sabato 24 maggio 2025

Milan: arriva tardi, ma durissima, la contestazione dei tifosi

Lo striscione srotolato davanti alla sede (foto Bordignon) 
La gente si è ripresa il Milan. Tardi, ma è già qualcosa. Stavolta è stata la 'curva' a muoversi, portando davanti a Casa Milan migliaia di tifosi, difficile quantificarli, forse 5mila, probabilmente di più.
Il piazzale davanti alla sede rossonera era ricolmo, appena poco di meno rispetto al giorno, nemmeno troppo lontano, della vittoria dell'ultimo Scudetto.
Striscioni eloquenti, applausi e nostalgia al noem di Paolo Maldini, cori rancorosi e insulti in particolare rivolti al presidente, Paolo Scaroni, e all'amministratore delegato, Giorgio Furlani. Solo fischi per gli altri, da Geoffrey Moncada a Zlatan Ibrahimovic.
Nessuna violenza, tanto che la presenza delle forze dell'ordine non si è minimamente notata, probabilmente sostituita da precise garanzie fornite dalla 'curva' e dal servizio d'ordine fornito dagli ultras rossoneri.
E' stato quindi letto un testo da un rappresentante della Curva Sud, peraltro assai poco udibile nelle ultime fila della piazza, causa un maldestro impianto audio.
Davanti a Casa Milan, comunque, non c'era solo la parte più estrema della tifoseria organizzata milanista, ma anche tifosi attempati e famiglie, oltre a qualche ignaro turista uscito inconsapevole con tanto di sacchettino griffato dal Milan Shop.
Dopo circa un'ora i tifosi hanno cominciato a sciamare, la maggior parte però al seguito di un grande strisione in testa al corteo recante la scritta "Liberate il Milan".
La colonna rossonera è stata veramente lunga, e ha bloccato per almeno un quarto d'ora le strade attorno alla struttura del Portello. Da lì l'avvio verso lo stadio per altre manifestazioni di protesta e la notizia che, dopo 15 minuti di gioco, l'intera 'curva' abbandonerà lo stadio, invitando a farlo anche il resto del pubblico.

Qui sotto altre immagini della protesta davanti a Casa Milan (foto Bordignon):







L'intollerabile distruzione della famiglia tradizionale, le uniche vittime saranno i figli

Foto di Jessica Rockowitz per Unsplash 
Due madri o due padri? No grazie. Di fronte al miele che ha accolto la possibilità di avere figli regolarizzati anche in caso di coppie lesbiche oppure omosessuali (ma a sto punto eleggiamone pure tre, o perfino quattro, visto che, per fare un figlio, gli altri genitori sono completamente inutili), il tema qui non è quello dei genitori 'single' né tanto meno quello degli orfani, ma quello dell'incredibile massa di egoismo sotto la quale viene, ipocritamente, fatta passare questa 'necessità genitoriale' di cui non si capiscono le motivazioni.
Se due uomini, o due donne decidono di amarsi, cosa legittima, dovrebbero avere l'intelligenza di capire che la loro unione non possa, e non debba, avere alcun frutto, e a maggior ragione non possa avere il pretenderlo grazie all'uso (perché di 'uso' vero e proprio si parla) del ventre o del seme altrui.
Inoltre, mi chiedo, come regolamentare questo uso del ventre o del seme? Si paga, quanto si paga, un tanto al chilo del bambino, un tanto al tempo della gestazione? Se lo tieni in grembo per nove mesi sarai pagata un po' di più? Se poi me lo allatti ti dò un 'benefit'? Se poi me lo tieni nei weekend dopo la nascita arriva pure la mancia, sai, io sono mamma lavoratrice...
Mascherare da 'gesto caritatevole' quello che è un puro atto di egoismo contemporaneo è ancora più egoista.
C'è poi da chiedersi come crescerà questo bambino, con quali riferimenti di 'amore' diventerà grande, con il pensiero che basti pagare un 'tot' per comperare un feto, tanto basta avere i soldi perché, sia chiaro, questi 'gesti d'amore' li fanno solo quelli con la casa a Cortina, perché uno sfigato si tiene quello che ha, ed è già abbastanza, al massimo un cane.
Quando diventerà grande, l'adolescente comincerà a pensare "come hanno fatto a generarmi?"... per poi arrivare a comprendere che le 'due madri' (o i due padri, in altro modo) hanno comperato un/a padre/madre di passaggio (pure connivente e complice del misfatto), forse un morto di fame che ha venduto il proprio seme per disperazione.
Insomma, un quadretto da schifare, non si capisce se diano più la nausea le due madri/padri o il singolo (ignoto) padre/madre.
La maggior parte delle famiglie sono sane se seguono le regole di quella che debba essere la famiglia tradizionale. Una famiglia può essere benissimo matriarcale, lo sono la maggior parte delle famiglie friulane, area di cui io sono originario, dove le donne sono le vere 'guide' della casa ma anche dell'azienda (una per tutte, la storica famiglia Tosolini, leader nel mondo delle grappe), quando questa ci sia.
Una famiglia matriarcale non contraddice il senso più stretto di famiglia. Anzi, lo rafforza, perché equipara nella conduzione della stessa l'uomo e la donna. In realtà la maggior parte del disagio è stato costruito 'ad arte' da oltre mezzo secolo di televisione, cinema e altri mezzi di comunicazione, con storie costruite appositamente e propinate da interminabili polpettoni spesso americani, parto di una realtà quella sì, dove il senso della famiglia è stato completamente stritolato e mesmerizzato a favore di una società atomizzata, dove il singolo viene preferito dal 'potere' perché più facilmente condizionabile.
E i risultati si vedono nelle follie delle università americane e, ora, purtroppo, anche europee, come l'ultimo triste codice della cosiddetta 'inclusione' sviluppato dall'Università di Bari che, per fortuna, adesso Donald Trump sta smontando pezzo per pezzo, anche con metodi poco ortodossi, ma da cowboy.
Ben diversa la situazione di chi, per vari motivi, si trovi obbligato a crescere un figlio da solo/a, comunque frutto di un'unione, di qualsiasi tipo essa sia, comunque frutto di un uomo e di una donna. Alternative non ce ne sono. Soltanto la pretesa di un'umanità che ha dimenticato l'umanità stessa e le regole base di quella che sia la famiglia e del suo significato. Mai come in questo caso, meglio soli che accompagnati.
La famiglia tradizionale, patriarcale o matriarcale che sia, è l'unica risposta reale e valoriale a quel mondo moderno che, attraverso il miraggio di presunte relazioni alternative, ci illude di regalarci nuove libertà, mentre in realtà ci fa solo affondare nelle sabbie mobili di un modernismo senza ritorno.

