sabato 30 marzo 2019

Congresso Mondiale delle Famiglie, dalla parte dei feti

Per quelli cui non piacciono i feti di gomma, eccone uno vero
Avevo deciso di ignorare totalmente il Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona. Nulla è più lontano da me dell'idea di famiglia. Single impenitente, anticristiano, contro ogni forma di presunzione di potere, sia essa statale, religiosa o familiare. Insomma, il motto "Dio, Patria e Famiglia" non fa per me. Eppure, di fronte al movimento tellurico mediatico scaturico dall'incontro veronese, ho pensato che forse era il caso di darci un occhio.
Oscurantismo medievale, fascismo, razzismo e quant'altro: ecco le accuse che arrivano 'dagli altri', per lo più Sinistra sparsa, Cinque Stelle, varie ed eventuali, movimenti gay ed LGBT. Mi chiedo però: come può un convegno 'a favore' di qualcosa andare 'contro' qualcos'altro? Per ora le varie 'minchiate' che costituiscono l'ossatura delle accuse proferite da Sinistra (del tipo "I gay verranno puniti da Dio") le ho sentite proferire da singole persone, e non sono certo nell'atto costitutivo del programma.
A dispetto degli haters da tastiera organizzati in soldataglia dalla Sinistra e dai movimenti del 'modernismo globalizzante', non si può non essere d'accordo con il rilancio di quella famiglia tanto odiata da chi il mondo lo vorrebbe sottomettere e rendere una massa uguale e informe di cittadini alle dipendenze di grandi potentati economici. La famiglia è l'ultimo grande frangiflutti contro la globalizzazione, è il deposito dei valori della tradizione, intesa come qualità pensata della vita e di tutto ciò che la rende speciale, unica, diversa, non comprimibile o asservito alle esigenze di Stati, banche e altri gruppi di potere. Ridurre l'Europa a un mondo di piccoli nuclei atomizzati fa il gioco di chi invoca l'arrivo dei clandestini in virtù di un presunto ripopolamento. Una famiglia forte e virtuosa garantisce radici consapevoli alla Nazione che ne potrà disporre. Per questo la famiglia 'naturale', l'unica da cui può scaturire una prole, va curata come una piantina da far crescere, rilanciata, favorita.
La solita demagogica pagina de "La Repubblica"
Se il confronto di Verona nasce per questo, ben venga. Sono favorevole a qualsiasi sgravio economico e legislativo nei confronti delle famiglie 'vere', quelle che possono portare a un'evoluzione della società. Gli amici gay potranno tranquillamente proseguire le proprie vite accoppiati nelle unioni che meglio riterranno utili per la propria vita in comune, sebbene parlare di 'matrimonio gay' sia un ossimoro, perché un matrimonio, in quanto teso alla creazione di una famiglia (quindi con prole al seguito) non può che essere l'unione di un uomo e una donna.
Le femministe e la Sinistra da strapazzo scese in piazza senza sapere nemmeno il perché, o manovrati da chi sta da tempo strutturando una campagna di odio e violenza nei confronti di chi  ha organizzato l'evento veronese, si attaccano all'unico aspetto che può creare disorientamento e discussione in ambito sociale, ovvero l'aborto. Al riguardo non ho mai avuto dubbi: per me è un omicidio senza mezzi termini, come dimostra l'idea brillante del cadeau del feto in gomma. Un'idea che ha gettato nell'orrore la ciurmaglia di Sinistra e radical chic, che invece aveva applaudito spellandosi le mani i bambini impiccati di Maurizio Cattelan, una creazione certamente più sinistra e inquietante. L'idea del feto in gomma è invece giusta e fa capire quanto sia più comodo per certa gente ipocrita gettare la polvere sotto il tappeto, coprendosi gli occhi pur di evitare l'argomento. Io avrei fatto di più. Sarei andato direttamente negli obitori, recuperato centinaia di bambini (veri) morti e li avrei consegnati, piuttosto che ai partecipanti al convegno veronese, nelle mani di chi quei bambini vuole continuare ad assassinare straparlando di diritti delle donne, inchinato alla disumanità di un mondo che vuole distruggere la famiglia naturale sostituendola con quella 'unione di genitori 1 e 2' così facilmente riducibile a un'operazione economica.

