domenica 26 febbraio 2023

Ceca, la moglie del Comandante Arkan, canterà a Bassano

Ceca (foto Instagram)
Al solito integralista del 'buonismo da carta straccia' la notizia farà accapponare la pelle: Svetlana Ražnatović, in arte Ceca (Цеца), nota popstar serba, sarà la grande protagonista della serata del 20 maggio all'Arena di Bassano.
Un nome che ai più potrà dire poco, ma che è indissolubilmente legato al marito Zeliko, ucciso in un agguato nel Duemila in un hotel di Belgrado e noto universalmente come Comandante Arkan.
Sfogliando Il Giornale di Vicenza si legge come a chiamare Ceca a Bassano sia stata "la Fondatori Events di Valdobbiadene, agenzia evidentemente specializzata in stelle del pop balcanico che lo scorso autunno ha portato alla Zoppas Arena di Conegliano Dino Merlin. Il cognome simil-veneto non deve ingannare: all'anagrafe l'artista fa Edin Dervishalidovic, arriva da Sarajevo ed è accreditato di tre partecipazioni all'Eurovision. Dopo Dino, Ceca, in un revival 'Jugo' confermato via social dalla stessa cantante. Cantante, cui il matrimonio con Raznatovic, contratto poco più che ventenne, è durato meno di un lustro, il tempo di fare due figli, oggi protagonisti di post e storie social della mamma".
Il principale successo discografico di Ceca è la canzone "Nevaljala", che, nel 1997, rimase 17 settimane consecutive in testa alla pop chart serba, unico caso nella storia discografica del Paese ex-jugoslavo. L'album contenente la canzone, "Maskarada", vendette circa 400.000 copie nelle prime due settimane dall'uscita. La canzone venne inoltre utilizzata nel film rumeno "În fiecare zi Dumnezeu ne sărută pe gură" (fonte Wikipedia).

Malattie fumo-correlate, ogni anno otto milioni di morti nel mondo

Donna e fumo, sinonimo di sensualità (foto Dominika Roseclay)
Sono oltre un miliardo i fumatori e ogni anno circa otto milioni di persone muoiono per malattie fumo-correlate.
Lo sottolinea l’
OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e la letteratura scientifica riporta le evidenti correlazioni che persistono tra il fumo e alcune patologie in ambito urologico e andrologico: pertanto la prevenzione, la lotta al fumo e la cessazione da parte dei fumatori è l’obiettivo che ogni comunità medico-scientifica deve porsi, impegnandosi nell’analisi e nel contrasto a questo fenomeno che miete così tante vittime. AURO.it, Associazione degli Urologi Italiani, ha deciso di impegnarsi concretamente su questo tema e ha, come conseguenza, promosso la campagna conoscitiva “Per un futuro senza fumo”, con l'obiettivo di evidenziare i danni che il fumo causa all'organismo e i metodi disponibili per ridurne i danni.
Allo scopo di sensibilizzare maggiormente sia la categoria di specialisti, sia i pazienti, AURO.it ha inoltre stilato un 'Position Paper' sui rischi del fumo in ambito urologico e le possibili strategie del contenimento dei danni da fumo.
“Il primo dato che emerge dall’analisi dei risultati dell’indagine – spiega il dottor Roberto Sanseverino, presidente di AURO.it - è che solo uno su cinque tra i medici intervistati ha avuto una formazione specifica sul tabagismo e sui metodi per la cessazione dal fumo, risultano essere fumatori quattro medici su dieci e tra gli ex fumatori l’80% dichiara di aver smesso spontaneamente. L’80% dichiara di indagare sulle abitudini al fumo dei pazienti, il 70% dei medici conosce i prodotti alternativi alle sigarette ma solo il 30% li consiglierebbe ai pazienti come metodo per ridurre il rischio legato al fumo; il 30% inoltre afferma di non essere sufficientemente informato sull’argomento per poter consigliare questi prodotti”.
Smettere di fumare è il modo ideale per ridurre ed eliminare il rischio delle patologie correlate al fumo di sigaretta. Dopo un anno il rischio di malattia coronarica è dimezzato; da cinque a quindici anni il rischio di ictus si riduce al pari di quello di un non fumatore; dopo dieci anni il rischio di tumore al polmone diventa la metà.

