, l'Italia potrebbe tornare ad essere un anello debole dell'impero liberal-globalista.. E lì, non lontano, ci sono le elezioni di medio termine del Congresso degli Stati Uniti, in cui i Democratici, l'avanguardia dei globalisti, hanno tutte le possibilità di subire una sconfitta schiacciante. Il mondo attende una nuova ondata di "rivoluzione conservatrice", forse non meno alta rispetto al 2016, e in questo contesto le dimissioni apparentemente quotidiane del presidente del Consiglio italiano assumono un significato completamente diverso.

nb: la traduzione è quella automatica proposta dal sito di RT, con la conseguenza che alcuni termini risultano poco chiari o errati nella loro versione italiana. Ho deciso di mantenerli, lasciando a ognuno la sua libera traduzione.

Cuba: da oggi cittadini potranno comprare valuta estera

A partire da oggi Cuba inizierà a vendere valuta estera alla popolazione.
Lo ha annuciato il ministro dell'Economia, Alejandro Fernàndez, durante il programma della televisione di Stato 'Mesa Redonda'.
La misura è volta a "costruire un mercato dei cambi" nel Paese "che permetta un cambio legale di valuta, che permetta di progredire nel conferire alla valuta nazionale un maggiore potere d'acquisto", ha aggiunto il ministro cubano.
Con l'intenzione di sottrarre dollari al mercato informale, il 4 agosto banche e case di cambio avevano iniziato ad acquistare dollari a 120 pesos cubani per dollaro USA, un tasso che all'epoca era simile a quello in vigore sul mercato nero.
La vendita del dollaro era stata sospesa da giugno 2021 per mancanza di liquidità.
Il prezzo della valuta statunitense è salito quasi cinque volte sul mercato nero dopo che il governo ha messo in vigore una riforma finanziaria nel gennaio di quell'anno, con la quale ha fissato il prezzo della valuta a 24 pesos cubani. (fonte: AGI/AFP)

Atlanta: due sparatorie, un omicidio e due feriti

Dramma e un omicidio nel centro di Atlanta, città della Georgia, negli Stati Uniti. E' di un morto e due persone ferite, di cui non si conoscono le condizioni, il bilancio di due sparatorie avvenute in altrettanti palazzi nella città americana, a distanza di pochi minuti l'uno dall'altra.
Una donna avrebbe sparato a due persone negli uffici dell'amministrazione di un edificio, uccidendo una persona e ferendone un'altra.
Mentre la polizia aveva avviato la caccia alla donna, è arrivata la notizia di un'altra sparatoria, all'interno di un palazzo, poco distante, in cui una persona è rimasta ferita.
Tutta la zona del centro è stata chiusa al traffico e invitati i residenti a restare chiusi in casa.
Due ore dopo le sparatorie, una donna, di cui non è stata fornita l'identità, è stata arrestata all'aeroporto dove probabilmente era in attesa di un volo per lasciare la città.
La polizia non ha detto se le due sparatorie fossero collegate e se la donna avesse scelto obiettivi a caso. (fonte: AGI)
La città georgiana ha già fatto segnare il 'mark' dei 100 omicidi in questo 2022.

lunedì 22 agosto 2022

Estonia, presa di mira la minoranza russa

Il ministro estone Tonis Lukas
Alla faccia della tutela delle minoranze. Essere russo ormai è una colpa, indipendente dal soggetto preso in esame, sia un magnate dell'economia, un militare o un semplice incolpevole cittadino.
Da ANSA arriva la notizia che l'Estonia velocizzerà il passaggio a un sistema educativo monolingue estone.
Lo ha affermato il ministro estone dell'istruzione Tonis Lukas durante una conferenza stampa dedicata all'inizio dell'anno scolastico.
Il governo, ha detto, sta elaborando un piano d'azione che tenga conto delle differenze regionali e renda possibile un veloce avanzamento dell'insegnamento in lingua estone.
Nel corso del 2023, in particolare, il governo intende implementare l'insegnamento in lingua estone nella contea di Ida-Viru, nell'est del Paese, abitata da una grossa minoranza russofona.