martedì 26 marzo 2019

Bianca Guaccero, un libro per raccontarsi alla figlia Alice

Bianca Guaccero alla Mondadori Duomo (foto Bordignon)
Bianca Guaccero, una sorsata di acqua frizzante. per chi non l'ha mai conosciuta, come il sottoscritto, una piacevole scoperta. Attrice e presentatrice, ora anche scrittrice, sebbene lei lo neghi decisamente. Nata a Bitonto, milanese di adozione, protagonista sugli schermi televisivi con il programma "Detto Fatto" in onda sulla RAI, ha presentato presso la Mondadori Duomo il proprio libro dedicato alla figlia Alice.
"Il tuo cuore è come il mare. lettera a mia figlia Alice sulla vita e sulle favole e su come nasce una perla", questo il lungo titolo dell'opera, una fiaba e un racconto autobiografico in cui la Guaccero narra di una donna di successo, bella e affascinante, dotata di molto talento, irraggiungibile, e soprattutto invincibile. Eppure la vita insegna che anche una 'stella' del mondo dello spettacolo è un essere umano come tutti.
Affollata la sala dove si è svolta la presentazione, lo storico terzo piano della libreria Mondadori prospiciente Piazza del Duomo, tanti fan con cui la Guaccero ha strutturato un forte rapporto di empatia e dolcezza, nessuno escluso.
Alla fine, l'ho intercettata, intervistandola per Telenorba: "Ho scritto questo libro per mia figlia", mi ha detto, "per farle capire che non bisogna avere paura di soffrire, ma accettare ogni parte di noi, il gigante e il nano, la parte forte e quella fragile, essere forti abbastanza per affrontare ogni situazione della vita". E ancora: "Lei mi sta insegnando a essere un essere umano migliore e ci tenevo che conoscesse ancora meglio la sua mamma. Non sono una scrittrice, ho solo raccontato uno spaccato della mia vita, le mie emozioni e quello che ho imparato per trasferirlo a lei". (foto Bordignon)


Olio EVO alla base di ogni dieta, lo conferma il professor Francesco Visioli

Il professor Francesco Visioli a Spazio Nutrizione
Una volta di più arriva la dimostrazione della bontà dell'Olio EVO (Extra Vergine di Oliva) per la salute dell'uomo. In questo caso durante la terza edizione dell'evento Spazio Nutrizione, andato recentemente in scena a Milano e dedicato alla filiera della sana nutrizione.
Lo ha confermato la 'lectio magistralis' di Francesco Visioli, professore associato di Nutrizione umana presso il dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova, che ha riassunto gli ultimi 25 anni di studi per esaltare l'importanza dell'Olio EVO nell'ambito della cucina mediterranea e mondiale, e la conferma di come l'oro giallo possa essere posto alla base della piramide alimentare della dieta mediterranea.
Diverse le evidenze riportate dagli studi realizzati sul consumo di Olio EVO, fra cui una migliore salute cardiovascolare e migliori capacità cognitive, mentre gli studi sull'incidenza nei confronti del cancro, in particolare quello al seno, sono ancora in corso. Di sicuro resta salda la conferma della necessità di un aumento della qualità di ciò che si consuma a tavola, sempre in quantità modica e regolare. Lo sottolinea lo stesso Visioli: "In 25 anni di ricerca abbiamo dimostrato che l’olio extra vergine d’oliva è il miglior grasso per condire la pietanze. Meglio spendere qualche soldo in più e risparmiarli sulla salute. L'Olio EVO contiene dei composti che altri oli non contengono e che sono molto importanti per la salute, sul sistema cardiovascolare principalmente, perché contiene dei componenti antiinfiammatori che rallentano l’infiammazione e lo sviluppo della patologie cardiovascolari". Ovviamente occhio alla quantità: "Ogni tipo di olio contiene nove calorie al grammo, quindi ne bastano due cucchiai da minestra abbondanti al giorno".

