giovedì 30 dicembre 2021

Il Consiglio dei Ministri approva il nuovo decreto anti Covid

Mario Draghi
Il nuovo decreto anti Covid italiano è stato approvato mercoledì sera dal Consiglio dei Ministri, con alcune novità importanti per quanto riguarda quarantene e Super Green Pass.
Si comincia con la quarantena precauzionale, che non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose booster. Fino al decimo giorno successivo all'ultima esposizione al caso, sarà comunque obbligatorio indossare mascherine di tipo Ffp2 e di effettuare - solo qualora sintomatici - un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all'ultima esposizione al caso.
La fine della quarantena o dell'auto-sorveglianza sarà decisa dalla Asl di competenza, in seguito all'esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati.
Dal prossimo 10 gennaio, inoltre, il Super Pass si estende anche ad alberghi e strutture ricettive, feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose (quindi matrimoni, battesimi o altro), sagre fiere, centri congressi, servizi di ristorazione all'aperto, impianti di risalita, piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all'aperto, centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all'aperto. Inoltre il Green Pass Rafforzato sarà necessario per l'accesso e l'utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.
Il decreto prevede infine che le capienze saranno consentite al massimo al 50% per gli impianti all'aperto e al 35% per gli impianti al chiuso.

Aveva applaudito l'assalto a Capitol Hill, 'sceriffa' licenziata

Roxanne Mathai
Psicoreati in corso negli Stati Uniti. Ne è rimasta vittima Roxanne Mathai, 47 anni, vice sceriffo di una contea del Texas, che aveva definito l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 "uno dei giorni più belli" della sua vita.
La 'sceriffa' per questo suo giudizio è stata licenziata dopo che già a gennaio era stata sospesa a gennaio, a seguito della pubblicazione di alcune foto su Facebook in cui appariva a Capitol Hill.
La donna si era appellata contro la decisione, sostenendo di non avere partecipato all'insurrezione e di non essersi resa conto della violenza dell'assalto, ma la sua difesa è stata definita "ridicola". (fonte: AGI)

mercoledì 29 dicembre 2021

Hong Kong, popstar e giornalisti in manette per 'sedizione'

Denise Ho, a destra, con l'attore Nicholas Tze
La pop star di Hong Kong e alcuni giornalisti locali sono stati arrestati dalle autorità governative comuniste.
I giornalisti, sei, erano ex dipendenti della testata locale "Stand News" e sono stati fermati con l'accusa di "pubblicazione sediziosa".
Un reporter dell'agenzia AFP ha visto il caporedattore del giornale, Patrick Lam, che veniva condotto in manette nell'edificio dove ha sede la testata.
"Stand News" è la seconda testata giornalistica di Hong Kong presa di mira dalla polizia di sicurezza nazionale, dopo "Apple Daily", che ha chiuso nel mese di giugno dopo che le autorità avevano congelato i suoi beni secondo una legge di sicurezza nazionale imposta da Pechino per frenare il dissenso.
Anche la pop star locale DeniseHo, che aveva fatto parte, fino a novembre, del consiglio di amministrazione della pubblicazione, è stata arrestata.
Gli arresti sono stati trasmessi tramite una diretta Facebook e sono avvenuti prima dell'alba, con gli ufficiali che hanno detto al viceredattore Ronson Chan di avere un mandato per indagare sulle accuse di "cospirazione per pubblicazioni sediziose" e che Chan doveva smettere di filmare.
Fra gli altri arrestati l'avvocato ed ex legislatrice Margaret Ng e l'ex caporedattore di "Stand News", Chung Pui-kuen. (fonte: AGI)