Guerra in Ucraina: Sinistra e Destra a Berlino unite per chiedere la Pace

Su certi argomenti base non ci dovrebbero essere discussioni di sorta. Pace e guerra, vita e morte, lo sguardo di un bambino, la menzogna di un politico. Cose che non hanno colore, che non possono essere di Sinistra e di Destra.
E, infatti, in migliaia sono scesi in piazza a Berlino per chiedere la Pace, quella con la P maiuscola, fra Mosca e Kiev.
Davanti alla Porta di Brandeburgo a prendere la parola fra gli applausi sono state le due promotrici di una "mobilitazione per la pace": Sara Wagenknecht, notissima esponente della Linke, il partito della Sinistra, e dell'attivista per i diritti delle donne, Alice Schwarzer. E se nel bilancio della polizia a sfilare ci sarebbero state 13mila persone, per le organizzatrici a favore di un negoziato fra le parti in conflitto oggi nella capitale tedesca erano almeno in 50mila.
"Con ogni arma che consegniamo cresce il pericolo di una guerra mondiale!", ha detto la Wagenknecht, prendendo la parola e citando in modo esplicito il rischio che la NATO arrivi a inviare i caccia chiesti da Kiev. "E non è propaganda per Putin questa!", ha aggiunto replicando alle critiche del dibattito aperto da molti mesi nella repubblica tedesca. "Come si può chiudere gli occhi fino a questo punto? Come si può essere così ubriachi di guerra da non vedere il pericolo? Abbiamo bisogno di una disponibilità al compromesso da entrambe le parti", la chiosa.
"Non è il popolo a sbagliare, ma chi lo rappresenta - ha affermato la Schwarzer prendendo la parola - Spero che presto saremo un milione! Ed è meraviglioso che voi tutti siate qui e che vi solleviate per la pace. Quello che viviamo oggi è l'inizio di un movimento civico di cui c'è amaramente bisogno".
Il manifesto per la pace lanciato dalle due donne nelle scorse settimane in vista dell'evento di oggi, a un anno dall'invasione russa dell'Ucraina, ha sollevato critiche e polemiche nel paese di Olaf Scholz ed è stato firmato da 645mila persone.
Lo stesso cancelliere è indirettamente intervenuto, ripetendo nei giorni scorsi il consueto 'mantra' dell'Occidente servile nei confronti degli Stati Uniti: non sarebbe la consegna delle armi a prolungare la guerra, ma "è vero il contrario: quanto prima Putin capirà di non poter raggiungere i suoi obiettivi imperialistici, tanto più velocemente finirà la guerra". Come se il 'conducator' russo potesse spaventarsi per qualche drone o missile in più garantito al regime ucraino, nel momento in cui, fra l'altro, abbia minimamente intaccato il proprio arsenale.
Alla manifestazione berlinese hanno preso parte anche esponenti dell'ultradestra di AfD (Alternative für Deutschland), su posizioni assai vicine alla Sinistra oltranzista, ma Schwarzer e Wagenknecht avevano esplicitamente chiesto di rinunciare a ogni vessillo di partito, nell'intento di promuovere una manifestazione della gente. E così è stato.
(NB: parte della notizia, esclusi i commenti a titolo personale, tratta da servizio ANSA)

