sabato 30 novembre 2024

Brasov: il cuore di una città, l'hockey e la passione dei tifosi

L'appassionato pubblico del Corona Brasov (foto Bordignon)
Quella che ho trascorso a Brasov è stata una vacanza indimenticabile, e dovrei scrivere un articolo troppo lungo per descriverne il piacere, le bellezze ma, soprattutto, l'amicizia che ho incontrato in questa cittadina della Transilvania dove, a campeggiare, oltre alla Chiesa Nera e al Castello di Dracula c'è una storica squadra di hockey su ghiaccio, il Corona Brasov, che anima i cuori e le passioni di un nutrito gruppo di fedelissimi, che ho avuto il piacere di conoscere durante il mio viaggio che proprio al disco su ghiaccio era dedicato, in occasione del torneo di Continental Cup che in terra rumena si è disputato.
Simpatia, amicizia e, inutile dirlo, tanto lo sapete benissimo, anche splendide fanciulle, la maggior parte dei/delle quali si raduna nel gruppo dei Brasov Wolfpack (dall'inglese: branco di lupi). Persone tranquille, sorrisi spontanei, il piacere di una compagnia gentile, simpatica ma anche di spessore, oltre le solite banalità.
Quella di Brasov, è stata una vacanza che mi è rimasta nel cuore e che, ne potete stare certi, presto ripeterò.
Qui, a fianco e sotto, alcune delle foto scattate ai tifosi del Corona, un piccolo omaggio a chi mi ha tenuto compagnia durante la 'tre giorni' di Continental Cup.

Ecco le altre foto dei tifosi durante la 'tre giorni' di Continental Cup (foto Bordignon):









Castello di Montecavallo, il vino è una storia di famiglia

Una bottiglia di "Indero" presentata a Milano 
"Per noi il vino è una storia di famiglia". Parole di Tommaso Incisa della Rocchetta, un cognome che risuona potente nella storia vitivinicola italiana, per una tenuta, quella che si dispiega attorno al Castello di Montecavallo (a Vigliano Biellese, nell'Alto Piemonte) che ha seguito il 'mood' di una risorgenza del territorio che, da industriale, è tornato a volgere la propria attenzione al mondo della vite.
A Milano, nell'ambito del percorso degustativo organizzato ciclicamente dall'agenzia Anam Communication, proprio il 'brand' "Castello di Montecavallo" ha fatto bella mostra di sé attraverso tre locali scelti, ciascuno con caratteristiche meritorie nelle rispettive aree enogastronomiche.
Tre sono state le bottiglie presentate da Tommaso Incisa della Rocchetta (accompagnato, nell'occasione, da Serena Schellino), prodotte da una tenuta nata nel 1830 e che immette sul mercato appena 9mila bottiglie all'anno in totale ma che, nel prossimo futuro, prevede di ingrandirsi anche grazie all'espansione degli spazi e dei territori coltivati a viti.
Le uve del Castello di Montecavallo, situato in un'area conosciuta per i suoi vigneti fin dal 1200, provengono esclusivamente dai vigneti situati sulla sua collina e l'intero processo di vinificazione avviene in loco. Il terreno è prevalentemente costituito da sabbie provenienti da antichi fondali marini ad alto contenuto di acidità. Ciò contribuisce alla caratteristica freschezza e mineralità dei vini. La vicinanza alle Alpi, con notti fresche durante tutta l'estate, contribuisce allo sviluppo di eleganti aromi di frutti rossi, tannini eleganti e livelli alcolici ben equilibrati.
Le tre bottiglie presentate sono state: Aralcader, Coste della Sesia Doc Nebbiolo, un Nebbiolo in purezza, il cui nome vuole essere un ringraziamento a Clara Reda, matriarca della famiglia e pittrice che firmava le sue opere appunto con l’anagramma del suo nome, Aralcader.
Cajanto, Coste della Sesia Doc Rosso, un blend Nebbiolo (70%) e Vespolina (30%), espressione di due delle uve tipiche del Nord Piemonte, primo vino dell'azienda a essere messo in commercio dai primi anni Duemila, così denominato dal modo in cui, da bambina, Chiara Reda, madre degli attuali proprietari, pronunciava “Montecavallo”.
Indero, Coste della Sesia Doc Rosato, un rosato di Nebbiolo in purezza il cui nome sono le iniziali del cognome dei due fratelli Incisa della Rocchetta a celebrazione del primo vino fatto insieme.
Un viaggio di sapori che si inserisce nell'ottica di un cambio di rotta di un'area che, storicamente legata al mondo del vino e poi dirottatasi sull'industria pesante, sta ora tornando nel solco della propria storia e tradizione.