lunedì 27 dicembre 2021

Islam e 72 chilometri, cade un altro velo: vietato viaggiare alle donne afghane

Islam, l'oppressione delle donne prosegue in Afghanistan
Ogni giorno che passa il volto del vero Islam appare nei suoi contorni più drammatici attraverso la dittatura religiosa imposta dai talebani dell'Afghanistan alle proprie donne. Passi indietro nel cammino verso l'emancipazione che Human Rights Watch attribuisce, sbagliando completamente bersaglio, ai talebani stessi e non alle storture della religione islamica, che non può altrimenti esprimersi se non attraverso la violenza, la sopraffazione e la conquista, fatta con le armi o con l'invasione premeditata di milioni di clandestini con mogli gravide al seguito.
L'ultima 'violenza' morale (cui fa spesso seguito quella fisica) imposta dai sedicenti studenti coranici vieta alle donne diviaggiare da sole oltre i 72 chilometri, aggiungendo che, durante il tragitto, dovranno essere accompagnate da un membro maschio della famiglia. Alla faccia delle 'colpe' intrinseche dell'uomo bianco occidentale, sulla cui fame di diritti si è costruita la moderna libertà femminile.
Pubblicata dal cosiddetto Ministero della Promozione della Virtù e dellaPrevenzione del Vizio, ricostituito a vent'anni di distanza dai mullah dopo la presa di Kabul a Ferragosto, la raccomandazione invita inoltre gli autisti a non accettare sui loro veicoli donne, a meno che queste non indossino il velo islamico.
Ma non basta: oltre a queste follie, recentemente lo stesso ministero ha 'invitato' le televisioni afghane a non trasmettere più "serie all'acqua di rose in cui le donne" recitino, ha imposto alle giornaliste di indossare "il velo islamico" e ha vietato di ascoltare musica in automobile, con verifiche accurate attraverso posti di blocco lungo le strade di Kabul.
Tutto questo a cento giorni dall'esclusione delle ragazze dal diritto all'istruzione a partire dalla scuola secondaria in gran parte del Paese.
E mentre HRW condanna quello che definisce il 'vero volto dei talebani', mi permetto di aggiungere come questo sia 'il vero volto dell'Islam'.

domenica 26 dicembre 2021

Sebastian Kurz, da cancelliere a manager della Silicon Valley

L'ex cancelliere Sebastian Kurz con la compagna, Susanne Thier
Dalla politica all'industria, l'ex cancelliere austriaco Sebastian Kurz, secondo il quotidiano "Kronen Zeitung", avrebbe accettato un lavoro negli Stati Uniti e, da inizio febbraio, assumerà un incarico presso un'azienda della Silicon Valley e condurrà una 'classica vita manageriale'.
Kurz conferma la serietà del suo impegno morale, uno dei pochi politici a dimettersi completamente da tutti i propri incarichi, malgrado delle accuse non provate di favoreggiamento della corruzione.
Prossimo sarebbe anche il suo matrimonio con la storica compagna Susanne Thier, con cui ha intrapreso una relazione fin dai tempi della scuola e dalla quale, a fine novembre, ha avuto il primogenito Konstantin.
Kurz condurrà una vita da manager tra San Francisco, Vienna, Germania e Svizzera. (fonte: AGI)

sabato 25 dicembre 2021

Biden e gli auguri di Natale con l'insulto farlocco: "Let's go Brandon", ma lui non capisce

Un momento della telefonata fra Joe Biden e 'Jared'
Joe Biden
, ancora una volta, l'ennesima, rimane spiazzato durante un discorso in diretta, dimostrando la propria incapacità ad afferrare frasi anche semplici, cadendo in clamorose 'gaffe' e facendo sempre più rimpiangere il piglio decisionista e autoritario di Donald Trump.
E' il caso della diretta, avvenuta dalla Casa Bianca, in cui Biden, affiancato dalla moglie Jill, ha parlato con alcuni americani al telefono per il tradizionale scambio degli auguri natalizi. Con uno di questi tale Jared, padre di quattro figli, la conversazione, nell'insieme cordiale, dopo il consueto Buon Natale reciproco ha avuto una propaggine, con l'ospite telefonico che ha pronunciato la frase "Let's go Brandon", diventata popolare nei mesi scorsi fra i sostenitori di Trump come modo per insultare lo stesso Biden senza utilizzare la parola "fuck", ovviamente vietatissima.
Alla frase di Jared il presidente è parso non comprendere la situazione, mentre i suoi sostenitori ne hanno invece esaltato la presunta flemma e superiorità di fronte alla 'offesa' ricevuta. Molto più probabile la prima, perché lo stesso Biden ripete le parole appena ascoltate: "Let's go Brandon, I agree", aggiunge.

