giovedì 14 agosto 2025

Julie Skyhigh, ricordo della principessa belga che si dette al porno

Julie Jodar, in arte Skyhigh: l'ultimo sorriso
Bionda. E bella, anzi, bellissima. Un sogno, un angelo, forse una principessa, anche se non di sangue reale.
E lei, Julie Skyhigh, nome d'arte di Julie Jodar, dallo sguardo dolce e magnetico, ha fatto la storia, nel suo piccolo, della cinematografia pornografica feticista.
Un angelo che, purtroppo, ha spiccato il volo già da sette anni, per propria scelta, distrutta da una relazione che oggi verrebbe chiamata 'tossica'. Julie Skyhigh si è suicidata nel silenzio più assoluto il 15 giugno 2018 a soli 26 anni di età.
Corpo perfetto, alta 1,70, gambe affusolate, capelli castano-biondi, occhi azzurri, un canale Youtube perfettamente avviato, in cui Julie riusciva a sprizzare la propria sensualità anche vestita, forse soprattutto abbigliata con scarpe e stivali di vario genere, ma tutti rigorosamente ad altezze vertiginose e con tacchi super appuntiti, accompagnando la cinepresa attraverso i suoi viaggi a Parigi e Roma, dall'aeroporto all'albergo, col suo volto sbarazzino ad ammiccare un sorriso compiaciuto verso lo spettatore adoratore e 'voyeurista'.
Era nata a Bruxelles il 13 novembre 1991, cominciando la propria avventura nel mondo dell'industria pornografica con le classiche webcam. Un successo folgorante e immediato, che l'ha portata a girare un numero importante di film dal titolo inequivocabile: "Julie in der Männer-Arena" e "Gangbang: Julie Skyhigh" (2013), "Julie & Mia total zugepisst" (2014), "Jim Slip U.K. Street Sluts" (2015), "Silvias Sperma Grand Prix" (2017) fra i tanti.
Con la stessa grazia camminava elegantemente (poco) vestita per le affollate vie di una capitale europea oppure si lasciava penetrare in ogni dove da orde di uomini brutali, orchi affamati e vogliosi di affondare le proprie mani su quel corpo di porcellana.
Oggi quella carne delicata, a sette anni dalla sua scomparsa, non esiste più, oppure è orrendamente segnata dalla decadenza della 'non vita'. Il mondo, a parte i patiti del genere, non sa nemmeno chi sia stata, privato della sua bellezza, eternamente perduta, eternamente presente.

Qui sotto una carrellata di foto prese dal web...