martedì 29 marzo 2022

Rossgram, è pronta la risposta russa a Instagram

La 'home page' di Rossgram in italiano
Ha preso il via in Russia, da questo 28 marzo, il social network Rossgram, la 'risposta' di Mosca a Instagram, non più disponibile da quando la società Meta è stata bandita da Mosca per presunte "attività estremiste". A pronunciare questa sentenza un tribunale di Mosca, presieduto dalla giudice Olga Solopova, che ha accolto la mozione presentata dall'ufficio del procuratore generale, riconoscendo le attività dei social network di proprietà di Meta come estremiste e bandendole definitivamente dallo Stato (fonte: Igersitalia).
In realtà restano ancora alcuni dettagli da sistemare. Nel momento in cui ci si 'iscrive' alla piattaforma, il sito replica che, semplicemente, si verrà informati della partenza ufficiale di Rossgram quando questo sarà pronto.
La notizia del 'via' arriva anche da Kyiv Independent, secondo cui la Russia sta cercando di capire come evitare di disabilitare la funzione di pagamento contactless Apple Pay.
L'edizione russa di Appleinsider ha pubblicato un articolo su come aggirare la chiusura del servizio di pagamento Apple Pay. (fonte: AGI)

La.rèt, splendida nuova voce italiana a Red Ronnie TV

La.Rèt mentre si esibisce a Red Ronnie TV
La splendida voce di Valentina Rettaroli, in arte La.rèt, cantante romana immersa in un 'sound' elettronico di matrice italiana, una formazione solida e un'esibizione 'live' con i controfiocchi a Red Ronnie TV con tre brani: "Bombe a mano", "Alluminio" e "Faccio a botte", stupenda soprattutto quest'ultima, sensuale, ritmica ma anche ricca di significati. Con lei, da Red Ronnie, ad accompagnarla alla tastiera, Flavio 'Faith'.
Complimenti a entrambi, con tanto di corredo di qualche 'screenshot' rubato a questa esibizione notturna, cui le auguro ne facciamo seguito molte altre.
PS: inutile che cerchiate il brano 'online'. Per ora non è stato ancora pubblicato, lo aggregherò non appena sarà possibile.


lunedì 28 marzo 2022

Vigil, serie tv che parte bene ma frana nei messaggi LGBT

"Vigil", un telefilm da cui era lecito attendersi di più 
Ho appena terminato di vedere "Vigil", una serie televisiva britannica ben fatta e dal ritmo incalzante, dalla quale, però, come sempre, dal finale mi sarei aspettato un tocco di originalità in più.
Sei episodi, ciascuno di un'ora, nel più classico stile britannico, senza alcun 'sequel' (almeno si spera), con un crescendo rossiniano di tensione e colpi di scena che, fin qui, ne farebbero apprezzare sceneggiatura e impegno nel trovare sempre nuovi sprazzi di emozioni.
La trama, di per sé, è buona: le ricerche di una poliziotta a bordo di un sottomarino su cui si è perpetrato un delitto, fra ostacoli di carattere burocratico e militaresco. Con l'aggiunta, puramente casuale, di una claustrofobia che la poliziotta ha ereditato da un antico dramma personale.
Prodromi interessanti, corroborati da ottime interpretazioni, ma rovinati nel finale, come quasi sempre accade, da una trita e melensa ammucchiata di banalità e luoghi comuni, un impasto già visto alle latitudini anglo-sassoni, in piena rivoluzione 'culturale' (si fa per dire), fagocitate dalle stronzate del Me Too e del Black Lives Matter.
Per l'ennesima volta ci si trova di fronte a un pastone in cui viene mischiato il mondo LGBT, l'agiografia del 'negro buono' e la critica alla vecchia impalcatura delle regole su cui è impastoiata l'atrofizzata società politico-militare 'bianca' (aggiungiamoci pure un 'tossica', che di questi tempi non guasta mai).
A quando assisteremo alle vicende di un detective sposato con prole, magari iscritta a un istituto esclusivissimo, e che abbia votato per la Brexit? Nel frattempo, a fianco delle vicende sia pur interessanti del sottomarino 'maledetto', è stato fatto obbligo il sorbirsi della nascita dell'amore lesbico e puro (gli amori lesbici sono sempre puri...) fra la detective e la sua collega, dell'altrettanto pura protesta degli attivisti 'no nuke' di un campo simil zingaro nei pressi della base militare, con tanto di 'salopette' e pettinatura 'afro' con murales d'ordinanza, e delle presenze 'nere' di contorno, tutte positive: il comandante del sottomarino che, per quanto obbligato a seguire la scala gerarchica, ha esclusivamente a  cuore la salvezza del proprio equipaggio, o l'altro poliziotto che, da terra, aiuta nelle ricerche l'amante 'trista' della protagonista.
Ovviamente tutti 'bianchi' i protagonisti negativi: l'assassino, le spie, il contrammiraglio dedito a biechi calcoli politici, perfino il politico che, sebbene in buona fede, ha combinato un casino che metà basta.
Insomma, alla fine di "Vigil" rimane ben poco, una sensazione sgradevole di ennesima 'presa per il culo' fatta a base di messaggi nemmeno troppo subliminali, per una trama che poteva essere risolta in una sola puntata, che ci ha invece portato a spasso per sei, illudendoci di trovare un gran finale che non si è mai rivelato.
Leggi anche: "Cardinal", una serie tv da conservare in una teca protetta

sabato 26 marzo 2022

Tutto il mondo contro la Russia? Forse, anzi no

La recente risoluzione ONU: Russia in minoranza... forse
Tutto il mondo contro la Russia
: è questa la litania che, quotidianamente, gli organi di informazione ci propinano per giustificare l'ingiustificabile coinvolgimento dell'Europa in una guerra che, in teoria, dovrebbe riguardare solo gli autori della stessa, carnefici e vittime (peraltro spesso interscambiabili fra loro).
A dimostrare come la presunzione che Mosca sia isolata dal resto del mondo cosiddetto 'civile' (almeno secondo il nostro punto di vista) ci sono le recenti risoluzioni dell'ONU che, se da una parte hanno visto pochi Paesi schierati a fianco di quello di Vladimir Putin, dall'altra hanno segnato la presenza di un nutrito gruppo di Stati fra i cosiddetti 'astenuti', un modo che unisce il 'lavarsi le mani' della faccenda di cui si parla, ma anche il silente appoggio allo 'status quo', quello, appunto, che la Russia sta portando avanti in Ucraina.
E così, sebbene la risoluzione che condanni la Russia per la crisi umanitaria in Ucraina e inviti Mosca e Kiev a un immediato cessate il fuoco, sia stata approvata a larga maggioranza (senza però avere alcun carattere vincolante), in cinque hanno detto di 'no', Russia compresa, ovviamente. Oltre a lei Bielorussia, Siria, Corea del Nord ed Eritrea. E fin qui, ci si potrebbe anche accodare all'idea di una Russia isolata. Poi, però, basti dare uno scorcio agli astenuti: nomi di non poco conto, primo fra tutti quello della Cina che, nella realtà, ha finora espresso il proprio più totale sostegno a Mosca, definendo assurde le sanzioni comminate a Putin, al suo Stato e ai suoi amici oligarchi. Ma anche India e Pakistan, nazioni che raccolgono una buona fetta della popolazione mondiale e che, anche in campo economico, non sono assolutamente minoritari e, sicuramente, sono più importanti della miriadi di staterelli occidentali, dal Belgio alla Danimarca, dal Portogallo all'Austria, che hanno espresso il proprio 'sì' alla risoluzione. E ancora, molti Stati africani, come l'Algeria, che di petrolio e gas tiene gran riserve e che vanta antichi legami con la Russia, o come il Sud Africa, la nazione storicamente più 'occidentale' del continente africano.
Insomma, in totale, oltre ai cinque 'no', si aggiungono 34 'astensioni', per un totale di qualche miliardata di umani rappresentati.
Una conferma che, se il mondo non è proprio a 'vantaggio' di Putin, non è nemmeno contro, ennesima bugia figlia della propaganda filoamericana che, passi per l'ormai cadaverico Joe Biden in cerca di riscatto dopo la precipitosa e vigliacca fuga dall'Afghanistan, forse non avrebbe dovuto trovare il consenso di un 'governo in cerca d'autore' come quello italiano, nelle mani ancora in cerca di un elettorato consensuale del banchiere per eccellenza, Mario Draghi.

martedì 22 marzo 2022

Draghi è impazzito: "Diamo armi all'Ucraina"