sabato 23 marzo 2019

Fascismo 23 marzo 1919, l'ennesima inutile marcia degli antifascisti a piede libero

Ho scoperto oggi che il fascismo compie cento anni. O sia, la nascita dei Fasci di Combattimento per opera di Benito Mussolini, a Milano. Se si dovesse chiedere di questa data all'italiano medio, di cui mi (dis)onoro di fare parte, credo che nessuno la conosca. La cosiddetta ventilata 'rinascita' dei fascismi, accomunati, non si sa perché, a sovranismi, nazionalismi e altri -ismi vari, fa notizia solo per chi il fascismo continua a sbandierarlo come babau per riconoscersi in una vita politica ormai destinata al fallimento e all'autodistruzione.
La cosiddetta Sinistra (ormai vetusta e priva di senso come il sopracitato fascismo), allo sbando da anni, si costruisce nemici, sovrastimando quelli esistenti o ricostruendo quelli ormai scomparsi, da Silvio Berlusconi al fascismo supposto. Tanto che, per pura curiosità, ho cercato online traccia di qualche 'marcia del ricordo' da parte di gruppi di nostalgici o neofascisti in salsa nostrana. Zero. Sicuramente da qualche parte ci sarà qualche allegra adunata nel nome di "Eia Eia Alalà", ma dubito che queste assemblee di personaggi carnascialeschi possano costituire un attentato alla democrazia mondiale.
Il desiderio di 'contarsi' e riproporsi, a qualunque costo, da parte degli sbandieratori della Falce e Martello è però troppo forte. Sono certo che anche oggi avremo bandiere rosse, sindacati, qualche sopravvissuto (sempre più misteriosamente) dell'ANPI ad ammuffire tra piazze e strade nazionali gracchianti "dagli al fascista". Parlando di Milano, almeno fino a tarda mattinata, l'unico inconveniente per chi debba usare l'auto, pare sia costituito dal passaggio della Milano-Sanremo. Che il fascismo, quello vero, l'ha superato in volata, entrando vincente e sempre giovane, al traguardo della democrazia, populista o meno.

domenica 17 marzo 2019

Milan-Inter, facile fare il record d'incasso così...

San Siro 'rossonero' in queste ore pre-derby
Milan-Inter sarà l'ennesimo record d'incasso per una partita di cartello disputata a San Siro. Fa piacere, ed è anche un segnale di come il pubblico, in special modo quello rossonero, sia sensibile alla carica emotiva che suscita una squadra che sta dimostrando, di questi tempi, di dare tutta se stessa in campo e fuori, caricata a dovere dal proprio allenatore.
Quando però viene riferito che un biglietto da Terzo Anello costa 80 euro, ovvero 160mila delle 'vecchie lire', i dubbi salgono prepotenti alla ribalta. Perché una simile cifra, affrontata con coraggio ma anche con tanta fatica da chi si deve poi sobbarcare anche costi di viaggio e di eventuale ristoro e pernottamento? Quanto costa il derby a un tifoso medio? Se poi costui ha il torto di arrivare da lontano? E, soprattutto, quanto dovrebbe in realtà costare un biglietto di un derby? Chi scrive, memore del passato, e soprattutto della qualità (scarsa) offerta dal presente, ritiene che un Terzo Anello non dovrebbe andare oltre i 20 euro, che sono pur sempre 40mila delle 'vecchie lire', e in generale, 50/60/70 euro al massimo dovrebbe essere il costo di un biglietto di Tribuna Centrale, che invece viene venduta per l'occasione a circa 300 euro. Follia, e anche un filo di ricatto. Se vuoi entrare nel 'tempio' caccia la grana. Un po' troppo per troppi fedeli dello sport più venerato al mondo. A questo modo, è fin troppo facile stabilire nuovi record d'incasso. Meglio vedersela a casa...