Inter a mani vuote, stavolta gli 'aiutini' non sono bastati

Così i 'social' del Napoli
L'Inter perde lo scudetto e il Napoli lo vince, l'Invincible Armada nerazzurra batte un altro colpo a vuoto e, dopo la Coppa Italia, vede sfumare anche il proprio secondo obiettivo stagionale.
Adesso l'ultimo trofeo da alzare diventa obbligato, sebbene sia il più importante, ovvero la Champions League nella finale di Monaco di Baviera contro il Paris Saint Germain di Gianluigi Donnarumma.
L'Inter perde lo scudetto sebbene anche in questo caso il proprio finale di campionato se lo fosse apparecchiato molto bene: dapprima una campagna di stampa allucinante, condotta con la connivenza della Gazzetta dello Sport, con la quale la società riusciva a dimostrare l'indimostrabile, l'incredibile, ovvero una presunta serie di torti subiti da parte della classe arbitrale, e questo dopo la partita pareggiata in casa contro la Lazio per 2-2, in cui la squadra romana aveva pareggiato all'ultimo minuto con un rigore solare per un fallo di mano nettissimo di Bisseck, mentre contemporaneamente al Napoli veniva tolto un rigore nettissimo, che avrebbe potuto valere lo scudetto in anteprima, per un presunto fallo su cui il VAR non avrebbe nemmeno dovuto (o potuto) intervenire.
Secondo alcune fonti 'neutrali' sarebbero invece stati ben 24 gli errori arbitrali chiaramente a favore del club di Giuseppe Marotta nel corso del campionato.
In maniera spudorata, l'Inter ha poi chiesto di poter giocare i due anticipi nel giorno di mercoledì, con un Napoli a pezzi. Una richiesta accolta a metà, perché anche la giornata di venerdì non giocava certamente a favore della squadra partenopea, giunta a questo finale di campionato con il fiatone.
Infine, contro il Como, la squadra nerazzurra ha avuto anche il vantaggio della espulsione di Pepe Reina, con un cartellino rosso nato per l'ennesima chiamata del VAR a favore del club 'marottiano'.
Eppure, malgrado tutti gli sforzi fatti, alla fine, la Marotta League l'ha vinta il Napoli, meritatamente, sul campo. Giustizia è fatta.

venerdì 23 maggio 2025

Nike e lo studio sui giovani atleti 'transgender': il silenzio che fa rumore

La 'home page' del sito di "Outkick"
È passato quasi un mese da quando il sito conservatore "OutKick" ha rivelato che l'azienda Nike avrebbe finanziato uno studio sui giovani atleti 'transgender'. Da allora, né l’azienda né i principali esponenti democratici statunitensi hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche sul tema.
A rompere il silenzio ci hanno pensato alcuni esponenti repubblicani, come il deputato Burgess Owens (Utah), che ha definito l’iniziativa “pura malvagità”, accusando la Nike di “sperimentare sui bambini per un’agenda politica”.
Il caso riguarda uno studio su minorenni sottoposti a bloccanti della pubertà e ormoni per la transizione che, secondo i critici, metterebbe a rischio la salute dei partecipanti.
"OutKick" ha cercato invano un commento da parte di figure come Alexandria Ocasio-Cortez, Gavin Newsom e Nancy Pelosi. Quest’ultima ha dichiarato di “non aver capito” la domanda prima di allontanarsi dai giornalisti.
Nel frattempo, il dibattito si infiamma, tra chi denuncia una manipolazione ideologica e chi vede in queste polemiche un presunto attacco ai cosiddetti diritti 'transgender'. Ma il silenzio di Nike e dei leader democratici continua ad alimentare sospetti e tensioni.

Mondiali hockey ghiaccio: Danimarca shock, Canada ko ai quarti all'ultimo minuto

La 'home page' della IIHF celebra l'impresa
Con un gol decisivo di Nick Olesen a soli 49 secondi dalla fine, la Danimarca ha sorpreso il Canada e ha conquistato una vittoria storica nei quarti di finale dei Mondiali di hockey, imponendosi per 2-1 (0-0, 0-0, 2-1) contro una squadra infarcita di 'stelle'.
I danesi, sul ghiaccio di casa di Herning, hanno mostrato grande determinazione durante tutto il terzo periodo, mantenendo alta la pressione e trovando il pareggio grazie a Nikolaj Ehlers, attaccante dei Winnipeg Jets, che ha segnato con l’uomo in più (e la porta sguarnita) a meno di tre minuti dal termine.
Il Canada aveva aperto le marcature al minuto 5'17" del terzo tempo con un gol di Travis Sanheim, dopo aver dominato nei primi due periodi con 30 tiri diretti al portiere danese Frederik Dichow, senza però riuscire a concretizzare le occasioni.
Nel finale, una Danimarca sempre più aggressiva ha messo in difficoltà il Canada, costringendo il 'goalie' Jordan Binnington a una serie di interventi decisivi per mantenere la propria squadra in partita. Tuttavia, l’assalto danese ha avuto successo con la rete di Olesen, chiudendo clamorosamente la sfida.
Già nel secondo periodo, Morten Poulsen sembrava aver portato in vantaggio la Danimarca con un gol su contropiede, ma la rete era stata annullata per un passaggio irregolare effettuato con il guanto.
Nonostante una formazione ricca di talento, con campioni come il capitano Sidney Crosby, l’MVP della stagione NHL 2024, Nathan MacKinnon, e lo stesso Binnington, il Canada ha dovuto abbandonare la competizione, lasciando spazio alla straordinaria impresa danese.