Mario Draghi quest'oggi (immagine AskaNews)
Mario Draghi
è ufficialmente impazzito. Le gravissime dichiarazioni del premier italiano scelto dal mazzo dei soccorritori di una situazione economica allo sfascio si è tuffato 'di pancia' in una crisi storica senza precedenti, uno dei più gravi passi mai compiuti dall'Italia dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.
Il premier dice: "Con le armi all'Ucraina difendiamo i nostri valori". Ma di cosa parla Draghi? Dei prodromi di una nuova guerra contro la Russia, che non sarebbe però a base di bombe, ma a base di ordigni nucleari, palesando a questo modo la sua totale incapacità di recitare un ruolo attivo nella politica internazionale, cosa ben diversa dall'occuparsi di denari e banche, settori probabilmente nei quali è maggiormente consapevole.
Nulla a che vedere con la prova 'muscolare' che Bettino Craxi mostrò in faccia ai marines americani in quel di Sigonella l'11 ottobre 1985, che ci rese orgogliosi di essere italiani, fieri e per nulla schiavi della prepotenza 'made in USA'.
Oggi Draghi mostra invece il volto arcigno del 'servo' piegato, vantando un presunto 'petto in fuori' nei confronti della Russia e di una guerra 'locale' che solo i biechi interessi della NATO stanno trasformando in globale.
Armatevi e partite, ci intima Draghi, o meglio lo chiede agli ucraini: sparate e morite con le nostre armi in pugno, fino all'ultimo uomo o, per dirla con Toni Capuozzo, fino all'ultimo ucraino. Giusto per rendere ancora di più 'senza ritorno' una guerra che è giù andata oltre.
Un conflitto che una mente 'sana' cercherebbe di chiudere, prendendo al più presto una posizione 'neutrale', in modo da poter trattare in posizione di vantaggio a conflitto concluso, nella consueta e storica posizione 'razionale' che, da sempre, ha accompagnato la nostra politica estera.
Finora, quando un banchiere ottimo ragioniere ma sprovveduto politico che passa per 'salvatore della Patria' è assurto a guida indiscussa della nostra Repubblica in uno dei momenti più bassi della sua vita politica.

Il 'pupazzo' Zelensky e le scimmiette ammaestrate del Parlamento italiano

La foto di Zelensky nell'articolo de Il Fatto Quotidiano di oggi
Quella di oggi è la grande giornata, si fa per dire, di Volodymyr Zelensky, quella in cui un capo di stato straniero parlerà (in diretta virtuale) al nostro Parlamento chiedendo, anzi, pretendendo, un aiuto armato che ci porterebbe inevitabilmente sulle soglie di un conflitto mondiale di carattere atomico, ovvero ai bordi dell'estinzione, umana e sociale.
Difficile pensare a qualcosa di più assurdo, folle e odioso, soprattutto per parola di uno che si affanna a ogni piè sospinto a dare del pazzo all'avversario.
Il tutto con il consenso, anzi, con l'appoggio, della superpotenza d'occidente che aspira a essere globale, quegli Stati Uniti figura centrale di ogni guerra planetaria nell'ultimo secolo di storia.
Mentre le scimmiette ammaestrate del Parlamento nazionale si alzeranno in piedi all'unisono spellandosi le mani e facendo a gara fra chi applaude più forte, gli aedi del pensiero unico saranno già lì, pronti a registrare nuove ovazioni per esaltare questa nuova figura di 'bastardo senza gloria' moderno, pupazzo nelle mani del potere americano, vera figura centrale di un conflitto locale, divenuto di interesse globale per merito di pretese telecomandate da Washington.

mercoledì 16 marzo 2022

La giornalista di Rai 3 con la mascherina in studio: fra comica e idiozia

Una mascherina in uno studio televisivo: cosa vuol dire?
Come possiamo definire questa immagine? Una giornalista di Rai 3 che, sola nel proprio studio televisivo, o meglio, con alcuni colleghi posti a diversi metri di distanza, decide di indossare la mascherina senza alcuna apparente motivazione, a meno che non sia lei stessa ufficialmente infetta e non vaccinata contro il Covid?
A quale delirio siamo ormai esposti quotidianamente dai mezzi di comunicazione di massa? Quale messaggio vuole inviare questa oscura presenza televisiva oggi, 16 marzo 2022? Non uscite di casa? Indossate la mascherina tra le quattro mura del vostro appartamento? Non sarete mai sicuri, vi stiamo osservando? Guai a voi? Vae victis? O forse la signora sa qualcosa che noi non sappiamo? O forse che nello studio di Rai 3 sia scoppiato un focolaio virale?
Che sia un giornalista, che dovrebbe informare e aiutare la gente a comprendere, a sviluppare un tale livello di assurda disinformazione, è il simbolo di come l'impeto dei media sia entrato profondamente nei nostri cervelli in questi due anni di dittatura sanitaria, dell'obbligo di seguire regole inventate di sana pianta senza motivo giorno dopo giorno, fino alla totale spersonalizzazione dell'identità e della volontà popolare.
E non un caso, forse, che arrivi proprio da un telegiornale di Rai 3, che nell'assolutismo demagogico di un mondo 'a pensiero unico' si è formata e sviluppata.

Una scena surreale: ma qual è il messaggio?

sabato 12 marzo 2022

Custodiscimi, al via il progetto di riforestazione assieme ai cittadini

La campagna "Custodiscimi" pronta al via 
Più natura a Milano grazie a “Custodiscimi”, progetto che coinvolge attivamente la popolazione nella valorizzazione del patrimonio arboreo del territorio, educando al rispetto e alla valorizzazione del verde.
Si tratta di una iniziativa volte a coinvolgere i cittadini nella 'sfida verde' per incrementare il capitale naturale della “Grande Milano” e raggiungere l'obiettivo di tre milioni di nuovi alberi entro il 2030.
In vista della Giornata Mondiale delle Foreste, in agenda il 21 marzo, primo giorno di primavera, grazie a questo progetto, i cittadini potranno diventare temporaneamente 'custodi', nella propria abitazione, di quello che diventerà in futuro nuovo verde pubblico, prendendo 'in affido' una piccola piantina forestale che - una volta cresciuta - sarà piantata insieme alle altre il prossimo autunno, contribuendo così ad accrescere il capitale naturale del territorio.
Le piantine forestali in attesa di essere prese in custodia sono 2000, provengono dal Vivaio di Curno di ERSAF e sono di quattro specie diverse tutte autoctone e certificate: ciliegio, quercia farnia, olmo bianco e pado.
Michela Palestra, vicesindaca della Città Metropolitana di Milano, spiega il valore dell’iniziativa: "Il progetto 'Custodiscimi' si aggiunge e arricchisce le diverse azioni già messe in atto da Forestami, grazie alla partecipazione attiva dei singoli cittadini, che come custodi prenderanno in consegna queste giovani piante per averne cura e far sì che il prossimo autunno venga incrementato il patrimonio verde del Parco agricolo sud Milano, che le ospiterà con la creazione di nuove aree boscate".

giovedì 10 marzo 2022

L'errore di Donnarumma affonda il PSG, i milanisti godono sul web

Per 'Gigio' Donnarumma l'ennesima serata da dimenticare
Gigio Donnarumma
ancora nella bufera. Diciamolo chiaramente, è anche (e forse soprattutto) colpa sua l'eliminazione, l'ennesima, del Paris Saint Germain dalla Champions League.
Al "Santiago Bernabeu" il Real Madrid vince il ritorno degli ottavi di finale con il punteggio di 3-1, ribaltando lo 0-1 dell'andata.
La partita vive però di due facce: un primo tempo dominato dai francesi, in gol per primi con Kylian Mbappé, autore anche della rete dell'andata, e una ripresa con il Real Madrid travolgente, ispirato dalla tripletta di Karim Benzema, ma soprattutto dal grave errore, l'ennesimo, di Donnarumma.
E' stata la classica 'papera' di 'Paperumma', il giochino con i piedi davanti alla porta che tante volte ha messo in difficoltà il Milan e fatto imbestialire i tifosi rossoneri, quegli svolazzi frutto di una esagerata autostima costruita a colpi di titoloni di giornali e giornalisti compiacenti. Benzema ne ha approfittato subito, grazie anche a un intervento su cui, va detto per onestà, sette arbitri su dieci avrebbero fischiato fallo. Benzema non può sbagliare su assist di Vinícius Júnior (partita eccezionale la sua, migliore perfino di quella di Mbappé) dopo l'incredibile errore di Donnarumma in disimpegno.
Il 3-1 finale fa stappare le bottiglie agli appassionati di calcio, che nel PSG vedono l'immagine di un calcio 'drogato' dai petrodollari, e addirittura esalta i milanisti, che godono per la sconfitta, l'eliminazione e l'errore clamoroso del mai rimpianto 'ex'.