giovedì 23 dicembre 2021

San Siro demolito, l'ultima vergogna di Milano

Lo stadio che prenderà il posto di San Siro (dal Corriere della Sera)
E vai con la 'Cattedrale' e la distruzione totale di San Siro, vai con il progetto di Populous tanto sbandierato da Milan e Inter, quello che dovrà cambiare la storia delle due società e rendere più ricchi gli storici club milanesi, portarli diritti alla ribalta del palcoscenico internazionale.
La realtà è che, invece, al cuore di Milano viene inferta l'ennesima pugnalata, alla faccia della storia e delle tradizioni, regalando in pasto alla stampa asservita una manciata di balle sontuose e una serie di invitanti 'rendering' per sobillare le 'menti deboli' dei tifosi più spaesati e giovani, inconsapevoli di cosa rappresenti San Siro per Milano e i milanesi, cosa significhino quelle targhe inchiodate lungo le rampe con i nomi e i luoghi dei successi internazionali delle due società rossonerazzurre.
Smontata in un amen, fra l'altro, l'ultima frottola, quella che il 'nostro' stadio avrebbe subito una sorta di 'rifunzionalizzazione', che comunque (obbrobrio pure quello) avrebbe almeno salvato una porzione più ampia di stadio.
Non è un caso che siano due proprietà straniere (americani  e cinesi) a devastare il cuore di Milano. Silvio Berlusconi e Massimo Moratti mai avrebbero avuto una pensata tanto esecrabile. E, guarda caso, a guida del Milan c'è quello stesso Gruppo Elliott che ha dissacrato un altro monumento del calcio mondiale, Highbury, stadio dell'Arsenal, demolito per costruire il pomposo ma decisamente orribile Emirates Stadium (noto dai meno con il più sensuale nome di Ashburton Grove).
Quasi sempre i nuovi stadi sono assai peggio dei vecchi, per non parlare della storia che viene impunemente calpestata da architetti senza cuore: lo stadio Moretti a Udine era un 'gioiellino', a fronte di un Friuli che solo dopo 40 anni e dopo una ulteriore modernizzazione è parso assumere forme decenti. Di Highbury ho già scritto, l'attuale Wembley è osceno, specie se confrontato con il meraviglioso stadio vittoriano con tanto di doppia torre di cui ha preso il posto.
E volete sapere a chi vada ascritta la distruzione di Highbury e Wembley, con la 'creazione' dei due 'mostri' che ne hanno preso il posto? Ma allo studio Populous, ovviamente!
Dove si è scelto di costruire un nuovo stadio rimpiazzando in parte, o in toto, quello precedente, le cose sono andate decisamente meglio, come a Bergamo, dove il Brumana si è naturalmente evoluto nello splendido 'catino' dove ora gioca l'Atalanta, o come a Glasgow, sia in casa Celtic che Rangers. Ibrox Park è stato rifatto modellandosi su quello precedente (basti vedere le foto dei due impianti, con il secondo praticamente identico al primo), mentre Parkhead è addirittura migliorato, abbandonando il romantico ma scomodo 'ovale' per diventare, se possibile, ancora più 'britannico', con le curve attaccate al campo.
Tutto da dimostrare anche il fatto che il nuovo stadio (che, immagino, invece che essere dedicato a un santo o a una gloria meneghina, verrà intitolato a qualche squallido sponsor, meglio se di matrice araba) porti nuovi introiti e ricchezze. Di sicuro le porterà agli investitori e agli speculatori edilizi, non a Milan e Inter, come del resto avvenuto a Londra con l'Arsenal, certamente non fra le protagoniste della Premier League come invece capitava quando era ospitato nella sua 'tana' di Highbury. 
La distruzione di San Siro non è quindi solo un calcio volgare alla nostra storia e alla nostra memoria, ma è soprattutto una vergognosa speculazione edilizia, rivestita con l'abito della domenica di 'area verde e polifunzionale' (che poi, vogliamo aggiungere un bel 'chissenefrega' rispetto alle aree verdi? Le facciano altrove, che lo spazio c'è) e con il miraggio di futuri successi sportivi molto più incerti di quanto venga prospettato.