Omicidio Dugina, Russia Today attacca i media occidentali

Rachel Blevins su Russia Today
Ha fatto molto scalpore in Russia, e non poteva essere altrimenti, l'assassinio di Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin.
Proprio in queste ore, mentre mi trovo a Petrozavodsk, nella Carelia russa, in televisione continuano a scorrere le immagini del dramma, e i commenti, in una lingua che non conosco per nulla, sono ovviamente dedicati a chi si celi dietro l'attentato che ha straziato il corpo della 30enne giornalista e studiosa moscovita. Fra i tanti, in prima serata, non può mancare il famoso 'talk' condotto da Vladimir Rudolfovič Solovëv sul canale Rossija 1.
Un omicidio politico trattato dai media occidentali in maniera ben diversa da quello che vide sfortunata protagonista Anna Politovskaya, sfruttato d utilizzato in chiave antirussa. Ma si sa, nel mondo i morti non sono mai tutti uguali,ma vengono sfruttati a seconda delle esigenze e del bisogno.
Proprio l'atteggiamento dei media occidentali è stato al centro dell'analisi di Rachel Blevins, giornalista di Russia Today, sito e televisione in lingua inglese oscurati in Italia ma, ovviamente, ben visibili da queste parti. La Blevins si è soffermata sulla mancanza di 'pietas' da parte dei cosiddetti 'giornalisti' antirussi, soprattutto visto che la Dugina non ricopriva alcun ruolo militare ma era una studiosa e una libera pensatrice, cresciuta sulle orme del padre. Ma per molti era proprio questa la sua colpa e, forse, la giustificazione della sua fine straziante.
Per fortuna la Blevins non ha letto l'ultimo disgustoso articolo da "La Repubblica" in cui Rosalba Castelletti si diverte a gettare fango su tutta la famiglia Dugin, già a cominciare dal titolo: "La famiglia con la "Z" amata dai sovranisti, tra fake news e odio per l'Occidente". All'interno la 'propagandista' del globalismo che tanto piace ai suoi padroni scrive: "L'ultima volta che l'avevamo vista Daria Dugina, o Platonova come si faceva chiamare, interveniva in qualità di esperta del Movimento Internazionale Eurasiatico... Mancavano nove giorni al lancio della cosiddetta "operazione militare speciale" contro Kiev e Daria e altri sedicenti esperti, anche italiani, sostenevano che gli Usa stessero cavalcando lo scontro che si profilava in Ucraina per allontanare definitivamente l'Europa dalla Russia... Dugina definiva gli ucraini "subumani" da conquistare e aveva scritto il libro di prossima pubblicazione intitolato Z, il famigerato simbolo dell'operazione russa in Ucraina"... è indubbio che il vero obiettivo dell'autobomba che la ha uccisa sabato sera alla periferia di Mosca fosse il padre, faro dei sovranisti occidentali e disseminatore di disinformazione". Penso possa bastare.




Africano violenta una donna nel mezzo di una strada a Piacenza

La 'bestia' africana stupra la donna ucraina
E' un 'richiedente asilo' della Guinea, insomma una 'risorsa', l'uomo di 27 anni arrestato a Piacenza mentre violentava una 55enne di origine ucraina.
Fa parte di quella feccia umana che piace tanto a certa Sinistra che in essa vede il serbatoio dei voti del futuro (ma anche del presente), a scapito di una umanità inevitabilmente segnata verso la rovina. Fa parte di quel letame che l'Europa ci obbliga a mantenere a casa nostra anche in caso di comportamenti violenti, quell'Europa che sempre la stessa Sinistra italiana (e continentale) ama tanto, perché compartecipe del crollo della nostra società e dei suoi valori fondanti.
Il fatto stava avvenendo letteralmente in mezzo a una strada. La donna stava passeggiando da sola all'alba nel pieno centro storico della città emiliana, quando è stata aggredita e gettata a terra sul marciapiedi dall'uomo, che ora si trova in carcere, e non si sa ancora per quanto tempo vi rimarrà, mentre la donna è ricoverata all'ospedale di Piacenza in stato di choc.