Alcune delle reazioni su Facebook all'errore di Donnarumma

mercoledì 9 marzo 2022

Voto in Serbia: situazione difficile in Kosovo, il leader Vučić "Si parla solo di Ucraina"

Aleksandar Vučić durante l'intervista a B92
Il presidente serbo Aleksandar Vučić, riferendosi al problema ancora irrisolto del voto dei serbi del Kosovo il 3 aprile prossimo, ha detto di avere difficoltà ad affrontare il problema con i leader politici occidentali, per i quali esisterebbe ora solo ed esclusivamente il conflitto armato russo-ucraino.
In una intervista all'emittente privata B92, il presidente ha affermato di cercare di porre la questione in tutti i suoi incontri e colloqui con i rappresentanti occidentali ma, per loro - ha osservato - non esiste altro che lo scontro fra Mosca e Kiev.
Le autorità di Pristina sono ferme nel sostenere che per i serbi del Kosovo non saranno allestiti seggi per le elezioni Parlamentari e Presidenziali in programma in Serbia il 3 aprile, affermando che il Kosovo è uno stato indipendente e che è inammissibile organizzare sedi elettorali per una votazione che si svolgerà in un Paese straniero.
I serbi, per il governo di Pristina, potranno votare o per posta o all'Ufficio di collegamento della Serbia in Kosovo, considerato alla stregua di un'ambasciata, posizione ritenuta inaccettabile da Belgrado, che non riconosce l'indipendenza del Kosovo, considerato ancora come parte integrante del suo territorio.
La dirigenza serba ha messo in guardia che un divieto del voto ai serbi del Kosovo potrebbe avere pesanti conseguenze, con possibili scontri e incidenti. (fonte: ANSAmed)

Aborto: l'OMS chiede di poter uccidere liberamente i nascituri

L'aborto uccide i bambini: mai dimenticarlo
Quella che è ormai considerata un'associazione politica più che medica, ovvero l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha lanciato un 'appello' da brividi: ovvero facilitare il più possibile l'accesso delle donne all'interruzione volontaria di gravidanza, ovvero l'aborto, affermando che le restrizioni non riducono il numero di aborti ma ne aumentano i rischi.
Una presa di posizione 'assassina' nei confronti di essere umani che, seguendo questa logica criminale, non potranno mai vedere la luce per colpa di madri disattente o semplicemente svogliate o incapaci di comprendere il valore e l'importanza di una vita umana.
"Raccomandiamo che le donne e le ragazze possano accedere ai servizi di aborto e di pianificazione familiare quando ne hanno bisogno", ha dichiarato ieri sera Craig Lissner, funzionario dell'OMS. L'OMS raccomanda di "rimuovere le restrizioni mediche non necessarie", citando "criminalizzazione, tempi di attesa obbligatori, imposizione del consenso di altre persone - coniugi o familiari - o di istituzioni, divieto d'aborto oltre un certo stadio della gravidanza". (fonte: ANSA-AFP)
Insomma, invece di spiegare alle donne l'importanza della maternità, dell'essere portatrici di vita, del fondamento della famiglia e della crescita dei figli, si preferisce seguire alla lettera le indicazioni della società dei McDonald's, quella dei consumi, che getta nei bidoni della spazzatura avanzi di cibo, mobilia e televisori, pile e feti con il cordone ombelicale appena reciso.
E' il dramma di una società che pone gli egoismi al centro del proprio sviluppo al contrario, attraverso una decrescita infelice per compensare la quale non trova di meglio che chiamare a sé altre popolazioni inadatte alla convivenza civile, da usare come nuovi schiavi, creando ghetti, violenza e umanità sempre più disadattata, una melma senza dignità figlia della globalizzazione che esalterà un sempre più ristretto numero di ricchi a danno di una grande massa di poveri.
Un po' di numeri, tratti dal sito VitaVarese, relativi al 2019: solo relativamente agli Stati Uniti, sono morti 862.320 possibili nascituri a causa dell'aborto, in pratica quasi un milione di americani. Gli aborti al giorno sono stati circa 3.000, corrispondente al 22% delle gravidanze americane (si parla di aborto volontario). Infine, ogni 34 secondi un bambino americano viene ucciso con l’aborto. Nel mondo il numero diventa sconvolgente: le uccisioni tramite aborto nel 2019 sono state circa 42 milioni. In Italia nel 2019 sono stati 80.000 i nascituri uccisi tramite gli aborti 'legali', chirurgici e farmacologici, senza però includere gli aborti derivati dall’assunzione di pillole del giorno dopo e dei cinque giorni dopo, potenzialmente abortive. (fonte: VitaVarese)

Aborto prima causa di morte nel 2019 negli Stati Uniti d'America

Le notizie dell'8 marzo: Zelensky comincia a trattare, Biden ferma il petrolio russo

Il presidente americano, Joe Biden (foto ANSA)
Di seguito, le principali notizie di martedì 8 marzo:
- GUERRA IN UCRAINA: INTENSIFICATI I BOMBARDAMENTI SU KIEV, PROSEGUE L'ASSEDIO DI MARIUPOL. MOSCA INTANTO HA ANNUNCIATO UN'ALTRA TREGUA PER I CORRIDOI UMANITARI.

- IL SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO JENS STOLTENBERG SI DICE CONTRARIO A UNA NO-FLY ZONE: BISOGNA METTERE FINE A QUESTO CONFLITTO, NON ESPANDERLO, DICE.

- E A PARLARE DI NAZISMO STAVOLTA È STATO IL PRESIDENTE UCRAINO ZELENSKY: NOI COME LA GRAN BRETAGNA CONTRO I NAZISTI. NESSUNA RESA. MA ALTRE VOCI DICONO SIA PRONTO A TRATTARE.

- LA POLONIA SI DICE PRONTA A FORNIRE I PROPRI CACCIA MIG ALL'UCRAINA. GELO DI WASHINGTON: SIAMO SORPRESI, NON SIAMO STATI CONSULTATI, DICONO IN AMERICA.

- STRETTA DEL PRESIDENTE AMERICANO BIDEN, STOP ALLE IMPORTAZIONI DI GAS E PETROLIO DALLA RUSSIA. ACCORDO CON IL VENEZUELA SULLE RISERVE.

- IN UN DISCORSO ALLA NAZIONE, BIDEN HA RICORDATO QUELLO CHE È IL SUO DIKTAT: NON DIPENDERE DAL PETROLIO RUSSO E PUNTARE SULL'ENERGIA PULITA.

- NON TARDA AD ARRIVARE LA RISPOSTA DELLA CINA: MONITO DI PECHINO, LE SANZIONI DANNEGGIANO TUTTI, E ADESSO SI VALUTANO INVESTIMENTI NEI COLOSSI RUSSI DELL'ENERGIA.

- NELLE MIRE DEI CINESI CI SAREBBERO PARTECIPAZIONI IN GRUPPI DEL CALIBRO DI GAZPROM E DEL PRODUTTORE DI ALLUMINIO RUSAL.

- IL LEADER CINESE XI JINPING HA PARLATO CON I PRESIDENTI FRANCESE E TEDESCO, MACRON E SCHOLZ, LANCIANDO UN APPELLO PER LAVORARE INSIEME E RIDURRE L'IMPATTO NEGATIVO DELLA CRISI.

- L'AGENZIA FITCH HA DECLASSATO IL RATING DELLA RUSSIA DA B A C A CAUSA DELL'INVASIONE DELL'UCRAINA, SOTTOLINEANDO IN UNA NOTA IL RISCHIO DI UN IMMINENTE DEFAULT DEL DEBITO.

- E MOSCA SOSPENDE LA VENDITA DI VALUTA ESTERA FINO AL 9 SETTEMBRE PER ORDINE DELLA BANCA CENTRALE RUSSA.

- TELEFONATA TRA IL PREMIER DRAGHI E IL PRESIDENTE DELL'AZERBAIGIAN ALIYEV. OBIETTIVO RAFFORZARE LA COOPERAZIONE NEL SETTORE ENERGETICO.

- IL PRESIDENTE RUSSO PUTIN HA FIRMATO HA FIRMATO UNA SERIE DI DIVIETI IMPORT-EXPORT CON UNA LISTA DI PAESI CHE NON è ANCORA STATA RESA NOTA.

- IL SENTIMENTO ANTIRUSSO DOPO L'ARTE COLPISCE LO SPORT: I MINISTRI DEGLI ESTERI DI 37 PAESI, FRA CUI L'ITALIA, CHIEDONO DI BOICOTTARE MOSCA A OGNI LIVELLO SPORTIVO.

- ALLARME DELL'UNICEF: SI CALCOLANO UN MILIONE DI BAMBINI IN FUGA E SETTE MILIONI E MEZZO DI PROFUGHI IN ARRIVO.

- ED È ARRIVATO A MEDYKA, IN POLONIA, IL BUS PARTITO DA TROIA, NEL FOGGIANO, CON UN CARICO DI BENI DI PRIMA NECESSITÀ DESTINATI AI PROFUGHI. IL BUS PORTERÀ IN PUGLIA UNA CINQUANTINA DI DONNE E BAMBINI IN FUGA.

- BORSE EUROPEE CONTRASTATE. IL NICHEL SOPRA I 100.000 DOLLARI, SOSPESE LE CONTRATTAZIONI. LA RUSSIA È IL PRIMO PRODUTTORE AL MONDO DEL METALLO.

- 8 MARZO, FESTA DELLA DONNA, IL PRESIDENTE MATTARELLA HA DEDICATO LA GIORNATA ALLE DONNE UCRAINE E HA AFFERMATO COME SIA INACCETTABILE CHE LE DONNE VIVANO NEL TIMORE DELLA VIOLENZA.

- E PROPRIO NEL GIORNO CHE DOVREBBE ESALTARE LA FIGURA FEMMINILE ARRIVA UNA NOTIZIA DI ENNESIMA VIOLENZA: UN 27ENNE DI TARANTO ARRESTATO DAI CARABINIERI CON LE ACCUSE DI VIOLENZA SESSUALE AGGRAVATA E LESIONI PERSONALI.