Influencer cinese colpita dal governo, multa multimilionaria

Viya Huang
Lei si chiama Viya Huang (o Huang Wei, in cinese 黄薇), ed è una delle più importanti 'influencer' cinesi, nota in particolare per i suoi 'streaming' su Taobao Live, programmi di 'teleshopping'.
Il governo della Cina ha deciso di condannarla per evasione fiscale con una multa gigantesca di 1,3 miliardi di yuan (181 milioni di euro).
Colpirne uno per educarne cento, una frase che, fra l'altro, arriva proprio da quelle latitudini, e che si può ben adattare alla situazione, visto che Pechino ha concesso dieci giorni alle varie celebrità internet per mettersi in regola con l'amministrazione fiscale.
Il presidente Xi Jinping, nel mese di agosto, ha esortato alla "prosperità comune" e ha promesso un "adeguamento" dei redditi eccessivi. Un messaggio inteso come monito verso alcuni eccessi rilevati in alcuni settori, Fra cui 'showbiz' e internet, accusati di offrire "stipendi da capogiro".
"Le star dello spettacolo, i livestreamer e altri personaggi pubblici devono rispettare rigorosamente le disposizioni della legge fiscale", hanno ricordato gli uffici delle imposte, compresi quelli di Pechino e Shanghai. "E' dovere di ogni cittadino pagare le tasse", è stato ribadito, lasciando alle varie 'celebrities' locali tempo fino "alla fine dell'anno" per adeguarsi, minacciando sanzioni pesanti.
Viya è scomparsa dai principali 'social' del Paese a partire dal 21 dicembre, il giorno dopo la sua condanna per evasione fiscale. (fonte: ANSA-AGI-AFP)



mercoledì 22 dicembre 2021

Empoli-Milan, l'importante era vincere ma Bakayoko è una iattura

Kessié festeggiato da Hernandez (foto sito Milan)
Il Milan batte l'Empoli per 4-2, ma nessuno si aspetti chissà che cosa. Il risultato è roboante, ma la vittoria è più importante che bella. Due punti guadagnati su Atalanta e Roma, addirittura tre sul Napoli, le notizie alla fine sono solo positive, ma il 'break' della partita arriva grazie a un tiraccio di Franck Kessié e alla clamorosa 'papera' di Guglielmo Vicario, che si lascia sgusciare il pallone fra le mani.
Come al solito la difesa ha 'ballato' moltissimo, di fronte a 'campionissimi' (si fa per dire) come il mai dimenticato ex Patrick Cutrone (comunque 'eroe' dell'ultimo derby vinto in Coppa Italia).
Graziato da Nedim Bajrami, e poi avanti di tre reti, come al solito, con quasi un terzo di partita ancora da giocare, ancora una volta Stefano Pioli cerca di riaprirla inserendo la 'iattura' Tiémoué Bakayoko, che compie errori a ripetizione fino al clamoroso fallo di mano che rischia di riaprire la partita.
Fra i migliori in campo Alessandro Florenzi, che trova finalmente la sua prima rete in rossonero con una splendida punizione, e il dinamico Alexis Saelemaekers. Per la palma del peggiore, come sempre quando gioca, non si sbaglia: Bakayoko. Con lui l'arbitro, Marco Di Bello. Ammonisce Sandro Tonali al primo fallo, un intervento veniale non duro a centrocampo, evita il cartellino a due empolesi, il primo per una clamorosa simulazione in area e il secondo per un fallaccio tattico su Salaemekers, quindi nega un evidente rigore dopo uno sgambetto solare su Kessié. Chiaro invece il penalty per i toscani 'grazie' allo scellerato fallo di Bakayoko.
Vittoria e tre punti, tutto bene quel che finisce bene, ma per gran parte del primo tempo il Milan è parso soggiogato dall'Empoli, ha subito altri due gol, con una difesa spesso frastornata, Alessio Romagnoli in testa; fra le prime sei della classifica è la squadra con il secondo peggior numero di reti subite. Nel finale ha sprecato troppi contropiede per carenza di visione di gioco.
Ora a gennaio il primo obiettivo è quello di recuperare gli infortunati, non certo un caso ma una colpa evidente di uno staff troppo poco messo sotto accusa.

sabato 18 dicembre 2021

Terremoto a Milano un anno dopo, epicentro a Bonate ma nessun danno

Immagine tratta dal sito INGV
Il terremoto torna a Milano, alla faccia di chi definisce quella meneghina zona a bassa densità tellurica.
L'epicentro, in realtà, è stato in provincia di Bergamo, a Bonate Sotto, con una magnitudo, secondo le prime stime, fra il 4.3 e il 4.8 della Scala Mercalli, a una profondità di 26 chilometri.
A Milano una scuola media è stata addirittura evacuata in zona Città Studi. A causa della forte scossa la metro M5 è stata temporaneamente sospesa per qualche minuto. In alcuni negozi le persone suono uscite in strada facendosi prendere dal panico, mentre altre, nelle case, hanno abbandonato le proprie abitazioni cercando di mettersi al sicuro in strada.
Il terremoto di questo sabato fa il paio con l'ultimo recente sisma avvertito a Milano quasi un anno fa esatto. Era infatti il 17 dicembre quando, pochi secondi prima delle 17 una scossa tellurica di magnitudo fra il 3.8 e il 4.3 venne registrata con epicentro Pero, vicino a Trezzano sul Naviglio, a 8 chilometri di profondità.

