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Jessica Da Re durante lo spettacolo di Milano (foto Bordignon) |
Ho avuto la fortuna di conoscere
Jessica Da Re e
Fabio Reolon casualmente. Posso dire di avere conosciuto due belle persone, che hanno reso meno drammatica, forse addirìttura memorabile, una pagina triste della mia vita.
Detto questo, aggiungo di avere sempre amato le 'cover', ovvero le riedizioni aggiornate di famose canzoni e, una sera, prima ancora di sapere chi e cosa fosse questo duo di origine bellunese, mi sono imbattuto in quello che è stato, da sempre, uno dei brani preferiti di mia madre, dolce e sofferto:
"Stelutis Alpinis", la poesia più bella degli alpini, cantata in lingua friulana, ancora più toccante per me, che di quel magico 'corpo militare' ho sempre tanto sentito parlare dai parenti, che della 'Patria' erano originari.
"Stelutis Alpinis", rivista e riarrangiata in italiano da Fabrizio De Gregori prima, e da Jessica successivamente, è il brano di chiusura dello spettacolo
"Tapum Tapum - Ricordi di guerra e di speranza", che ha aperto l'edizione di BookCity 2022, andando in scena allo
Spazio Alda Merini, in via Magolfa, zona Navigli, ovviamente a Milano.
"Credo che alla poetessa il vostro lavoro piacerebbe tantissimo" è stata l'introduzione allo spettacolo da parte della presentatrice, per l'occasione, Donatella Massimilla.
Assieme al duo bellunese, la voce narrante di
Laura Valente, ex cantante dei Matia Bazar, e ancora protagonista di splendide serate musicali al "Blue Note", ma per l'occasione dolcemente 'relegata' al ruolo di conduzione poetica delle splendide canzoni di Jessica e Fabio, melodie popolari cantate dai militari affossati nelle trincee in attesa delle tante carneficine che hanno costellato la
Prima Guerra Mondiale.
I versi di
Giuseppe Ungaretti, attaccato alla vita e all'amore accanto al compagno dilaniato dalla morte, una piccola pioggerella di sonorità celtiche, che poi sono quelle della montagna, della melodia, della dolcezza, dell'infinito struggersi che, dalle labbra di Jessica e dalle corde di Fabio, assieme alla voce di Laura, si mescola e si reimpasta per costruire un'indimenticabile serata d'arte e di bellezza.
Le presenze in sala non sono state molte, in pochi sapevano chi fosse questo trio e che cosa proponesse. Ora che però il seme è stato gettato, la prossima volta sarà d'obbligo il 'tutto esaurito'. Chi non ci sarà non avrà più scuse.
Di seguito altre immagini della serata (foto Bordignon):