- SI ALLARGA LA PROTESTA DELLE MARINERIE CONTRO IL CARO GASOLIO. MOTOPESCA FERMI IN PORTO. CONSEGNATE LE LICENZE.

- CALCIO. CHAMPIONS LEAGUE: L'INTER VINCE A LIVERPOOL 1-0 CON UN GOL DI MARTINEZ, MA NON BASTA. NERAZZURRI ELIMINATI AGLI OTTAVI.

martedì 8 marzo 2022

Triennale di Milano: bilancio di un quadriennio, un'offerta culturale di alta qualità

La Triennale di Milano
Si è concluso il mandato del Consiglio di Amministrazione della Fondazione La Triennale di Milano per il quadriennio 2018-2022, presieduto da Stefano Boeri.
Quattro anni in cui l'attività ha avuto tre principali obiettivi: la costruzione di un progetto identitario e di grande spessore culturale, il rilancio dell’immagine dell’istituzione a livello internazionale e il riequilibrio degli aspetti gestionali e amministrativi.
Nonostante la complessità del periodo e le chiusure dovute alla pandemia, la Fondazione ha sviluppato un’offerta culturale di alta qualità senza rinunciare a rivolgersi a pubblici differenziati, nella convinzione che la cultura debba indirizzarsi a tutti ed essere sempre più accessibile e inclusiva.
Nel corso del mandato, la Fondazione ha portato avanti una gestione che si è dimostrata efficace, arrivando a risanare la difficile situazione economica precedente al 2018.
Sono stati inoltre avviati importanti interventi strutturali sul Palazzo dell’Arte, che proseguiranno nei prossimi anni, finalizzati alla rifunzionalizzazione dell’edificio in coerenza con il progetto originario di Giovanni Muzio e all’efficientamento energetico.
Grande attenzione è stata dedicata anche agli aspetti di comunicazione, con un 'rebranding' che ha portato all’adozione di una nuova identità visiva nell’ottica di un riposizionamento internazionale, e allo sviluppo di una serie di strumenti di mediazione per i visitatori e gli spettatori. Boeri sottolinea: “Desidero ringraziare i miei colleghi nel CdA, i direttori Carlo Morfini e Carla Morogallo, il Comitato Scientifico e – uno per uno – i giovani dipendenti e collaboratori della Fondazione La Triennale di Milano per la qualità e la generosità del loro impegno, che è stato sempre superiore a ogni mia più ambiziosa aspettativa. Grazie a tutti loro, Triennale può oggi aprire un quadriennio di progetti ed eventi con la sicurezza di essere tornata a essere uno degli epicentri nel mondo delle discipline artistiche e della cultura del progetto”.

Italia e Colombia, accordo per la cooperazione televisiva

La 'home page' di RTVC
Accordo fra la RAI e la televisione pubblica della Colombia, RTVC.
Si tratta di un 'memorandum d'intesa' di reciproca cooperazione per lo scambio di produzioni audiovisive, radiofoniche e di esperienze professionali.
L'accordo, riferisce un comunicato diffuso a Bogotà, si propone di incrementare la circolazione nei due sensi di "programmi radiotelevisivi, film e documentari", e di facilitare processi formativi ed esperienze tecniche, attraverso workshop formativi, convegni e visite".
Il documento, che ne rinnova uno precedente del 2018, si precisa, è stato firmato dalla direttrice delle relazioni internazionali e degli affari europei della RAI, Simona Martorelli, e dal direttore di RTVC, Alvaro Garcia.
Presente al momento della firma del memorandum da parte di Garcia, l'ambasciatore d'Italia in Colombia, Gherardo Amaduzzi. (fonte: ANSA)

Le notizie del 7 marzo: Mosca insoddisfatta dei colloqui di pace, Zennaro presto in Italia

Marco Zennaro (foto AGI)
Di seguito, le principali notizie di lunedì 7 marzo:
- NELLA CITTÀ PORTUALE DI ODESSA, NEL SUD DELL'UCRAINA, IN NOTTATA SONO STATE UDITE UNA SERIE DI FORTI ESPLOSIONI PROVENIENTI DA OVEST.

- QUESTO LUNEDÌ TERZO ROUND DI NEGOZIATI FRA MOSCA E KIEV IN BIELORUSSIA, MA LE CONDIZIONI RICHIESTE DALLA RUSSIA VENGONO CONSIDERATE INACCETTABILI.

- SECONDO LA RUSSIA, DAI COLLOQUI SI SAREBBERO FATTI SOLO DEI MODESTI PASSI AVANTI. MOSCA AFFERMA: ASPETTATIVE NON SODDISFATTE. PER KIEV CI SONO INVECE PICCOLI PROGRESSI.

- NEUTRALITÀ, RICONOSCIMENTO DELLA CRIMEA RUSSA E DELLE DUE REPUBBLICHE DEL DONBASS. SONO QUESTE LE QUATTRO CONDIZIONI RICHIESTE DALLA RUSSIA ALL'UCRAINA PER TRATTARE LA PACE.

- IL PRESIDENTE RUSSO PUTIN, DAL CANTO SUO, HA SOTTOLINEATO COME IL SUO ESERCITO STIA ADOTTANDO TUTTE LE MISURE PER SALVARE LA VITA DEI CIVILI.

- INCONTRO FRA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DRAGHI E IL PRESIDENTE DELL'UNIONE EUROPEA, VON DER LEYEN, PER STUDIARE NUOVE SANZIONI VERSO LA RUSSIA.

- E WALL STREET È IN CALO, MILANO PERDE L'1,36%. IL DOW JONES CEDE L'1,5%. NUOVI RECORD PER METALLI E GAS. CORSA SENZA FRENI DELL'ALLUMINIO CHE SUPERA I 4.000 DOLLARI A TONNELLATA.

- INTANTO MOSCA INSERISCE ANCHE L'ITALIA FRA I PAESI OSTILI. TRA LE CONTROSANZIONI IL RISCHIO CHE I DEBITI MATURATI CON LA RUSSIA VENGANO PAGATI NELLO SVALUTATO RUBLO.

- IL PREMIER ITALIANO DRAGHI PUNTA ALLA DIVERSIFICAZIONE PER OVVIARE ALLA SCELTA DI RINUNCIARE ALL’APPROVVIGIONAMENTO DI GAS RUSSO.

- FRA PECHINO E MOSCA RELAZIONI SOLIDE COME UNA ROCCIA. LO DICE IN UNA NOTA IL GOVERNO CINESE, CHE SI DICE PRONTO A UNA MEDIAZIONE FRA LE PARTI IN GUERRA.

- SI È CONCLUSA LA TERZA TORNATA DI COLLOQUI FRA RUSSI E UCRAINI. SI SEGNALANO PICCOLI PROGRESSI, SOPRATTUTTO RELATIVAMENTE AI COSIDDETTI CORRIDOI UMANITARI.

- LE NAZIONI UNITE HANNO DATO I PRIMI NUMERI DELLE VITTIME CIVILI DI QUESTI PRIMI DODICI GIORNI DI GUERRA. SI TRATTA DI 364 PERSONE UCCISE E 760 FERITE, NUMERI PERÒ DESTINATI AD AUMENTARE.

- INTANTO A MARIUPOL CONTINUA A MANCARE CIBO E ACQUA, UNA MANCANZA CHE ORMAI DURA DA UNA SETTIMANA. E PER USCIRE DALLA CITTÀ LE STRADE SONO MINATE.

- MOSCA, TREGUA PER I CORRIDOI UMANITARI. DA STAMANE L'ONU CHIEDE DI POTER CONSEGNARE IN SICUREZZA GLI AIUTI.

- INTANTO IN ITALIA SONO ARRIVATI 17 MILA PROFUGHI UCRAINI. SECONDO IL MINISTRO DELL'INTERNO LAMORGESE, PER OSPITARLI SARÀ SUFFICIENTE UTILIZZARE LE PROPRIETÀ CONFISCATE ALLA MAFIA.

- SUDAN: MARCO ZENNARO, L'IMPRENDITORE ITALIANO TENUTO PRIGIONIERO IN AFRICA DA UN ANNO, È VICINO ALLA LIBERTÀ E MERCOLEDÌ SARÀ A CASA.

- COVID. IN ITALIA 22.083 I NUOVI CONTAGI NELLE ULTIME 24 ORE, SECONDO I DATI DEL MINISTERO DELLA SALUTE. 130 INVECE LE VITTIME.