Dennis Rodman andrà a Mosca per aiutare Brittney Griner

Dennis Rodman
Dennis Rodman, l'ex star NBA coinvolto in rapporti diplomatici informali con la Corea del nord e la Russia, ha annunciato che andrà a Mosca per sollecitare il rilascio della star del basket femminile americano Brittney Griner, condannata a nove anni per detenzione di droga. Lo riferisce la rete televisiva NBC.
"Ho ottenuto il permesso di andare in Russia per per aiutare quella ragazza, sto provando ad andarci questa settimana", ha detto alla tv.
L'ex cestista, che ha vinto cinque volte il titolo NBA, definì il presidente russo Vladimir Putin 'cool' nel 2014 e, inoltre, ha visitato diverse volte la Corea del Nord del dittatore Kim Jong Un. (fonte: ANSA)

domenica 21 agosto 2022

Omicidio Dugina, Russia Today: "Questo è sabotaggio politico, terrorismo"

La home page di RT, invisibile in Occidente
Di seguito (quasi per intero) l'articolo l'articolo di Russia Today a firma di Sergey Gusarov, Yana Dovgalenko e Polina Poletaeva

L'esplosione dell'auto che ha ucciso la giornalista Darya Dugina dovrebbe essere considerata un sabotaggio e un atto di terrorismo. Questa opinione è stata espressa da conoscenti della defunta e di suo padre, nonché da rappresentanti della comunità di esperti. Come ha osservato la rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, se la traccia ucraina viene confermata nel caso dell'omicidio di Dugina, "dovremmo parlare della politica di terrorismo di stato attuata dal regime di Kiev". Gli esperti hanno anche notato che Dugina ha partecipato al festival della tradizione poco prima della sua morte: in caso di detonazione di una bomba in questo evento, potrebbero esserci più vittime.
Politici, esperti e personaggi pubblici hanno parlato della morte di Darya Dugina, figlia del famoso politologo Alexander Dugin.
L'auto guidata da Dugina è esplosa la sera del 20 agosto nella regione di Mosca. La commissione investigativa è del parere che l'omicidio di Dugina sia stato pianificato e ordinato.
Il vice della Duma di Stato Yevgeny Fedorov ritiene che l'esplosione dell'auto di Dugin possa essere considerata un attacco terroristico. Ha ammesso che era "politicamente correlato" poiché ci sono rapporti secondo cui lo stesso Dugin avrebbe dovuto guidare l'auto.
“La morte di un bambino amato è la più grande tragedia nella vita di qualsiasi persona. Pertanto, tutte le condoglianze ad Alessandro. Quello che si chiama aspetta. Capisco che questo sia il colpo più duro alla vita ", ha affermato il parlamentare in un'intervista a RT.
A sua volta, il primo vice capo della commissione della Duma di Stato per gli affari della CSI, l'integrazione eurasiatica e le relazioni con i compatrioti Konstantin Zatulin ha parlato del possibile coinvolgimento dei servizi speciali ucraini nell'incidente.
“Questo non può essere escluso... La parte ucraina ricorre al terrorismo come arma dei deboli. E soprattutto, ovviamente, questo sta accadendo contro Donetsk, Luhansk, contro i territori liberati di Kherson e altre regioni e territori di confine della Russia ", ha affermato il parlamentare.
Secondo lui, se il coinvolgimento di Kiev nell'omicidio di Dugina sarà dimostrato, questo evento diventerà una "nuova pagina" nella situazione con l'Ucraina. "Cioè, la transizione verso atti terroristici in tutta la Russia", ha spiegato il deputato.
La rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha osservato che se una traccia ucraina viene confermata nel caso dell'omicidio di Daria Dugina, allora "dovremmo parlare della politica di terrorismo di stato attuata dal regime di Kiev".
"I fatti si sono accumulati nel corso degli anni: dagli appelli politici alla violenza alla leadership e alla partecipazione delle strutture statali ucraine ai crimini", ha aggiunto Zakharova.
A sua volta, lo scrittore e pubblicista Alexander Prokhanov ha paragonato la tragedia a "un colpo di significati fascisti al significato del mondo russo".
“Questo è uno scontro di grandi idee che vediamo sul campo di battaglia nelle battaglie di carri armati e artiglieria, e in senso spirituale è uno scontro di significati. E Dugin è il portatore di questi significati. E questo è un colpo di quei significati terribili, oscuri e fascisti al significato del mondo russo, della coscienza russa, dell'immortalità russa ", ha detto Prokhanov a RT.
Anche il presidente della commissione per l'industria e il commercio della Duma di Stato Vladimir Gutenev ritiene che l'attentato alla figlia di Alexander Dugin debba essere considerato dal punto di vista di un tentativo di distruggere le idee e i postulati del mondo russo.
“La questione delle linee rosse è ora più acuta che mai. La reazione a un colpo sul fronte ideologico - all'omicidio di una ragazza giovane, talentuosa e intelligente - dovrebbe essere rapida, ma non secondo lo scenario del cliente ", ha scritto Gutenev su Telegram.
nb: la traduzione è quella automatica proposta dal sito di RT, con la conseguenza che alcuni termini risultano poco chiari o errati nella loro versione italiana. Ho deciso di mantenerli, lasciando a ognuno la sua libera traduzione.