sabato 16 marzo 2019

Quella mia telefonata al premier Giuseppe Conte

Il premier Giuseppe Conte
"Pronto è il Viminale?".
"Chi parla?".
"Cercavo il ministro Salvini, ma... lei è il premier Conte, è un piacere. Mi presento, sono un giornalista e mi chiamo Massimiliano Bordignon. Scusi, avevo chiamato per parlare con il ministro".
"Piacere, capisco. Ma non pretenderà che adesso io da qui le passi...".
"No, no, ci mancherebbe. Mi consenta comunque di farle i complimenti. Nella storia sono stati veramente pochi i presidenti del Consiglio che hanno goduto di un così ampio consenso da parte degli italiani".
"La ringrazio io, è stato un piacere".
Chiudo la telefonata, mi sveglio, è sabato, tarda mattinata...

domenica 3 marzo 2019

Tempo di Carnevale, 200mila in piazza pagliacci compresi

Il solito demagogico titolo de "La Repubblica"
Eccola l'Italia che crede ancora nelle prove di forza, quella che sogna ancora come contandosi nella piazza urlante sia possibile ribaltare il risultato delle libere elezioni, il voto che da diverso tempo ormai, condanna all'estinzione un'idea, quella della Sinistra, segnata dal tempo e dalla storia, e mai messa veramente in pratica, se non con eccidi e falsità (per maggiori informazioni chiedere agli ebrei massacrati da Stalin o agli italiani assassinati nelle foibe).
La delirante ricerca di una rinascita passa, del resto, attraverso le ultime infinitesimali resistenze che micragnose allignano negli spigoli di una società nuova, quella che vede una 'Nuova Destra' risorgere non solo nella Penisola, ma in tutta Europa, finalmente consapevole della propria forza ma, soprattutto, della storia di un continente da mezzo secolo umiliato prima dagli Americani, e poi consegnato nelle mani di una globalizzazione ben più disintegrante del cuore e dell'anima stessa di un'epopea millenaria. L'Europa, del resto, nel mondo occidentale, è l'ultimo bastione della consapevolezza di Popolo, che a certe regie occulte fa tanto sgarbo. Nel mondo globalizzato industriale moderno conta la Massa, facilmente gestibile, economicamente e mentalmente.
Da Ungheria, Austria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia e ora, finalmente, anche Italia e Francia, il cuore del Vecchio Continente, arriva un 'no' fiero e alto, simbolo della rivolta contro l'invasione, risposta al soggiogamento al mondo straniero e islamico, che ha già conquistato, in parte, Gran Bretagna e Francia, con effetti devastanti.
Fa pena ma anche compassione vedere gli ultimi epigoni dell'uguaglianza (che nulla ha a che vedere con la democrazia e che, anzi, ne è spesso l'antitesi) autocelebrarsi grazie alla connivenza di una stampa schierata da sempre, un po' come negli Stati Uniti è avvenuto con i movimenti anti-Trump. Non era poi così difficile radunare una ciurma di senzienti in piazza: organizzazione bulgara, demagogia mediatica, giornata di sole, ma anche un "ce famo du spaghi" e un "portiamo il bambino al parco", qualcuno in buona fede, altri perché nullafacenti. Chi la settimana lavora, italiano e no, al sabato e magari pure la domenica ha voglia e diritto di riposarsi. Aggiungiamo che Milano è piazza da sempre favorevole a certa Sinistra, ed è anche facilmente raggiungibile da chi ami un 'fuori porta' lastricato di buone intenzioni. Sarebbe un po' come se la Lega celebrasse una grande manifestazione in una qualsiasi città del Nordest.
A questo si aggiunga la più grande falsità: gli italiani non sono razzisti e non lo sono mai stati. In Italia lavorano e sono apprezzate decine di migliaia di stranieri, forse centinaia di migliaia. Il problema reale da parte di chi vota Lega o comunque Centrodestra, infatti, non è certo verso coloro che non sono italiani, ma verso il continuo sciamare di clandestini che approdano sulle nostre coste e oltre i nostri confini. Una normale questione di ordine pubblico che qualsiasi Stato degno di questo nome provvederebbe a risolvere con semplici azioni di repressione poliziesca. Quella repressione necessaria anche nei confronti di ladri, assassini, farabutti, spacciatori e clandestini vari che, proprio dalle fila di quegli stranieri e zingari tanto amati dalla Sinistra, trovano linfa e alimento nel nostro Paese.