giovedì 22 maggio 2025

Trump attacca il governo sudafricano e inaugura il White Lives Matter

L''home page' di Fox News dedicata all'argomento
Donald Trump
ha finalmente messo in evidenza le tante violenze compiute dal governo 'nero' di Pretoria ai danni della popolazione bianca, gli Afrikaner.
Si inaugura così l'epoca del "White Lives Matter" grazie a quella che molti quotidiani hanno definito 'nuova imboscata' dopo quella avvenuta nei confronti del presidente ucraino Volodymyr Zelenski.
Stavolta è così toccato al Presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa.
Durante l'incontro aperto ai giornalisti, Trump ha accusato il governo sudafricano di non proteggere gli agricoltori bianchi, parlando di "genocidio" degli Afrikaner e chiedendo spiegazioni ufficiali.
Davanti a un imbarazzato Ramaphosa, Trump ha improvvisamente fatto oscurare le luci dello Studio Ovale e mostrato un video di circa quattro minuti con scene di manifestazioni al grido di "Kill the Boer, the farmer" e immagini di croci bianche che, secondo Trump, avrebbero dovuto rappresentare agricoltori bianchi uccisi.
Il Presidente ha anche mostrato alcuni articoli di stampa a sostegno delle proprie accuse, parlando di "intere famiglie di bianchi in fuga". "E' molto triste da vedere", ha commentato Trump.
Ramaphosa ha provato piu' volte a intervenire, ma senza successo. A un certo punto il presidente sudafricano ha invitato a discutere "con calma". "Nelson Mandela - ha dichiarato - ci ha insegnato che, in caso di problemi, le persone devono sedersi attorno a un tavolo e parlarne".
Elon Musk, nato in Sud Africa, era presente nello Studio Ovale ed è tra i più accaniti accusatori del governo di Pretoria.
La settimana scorsa gli Stati Uniti hanno accolto 49 afrikaners, a cui verra' riconosciuto un percorso accelerato per ottenere la cittadinanza americana e benefici pagati dai contribuenti americani. Una scelta in contrasto con la dura politica migratoria avviata da gennaio dalla Casa Bianca.
Il Sudafrica è nel mirino di Trump da tempo anche per altri motivi, tra cui l'aver denunciato Israele alla Corte internazionale di giustizia per genocidio.

sabato 17 maggio 2025

Non c'è bisogno di Giorgia al tavolo dei Morti Viventi

Il tavolo dei 'volonterosi': non pare l'ultima cena? (immagine Corriere)
Il can-can sollevato, è bene dirlo, soltanto a Sinistra, a causa dell'assenza ai colloqui di Tirana che hanno visto alcuni dei cosiddetti 'leader' europei partecipanti al gruppo degli altrettanto cosiddetti 'volenterosi' a fianco, fa il paio con l'atteggiamento guerrafondaio tenuto dal PD e dai suoi amichetti in questi anni di conflitto russo-ucraino.
Quando c'è da sposare una qualsiasi tesi, si può stare certi che, da quelle parti, 'cannino' malamente qualsiasi posizione.
Dopo essersi trasformati in 'partito della guerra' cercando di attaccarsi al treno europeo e al pupazzo animato di Rimbam-Biden, la Sinistra italica si è gettata a capofitto nel sostegno al 'fiden alleaten' Volodymyr Zelensky.
Da questo punto di vita, Giorgia Meloni, non è stata da meno ma, seppur un filino troppo tardi, ha avuto il buon gusto di battere in ritirata comprendendo, e non ci voleva molto, come il quadro internazionale, con l'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, fosse completamente cambiato.
Il gruppo dei Volonterosi ormai è ridotto da un'accozzaglia di Dead Men Walking, politici rigettati in patria, primo fra tutti un Emmanuel Macron che ormai non sa più a cosa attaccarsi per giustificare la propria permanenza a una leadership che, inevitabilmente, perderà con le prossime elezioni, e umiliato in mondovisione da Trump nella famosa scenetta del 'cadreghino' in Vaticano. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz, unico nella storia della democrazia tedesca a non essere approvato dal Bundestag alla prima tornata di votazioni, fa il paio, cercando di mettersi nella scia della connazionale Ursula Von der Leyen, classica esponente dei poteri forti delle banche mondiali e zerbino conclamato dei 'neocon' americani. Che dire poi di Keir Starmer, primo ministro inglese anche lui alle prese con un'ondata di proteste interne e costretto a ribaltare la propria politica 'sinistrorsa' trasformandosi in un Nigel Farage qualunque nei confronti dei lavoratori provenienti dall'estero? Per non parlare del polacco Donald Tusk, altro personaggio pronto alla 'defenestrazione' alle prossime elezioni polacche.
Bene ha fatto la Meloni a non mischiarsi con simili personaggi, e primo fra tutti Zelensky, ormai disprezzato in patria sia da coloro che la guerra la vorrebbero continuare 'fino all'ultimo ucraino' e che lo vedono quasi come un traditore della Patria, sia da coloro che da tempo vorrebbero che la si finisse con il suono delle bombe, con Kiev da tempo condannata alla sconfitta, inutilmente protesa a un confronto alla pari con Mosca che non può avere e che non le compete.
Un'apertura saggia e importante, quella del primo ministro italiano, alla ricerca di future rinnovate partnership con Mosca, vero punto di riferimento fondamentale per un nuovo sviluppo dell'economia italiana e continentale. Un continente che, però, non può certo sentirsi rappresentato dall'accozzaglia di politicanti ritrovatisi a Tirana. Meglio restarne fuori e non sporcarsi le mani.