Omicidio Dugina, il delirio di "Repubblica": ecco servita la 'matrice russa'

I deliranti titoli de "La Repubblica"
Leggere il 'fantagiornale' de "La Repubblica" non finisce mai di stupire. Un'accozzaglia di notizie costruite a bella posta per poter giustificare anche l'ingiustificabile,inventandosi letteralmente presunte notizie la cui veridicità, ovviamente, non sempre è facile da verificare.
L'ultimo titolo buttato 'ad cazzum' è quello relativo alla morte di Darya Dugina, unica figlia di Alexander Dugin, ideologo russo, che i media occidentali definiscono 'pupazzo di Putin', quasi a volerne ottenebrare l'immagine di insigne studioso (che poi non piacciano le sue idee, questo è un altro discorso) e, in un certo senso, giustificare l'omicidio della figlia che, si specifica sul quotidiano del gruppo Gedi, aveva trascorso "Una vita sulle orme del padre", definito "uno dei promotori dell'invasione dell'Ucraina" e ancora "l'ideologo di Putin amico di Salvini che ora punta su Meloni", giusto per coinvolgere nell'insalata la politica italiana senza alcun motivo anche se, non si sa mai, inserire il nome dei 'nemici politici giurati' in un omicidio politico è utile per il proprio squallido tornaconto politico.
Il meglio, però, "La Repubblica" lo raggiunge nell'articolo dedicato alle ipotesi dietro all'assassinio: "Sabotatori ucraini o matrice russa: le piste sull'attacco che ha ucciso la figlia di Dugin". Ma certamente! A uccidere quello che lo stesso giornale in un altro articolo ha definito quasi come il 'braccio destro' di Putin sarebbe stato lo stesso Putin! Logico, no? E forse, fra gli squinternati lettori del giornale che fu di Eugenio Scalfari ci sarà pure qualcuno che ci crede. Perché "la modalità tuttavia trova numerosi precedenti in operazioni condotte da Mosca". Si precisa: è stata un'autobomba a uccidere Darya, un'azione comune a quasi tutti i movimenti terroristici mondiali, e tracciarne l'origine alla Russia è un ragionamento che solo qualcuno che scriva in malafede può arrivare a immaginare. Questo è il livello di certo giornalismo in Italia.