Natale davanti alla tv, fra arte e cultura

Mariah Carey, fra i protagonisti di "Tape"
Un Natale davanti alla televisione cercando di migliorare il proprio QI, trasformandosi da recettori passivi a collettori attivi di informazioni.
E' quello che propone Arte.tv, con sette titoli da guardare — gratuitamente con sottotitoli in italiano sul sito arte.tv/it o sulle app ARTE per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili. Una selezione fra documentari, spettacoli e docu-serie per accontentare tutti: dagli appassionati di viaggi o di cucina fino ai più piccoli, passando per gli amanti della musica, dell’arte e della montagna.
Per gli appassionati di viaggi: "Misteri d’Arabia - Tra tradizione e modernità". Dal regno del Bahrain a Dubai, passando per il sultanato dell'Oman, nella penisola arabica culture e tradizioni ancestrali. Un racconto in quattro episodi attraverso un vero e proprio viaggio da Mille e Una Notte, ma nel XXI secolo.
Per gli appassionati di montagna e alpinismo: "Alpinismo sulle Dolomiti - Tra le aquile di San Martino". In questo reportage a raccontare questa realtà è Rocco, il più esperto di una squadra partita per una spedizione, assieme a Livio, aspirante giovane 'aquila'.
Per gli amanti dell’arte e dei musei: "C’era una volta il Louvre". Il museo del Louvre, a Parigi, racchiude la più grande esposizione aperta al pubblico di opere d'arte (35mila pezzi), alcune delle quali dei veri e propri simboli del Genio dell'Umanità. Frédéric Wilner racconta un museo leggendario attraverso i suoi personaggi-chiave e le sue iconiche collezioni.
Per gli appassionati di musica: "TAPE - Riavvolgi il nastro della storia musicale". Una serie che racconta la storia della musica in appena tre minuti. Da Mariah Carey e la sua iconica "All I want for Christmas is you" fino a Freddy Mercury, passando per gli ABBA, i Deep Purple ed Eminem, la docu-serie racconta ai neofiti gli aneddoti degli specialisti condividendo informazioni che permettono di brillare nello small talk musicale senza dover leggere per intero il dizionario del rock.
Per gli appassionati di lirica: "Il barbiere di Siviglia" di Gioachino Rossini, dalla Staatsoper di Vienna. Una delle opere più popolari del repertorio lirico. Per la sua produzione, il regista-attore e media-artist Herbert Fritsch ha riunito un cast stellare, e il risultato è uno spettacolo vibrante e variopinto, con elementi di pantomima e riferimenti alla Commedia dell'arte.
Per gli appassionati di cucina: "L’Europa a tavola". La serie è un viaggio nel gusto alla scoperta delle abitudini culinarie delle regioni d'Europa (e non solo): dalla cucina natalizia della Svezia alla tavola tipica della regione polacca della Casciubia, passando per il dipartimento francese dell’Essonne e il Länder tedesco di Saarland.
Per i più piccoli: "Parchi nazionali… animati". Dalle condizioni climatiche estreme nelle quali si trovano a vivere la fauna e la flora del parco Dovrefjell-Sunndalsfjella, in Norvegia, fino alle acque del parco di Arrábida, a sud di Lisbona, la serie racconta alcuni dei più bei parchi europei con la complicità degli insetti protagonisti del film d’animazione “Minuscule”.