Wet Leg, il fenomeno indie-rock dall’Isola di Wight

Un estratto dal video di "Chaise Longue"
Li ascolti per caso, magari allegati a una serie di 'mix' concantenati a una serie di artisti 'indie' più o meno recenti, nel mio caso Magdalena Bay.
I Wet Leg, band britannica nata nel 2019 sull’Isola di Wight, hanno conquistato il panorama musicale con il loro sound fresco e ironico. Il duo, formato da Rhian Teasdale ed Hester Chambers, ha debuttato nel 2021 con il singolo "Chaise Longue", diventato virale e acclamato dalla critica.
Nel 2022, il loro primo album "Wet Leg" ha raggiunto il vertice delle classifiche nel Regno Unito e in Australia, consolidando il loro successo internazionale.
Dopo anni di tour, nel 2025 la band ha annunciato il secondo album, "Moisturizer", anticipato dal singolo "Catch These Fists".
Con un mix di post-punk e indie-pop, i Wet Leg continuano a sorprendere con testi ironici e melodie accattivanti, affermandosi come una delle band più interessanti della scena alternativa.

giovedì 15 maggio 2025

Corman: innovazione e salute al servizio delle persone

Un momento della conferenza stampa (foto Bordignon)
Nell'elegante 'location' di Casa Lago, sita nel centro di Milano, si è tenuta la conferenza stampa istituzionale di Corman, storica azienda italiana del 'consumer healthcare'.
Fondata nel 1947, Corman continua a crescere con soluzioni innovative e sostenibili.
Due i progetti chiave annunciati: la seconda edizione della campagna “Dai Valore al tuo Cuore”, con OMRON Healthcare, e il lancio della linea di medicazione Presteril Honey Pro, basata sul miele medicale.
Il CEO, Giorgio Mantovani, ha evidenziato la forte espansione dell’azienda, favorita da collaborazioni con Omron, Servier e Norgine. La sostenibilità è centrale: “Abbiamo avviato la certificazione B-Corp, diventando Società Benefit”, ha dichiarato il presidente, Guido Mantovani.
Corman rafforza la sua presenza in farmacia con prodotti innovativi e servizi di telemedicina.
Il 17 maggio partirà inoltre la campagna “Dai Valore al tuo Cuore”, con 'screening' gratuiti in 14 città italiane per sensibilizzare sulla prevenzione cardiovascolare.

Qui sotto altre immagini della conferenza stampa (foto Bordignon):

Colombia: il dramma senza fine del reclutamento forzato di minori

La bandiera colombiana (foto David Restrepo per Unsplash)
Il reclutamento forzato di minori da parte di gruppi armati illegali continua a essere una questione allarmante in Colombia, con numeri che evidenziano la gravità del fenomeno.
Secondo le recenti denunce, solo nei primi quattro mesi del 2025 sono stati confermati 21 casi di bambini e adolescenti sottratti alle loro famiglie e costretti a unirsi a gruppi armati.
Le statistiche del 2024 mostrano un quadro ancora più preoccupante, con ben 541 casi registrati, la maggior parte dei quali nel dipartimento del Cauca, che da solo ha contato 360 reclutamenti forzati.
La televisione colombiana Telemedellín ha evidenziato che i minori coinvolti provengono da diverse comunità: undici appartengono alla popolazione indigena, tre sono afro-colombiani e sette non hanno un'etnia determinata. Inoltre, i mesi di gennaio, marzo, aprile e maggio hanno visto un picco particolarmente alto di episodi di reclutamento.
Tra i gruppi armati ritenuti responsabili di questi crimini figurano i dissidenti delle Farc del Estado Mayor Central, l'Eln e la Seconda Marquetalia, i quali continuano a perpetrare violenze e ad aggravare la crisi sociale e umanitaria del paese. Il coinvolgimento dei minori nei conflitti armati non solo viola i loro diritti fondamentali, ma li espone a situazioni di estrema vulnerabilità, privandoli della possibilità di vivere un’infanzia dignitosa e sicura.
Le organizzazioni per la tutela dei diritti umani e le autorità colombiane continuano a lavorare per contrastare questa tragedia, con iniziative volte a proteggere i minori a rischio e a garantire loro un futuro lontano dalla violenza. Tuttavia, il problema persiste, rendendo necessaria una risposta forte e coordinata per fermare questo drammatico fenomeno e assicurare ai bambini colombiani un domani migliore.

Brasile: Carla Zambelli condannata a 10 anni di prigione

Carla Zambelli (foto Facebook)
La Corte Suprema brasiliana ha condannato la deputata Carla Zambelli a 10 anni di prigione per accesso abusivo del sistema elettronico del Consiglio brasiliano di Giustizia, avvenuto nel 2023.
La sentenza, resa pubblica dall’Agência Brasil, è stata decisa con il voto dei giudici Alexandre de Moraes, Flávio Dino, Cristiano Zanin, Luiz Fux e Cármen Lúcia.
Oltre alla pena detentiva, Zambelli perderà il suo seggio alla Camera dei deputati e dovrà pagare due milioni di reais (circa 317mila euro) per danni morali collettivi.
La somma dovrà essere divisa con Walter Delgatti, l’hacker coinvolto nella vicenda, condannato a otto anni e tre mesi di prigione.
Secondo la Procura generale, Zambelli sarebbe stata l’autrice intellettuale dell’accesso, utilizzato per emettere un falso mandato di arresto contro il giudice Alexandre de Moraes.
La deputata, esponente dello stesso partito dell’ex presidente Jair Bolsonaro, ha dichiarato di essere vittima di persecuzione politica e ha negato ogni responsabilità. Tuttavia, avrà la possibilità di presentare ricorso contro la decisione della Corte Suprema.
Un caso giudiziario che potrebbe avere conseguenze rilevanti sulla politica brasiliana.

mercoledì 14 maggio 2025

Oropan premiata a Milano, un successo di "Padre in Figlio"