sabato 25 febbraio 2023

Mad Mood 2023: Fashion, Food e Furniture

Un momento dei passati Mad Mood (foto ufficio stampa)
E' tutto pronto a Milano per l'edizione 2023 di Mad Mood, il format ideato nel 2017 da Marianna Miceli e che unisce, in quest'occasione, tre “effe” - fashion, food e furniture (arredamento) - e tre continenti: Europa, America, Asia, per uno strabiliante giro del mondo nel segno della bellezza e dei saperi.
Mad Mood, ormai un evento tradizionale parallelo alla Milano Fashion Week, mescolerà anche quest'anno sapori e abiti, emozioni e tradizioni, con 26 stilisti e 16 sfilate, ma non solo, che andranno in scena tra conferenza stampa, VIP Party e apparizioni sul 'red carpet', domenica 26 e lunedì 27 febbraio, presso il Museo dei Navigli di via San Marco, in piena zona Brera.
Un “file rouge” inedito collegherà Sud Italia (rappresentato da Puglia e Calabria), Repubblica Dominicana e Kazakistan. A unire territori così distanti saranno la creatività, il gusto e il divertimento. Sulla passerella milanese, i peperoncini calabresi e i taralli pugliesi diventeranno strepitose collane che abbelliranno le creazioni degli stilisti, la pietra leccese forgiata in guisa di 'rosoni' decorerà le borse, il profumo dei sigari e la dolcezza del rum e del cioccolato dominicani delizieranno i palati durante le degustazioni. Persino il tradizionale risotto milanese sarà contagiato dal 'melting pot' culturale di Mad Mood: sarà proposta in degustazione una versione con lo zafferano kazako, simbolo della cucina orientale e il rum dominicano.
Domenica aprirà la conferenza stampa di presentazione il console della Repubblica Dominicana a Milano, Arlene Pena, cui seguiranno gli interventi di Aidar Khan per il Kazakistan e Mauro Marzocchi per la Camera di Commercio italiana a Dubai.
Numerosi gli ospiti, fra cui il conduttore del programma "Mela verde" su Canale 5, Edoardo Raspelli, accompagnato dalla showgirl Sara Salvi.
In questo 2023 Mad Mood si fregerà dello storico canale Fashion Tv (Sky 489) in qualità di Media Partner con il regista Cosimo Scialpi e la conduzione di Manila Gorio.
Dal punto di vista strettamnte 'fashion' saranno 29 i designer in pedana: Moitie, Ma.La. Studio, Fany Moda Di Angela Fanigliulo & Fom Di Fabio Marino, Roberta Pellegrino, Giannina Azar, Aspara, Irina Naboko, Injufashion | Princessamira, Aisulu Urazbayeva, Salta Kuan, Gulmira Khalidullakyzy, Roza Bissekenova, Klara Sarmanova, Gaukhar Amirova, Valeria Cataudella, Lab33 Di Simona Pontiggia, Tripglom, IIstituto Cordella, Anbiyan Sultanova, Ainura Kassymova, Dana Ashimova, Dana Marlen, Zhanna Eltanova, Alfiya Zhukenova, Assem Srymova, Lunara Abdullaeva e Ainagul Muitenova.
“Mad Mood Milano cerca da sempre di caratterizzarsi come un evento culturale, un 'format' che porta sotto i riflettori la creatività a tutto tondo, dalla moda al design, dal gusto alle tradizioni – commenta Marianna Miceli, che prosegue –. Dallo scorso anno Mad Mood ha messo radici anche negli Emirati Arabi, nella scintillante Dubai, dove è stata inaugurata Italian House, una casa-vetrina per il design italiano e internazionale nell’emirato simbolo del lusso. La contaminazione tra differenti culture è la cifra stilistica di questo format che diventa di anno in anno sempre più internazionale”.

giovedì 23 febbraio 2023

Applausi a Valditara, ministro che non si piega alla logica della Sinistra putrescente

Il ministro Giuseppe Valditara (foto tratta dal web)
La Sinistra, o quello che ne rimane, non sa più a quali santi votarsi. Eppure non cambia registro, anche di fronte all'ineluttabile. E così, pensando di avere trovato l''ideona', riscopre il 'pericolo fascismo', due parole con cui ha bollato una delle sempre meno frequenti scazzottate tra studentelli appassionati di Sanremo.
Notizie cui ormai solo giornali alla carta straccia come "La Repubblica" possono dare risalto, oppure siti di bassa lega come "Fanpage".
Detto questo, mi viene spontanea una 'standing ovation' per un ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, che finalmente ci regala una presa di posizione di quelle che da anni avremmo voluto vedere nel mondo della cosiddetta 'scuola', luogo diventato da anni un ricettacolo ricolmo di rifiuti consunti della Sinistra 'sessantottina', putrescenti del proprio liquame ideologico comunista.
La minaccia di licenziare la preside starnazzante che, per fare l'ala ai 'compagni' pone l'attenzione al 'pericolo nero', e scrive una lettera in cui si lanciano pesanti messaggi d’odio contro gli studenti di Destra, ovviamente spalleggiata da tutto il lerciume parassitario comunistoide, mi spinge ad alzarmi in piedi e applaudire convinto uno dei pochi esponenti veramente di Destra di un governo che, finora, ha disatteso molte delle speranze di uno svolta a Destra che si ci poteva attendere, prima fra tutte l'asservimento atlantista 'a tappeto', cui solo il 'vecio' Silvio Berlusconi è riuscito a sottrarsi.

lunedì 20 febbraio 2023

Mad Mood 2023, una due giorni ricca non solo di moda

Marianna Miceli durante l'edizione 2017 (foto Bordignon)
Torna anche quest'anno Mad Mood, ormai un appuntamento tradizionale in occasione della Milano Fashion Week, manifestazione ideata dalla vulcanica salentina Marianna Miceli, che ne ricopre anche la carica di presidente che, dall'appuntamento milanese, ha poi saputo creare una fitta rete di relazioni con altre realtà 'fashion' sparse in tutto il mondo.
Quest'anno l'evento si comporrà di una classica 'due giorni': si comincia domenica 26 febbraio, alle 17, con la conferenza stampa, presso il Museo dei Navigli di via San Marco, durante la quale i temi affrontati saranno quelli dell'internazionalizzazione, dell'innovazione e della promozione del territorio, cui farà seguito l'Opening Party serale.
Lunedì 27 febbraio sarà invece la volta delle sfilate, suddivise fra "Italia", con particolare riferimento a stilisti legati al mondo salentino, ed "Estero", con una corposa presenza proveniente dall'Est Europa, in particolare dal Kazakistan, grazie anche alla lunga collaborazione con l'Aspara Fashion Week e Aidarkhan Kaliyev, che ne è presidente oltre che creatore del brand Aidar Khan.
Anche quest'anno si prospetta un evento ricco, in cui la moda sposa il territorio e la cultura, una presenza sensibile, capace di andare oltre la semplice sfilata.