Troppa richiesta di sciroppo d'acero, il Canada dà fondo alle riserve

Sciroppo d'acero e Canada, una cosa sola...
In Canada cresce la domanda di sciroppo d'acero, dopo uno scarso raccolto, un dato di fatto che aveva creato non pochi problemi. La provincia del Quebec ha così deciso di dar fondo a tutte le sue riserve di questo dolcissimo nettare.
I produttori quebecoise (Quebec Maple Syrup Producers) intaccheranno più della metà delle loro scorte per far fronte alla domanda.
Il Quebec produce i tre quarti della fornitura mondiale di sciroppo d'acero (73% la cifra esatta) e la sua organizzazione di settore raduna 11mila produttori. Il più importante Paese d'esportazione sono, ovviamente, gli Stati Uniti, con il 60% totale delle esportazioni.
La maggiore riserva si trova a Laurierville, vicino a Quebec City. (fonte AGI/AFP)

domenica 12 dicembre 2021

NHL: primo successo per gli Islanders nel nuovo palazzetto

Il sito NHL esalta la prova degli Islanders
Nella notte NHL gli Ottawa Senators tornano alla vittoria con un bel 4-0 rifilato niente meno che ai Tampa Bay Lightning campioni in carica, con il primi 'shutout' del 29.enne 'goalie' svedese Anton Forsberg; 'hat-trick' per Brady Tkachuk (11 reti stagionali), tre assist per Drake Batherson.
Dopo 7 sconfitte consecutive patite nella nuovissima UBS Arena, i New York Islanders rompono finalmente il tabù nel 'derby' con i New Jersey Devils (6 ko nelle ultime 7 gare): il 'game wining goal' è uno 'shorthanded' realizzato dal 37.enne Zach Parise (primo gol in stagione per lui), che con i Devils giocò le sue prime 7 stagioni fra i 'pro', dal 2005 al 2012.
Jonathan Toews segna la sua seconda rete stagionale, e seconda di fila, ma non basta ai Chicago Blackhawks, sconfitti 5-4 in un match sempre sentito in casa dei Toronto Maple Leafs, in rete, fra gli altri, con le tre 'bocche da fuoco' Auston Matthews (18), John Tavares (13) e William Nylander (13).
Infine successo esterno per i Boston Bruins in casa dei Calgary Flames con il punteggio di 4-2, con rete vincente di Charlie McAvoy.




Il miracolo di Ibra salva il Milan contro un'Udinese da vergognarsi

La fantastica rete di Ibra al "Friuli" (foto sito Milan)
Udinese-Milan
termina 1-1, e per me, che sono mezzo friulano, dovrebbe essere il risultato perfetto.
Invece, se da una parte provo rabbia per i due punti persi dal 'mio' Milan, dall'altra, alla rete del pareggio dell'immenso Zlatan Ibrahimovic, mi sono portato davanti alla tv e, con ampio gesto del braccio sinistro, ho lanciato un meraviglioso "ciapél!" ai tifosi dell'Udinese, che si sono permessi di 'offenderci' durante la gara e che, soprattutto, tifano per un club ridicolo che, nella sua rosa, non vede nemmeno un giocatore che sia figlio di quella terra meravigliosa che è il Friuli.
Una volta il calcio italiano era l'espressione della 'Razza Piave', quel meraviglioso incrocio di geni che accorpava estro italico veneto-friulano, possanza atletica germanica e arguzia slava: oggi, grazie anche (si fa per dire) alla genuflessione al dio denaro da parte dei proprietari delle 'zebrette', devo vedere nella squadra tifata dai miei avi una mescolanza di meticciume afro-sudamericano, 'favelari' sparsi che manco sanno il significato di un 'mandi' o l'importanza di un 'taglio' nelle osterie 'furlane', gente che  prega Allah prima del fischio d'inizio o che, dopo il gol del vantaggio (vedi tale Beto), esulta con gesti scimmieschi battendosi il petto e alzando le ginocchia delle gambe in una patetica riedizione di "King Kong".
Di fronte a tanto sfacelo ci ha pensato 'Re Zlatan' a rimettere le cose a posto, esaltando i tanti tifosi milanisti presenti al "Friuli" ("Dacia Arena" no grazie).
A proposito di africani, uno dei nostri in campo, tale Tiémoué Bakayoko (vabbeh, sì, è nato a Parigi, ma non fatemi ridere...), è ormai sinonimo di 'schifo totale' ed è davvero incredibile come Stefano Pioli, il tecnico, non l'abbia ancora capito (a meno che non ci sia di mezzo il solito procuratore pretenzioso).
L'ammissione arriva alla fine del primo tempo, quando il nostro mister cambia tutta la mediana, ribaltando la squadra. L'iniziativa diventa finalmente rossonera, l'Udinese dei 'giargianesi' sbanda e finisce alle corde, ma per poco. I 'presunti friulani' riprendono in breve il comando delle operazioni, grazie all'ennesima 'genialata' del mister, che inserisce un Samu Castillejo rintronato ancora prima dell'ingresso. E' lui, con Brahim Diaz e Bakayoko, a raccogliere l'ideale sacco di letame che premia i peggiori in campo.
E' proprio mentre scorrono i titoli di coda che arriva il miracolo di Ibra, il mio gesto a ombrello verso la tivù, il "ciapél" liberatorio e un punto miserello che, seppure non appaghi una robusta cena sabbatica, potrebbe risultare salutare più avanti, magari in concomitanza di auspicabili sfighe altrui.