La famiglia Forte al completo (foto Bordignon)
L’ennesimo successo per l’imprenditoria pugliese arriva dalla provincia di Milano, dove, presso i saloni del Museo dell’Alfa Romeo di Arese, il marchio altamurano Oropan ha ricevuto il “Premio di padre in figlio - Il gusto di fare impresa” nella categoria “Fratelli al Comando”.
Un riconoscimento che diventa l’ultimo di una lunga fila per una realtà che trae le sue origini nel 1956 e che celebra un’azienda che ha fatto della tradizione di famiglia e dei suoi valori la propria forza, un dato importante, visto che ben il 75% delle imprese italiane è a controllo familiare. E presenti a Milano c’erano Vito Forte, fondatore dell’azienda, i figli Franco, nel ruolo di Direttore Commerciale, Daniele, Direttore Tecnico, e Lucia, amministratore delegato e CEO, che racconta così tutta la soddisfazione di famiglia: "Questo premio è un riconoscimento potentissimo di grande valore per il percorso portato avanti insieme a nostro padre e a tutti i collaboratori Oropan. Percorso fondato su tre leve strategiche: crescita internazionale, innovazione responsabile e sostenibile, cultura d'impresa orientata al capitale umano e all'etica. Proseguiremo in questo percorso guidati dai valori di forza, coraggio, competenza e legalità valori che ci ha insegnato nostro padre e che hanno indirizzato il nostro percorso".

Qui sotto altre foto della serata (foto Bordignon)

Tour della Salute 2025: prevenzione e benessere nelle piazze italiane

Le tappe del Tour (foto Bordignon)
Torna il Tour della Salute, l’evento itinerante dedicato alla prevenzione e alla promozione di stili di vita sani, che dal 2018 ha offerto circa 60mila consulti medici gratuiti. In un periodo in cui l’accesso alle cure può essere complesso, questa iniziativa rappresenta un prezioso supporto per la comunità, aiutando a individuare patologie e problemi di salute prima che possano diventare gravi.
Promossa da ASC Attività Sportive Confederate, con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il contributo di EG STADA Group, la manifestazione punta quest’anno anche a sensibilizzare i cittadini sull’importanza dell’aderenza terapeutica, grazie al patrocinio della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie.
Il Tour prenderà il via il 17 maggio a Cremona e attraverserà 15 città italiane, concludendosi il 26 ottobre a Frosinone. Ogni tappa, della durata di due giorni, ospiterà un villaggio della salute con otto ambulatori dove sarà possibile effettuare consulti gratuiti cardiologici, reumatologici, psicologici e nutrizionali, oltre a test audiometrici e dell’equilibrio. La novità di quest’anno è lo sportello dedicato alla salute orale, insieme a uno spazio per colloqui con veterinari sulle problematiche degli animali da compagnia.
Il Tour promuove anche l’attività fisica, fondamentale per il benessere psicofisico. Specialisti della rete ASC coinvolgeranno il pubblico in dimostrazioni sportive, giochi e attività aggregative per sensibilizzare sull’importanza del movimento.
Guido Bertolaso, assessore al Welfare della Regione Lombardia, ha sottolineato: “La prevenzione è fondamentale per la qualità della vita e per ridurre i costi del sistema sanitario, che potrebbero diventare insostenibili in futuro.”
Il Tour della Salute 2025 si conferma un appuntamento chiave per portare la prevenzione direttamente nelle piazze, rendendola accessibile a tutti.

Qui sotto, altre foto della conferenza stampa (foto Bordignon)

domenica 11 maggio 2025

Putin tende la mano alla pace, proposti nuovi colloqui con l'Ucraina

La 'home page' di "Sputnik News"
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha affermato che questa domenica chiederà al presidente turco Recep Tayyip Erdogan di organizzare il 15 maggio a Istanbul negoziati diretti tra Mosca e Kiev, non escludendo che questo possa portare ad un cessate il fuoco esteso.
Putin ha affermato: "Proponiamo che le autorità di Kiev riprendano i negoziati interrotti alla fine del 2022, riprendendoli direttamente e senza precondizioni. Proponiamo di iniziare senza indugio giovedì prossimo, 15 maggio, a Istanbul, dove si erano svolti in precedenza e dove erano stati interrotti".
Per Putin "Mosca ha ripetutamente avanzato iniziative per un cessate il fuoco, ma Kiev le ha sabotate. Kiev ha violato 130 volte la moratoria di 30 giorni sugli attacchi agli impianti energetici e quasi cinque mila volte la tregua di Pasqua".
Il presidente russo ha poi aggiunto: "Siamo determinati ad avere negoziati seri per eliminare le radici del conflitto. Non escludiamo che durante questi colloqui saremo in grado di accordare un nuovo tipo di cessate il fuoco".
Per Putin "un vero cessate il fuoco, che verrebbe rispettato non solo dalla Russia, ma anche dalla parte ucraina, sarebbe il primo passo verso una pace sostenibile a lungo termine, e non un prologo alla continuazione del conflitto armato dopo il riarmo, il rifornimento delle Forze Armate ucraine e il frenetico scavo di trincee e nuove roccaforti. Chi ha bisogno di una pace del genere?".
Putin si è infine rivolto agli stati europei, sia a quelli che, più o meno apertamente, lo appoggiano (Serbia, Slovacchia e Ungheria) o comunque mantengono posizioni abbastanza neutrali, sia a quelli che invece lo osteggiano chiaramente, appoggiando la guerra di resistenza ucraina. La proposta russa di riprendere i negoziati diretti con Kiev dal 15 maggio a Istanbul è intesa a chi "in Occidente" sia interessato a porre fine al conflitto in Ucraina. "Abbiamo trasmesso questo a quelli dei nostri colleghi in Occidente che secondo la mia opinione, mi sembra, stanno sinceramente cercando di risolvere la situazione", ha sottolineato il presidente russo che, durante la recente Parata della Vittoria, ha ricevuto la visita di numerosi leader da ogni parte del mondo.
Non è mancata, in ogni caso, la risposta all'ennesima richiesta intimata dai Paesi dell'Unione Europea schierati a fianco di Kiev: Putin ha definito "rozzi" gli "ultimatum" lanciati dai leader dei Paesi cosiddetti 'volenterosi', che hanno minacciato nuove pesanti sanzioni contro la Russia se non accetterà un cessate il fuoco di 30 giorni. "Stanno ancora cercando, lo vediamo anche ora, di parlarci in modo rozzo e con l'aiuto di ultimatum", ha affermato Putin in una dichiarazione notturna ai giornalisti, ripresa dall'agenzia Ria Novosti.