Il programma di quest'anno e alcune foto dell'edizione 2017 (foto Bordignon)







domenica 19 febbraio 2023

BIT 2023, il Motosurf World Championship passa dal Gargano

Un momento della conferenza (foto ufficio stampa)
Motosurf World Championship
protagonista alla Borsa Internazionale del Turismo, di scena a Milano, dove, nello stand di Regione Puglia, è stata presentata la seconda edizione dell'evento, che verrà ospitato in una perla del Gargano: dal 16 al 18 giugno sarà infatti la Marina di Rodi Garganico a ospitare la manifestazione, organizzata dall’ASD “Surf Boom” in collaborazione con One Eventi, con il sostegno di Regione Puglia e il patrocinio di FIM Federazione Italiana Motonautica, Ente Parco Nazionale del Gargano, Gal Gargano, comune di Rodi Garganico, comune di Cagnano Varano, Porto Turistico Rodi Garganico.
L’edizione del MSWC2022, andata in scena presso la Marina di Rodi Garganico, ha visto la presenza di oltre 100 atleti e atlete provenienti da ben 16 paesi di 4 diversi continenti.
"La FIM ha un rapporto ormai consolidato con la Puglia, che è la regione italiana con il maggior numero di chilometri di costa. Qui abbiamo una serie di attività motonautiche molto sviluppate, torniamo a Rodi Garganico con la seconda tappa del MSWC e siamo certi che avremo ottimi risultati", ha affermato il segretario della Federazione Italiana Motonautica, Alessandro Basilico, ricordando che Rodi Garganico sarà anche la tappa di arrivo del Campionato di Offshore.
L’idea nasce da due amici, Cristian Stefania e Domenico Fania – rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione sportiva “Surf Boom” – che condividono la passione per gli sport acquatici, in particolare la motonautica. "Nel 2015 eravamo in mare a praticare wakeboard, sport acquatico nato dalla fusione tra sci nautico e snowboard", ha raccontato con entusiasmo Stefania, "Ci piaceva talmente tanto che, quando non facevamo wakeboard in mare lo facevamo sul web, cercando di apprendere nuove tecniche da surfisti esperti. Un giorno ci siamo imbattuti in un video di alcuni ragazzi che utilizzavano una tavola da surf motorizzata e abbiamo fatto ricerche fino a prendere contatti con la fabbrica che le produce, che ha sede in Repubblica Ceca. Dopo aver acquistato la prima tavola, abbiamo iniziato ad organizzare dei raduni sul Gargano con chi, come noi, è appassionato di motosurf".

Daratumumab, nuova terapia per amiloidosi e mieloma multiplo

Un momento della conferenza stampa di Milano
Amiloidosi da catene leggere
e mieloma multiplo, due malattie del sangue con bisogni di cura insoddisfatti e per le quali è stata presentata la prima terapia specifica che ha ricevuto la rimborsabilità dall'AIFA, l'Agenzia Italiana del Farmaco. Si tratta di Daratumumab, primo anticorpo monoclonale totalmente umano, in formulazione sottocutanea, viene utilizzato per il trattamento dell'amiloidosi da catene leggere, malattia ematologica rara che si associa spesso a disordini plasmacellulari. E i risultati sono ottimi come sottolinea Giovanni Palladini, direttore del centro per lo studio e la cura delle amiloidosi sistemiche del Policlinico San Matteo: "Nella sua formulazione sottocutanea è la prima specifica terapia in Italia, in combinazione con bortezomib, ciclofosfamide e desametasone, rimborsata per il trattamento dell’amiloidosi da catene leggere di nuova diagnosi. La notizia di oggi è un importante passo avanti che ci permette di soddisfare esigenze di trattamento per i pazienti con amiloidosi, finora orfani di cure specifiche, con risultati mai visti prima per questa malattia".
Il mieloma multiplo è un tumore del sangue che ha origine nel midollo osseo ed è causato dalla proliferazione senza controllo delle plasmacellule. Colpisce principalmente gli anziani e i sintomi risultano aspecifici, come il dolore osseo, soprattutto a livello della schiena, dell'anca e del costato, l'anemia e l'insufficienza renale. Anche in questo caso la risposta da parte dei pazienti è stata ottima, come spiega Roberto Mina, medico ematologo presso la divisione di ematologia della Città della Salute e della Scienza di Torino: "Grazie agli avanzamenti della ricerca scientifica, oggi siamo in grado di diagnosticare la malattia in una fase precoce e, di conseguenza, trattare i pazienti in modo più efficace. Se infatti, agli inizi degli anni 2000, l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da mieloma multiplo era di circa due-tre anni, oggi la sopravvivenza dei pazienti più giovani e candidabili alla chemioterapia intensiva e al trapianto di cellule staminali autologhe può eccedere i 10 anni. Per questo, possiamo affermare che il mieloma stia diventando sempre meno una patologia acuta e sempre più una malattia cronicizzabile".