sabato 11 dicembre 2021

NHL: Crosby supera Ovechkin, ma il vero record è di Fleury

Il motivo trainante della notte NHL è legato alla sfida diretta fra i 'big' della lega, Alex Ovechkin e Sidney Crosby, 'sfida nella sfida' del match andato in scena alla Capital One Arena tra i Washington Capitals e i Pittsburgh Penguins. Alla fine il confronto tra le due 'star' termina in parità, con due assist a testa, mentre sul ghiaccio i Penguins espugnano il campo degli avversari con il punteggio di 4-2, un 'empty net goal' finale (ma anche due occasioni, sempre a porta sguarnita, fallite da 'Sid the Kid').
Fra gli altri risultati spicca la vittoria dei Philadelphia Flyers, la prima dopo 10 sconfitte e la prima con Mike Yeo in panchina, un 4-3 esterno sui Vegas Golden Knights (cui non basta la doppietta di Max Pacioretty, 9 reti in totale per lui): 'game winning goal' di James van Riemsdyk.
Quasi un testa-coda per i Florida Panthers (18-4-4), che espugnano senza troppa fatica il palazzetto degli Arizona Coyotes (5-19-2) per 3-1: fra i padroni di casa singola rete per lo stagionato Phil Kessel (4), fra gli ospiti in gol Patric Hornqvist, Sam Bennett e Sam Reinhart.
Infine merita la ribalta Marc-Andre Fleury, portiere 'quebecoise' che vive la sua 'serata perfetta': sul ghiaccio dei Montreal Canadiens, nel suo Quebec, ottiene a 37 anni, con la maglia dei Chicago Blackhawks, in un derby da 'Original Six', la sua 500.a vittoria in carriera e il suo 69° 'shutout' in carriera, secondo stagionale. Fleury, nato a un'ora dalla città francofona del Canada, è il terzo 'goalie' a entrare nel 'club dei 500', dopo Martin Brodeur (691 vittorie) e Patrick Roy (551), entrambi nella Hall of Fame, sebbene sia quello che vi entri con il minor numero di partite giocate in carriera (901 ora, momento dell'ingresso). Una soddisfazione acuita dal pubblico di casa, quello dei Canadiens, che ne ha a lungo invocato il nome, anche durante la partita, e in particolare nel finale, richiamandolo sul ghiaccio per salutarlo. Per la cronaca le reti del 2-0 finale sono state realizzate da Jonathan Toews (al primo gol stagionale, dopo un lungo infortunio che lo ha tenuto fermo per diversi mesi) ed Henrik Borgstrom.




Valentina Vignali, un'influencer a fianco della Basilicata

Valentina Vignali a "L'artigiano in fiera"
E' stata Valentina Vignali, giocatrice di pallacanestro ma anche modella e, soprattutto, 'influencer', fra le protagoniste de "L'Artigiano in Fiera", storica manifestazione dedicata all'artigianato e al terziario italiano e internazionale.
Una presenza dedicata alla Basilicata e che punta a promuovere l'area Sud della regione lucana in un modo innovativo e vincente.
La presenza della Vignali, che ho avuto modo di incontrare a uno degli stand della fiera rhodense, si inserisce nell'ambito dell'accordo sottoscritto fra il GAL "La cittadella del sapere" e la Stardust, nuova piattaforma digitale che conta circa 500 'influencer' provenienti da tutto il mondo.
Inizialmente verranno avviate attività di promozione legate a due centri, Trecchina e San Costantino Albanese, scelti per la presenza di macro attrattori turistici.
Previsti due momenti di promozione del territorio, il primo nel periodo natalizio, il secondo subito dopo la Pasqua del prossimo anno.
E' la stessa Vignali a raccontarmi le motivazioni della sua presenza: "Sono super contenta di essere qua. Ho un legame particolare con la Basilicata, ho giocato a Sant'Eramo in Colle e conosco ogni suo angolo. Sono felicissima che il GAL abbia organizzato questo progetto per promuovere questo territorio che, in maniera immotivata, è non troppo conosciuto".