sabato 10 maggio 2025

Milano, esercitazione in metrò, simulato un attacco terroristico

Un momento dell'esercitazione (foto Carabinieri)
Esercitazione antiterrorismo nella metropolitana di Milano durante la notte.
Coordinata dal Comando Provinciale dei Carabinieri, la prova è servita per testare la capacità di risposta verso situazioni ad alto rischio e minacce terroristiche in ambito urbano.
E' stato simulato un attacco da parte di soggetti armati a bordo di un mezzo pubblico, con presa di ostaggi e rischio esplosivo, presso l’area della fermata metropolitana "San Donato".
Lo scenario ha richiesto l’intervento congiunto del Gruppo di Intervento Speciale (GIS), delle Aliquote di Primo Intervento (API) di Milano e Brescia, delle Squadre Operative di Supporto (SOS) del 3° Reggimento Carabinieri "Lombardia", negoziatori, un team di artificieri, equipaggi del Nucleo Radiomobile di Milano e della Compagnia Milano Porta Monforte.
Durante l’evento sono state testate le procedure di negoziazione, cinturazione dell'area, neutralizzazione della minaccia e gestione degli ostaggi. Particolare rilievo - fanno sapere i carabinieri - ha avuto ATM, che ha collaborato attivamente garantendo il supporto tecnico-logistico. (fonte: MIANEWS)

Parata della Vittoria, a Mosca anche Steven Seagal

Steven Seagal durante la Parata della Vittoria
C'era anche Steven Seagal alla Parata della Vittoria andata in scena a Mosca, sulla Piazza Rossa, in occasione del 9 maggio.
L'attore nato in Michigan nel 1952 e, per parte di padre, nipote di immigrati ebrei russi (il nome della famiglia paterna era Siegelman). ha da sempre sostenuto la Russia e il governo di Vladimir Putin, da cui nel 2016 ha ricevuto la cittadinanza russa e, nel 2023, l'Ordine dell'Amicizia.
Seagal ha anche presentato, nel 2024, un documentario sulla guerra nel Donbass ("In the name of justice"), in cui lo stesso Seagal si reca sui luoghi della guerra, visitando alcune delle aree occupate dalle forze armate russe, arrivando anche nella città simbolo di Mariupol.
In un passaggio, l'attore afferma di avere scritto una lettera al presidente russo Putin, per ribadirgli il proprio sostegno. In un passaggio, Seagal dice: "Ora vedremo chi sono i nostri veri connazionali, chi sono i nostri amici e chi sono i nostri nemici. Starò al fianco del mio presidente e combatterò al suo fianco. Se necessario, morirò accanto al mio presidente".

giovedì 8 maggio 2025

Cosmos 482: il misterioso rientro di una sonda sovietica dopo 53 anni

Dopo più di mezzo secolo, la sonda Cosmos 482, lanciata dall'ex Unione Sovietica nel 1972 con l'obiettivo di raggiungere Venere, potrebbe rientrare sulla Terra nei prossimi giorni.
Secondo la NASA, il rientro è previsto tra il 7 e il 13 maggio, con la possibilità che alcuni suoi frammenti raggiungano la superficie terrestre.
L’astronomo Marco Langbroek, dell'Università di Delft, avverte che l’impatto è difficile da prevedere, poiché la traiettoria di rientro è lunga e poco profonda.
La data più probabile, secondo le sue stime, è il 10 maggio, con un margine di errore di 1,5 giorni.
La sonda, con una massa inferiore ai 500 chili, potrebbe comportare rischi simili a quelli di un meteorite. Il Cosmos 482 faceva parte di un progetto più ampio per esplorare Venere, ma non riuscì a lasciare l’orbita terrestre e si separò in più frammenti. Due pezzi sono già caduti, mentre gli altri hanno continuato a orbitare per 53 anni. (fonte: AGI)

sabato 26 aprile 2025

Zara Larsson si confessa: "Adoro essere al centro dell'attenzione"

Zara Larsson nell'articolo del "Daily Star"
Fari puntati su Zara Larsson, la cantante svedese nativa di Solna, classe 1997, famosa già fin dalla sua più giovane età quando, ad appena 10 anni, vinse il 'talent show' "Swedish's Got Talent".
Un'abitudine al successo e a finire nel centro dell'attenzione per il successo mai negata dalla stessa Larsson, come scrive nella sua intervista il 'tabloid' inglese "Daily Star": "Fin da quando ero bambina sono sempre stata preparata per diventare una celebrità. Mi piace tutto di quello che questo comporta, anche se non immaginavo come sarebbe stato avere la propria privacy sempre invasa. Ma sono pronta e preparata per tutto questo, mi piace, non posso negarlo".
Nel suo nuovo 'single' "Pretty Ugly" canta: "A volte una ragazza non vuole comportarsi bene". Parole e musica paragonate al periodo in cui furoreggiava il brano "Dirrty" di Christina Aguilera, la cosiddetta "Dirrty Era".
"Christina è sempre stata nella mia personale 'top 3' degli artisti - replica la Larsson -, ma non credo che il mio video dia una sensazione di 'dirty', assolutamente. Lascerò comunque decidere a voi".
Cinque MTV Europe Music Awards, quattro Grammis, tre Nickelodeon Kids' Choice Awards, un anno fa era uscita la sua 'hit' "Symphony", con oltre 12 milioni di visualizzazioni su TikTok. "Non so come sia successo, ma è una cosa che mi ha fatto molto ridere. Certe cose però nascono da sole e non possono essere controllate" , conclude la Larsson.