Corea del Sud: famoso attore nei guai, ha avuto un figlio senza prima sposarsi

Sud Corea, storia e tradizione (foto Ksenya Petukhova per Unsplash)

E' polemica in Corea del Sud per l''outing' di Jung Woo-sung, uno degli attori più famosi del Paese, scusatosi pubblicamente per il fatto di avere avuto un figlio con una donna con cui non è sposato, sebbene vi abbia da tempo una relazione pubblicamente riconosciuta.
Quello dei figli nati fuori dal matrimonio è, infatti, un tabù che ancora resiste in Corea del Sud, nazione storicamente conservatrice, tanto che solo il 4,7% dei bambini sudcoreani l'anno scorso è nato fuori dal matrimonio, una delle percentuali più basse tra i 38 Paesi sviluppati, in cui la media è di circa il 40%.
Jung Woo-sung, 51 anni, ha confermato di essere il padre del figlio della modella 35enne Moon Ga-bi che, qualche giorno prima, aveva rivelato di essere diventata madre di recente, senza rivelare però l'identità del padre.
"Mi dispiace per tutti coloro che mi hanno dimostrato amore e hanno creduto in me per la preoccupazione e la delusione che ho causato", ha detto Jung, salendo sul palco come presentatore ai Blue Dragon Film Awards. "Accetterò e sopporterò tutte le critiche", ha detto, aggiungendo: "Come padre, adempirò alle mie responsabilità verso mio figlio sino alla fine". Jung ha coltivato a lungo un'immagine libera da scandali ed è stato ambasciatore di buona volontà per l'UNHCR (l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) per quasi un decennio fino a luglio. (fonte: AGI)

Giappone, orso entra in un supermercato e ferisce dipendente

Un esemplare di orso nero (foto Akshika Singh per Unsplash)
Una notizia bizzarra, anche se drammatica, arriva dal Giappone dove, in queste ultime ore, un orso nero asiatico è entrato in un supermercato della città di Akita attaccando e ferendo un dipendente.
L'uomo, di età compresa tra i 40 e i 50 anni, è stato portato in ospedale per essere curato.
Il lavoratore ha riportato ferite alla fronte e alle orecchie, anche se non è in pericolo di vita, secondo fonti della polizia locale citate dall'agenzia di stampa Kyodo.
Il negozio non aveva ancora aperto i battenti quando l'orso ha attaccato il dipendente intorno alle 6.20, ora locale.
I 20 dipendenti all'interno del supermercato sono stati evacuati e la polizia ha confinato l'orso, alto circa un metro, all'interno, predisponendo trappole per catturarlo. (fonte: AGI)

Yessi Quintero, segretaria 'hot' per un ufficio bollente

Yessi Quintero nei panni di una segretaria molto 'hot'
Occhio sfuggente, carnagione chiara con una spruzzata di caffé, corpo pazzescamente sinuoso anche se accortamente 'aggiustato' (ma chissenefrega, se il risultato è questo!), lei è Yessi Quintero, modella colombiana 'super hot', fra le protagoniste delle notti in 'cam' degli appassionati della pornografia 'live', quella vissuta attraverso i video trasmessi in 'streaming' da siti come Chaturbate (una accorta 'parola macedonia' che accorpa i termini 'chat' e 'masturbate') con il 'nick' di Secretary_bj, fin troppo evidente nel messaggio, dove 'bj' sta per 'blowjob', parola inglese che altro non è se non la sublimazione della 'fellatio' (da Wikipedia: "pratica di sesso orale rivolta al pene, che consiste nella sua stimolazione tramite la bocca, eseguita per portare all'eiaculazione o usata come preliminare prima del coito).
Come ogni femmina che si rispetti, la bella Yessica conosce benissimo i 'tarli' che agitano le menti degli appassionati del settore. Di qui le sue 'interpretazioni notturne', ormai un classico del genere, nei panni della 'segretaria in calore', con abiti cortissimi e attillatissimi, quelli che ogni lavoratore d'ufficio sogna addosso alla propria collega di tavolo, quella che sapientemente incrocia le ginocchia o bacchetta la penna, umettandola fra le proprie labbra.
Minuti di studio, estenuante esposizione delle proprie forme, nell'attesa spasmodica che si aprano alla famelica visione dell'occhio di chi guarda, Yessi finalmente si dedica a ciò che tutti aspettano, insito nel suo 'nick' e nella sua passione: l'adorazione del capo, genuflessa e pronta a raccogliere il 'succo' del suo lavoro da rispettosa e sensualissima professionista, segretaria sempre pronta a eseguire ogni ordine, e desiderio, del 'boss'.