Artigiano in Fiera, la voglia di ripartire del terziario italiano

Valentina Orlando, designer friulana (foto Bordignon)
La Fiera di Rho è tornata ad animarsi anche in questo mese, in questo caso grazie alla 25.a edizione de "L'Artigiano in Fiera", un'ampia gamma di tutto il meglio prodotto e offerto dal cosiddetto terziario all'italiana ma non solo, con spazi dedicati anche ad altre nazioni europee e pure 'intercontinentali'.
Gastronomia, tessile, edilizia, ceramica, e chi più ne ha più ne metta.
Due esempi fra i tanti: l'azienda agricola Molino a vento di Domenico Ioanna a Biccari, in provincia di Foggia, e il 'brand' di 'creative design' di Valentina Orlando, proveniente da Cordenons, in provincia di Pordenone.
I numeri sono ovviamente diversi da quelli del passato a causa delle restrizioni per il Covid, ma restano comunque significativi: almeno 1.800 gli espositori da 80 nazioni diverse (fra cui l'Arabia Saudita, al debutto assoluto) in sette padiglioni, contro i 3 mila artigiani da 100 Paesi del 2019. Resta la voglia e la necessità della ripartenza.
Nota a margine: a fronte della consueta strombazzata 'sicurezza' degli accessi, che pure avviene dietro stretto controllo del Green Pass (di cui ancora mi sfugge l'utilità e la chiarezza), all'interno della fiera c'è il consueto carnaio, con picchi previsti nel weekend. Nei miei due giorni di 'presenza' ho trovato realtà ambivalenti: lunedì 6 il classico 'macello', venerdì 10 (a Mezzogiorno) una presenza più moderata.
Di fronte a tanta grazia i commercianti che hanno pagato salatamente gli spazi si fregano le mani, i medici costretti ad affrontare il Coronavirus si preparano a nuovi contagi.
Leggi anche: Le 'hostess' di EICMA protagoniste a Rho

La galleria fotografica (foto di Massimiliano Bordignon) 
 



mercoledì 8 dicembre 2021

NHL: un gol pazzesco e due cambi di panchina

Così il sito NHL celebra il gol di Sonny Milano
L'NHL punta i suoi fari sulla grande azione che ha portato alla prima rete degli Anaheim Ducks in casa dei Buffalo Sabres, poi sconfitti per 2-0: un assist incredibile da parte di Trevor Zegras, che raccoglie disco dal ghiaccio con una parabola in stile lacrosse per Sonny Milano che, al volo, insacca con la stecca a mezza altezza, con un colpo chiamato 'The Michigan'. Shutout per Anthony Stolarz.
Fra le altre notizie, i Toronto Maple Leafs superano 5-4 i Columbus Blue Jackets con doppietta di Auston Matthews (17 reti per lui) ma perdono Jason Spezza (squalificato per 6 partite) e Mitch Marner (fuori un mese per infortunio).
I New York Islanders tornano alla vittoria dopo 12 sconfitte consecutive, ma non lo fanno in casa, bensì nella 'tana' (si fa per dire) degli Ottawa Senators (che già avevano regalato il primo successo stagionale agli Arizona Coyotes), sconfitti 5-3 con doppietta di Anders Lee (6) e gol finale del mai dimenticato ex Jean Gabriel Pageau.
Una doppietta di Artemi Panarin (9) lancia i New York Rangers nel 'derby' da 'Original Six' in casa dei Chicago Blackhaws, sconfitti 6-2: per il russo è il 500° punto in NHL.
Infine importanti cambiamenti alla guida tecnica dei Vancouver Canucks e dei Philadelphia Flyers. I canadesi silurano Travis Green e assumono al suo posto l'esperto Bruce Boudreau, gli americani mettono alla porta l'altrettanto esperto Alain Vigneault e nominano 'interim head coach' Mike Yeo.











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