Suicida Virginia Giuffré, accusò Jeffrey Epstein e il principe Andrea

La copertina del sito di Fox News con la notizia
Virginia Giuffré
, grande accusatrice del principe Andrea d'Inghilterra e dell'ormai defunto imprenditore Jeffrey Epstein per violenze sessuali, si è suicidata in Australia. Ne ha dato notizia la famiglia.
Di nazionalità statunitense, 41 anni, la Giuffré è stata ritrovata priva di vita nella sua casa in Australia.
Aveva accusato il defunto miliardario statunitense Epstein di averla usata come schiava sessuale e il principe Andrea di averla stuprata quando aveva 17 anni. Il fratello di re Carlo III, dopo avere ripetutamente negato ogni accusa, aveva evitato il processo pagando un risarcimento multimilionario.
All'inizio di aprile era stata dimessa dal Sir Charles Gairdner Hospital di Perth, una settimana dopo aver raccontato sul proprio profilo Instagram che le sarebbero rimasti solo "quattro giorni di vita" in seguito a un "drammatico incidente stradale" (uno scontro con uno scuolabus, ndr) e aun non meglio 'precisato problema ai reni. Secondo quanto riportato invece dal TgCom, il magazine americano "People" aveva raccolto nuove dichiarazioni della donna. Nell'intervista, la Giuffré aveva cambiato versione sui lividi mostrati su Instagram, lasciando intendere che non erano dovuti all'incidente stradale, ma a "problemi con l'ex marito", dalla quale si era separata a inizio anno. Inoltre, aveva specificato che i medici le avevano lasciato "quattro giorni di vita. Ma solo se in quel lasso di tempo non mi avessero curato", aveva aggiunto. Anche attorno all'incidente, però, aveva palesato timori che lo scontro con lo scuolabus non fosse stato casuale.
"Si è suicidata nella sua fattoria dopo essere stata vittima per tutta la vita di abusi e traffici sessuali", hanno dichiarato i parenti. "Alla fine il peso degli abusi è stato così pesante che per Virginia è diventato insopportabile gestirlo", ha aggiunto la famiglia della donna ricordandone "l'incredibile coraggio e il suo spirito amorevole". La Giuffré lascia tre figli: Christian, Noah ed Emily.

Florence Pugh tra applausi e trasparenze alla 'prima' di "Thunderbolts"

Florence Pugh sexy nell'articolo del "Daily Star"
Grande successo per la 'prima' di "Thunderbolts", il nuovo film della Marvel, avvenuta a Londra.
Al centro dell'attenzione è stata Florence Pugh che, nel film, interpreta il doppio personaggio di Yelena Belova e della Vedova Nera in quello che è il 36° film del Marvel Cinematic Universe (MCU) e l'ultimo della cosiddetta "Fase Cinque".
La Pugh, attrice britannica nativa di Oxford, classe 1996, è stata applaudita sia per quella che è stata considerata una grande interpretazione (nel 2020 ottenne la candidatura all'Oscar come miglior attrice non protagonista per il film "Piccole donne"), sia per l'abito bianco trasparente che ha mostrato generosamente le proprie forme al pubblico.
Nel complesso, la serata è stata un evento di grande richiamo, con il cast al completo che ha sfilato sul 'red carpet', suscitando l'entusiasmo dei fan e dei media presenti.

lunedì 21 aprile 2025

In Giappone il nuovo paradiso del sesso è Okubo Park

Un'immagine di Okubo Park da TikTok
E' un servizio molto particolare quello proposto dall'agenzia AGI nella giornata di Pasqua appena trascorsa: l'argomento è, manco a farlo apposta, il sesso. In questo caso il turismo sessuale esploso in questi tempi in Giappone, con un espresso riferimento alle 'giovani donne' che affollano il Parco Okubo nella 'frenetica vita notturna del quartiere di Kabukicho'. Non ci sono dati ufficiali, prosegue l'articolo, ma basta fare due passi per il parco per rendersi conto che sempre più uomini stranieri vi si recano dopo aver visto i video su Instagram e TikTok.
La zona vicino a Kabukicho sarebbe diventata un'attrazione turistica per i fan dell'argomento e, secondo il racconto di una ragazza intervistata, metà dei suoi clienti sarebbero stranieri.
E ancora, un'altra ragazza prosegue: "Dato che non sanno comunicare in giapponese, scrivono 'quanto costa?'" sui loro telefoni con un traduttore automatico", aggiungendo che gli uomini che frequentano l'Okubo Park provengono solitamente dalla Corea del Sud, dalla Cina o da Taiwan, ma anche dal Nord America e dall'Europa.
Le ragazze sostengono di lavorare per conto proprio, senza protettori. Portano i clienti nei vicini "love hotel" e fanno pagare in media dai 15.000 ai 30.000 yen (dai 100 ai 200 dollari) l'ora.
Secondo Arata Sakamoto, direttore di Rescue Hub, un rifugio creato da una Ong per le prostitute dell'Okubo, sempre più donne si prostituiscono perché hanno bisogno di guadagnare, mentre dieci anni fa non era comune vedere donne giapponesi lavorare come prostitute per strada. Ma dopo la pandemia di COVID-19, "le giovani donne hanno iniziato a vendere sesso a prezzi bassi".
In Giappone è proibito il sesso a pagamento che prevede la penetrazione e nel caso sono le lavoratrici del sesso a dover affrontare multe e persino pene detentive, al contrario dei clienti. (fonte: AGI)


Qui sotto alcune immagini tratte dalla 'top 20' delle attrici porno giapponesi...
18° posto: Ameri Ichinose