- SPARATORIA IN UNA SCUOLA AMERICANA NELLO IOWA: UNO STUDENTE È MORTO, MENTRE CE NE SONO ALMENO ALTRI DUE FERITI.

lunedì 7 marzo 2022

Rete 4, i media italiani e quella nauseante demagogia antirussa

Roberto Poletti mentre 'fa la morale' a Polina Osipova 
Se la libertà di espressione in Russia è sicuramente limitata e limitante, quello cui si va assistendo in Italia e nel mondo occidentale negli ultimi anni, lascia raggelati nella consapevolezza di quello che si può definire un vero e proprio 'accerchiamento' dell'informazione.
Ho fatto un po' di 'zapping', ieri sera, finendo quasi inconsapevolmente su Rete 4, canale una volta da considerarsi abbastanza 'controcorrente'.
"Zona bianca", programma definito di 'attualità e approfondimento' condotto da Giuseppe Brindisi, è stato l'esempio di un teatrino squallido e penoso, in cui l'organizzazione perfino maldestra dei presenti in studio e collegati, prevedeva un'unico scopo: demonizzare la posizione russa verso la guerra, esaltando l'eroismo ucraino e criminalizzando tutto quanto abbia un sapore vagamente russo, una tesi razzista e discriminatoria ormai data per scontata e indiscutibile.
Creare il 'cattivo di turno' (sebbene, va detto, con Vladimir Putin questa 'costruzione' non risulti poi così difficile) è l'unico obiettivo di questi programmi di pseudo-informazione.
Ho provato profonda compassione, ma anche solidarietà, per Polina Osipova, giovane ospite collegata in esterno, russa o russofona e comunque intenta nello spiegare la lunga sofferenza del Donbass e le ragioni di una guerra viste dalla parte di Mosca, di fronte allo sguardo volutamente attonito e commiserante dei presenti in studio, l'occhio fisso, terreo e un po' da pesce lesso di Roberto Poletti, un personaggio che, pur dimostrando di conoscere assai poco la storia, ha avuto il vantaggio di avere un comodo palcoscenico televisivo da dove vomitare i propri insulti gratuiti e volgari a chi la guerra, da anni, la vive sulla propria pelle.
A corredo del disgustoso 'piatto' informativo un penoso servizio in cui, con il sottofondo di una musichetta circense e ridicola, venivano presentati sparuti gruppi di personaggi considerati ideologicamente filorussi, tra cui Povia e Red Ronnie, mischiando alla rinfusa ideologie No Vax, complottiste e perfino ufologiche, tutte ascritte a chi abbia deciso di, semplicemente, dubitare della versione dominante confezionata dai media cosiddetti 'democratici', quelli che hanno già condannato la Russia, servendo gli interessi espansionistici della NATO.
Spiace per Brindisi, fino a poco tempo fa giornalista che, pur se nascosto in un angolino della redazione di Mediaset, appariva perfino composto e consapevole: si è mostrato incapace di uscire dal giardinetto dell'ovvio una volta alla guida di un programma che poteva essere confezionato molto meglio.
Brindisi ha preferito adeguarsi agli 'ordini di scuderia', ignorando la gente della strada, quella con cui ho l'occasione di parlare quotidianamente. Un mondo che, guarda caso, per l'ennesima volta, non esprime assolutamente quella solidarietà totale vaticinata da giornali e tv, e che non ha proprio tutto questo desiderio di soffrire gli effetti di un conflitto che, tutto sommato, ci appartiene molto poco e che, se si fosse risolto nel giro di pochi giorni, non avrebbe avuto quelle conseguenze altrimenti indotte da una guerra che la NATO avrebbe potuto evitare se non si fosse intromessa inviando armi e bagagli ai militari ucraini e ai gruppi paramilitari nazisti di Kiev.

Primitivo di Manduria, il 2021 regala numeri positivi

Ottimi numeri per il Primitivo di Manduria (foto ufficio stampa)
Sono numeri soddisfacenti quelli che hanno caratterizzato il 2021 del Primitivo di Manduria, con oltre 23 milioni di litri prodotti (+2 milioni rispetto al 2020), che equivalgono a più di 30 milioni di bottiglie (+2 milioni rispetto al 2020), con un fatturato di 195 milioni di euro (+12 milioni rispetto al 2020).
"Il Primitivo di Manduria è un brand riconosciuto in tutto il mondo – afferma soddisfatta Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria -. E’ un vino che non conosce crisi, soprattutto all’estero, con un exploit importante su tutti i mercati nazionali e internazionali".
E' proprio a causa di questo successo, prosegue la Novelli, "che il Primitivo di Manduria è il prodotto sul quale maggiormente si concentrano quotidianamente fenomeni di imitazione e contraffazione. Questo è uno degli scopi principali che persegue Consorzio di Tutela, ovvero combattere condotte illecite intervenendo con massicce azioni legali in ogni parte del mondo, mirate a contrastare opere di contraffazione ed emulazioni dove si tenta di registrare marchi che evocano il Primitivo di Manduria e che ne usurpino l’avviamento commerciale anche in vista di continui aumenti della produzione".
In quest’ottica il Consorzio di Tutela ha attivato procedure processuali per bloccare moltissimi marchi ingannevoli, sia figurativi che denominativi. Ben 35 le battaglie vinte (le altre sono ancora in corso) fino a oggi: due in Cina, una in Cile, cinque in Spagna, 13 in Italia, una in Sud Africa, una in Germania, una in Portogallo, una in Francia, mentre è stata sospesa la commercializzazione in Europa di 8 marchi depositati presso l’Euipo (l'"invalidity division" dell'Ufficio dell'Unione Europea per la proprietà intellettuale). Inoltre, è stato acquistato dal Consorzio di Tutela un dominio con la dicitura primitivodimanduria.

Longino & Cardenal: un nuovo canale B2B e sei nuovi partner

Un nuovo canale e-commerce dedicato al B2B è quello presentato da Longino & Cardenal, attiva nella ricerca, selezione e distribuzione di cibi rari e preziosi e punto di riferimento per l’alta ristorazione nazionale e internazionale. Longino.it dedicato è il nuovo canale B2B, che si affianca al portale online shoplongino.it, dedicato invece al mondo B2C, lanciato a ottobre 2020.
Il nuovo canale e-commerce, dedicato ai professionisti dell’alta ristorazione, propone un ampio catalogo di eccellenze gastronomiche e materie prime, presentati con descrizioni dettagliate, schede informative e immagini in alta definizione, con oltre duemila referenze.
Riccardo Uleri, amministratore delegato e socio di maggioranza di Longino & Cardenal, ha dichiarato: “Siamo molto fiduciosi sullo sviluppo di questo nuovo canale di vendita complementare che ci inserisce in un mercato dalle grandi potenzialità caratterizzato da una significativa crescita sia da parte di clienti italiani che esteri anche in relazione all’attuale contesto di mercato mutato con il Covid-19". E ancora: "Grazie al nuovo portale potremo aggiungere una nuova linea di sviluppo che ci permetterà di sfruttare le sinergie di costi, la complementarità tra i nostri canali, insieme alla raccolta di una serie di dati che ci aiuteranno a ottimizzare la nostra offerta in base alle esigenze della clientela professionale”.
In occasione della Convention annuale 2022, Longino & Cardenal ha inoltre comunicato di essere diventato socio sostenitore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, nata e promossa nel 2004 dall’associazione internazionale Slow Food con la collaborazione delle regioni Piemonte ed Emilia Romagna.
Sei i nuovi partner della società, che con le loro materie prime andranno ad arricchire il catalogo del brand nei settori delle erbe, del pesce, dei legumi, olii e farine, al fine di soddisfare i nuovi trend di comportamento dei consumatori che sempre di più ricercano prodotti eccellenti proposti in forme innovative: si tratta di Fuentes El Atùn Rojo, MS Donna, Centumbrie, Le ostriche di Marcon, Tenuta Chiaramonte e Alpin Herbs.

Napoli-Milan 0-1, un lampo di Giroud proietta il Diavolo al comando

Olivier Giroud festeggia il gol (foto sito AC Milan)
E' un Milan quasi perfetto quello che espugna Napoli con il punteggio di 1-0, portando a casa tre punti che lo rimettono in testa alla classifica e che danno fiducia in vista di una serie di scontri solo apparentemente facili, avversarie quelle squadre di fascia medio-piccola spesso risultate ostiche ai rossoneri.
La partita del 'Maradona' bella ma imprecisa nel primo tempo, veloce e selvaggia nella ripresa, un secondo parziale in cui il Milan ha raccolto dopo quattro minuti il frutto di una migliore organizzazione con una rete quasi identica a quella che aveva portato il pari nel derby del ritorno, poi vinto per 2-1: identica l'estetica, identici i protagonisti, con Davide Calabria a fare da assistman quasi involontario per Olivier Giroud, rapace a distendersi per toccare il pallone quanto basta, con un fiuto del gol degno di un 'Pablito' o di un 'Inzaghipippo'.
Il Napoli accusa e il colpo e il Milan subisce poco o pochissimo, sprecando anzi, in attacco, almeno due chiare occasioni per chiudere il match. E' l'unica nota veramente negativa della partita, mentre quella positiva è, oltre al successo e alla prestazione di squadra, l'ingresso di Zlatan Ibrahimovic nel finale, campione ritrovato e, manco a dirlo, utilissimo nel portare saggezza e muscoli negli ultimi convulsi minuti di gara.
I miei TOP 3 della serata:
1. Ismaël Bennacer; 2. Olivier Giroud; 3. Rafael Leão.