sabato 2 marzo 2019

Donne, vino e design, la festa arriva anche in Puglia

Una festa della donna in chiave enologica sarà quella che andrà in scena in Puglia il 9 marzo, presso la Masseria Torre Coccaro a Savelletri di Fasano, in provincia di Brindisi, dove verrà celebrata la quarta edizione della festa dell'Associazione Nazionale Le Donne del Vino, dedicata alla nuova estetica del vino al femminile.
"Donne, Vino e Design", sarà questo il tema della giornata, durante la quale verranno annunciate le nuove annate dei vini delle Donne del Vino di Puglia.
Tutta la settimana, a cominciare da questa domenica, l'associazione promuove in tutta Italia una serie di iniziative ed eventi per celebrare la Festa della Donna.
"La Festa delle Donne del Vino è una delle occasioni più rappresentative dell’impegno della nostra associazione", ha detto Marianna Cardone, delegata per la Puglia, "profuso sia a livello nazionale che regionale, in quanto ci permette di mostrare agli enoappassionati quanto il mondo del vino possa essere versatile e quindi vicino a tematiche anche non strettamente di settore come il design, ma comunque correlate".
L'evento pugliese verrà affiancato dal mondo del design, grazie alla presenza di IDEAcademy, realtà che si dedica da molti anni alla formazione di professionisti nei settori della grafica pubblicitaria e dell'interior design e che, in occasione della giornata in masseria, proporrà delle installazioni suggestive progettate dai suoi giovani designer.

venerdì 1 marzo 2019

Raccontare l'emofilia ai bambini, ecco "L'unicorno"

Una fiaba per raccontare l'emofilia, ai bambini ma anche ai più grandi. Si tratta de "L'unicorno", libro illustrato che nasce dall'incontro fra Carthusia Edizioni, casa editrice specializzata in editoria per ragazzi, ACE Onlus (Associazione Coagulopatici ed Emofilici di Milano) e FedEMO, con il contributo incondizionato di Sobi.
L'obiettivo della pubblicazione è quello di creare uno strumento per i bambini emofilici e le loro famiglie, per aiutarli a elaborare insieme ciò che rappresenta quella che è una malattia del sangue dovuta alla carenza di uno dei fattori della coagulazione (FVIII nel caso dell’emofilia A, circa l’80% dei casi, FIX nel caso dell’emofilia B, il restante 20%) a causa di un difetto genetico.
La fiaba affronta tematiche come la rarità, l'accettazione e la scoperta di se stessi, senza voltare le spalle alla spensieratezza e al divertimento, sempre presenti durante la lettura.
Il risultato finale nasce dal tavolo attorno al quale si sono radunati due focus group, il primo con le mamme di tre bimbi emofilici e i referenti delle due associazioni per l’emofilia, il secondo solo con i bambini, che hanno portato alla creazione della storia da parte di Beatrice Masini.
Alla fine della storia si trovano inoltre alcune pagine di attività volte a stimolare i bambini attraverso il disegno e la scrittura, in modo da mettersi in gioco essi stessi ed elaborare i propri vissuti.
Oltre all'edizione per la libreria del volume, che sarà distribuita da nord a sud su tutto il territorio nazionale, nelle librerie e negli store online, Carthusia ha realizzato, grazie al supporto incondizionato di Sobi Italia, un'edizione speciale in tremila copie con pieghevole che sono state messe a disposizione di ACE e distribuite gratuitamente nei centri di emofilia e in molte scuole del territorio nazionale.