9° posto: Kaho Shibuya

7° posto: Saeko Matsuhita

1° posto: Yua Mikami

Vinitaly 2025: cresce il fenomeno dell'enoturismo in Puglia

Un rappresentante di AIS Puglia al Vinitaly 2025 (foto Bordignon)
Durante la 57.a edizione del Vinitaly, un’analisi di Coldiretti e Terranostra diffusa in occasione del Consiglio nazionale dell’associazione agrituristica cresca il fenomeno dell’enoturismo con un aumento previsto delle presenze del 10% rispetto allo scorso anno. Una chiara indicazione per sottolineare come il turismo del vino stia acquisendo a livello economico un peso sempre maggiore e rappresenti una risorsa per l’intero Paese.
In Puglia, nel Leccese, si combinano degustazioni reali a tour virtuali della cantina e della vigna con gli occhiali 3D, ma si può anche fare pilates o yoga tra i filari o osservare le stelle e le costellazioni sorseggiando un calice di rosso con l’astrotasting. A trainare il fenomeno – rileva Coldiretti Puglia - è soprattutto la spinta all’innovazione che viene dalle aziende vitivinicole, capaci di intercettare la domanda verso un tipo di turismo sempre più esperienziale che proviene da italiani e stranieri.
Alle tradizionali degustazioni si sono così aggiunte attività che vanno dall’arte allo sport fino al wellness.
Un segnale importante viene in tale ottica anche dal nuovo piano dell'Unione Europea per il vino – ricorda Coldiretti - presentato dalla Commissione Europea che riconosce l'enoturismo come un elemento chiave per diversificare e rafforzare il settore vinicolo europeo, contribuendo allo sviluppo economico delle regioni rurali e rispondendo alle nuove tendenze del mercato.
La presidente dell'associazione Terranostra, Dominga Cotarella, sottolinea: "Solo i produttori di vino possono raccontare con autenticità la naturalità del loro prodotto: conoscono ogni fase, dalla vigna alla bottiglia, e ne custodiscono storia, territorio e passione – sottolinea -. Questo legame diretto diventa un valore aggiunto per i consumatori sempre più attenti alla sostenibilità e alla trasparenza. In questo contesto, l’enoturismo sta diventando un potente volano di sviluppo per le aree interne, favorendo economia locale, valorizzazione culturale e promozione di pratiche agricole virtuose".
Secondo Coldiretti Puglia l’enoturismo, se adeguatamente promosso in Puglia, potrebbe essere un moltiplicatore di ricchezza, con un aumento potenziale del 20% di turisti e un valore aggiunto che potrebbe aumentare di 480 milioni di euro, valorizzando attraverso i vini il territorio anche in chiave turistica e recuperando le antiche tradizioni legate alla cultura enogastronomica. Il tutto sulla base dei dati dello studio di SRM del gruppo Intesa Sanpaolo, secondo cui la Puglia presenta grandi potenzialità nella diversificazione dell’offerta turistica, proprio attraverso l’enogastronomia.
Un turista italiano su tre (32%) posiziona infatti la Puglia sul podio delle tre migliori regioni italiane per il turismo enogastronomico, con percorsi innovativi – aggiunge Coldiretti Puglia - dell’enoturismo esperienziale per turisti italiani e stranieri che anche nel 2024 hanno preso d’assalto cantine e strutture agrituristiche con l’obiettivo di vivere esperienze nel mondo del vino.

domenica 20 aprile 2025

Inter ancora ko a Bologna e il pianto nerazzurro: la rimessa 12 metri in avanti...

Inzaghi affronta Colombo... eh, quel fallo laterale 12 metri avanti...
Basta saper aspettare e il solito pianto in chiave Inter sbuca fuori senza troppa difficoltà. Basta aspettare una sconfitta, peraltro meritata, in casa del Bologna, che vince 1-0 a un minuto dalla fine, e il 'piangina nerazzurro' colpisce ancora.
Pur se, indubbiamente, l'Inter risulti una delle squadre più 'fortunate' del campionato in chiave arbitrale, fra rigori concessi a favore e non dati contro, ammonizioni elargite in abbondanza contro gli avversari e risparmiate contro i giocatori interisti, la libertà concessa di scorrazzare fuori dalla propria area dedicata al tecnico Simone Inzaghi, è proprio quest'ultimo, a fine gara, a guidare il solito drappello di giocatori nerazzurri infuriati nei confronti dell'arbitro. Una furia che, se fosse stata propria di altre squadre, avrebbe visto volare cartellini gialli a raffica ma che, ovviamente, non ha prodotto risultato alcuno verso il gruppo interista.
Inzaghi, Di Marco, Barella, Martinez e altri giocatori (e dirigenti si immagina, vista la presenza sul campo in... borghese) hanno letteralmente circondato l'arbitro Andrea Colombo.
Il motivo? Forse un clamoroso fallo da rigore non rilevato? Un tocco di mano durante l'azione del gol felsineo? Un'entrata killer che abbia spezzato una gamba a un giocatore interista sanzionata solo con un giallo? No. Nulla di tutto questo. Gli interisti protestano per un fallo laterale concesso al Bologna. Che c'era, sia chiaro. Il fallo laterale da cui è scaturita la rete? No, quello prima. Insomma, l'Inter protesta per l'azione precedente rispetto a quella prima dalla quale è poi scaturito il gol. Ma, quindi, forse il fallo laterale non c'era? No, no, c'era. E allora? L'hanno battuto, come peraltro fanno tutti, interisti compresi, qualche metro in avanti. Inzaghi li ha anche contati con il righello. 12 metri che hanno cambiato la partita. Almeno secondo lui. Hanno cambiato anche l'azione dopo, quella che ha visto il magico tocco di Orsolini che ha infilato la porta difesa da Sommer. Si potrebbe anche dire che, da quel fallo laterale, sia cambiata tutta la storia del campionato italiano.
Una convinzione che Inzaghi ha ribadito durante l'intervista del dopo-gara a Sky. E in tutte le altre interviste, almeno si può immaginare. Un caso. Anche umano, di chi va capito e compatito, costretto com'è a correre a perdifiato lungo tutta la linea del campo per 90 minuti, recupero escluso.
Questo è lo 'Stile Inter'. C'è poco da fare. Che, ormai, sta diventando lo stile della maggior parte delle squadre italiane (Milan compreso). Ma loro lo fanno meglio. Molto meglio.
In attesa di diventare campioni d'Italia sul campo, gli interisti e i loro accoliti sono già, senza confronto, i campioni d'Italia della sceneggiata senza vergogna.

Qui sotto altre due immagini della 'sceneggiata' interista a fine gara...