domenica 6 marzo 2022

Ambasciata russa in Italia: aperto un canale per le vittime di 'russofobia'

Il 'post' dell'ambasciata russa su VK
Che si stia vivendo, anche in Italia, un forte momento di 'russofobia', lo conferma quanto scritto dall'ambasciata russa in Italia sui propri canali 'social'.
Dopo l'ostracismo dato ad artisti russi 'vivi' (il 'caso' Gergiev) ma anche a quelli morti (la vicenda Dostojevskij), e la chiusura dei principali mezzi di informazione gestiti dalla Russia in Italia (RT Italia e Sputnik News Italia) l'ambasciata di Mosca nel nostro Paese ha deciso di aprire una linea telefonica alla quale possono rivolgersi "i cittadini russi vittime di discriminazione".
Questo il testo completo del messaggio: "Cari connazionali! In connessione con l'aggravarsi della situazione internazionale e la campagna di informazione antirussa lanciata sui media, il numero di casi di discriminazione nei confronti di cittadini russi all'estero è notevolmente aumentato. Per la risposta più efficiente ed efficace a tali incidenti, l'Ambasciata Russa in Italia sta lanciando una 'hotline'. Se ricevi minacce o insulti, sei vittima di molestie, aggressioni o violenze fisiche, segnala immediatamente l'accaduto alle forze dell'ordine italiane, oltre che a noi compilando il form o inviando un messaggio al telefono +393314582279 (WhatsApp, Telegram), indicando i propri contatti e descrivendo nel dettaglio la situazione".

Le notizie del 5 marzo: Visa e Mastercard lasciano la Russia, offensiva di Mosca su Mariupol

Visa e Mastercard non opereranno più in Russia
Di seguito, le principali notizie di sabato 5 marzo:
- GUERRA IN UCRAINA: OFFENSIVA RUSSA SU MARIUPOL ANCHE SE IN TEMPO DI TREGUA, MA ZELENSKY CHIAMA I CITTADINI ALLA GUERRA E INTIMA: ANDATE ALL'OFFENSIVA.

- UNO DEGLI INVIATI UCRAINI AL TAVOLO DEI NEGOZIATI SAREBBE STATO UNA SPIA E PER QUESTO ARRESTATO E UCCISO DALLA POLIZIA. MA KIEV REPLICA: LAVORAVA PER NOI E LO HANNO UCCISO I RUSSI.

- IL PRESIDENTE RUSSO VLADIMIR PUTIN, DA PARTE SUA, AVVERTE: LE SANZIONI SONO UNA DICHIARAZIONE DI GUERRA, E UNA NO-FLY ZONE SARÀ CONSIDERATA UNA PARTECIPAZIONE DIRETTA AL CONFLITTO ARMATO, DICE.

- NEL FRATTEMPO VISA E MASTERCARD HANNO LE OPERAZIONI IN RUSSIA. BLOCCATE LE TRANSAZIONI CON EFFETTO IMMEDIATO.

- IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE DICE: LA CRISI PUÒ DIVENTARE DEVASTANTE SE SI VERIFICHERÀ UN ALLARGAMENTO DEL CONFLITTO.

- E L'AMBASCIATA RUSSA IN ITALIA HA APERTO UNA LINEA TELEFONICA ALLA QUALE POSSONO RIVOLGERSI "I CITTADINI RUSSI VITTIME DI DISCRIMINAZIONE".

- LA SHELL INTANTO, CRITICATA DAL MINISTRO DEGLI ESTERI UCRAINO PER AVER ACQUISTATO PETROLIO RUSSO A BASSO COSTO, HA REPLICATO ASSICURANDO CHE DONERÀ I PROFITTI DERIVATI AI RIFUGIATI UCRAINI.

- E PROSEGUE ANCHE LA GUERRA DEL WEB: ALLARME INFORMATICO, OGGI POSSIBILI ATTACCHI A SITI ITALIANI.

- SI COMINCIA ANCHE LA CONTA DEI PROFUGHI: IN ITALIA SONO 11.323 I PROFUGHI UCRAINI ARRIVATI DA INIZIO GUERRA. IN TOTALE 5.620 DONNE, 1.198 UOMINI E 4.505 MINORI.

- CARO ENERGIA: MISSIONE IN QATAR PER DI MAIO E DESCALZI. IL MINISTRO DEGLI ESTERI E L'AD DELL'ENI A DOHA PER IL RAFFORZAMENTO DELLA COLLABORAZIONE IN CAMPO ENERGETICO.

- CONFINDUSTRIA: SI CONTRAE DELLO 0,3% A FEBBRAIO LA PRODUZIONE INDUSTRIALE, DOPO LA DIMINUZIONE DELLO 0,8% A GENNAIO E DELL'1% A DICEMBRE.

- SI È SPENTO ANTONIO MARTINO, GRANDE ECONOMISTA E POLITICO, FU RESPONSABILE ESTERI E DIFESA NEI GOVERNI BERLUSCONI, CHE LO HA RICORDATO COME UN CARO AMICO. AVEVA 79 ANNI.

- SPORT. CALCIO. SERIE A, I RISULTATI DEGLI ANTICIPI DEL SABATO: UDINESE-SAMPDORIA 2-1, ROMA-ATALANTA 1-0, CAGLIARI-LAZIO 0-3. STASERA NAPOLI-MILAN NEL POSTICIPO.

- SCI: DOMINIK PARIS HA VINTO LA SECONDA DISCESA DI COPPA DEL MONDO DI KVITFJELL. FEDERICA BRIGNONE HA VINTO A LENZERHEIDE, LA COPPA DEL MONDO DI SUPERG.

Focus Risparmio: si lavora per un totale disinvestimento dalla Russia

Le puntuali di Focus Risparmio in home page
Dopo le sanzioni economiche e finanziarie contro la Russia imposte dai principali paesi del blocco occidentale in seguito all’invasione dell’Ucraina, arrivano le prese di posizione da parte dell’industria dei fondi.
I grandi economisti e gli oracoli di Wall Street sono tendenzialmente unanimi nel giudicare l’attuale situazione molto preoccupante, ma si dividono sull’approccio politico da adottare e sulle migliori scelte di portafoglio.
I fondi non investiranno più nel paese. I grandi gruppi di gestione hanno annunciato che non acquisteranno più nuovi asset russi e lavoreranno, non appena le condizioni di mercato lo consentiranno, per garantire che i clienti possano disinvestire dagli asset già in portafoglio senza gravi ricadute.
Diversi fondi dedicati al mercato russo hanno dovuto sospendere i rimborsi per l’impossibilità di trattare i titoli in portafoglio. La banca centrale ha bloccato il pagamento delle cedole sulle obbligazioni in rubli. Leggi gli articoli completi su Focus Risparmio

Assassinata dagli ucraini presunta spia russa: era al tavolo dei negoziati

Denis Kireyev in due immagini da "Il Fatto Quotidiano"
Assassinio in pieno stile spionistico
nel mezzo della guerra russo-ucraina.
I servizi segreti di Kiev (SBU) hanno infatti ucciso un componente della squadra negoziale ucraina, presente al tavolo durante il primo incontro con la delegazione russa.
L'uomo, Denis Kireyev, un banchiere di grande esperienza, era stato accusato di tradimento ed è stato ucciso durante il tentato arresto.
Dal 2006 al 2008, Kireev aveva lavorato presso SCM Finance, dove aveva ricoperto la carica di vicedirettore generale, per poi passare presso l'azienda austriaca GROUP SLAV AG Klyuyev. Dal 2006 al 2012 è stato anche componente del Consiglio di Sorveglianza di Ukreximbank. Dal 2010 al 2014, in quota Klyuyev, ha ricoperto la carica di Primo Vice Presidente del Consiglio di Oschadbank.
In serata però, arriva un'altra notizia che, ovviamente gioca sul 'gioco delle parti': un 'tweet' del comando delle forze armate di Kiev afferma che il banchiere sarebbe stata in realtà una spia ucraina, caduta mentre svolgeva compiti speciali.

sabato 5 marzo 2022

Intesa Sanpaolo, 10 milioni di euro in sostegno della popolazione ucraina

Una carovana di aiuti (foto TgCom)
Dieci milioni di euro
a sostegno di misure di solidarietà e accoglienza verso la popolazione dell'Ucraina. Le ha stanziate Intesa Sanpaolo con il supporto all'operato di organismi locali e internazionali che saranno a breve individuati.
Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, motiva così l’intervento: "Da sempre Intesa Sanpaolo trova le sue radici nelle comunità, nelle persone dei territori in cui opera. Come grande gruppo bancario europeo e come unica banca italiana presente in Ucraina, intendiamo dare un segno concreto di vicinanza alle popolazioni ucraine colpite dalla grave emergenza umanitaria". Prosegue Messina: "Questa iniziativa si affianca a quelle già attivate a sostegno delle persone impegnate nella nostra Pravex, colleghe e colleghi che non hanno mai interrotto l’attività di supporto del Paese, aprendo le filiali e assicurando i servizi bancari in situazione di eccezionale gravità. Siamo vicini a loro e alle loro famiglie e li ringraziamo ancora una volta. Ringrazio anche le nostre persone in Slovacchia, Ungheria, Romania e Moldova per ciò che stanno facendo in termini di accoglienza verso i colleghi ucraini".