Brescia senza vergogna, ennesimo affronto alla cultura russa

L'articolo del quotidiano "Brescia Oggi"
L'ennesima vergogna italica ostracista nei confronti della Russia arriva da Brescia, da dove arriva la cancellazione dell'esibizione del grande pianista russo Denis Matsuev, 'colpevole' di sostenere le ragioni del regime di Vladimir Putin nella guerra di invasione dell'Ucraina, sostenuta da un altro regime, quello di Volodymyr Zelensky.
Non è la prima volta che l'Italia si arroga il diritto di condannare presunti 'crimini di pensiero'. "Lui sta con chi uccide", dice il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, dimentico che anche l'Italia sta con chi uccide, fornendo armi alle bande ucraine che da anni si sono rese protagoniste di crimini nei confronti della parte russofona della popolazione ucraina. E non è un caso che due illustri artisti ucraini, il ballerino Serghei Polunin e la pianista Valentina Lisitsa, si siano più volte espressi a favore dell'invasione russa, gettando nel grave imbarazzo il mondo politico-culturale occidentale, che contro di loro si è ovviamente gettato a capofitto, escludendoli da qualsiasi manifestazione li vedesse protagonisti.
In ogni caso, nulla di nuovo: per l'Italia non è che l'ennesima dimostrazione di una politica ormai completamente asservita agli interessi di quell'Europa che ha deciso di essere schiava e pupazzo degli Stati Uniti e della NATO, senza dimenticare il continuo invio di armi, pateticamente definito 'a scopo difensivo', quando è ovvio che quei proiettili contribuiscano in maniera determinante a uccidere quegli stessi russi che forse abbiamo incrociato in tanti dei nostri viaggi a Mosca, San Pietroburgo e tante altre città e luoghi che hanno fatto o fanno parte indelebile della nostra vita personale, sociale e culturale.
Leggi anche: le minacce del sindaco di Milano, Beppe Sala, a Valerij Gergiev

sabato 18 febbraio 2023

Pro Sesto-Juventus Next Gen, metti una domenica al "Breda"

Il pareggio della Juventus Next Gen (foto Bordignon)
Le foto più belle di Pro Sesto-Juventus Next Gen per una domenica di calcio che, ancora una volta, mi convince di quanto sia più divertente recarsi allo stadio per assistere 'alla partita', rispetto alle milionarie sfide vissute in poltrona.
Il piacere del pubblico, magari della ragazza carina assai seduta sugli spalti, le bandiere e le sciarpe, i cori e il caffé alla fine del primo tempo.
Dopo Pro Patria-Vicenza allo stadio "Speroni" di Busto Arsizio, ecco la sfida disputata allo stadio "Breda" di Sesto San Giovanni, ennesima tappa di uno specialissimi 'tour' lombardo.
La gara non è stata particolarmente esaltante, anche perché ha visto di fronte due squadre tecniche e ben preparate, che dal punto di vista dei singoli non hanno per nulla sfigurato.
Le due reti a inizio ripresa, tutto nel giro di un minuto: al 49’ tiro di Capelli dalla destra, su cui Vaglica, a due passi dalla porta, devia alle spalle di Crespi per il vantaggio biancoceleste. Risposta immediata degli ospiti con Sekulov che gira di prima un assist dalla destra; la palla tocca la traversa e rimbalza in campo, nel più classico dei 'gol non gol' termina in rete, ma per l’arbitro Petrella oltre la linea di porta.
Da quel momenti in poi, pochi i sussulti. Il pareggio, alla fine, è il risultato più giusto.

La galleria fotografica (foto Bordignon):