Facebook, prove tecniche di regime: se un post di cronaca diventa 'adescamento'...

L'assurdo 'avviso' di Facebook sul mio post
Mentre il 'regime' di Vladimir Putin chiude i rubinetti del web a Facebook e Twitter, limitazioni decisamente minori, ma altrettanto irritanti per chi abbia uno sviluppato senso democratico avvengono in casa nostra. Prova ne è l'esempio del mio ultimo post bloccato da Facebook, di cui riporto lo 'screenshot' (peraltro si tratta del post immediatamente precedente a questo).
Non riesco a capire quale sia la violazione operata dal mio articolo postato sull'ormai sempre più illiberale 'social' di Mark Zuckerberg: qualcuno è in grado di spiegarmi cosa si intenda per 'adescamento per adulti'? Se non fosse una situazione drammatica, sia quella descritta nell'articolo che la vicenda in sé, il tutto avrebbe una 'vis comica' irresistibile.
Prove tecniche di regime...

Russi verso nuova centrale nucleare, B52 americani al confine ucraino

Un aereo B52 (foto Aviation Report)
Non scema la tensione nelle zone di guerra in Ucraina ma, se possibile, aumentano le possibilità di nuovi scontri 'caldi'.
Bombardieri B52 americani hanno volato al confine orientale della NATO, in un'esercitazione con le aeronautiche tedesche e della Romania. Lo riporta la televisione CNN citando la US Air Force. I bombardieri americani hanno volato nello spazio aereo rumeno, non lontano dal confine con l'Ucraina, dopo essere partiti dalla RAF Fairford del Gloucestershire, in Gran Bretagna. (fonte: ANSA)
Nel frattempo forze armate russe si stanno avvicinando alla seconda centrale nucleare più grande dell'Ucraina. Lo ha affermato l'ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, secondo la quale, "le forze russe sono ora a una trentina di chilometri, e stanno continuando ad avvicinarsi, dal secondo impianto nucleare più grande del Paese". Si tratta dell'impianto di Yuzhnoukrainsk nell'oblast di Mykolaiv, nell'Ucraina meridionale. (fonte: AGI)

Le notizie del 4 marzo: NATO, niente 'no fly zone' sull'Ucraina; mercati, corsa ai beni rifugio

Immagine RaiNews
Di seguito, le principali notizie di venerdì 4 marzo:
- È POLEMICA FRA LA NATO E L'UCRAINA: L'ORGANIZZAZIONE MILITARE FA SAPERE CHE NON TENTERÀ DI IMPORRE UNA NO FLY ZONE NELLE AREE DI GUERRA.

- CRITICO IL PRESIDENTE UCRAINO ZELENSKY CHE REPLICA: COSÌ DATE VIA LIBERA AI BOMBARDAMENTI DELLE NOSTRE CITTÀ.

- VLADIMIR PUTIN HA INFORMATO IL CANCELLIERE TEDESCO OLAF SCHOLZ CHE RUSSIA E UCRAINA TERRANNO IL TERZO ROUND DI COLLOQUI A COMINCIARE IN QUESTO WEEK-END.

- INTANTO LA TASS RIFERISCE CHE IL PRESIDENTE UCRAINO ZELENSKY SI TROVEREBBE IN POLONIA. MA PER IL CANALE TV RADA DI KIEV SI TRATTA DI FALSITÀ.

- ED È PANICO SUI MERCATI: BORSE EUROPEE A PICCO, AFFONDA L'EURO. È CORSA AI BENI RIFUGIO, MENTRE IL GAS TOCCA I 200 EURO AL MEGAWATT.

- GUERRA IN UCRAINA: È GUERRA ANCHE DEL WEB. DOPO IL BLOCCO DEI CANALI INFORMATIVI RUSSI IN EUROPA, MOSCA HA DECISO DI BLOCCARE A SUA VOLTA FACEBOOK E TWITTER.

- E LA CASA BIANCA SMENTISCE IL SENATORE REPUBBLICANO GRAHAM: L'OMICIDIO DI PUTIN? NON È LA NOSTRA POSIZIONE, VIENE DETTO.

- SECONDO LA CNN GLI OPERAI DELLA CENTRALE UCRAINA DI ZAPORIZHZHIA, STAREBBERO LAVORANDO SOTTO LA MINACCIA DEI MILITARI RUSSI.

- L'ALTO RAPPRESENTANTE UE PER LA POLITICA ESTERA, JOSEP BORRELL, SCRIVE IN UN TWEET: LE ATROCITÀ DELLA RUSSIA NON RESTINO IMPUNITE.

- INTANTO PUTIN REPLICA, AFFERMANDO COME I BOMBARDAMENTI SULLE CITTÀ UCRAINE SIANO IN REALTÀ IMMAGINI DIFFUSE DALLA PROPAGANDA OCCIDENTALE.

- LA GUERRA DEI NUMERI NELLA GUERRA FRA UCRAINA E RUSSIA: SECONDO KIEV SAREBBERO MORTI QUASI 10MILA SOLDATI RUSSI. MOSCA DENUNCIA PERDITE VENTI VOLTE INFERIORI.

- E IN GIORNATA IL MINISTERO DELLA DIFESA RUSSO HA COMUNICATO DI AVER DISTRUTTO 1.812 OBIETTIVI MILITARI UCRAINI.

- INTANTO L'AGENZIA INTERNAZIONALE PER L'ENERGIA ATOMICA CONFERMA COME NON CI SIA STATA ALCUNA FUORIUSCITA DI RADIAZIONI DALLA CENTRALE DI ZAPORIZHZHIA.

- IL SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO JENS STOLTENBERG AFFERMA CHE, NEI PROSSIMI GIORNI, LA GUERRA PROVOCHERÀ UN GRAN NUMERO DI VITTIME, E CHE GEORGIA, MOLDAVIA E BOSNIA SAREBBERO A RISCHIO ATTACCO.

- È ARRIVATO A BARI GIORDANO SIGNORILE, IL GIOVANE BALLERINO DI CAPURSO BLOCCATO A KIEV. SOMMERSO DAGLI ABBRACCI DI GENITORI E AMICI.

- L'ISTAT RIVEDE AL RIBASSO LA STIMA DEL PIL NEL QUARTO TRIMESTRE. PER IL 2022 LA CRESCITA ACQUISITA È DEL 2,3%.

- L'ALLARME BOLLETTE ARRIVA DIRETTAMENTE DALLA DIOCESI DI MILANO: PER RISPARMIARE SUL GAS, IN CHIESA IL RISCALDAMENTO VERRÀ ACCESO SOLO DURANTE LE MESSE.

- UN 54ENNE BARESE HA RAGGIUNTO IN AUTO LA MOGLIE CHE VIVE IN BRIANZA E L'ACCOLTELLA ALLE SPALLE. NON VOLEVA LA SEPARAZIONE. LA DONNA È VIVA PER MIRACOLO.

- STRAGE IN PAKISTAN: L'ISIS RIVENDICA IL MASSACRO DI 56 CIVILI ALLA MOSCHEA SCIITA DI PESHAWAR, MENTRE IN MALI 27 SOLDATI SONO STATI UCCISI IN UN ATTACCO JIHADISTA.

- TORNERÀ A VIVERE L’ANTICO RIONE FOSSI DI ACCADIA, NEL FOGGIANO, DISTRUTTO QUASI UN SECOLO FA DA UN TERREMOTO. NASCERÀ UN BORGO DELLA CULTURA E DELL’ACCOGLIENZA TURISTICA.

- CALCIO. SERIE A: L'INTER TRAVOLGE LA SALERNITANA PER 5-0 NELL'ANTICIPO DI CAMPIONATO. OGGI IN CAMPO UDINESE-SAMPDORIA, ROMA-ATALANTA E CAGLIARI-LAZIO.

Messico: ucciso un giornalista, il sesto da inizio anno

La notizia diffusa dal giornale "El Universal"
Ancora un dramma della violenza criminale in Messico. Un giornalista è stato ucciso in nello Stato di Zacatecas (nel Centro-Nord del Paese), in quella che è considerata la zona più pericolosa del nazione.
Si tratta del sesto giornalista assassinato dall'inizio dell'anno. "Condanno l'atto che ha preso di mira Juan Carlos Muñiz, che lavorava per il portale di notizie "Testigo Minero", questo pomeriggio a Fresnillo. Esprimiamo la nostra solidarietà alla sua famiglia, agli amici e ai colleghi", ha detto su Twitter David Monreal, governatore dello stato settentrionale di Zacatecas.
La procura ha aperto un'indagine. I crimini contro i giornalisti (circa 150 in 20 anni) restano generalmente impuniti in Messico.
La vittima era alla guida di un taxi (era il suo secondo lavoro) quando è stato colpito da uomini armati non identificati che sono fuggiti, secondo il giornale "Milenio". (fonte: AGI)

venerdì 4 marzo 2022

L'Islam torna a colpire, 56 morti in Pakistan

Una drammatica immagine dell'attentato
Mentre l'Europa si lecca le ferite mortali di una guerra fratricida, i combattenti dell'Islam hanno messo a segno una nuova strage.
Sono ben 56, per ora, i morti accertati dell'attacco suicida rivendicato dall'ISIS contro una moschea a Peshawar, nel Pakistan.
Lo ha annunciato l'agenzia 'di propaganda' Amaq dell'organizzazione jihadista.
"Un combattente suicida dello Stato islamico è riuscito a entrare oggi in una moschea sciita a Peshawar, dopo aver sparato a due poliziotti pakistani che la sorvegliavano, uccidendone uno e ferendo il secondo", si legge in un comunicato dell'agenzia trasmessa sui social network. Ha poi "fatto esplodere una cintura esplosiva in mezzo agli sciiti", conclude il comunicato. (fonte: ANSA-AFP)

Intesa Sanpaolo rafforza la Banca dei Territori

Stefano Barrese (foto Il Giornale d'Italia)
Banca Intesa Sanpaolo ha deciso di rafforzare la Divisione Banca dei Territori, guidata da Stefano Barrese, riorganizzando l’intera struttura secondo criteri di efficienza e miglioramento del servizio alla clientela. Si tratta di un primo importante passo che vede la Banca dei Territori protagonista di una azione di rinnovamento in coerenza con le linee-guida del nuovo Piano d’Impresa 2022-2025.
La Banca dei Territori è la Divisione del Gruppo focalizzata sul mercato e sulla centralità del territorio per il rafforzamento delle relazioni con le persone, le piccole e medie imprese e gli enti no-profit.
A partire dal 1° aprile la Divisione attiverà la nuova organizzazione, con il rafforzamento di alcune strutture centrali al fine di dare ulteriore impulso allo sviluppo di prodotti e servizi per la clientela ed a sostegno del territorio.

Le notizie del 3 marzo: Russia-Ucraina, sì a corridoi umanitari ma poi si torna a combattere

La stretta di mano durante i colloqui (da Sputnik News)
Di seguito, le principali notizie di giovedì 3 marzo:
- QUESTO GIOVEDÌ SECONDO ROUND DEI COLLOQUI TRA RUSSIA E UCRAINA. ALL'ORDINE DEL GIORNO IL CESSATE IL FUOCO IMMEDIATO, ARMISTIZIO E LA CREAZIONE DI CORRIDOI UMANITARI.

- L'AGENZIA RUSSA TASS HA CONFERMATO CHE FRA MOSCA E KIEV È STATA RAGGIUNTA UN'INTESA SULLA CREAZIONE DI CORRIDOI UMANITARI CON UN CESSATE IL FUOCO TEMPORANEO.

- UN VIDEO MOSTRA LE DUE DELEGAZIONI STRINGERSI LA MANO. IL PRESIDENTE UCRAINO ZELENSKY VUOLE PARLARE CON PUTIN: SOLO COSÌ SI PUÒ FERMARE LA GUERRA, DICE.

- INTANTO, PER L'INTELLIGENCE AMERICANA, MOSCA STAREBBE PREPARANDO LO SBARCO A ODESSA. AFFONDATO UN CARGO ESTONE, QUATTRO I DISPERSI.

- BOMBE RUSSE SU CHERNIHIV, COLPITE SCUOLE E CASE. MARIUPOL SOTTO ATTACCO. E PER IL PRESIDENTE FRANCESE MACRON, IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE.

- E AUMENTERÀ IL NUMERO DEGLI OLIGARCHI RUSSI COLPITI DA SANZIONI AMERICANE. E IL CANADA ALZA DEL 35% I DAZI SU PRODOTTI RUSSI E BIELORUSSI.

- L'ESODO DALL'UCRAINA POTREBBE ESSERE DI DIMENSIONI SPAVENTOSE. SECONDO LE STIME PEGGIORI, SI PARLA DI SETTE-OTTO MILIONI DI PERSONE.

- LA GERMANIA DICE NO ALL'EMBARGO SULL'IMPORT DI PETROLIO DALLA RUSSIA. IL GOVERNO DICE: METTEREMMO A RISCHIO LA PACE SOCIALE NEL PAESE.

- SUI MERCATI ECONOMICI IL PETROLIO RALLENTA LA CORSA E IL GAS CEDE L'11%. BALZO DI ALLUMINIO E CARBONE. WALL STREET CHIUDE IN CALO.

- L'EX CALCIATORE FABRIZIO MICCOLI CHIEDE DI USCIRE DAL CARCERE E DI USUFRUIRE DEL BENEFICIO DEI LAVORI SOCIALMENTE UTILI. SI TROVA DA NOVEMBRE A ROVIGO PER ESTORSIONE.

- CALCIO. SERIE A: STASERA L'INTER OSPITA LA SALERNITANA NELL'ANTICIPO DELLA 28.A GIORNATA. VINCENDO, SI RIPORTEREBBE AL COMANDO DELLA CLASSIFICA.

giovedì 3 marzo 2022

Vino italiano, ripresa nei consumi fuori casa

Consuno di vino italiano in ripresa
Una ripresa nei consumi fuori casa è il tratto caratteristico del consumo di vino, con una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3% nelle vendite food&vine presso la ristorazione italiana.
Certo, la flessione rispetto alla fase pre-pandemica è rilevante, con un –22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019.
In estrema sintesi, se nel 2019 le vendite di food&wine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi. Netto calo, quindi, ma con un’impennata netta nei confronti del 2020 che aveva fatto registrare un volume valutabile intorno ai 54 miliardi.
Numeri che confermano le cifre emerse dalla ricerca IGM-Wine Monitor: se nell’ottobre del 2020 il 52% degli intervistati dichiarava di aver abbassato il consumo del vino outdoor, un anno dopo questa percentuale è scesa al 43%.
La tipologia di locale che ha fronteggiato meglio questa contrazione è il ristorante (-41% dei consumatori di vino outdoor ha diminuito la spesa su questo canale, contro il -46% di winebar, enoteche, pub e bar).
"Soprattutto per i fine wine, che è la fascia sulla quale operiamo noi di Istituto Grandi Marchi – ha commentato Piero Mastroberardino, presidente IGM – la ristorazione rappresenta un canale di importanza strategica non solo dal punto di vista business, ma anche culturale. Non è certo un caso che il nostro gruppo, nella fase più dura della pandemia, abbia dimostrato in tutti i modi possibili la propria vicinanza al settore ristorativo, con iniziative dedicate alla promozione di questa grande risorsa della socio-economia nazionale".
Sulle modalità e le scelte di consumo al tavolo del ristorante emergono informazioni interessanti. Pur sempre nell’ottica di un calo generale, dovuto soprattutto alle restrizioni, a reggere meglio sono stati i vini consumati al calice, dato incoraggiante anche per quello che concerne un approccio sempre più moderato e in qualche modo ’colto’ nell’approccio alla degustazione dei vini.
Le occasioni migliori sono quelle “speciali” (feste e compleanni) mentre hanno sofferto maggiormente quelle “formali” (pranzi e cene di lavoro). In linea generale la contrazione dei consumi outdoor rilevata nelle interviste dell’ottobre del 2020 è superiore a quella certificata nel settembre del 2021 (-27% la differenza tra chi evidenzia un aumento della spesa per vino fuori casa rispetto a chi dichiara una diminuzione nel 2020 contro un più incoraggiante -19% nel 2021, frutto di un rallentamento nelle restrizioni ma anche di una maggiore attenzione nella qualità dei vini ordinati).
“Dopo due anni di convivenza con il coronavirus – ha sottolineato Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor – la nostra ricerca evidenzia prospettive di crescita per l’anno in corso, trainate da un maggior desiderio degli Italiani di cenare al ristorante. Il tutto contraddistinto da una sempre maggiore attenzione nei confronti di vini di alta qualità e di fascia premium che trovano nel canale della ristorazione il loro habitat naturale”.
Il sentiment che emerge dallo studio, soprattutto relativamente alle interviste del settembre 2021, lascia quindi intravedere un futuro a tinte decisamente più rosee, con un 35% dei consumatori che prevede una crescita della spesa per vino outdoor per questo 2022. Ma quali saranno i driver di scelta? Il consumo al ristorante privilegerà in primis vini a denominazione e brand noti, con una maggiore attenzione alla provenienza locale o da vitigni autoctoni e con una contestuale ricerca di etichette che soddisfino la richiesta di sostenibilità (il 64% degli intervistati dichiara massima attenzione per ambiente e salute).
"Tutti elementi che connotano il profilo imprenditoriale delle famiglie del vino che fanno parte dell’Istituto Grandi Marchi – ha concluso Mastroberardino – e che confermano la bontà della strada intrapresa sin dal momento della fondazione del gruppo. Anche le ricerche da noi commissionate a Nomisma Wine Monitor vanno nella direzione di una strategia volta a migliorare, ogni giorno di più, la qualità della nostra proposta, sia con riferimento alle singole aziende, sia come progetto corale di promozione del vino italiano nel mondo".