Behrouz Sasani, il ritratto dell'eterna femminilità persiana

Un ritratto scattato da Behrouz Sasani (foto Unsplash)
Una foto di Behrouz Sasani per rinfrancare lo spirito e immergersi negli occhi delle più belle modelle iraniane.
Nativo di Teheran, Sasani collabora con le più importanti agenzei di 'free photos' come Unsplash, Pexels, 500px e 1X.
Ha iniziato a fotografare a 16 anni, vincendo il suo primo premio per una foto del ponte Khorramshahr, che può essere considerato il ricordo più memorabile della sua giovinezza.
Sasani Ha collaborato con cantanti come Sirvan Khosravi, Zaniar Khosravi, Mahan Bahram Khan, Shahab Ramadan, Amir Abbas Gulab e Yasin Turki.
Quello che preme sottolineare qui, soprattutto, in ambito ritrattistico, la capacità di Sasani di esaltare la bellezza femminile mediorientale e, in particolare, iraniana. Anzi, persiana, come preferiscono definirsi gli abitanti di quella che, un tempo, era la terra delle "Mille e una notte", facendo conoscere al mondo il fascino dimenticato delle ormai dimenticate donne persiane.

giovedì 28 novembre 2024

Secondo Biden gli ucraini devono mandare in guerra anche i ragazzi di 18 anni

La pagina del Financial Times dedicata alla notizia
L'amministrazione americana uscente di Joe Biden porta il mondo sempre più sull'orlo della guerra globale.
Giusto un 'reminder' per tutti coloro che hanno visto nella vittoria elettorale di Donald Trump presunti segnali di fine del mondo e fine della libertà. Sappiate che, se avesse vinto Kamala Harris, sarebbe arrivata la fine. Punto.
L'amministrazione Biden ha infatti, in queste ultime ore, esortato il governo ucraino a ridurre l'età minima per la leva da 25 a 18 anni per far fronte alla carenza di soldati, mentre le forze russe incalzano.
L'appello a Kiev per rafforzare i suoi ranghi è arrivato nel mezzo delle indiscrezioni secondo cui il prossimo presidente (Trump) adotterà un nuovo approccio che potrebbe includere una pressione su Kiev per trovare un accordo di pace con Mosca.
Un alto funzionario dell'amministrazione Biden ha affermato che l'Ucraina si trova ad affrontare una crisi di reclutamento "esistenziale" poiché deve affrontare un nemico molto più grande con armi più avanzate e con le sue scorte di volontari in diminuzione.
"La semplice verità è che l'Ucraina attualmente non sta mobilitando o addestrando abbastanza soldati per rimpiazzare le perdite sul campo di battaglia e tenere il passo con la crescita militare della Russia", ha detto il funzionario, parlando in condizione di anonimato.
Incalzato su quella che Washington considera un'eta' minima adeguata, il funzionario ha risposto che "pensiamo che ci sia un reale valore nel considerare l'abbassamento dell'età di reclutamento a 18 anni" in linea con il punto di riferimento statunitense.
Confermando così anche l'espressione usata dal noto giornalista Toni Capuozzo durante una trasmissione televisiva: "fino all'ultimo ucraino". (fonte: AGI)

mercoledì 16 ottobre 2024

Congresso SIN presentato a Milano, fra attese e novità

I relatori presenti a Milano (foto Bordignon)
E' stato presentato a Milano il 65° Congresso Nazionale della Società Italiana di Nefrologia (SIN).
Fra i temi che verranno trattati, relativi alla Malattia Renale Cronica (MRC), patologia che rappresenta una priorità per la salute pubblica per rilevanza epidemiologica, gravità, peso assistenziale ed economico.
A Riccione diversi gli argomenti trattati: le novità terapeutiche per rallentare la progressione del danno renale, le nuove opportunità di salute, tra sfide e prospettive aperte dallo xenotrapianto, e ancora, il confronto tra dialisi peritoneale ed emodialisi.
Il Documento di indirizzo rappresenta una svolta epocale che ha tra gli obiettivi fondamentali la prevenzione e la diagnosi precoce della MRC, così come l’ottimizzazione della presa in carico dei pazienti.
Il PPDTA si concretizza nella definizione di un percorso volto a ottimizzare presa in carico, assistenza e accesso alle cure dei pazienti nefropatici, ponendo particolare attenzione alla prevenzione primaria e secondaria, per ridurre il rischio di diagnosi tardive e l’incidenza delle complicanze della MRC, così come il ricorso al trattamento sostitutivo. Tra gli obiettivi primari, inoltre, quello di educare le persone a corretti stili di vita e i pazienti all'aderenza terapeutica, per rallentare l’ingresso in dialisi.
La Malattia Renale Cronica, ovvero la perdita progressiva della funzionalità renale, è in costante aumento in Italia soprattutto a causa dell’invecchiamento della popolazione generale e dell’aumentata prevalenza di condizioni patologiche caratterizzate da un elevato rischio di manifestare danno renale, tra le quali: diabete mellito di tipo II, sindrome metabolica, ipertensione arteriosa, obesità, scompenso cardiaco, e di patologie che richiedono uso di mezzi di contrasto nefrotossici.
Stefano Bianchi, presidente uscente della Società Italiana di Nefrologia, commenta: “La Malattia Renale Cronica, asintomatica fino alle fasi avanzate di malattia, oggi riguarda circa il 10% della popolazione italiana, ossia 5 milioni di persone; un numero che continua ad aumentare. Per questo è fondamentale investire su prevenzione e diagnosi precoci attraverso la ricerca attiva di quei pazienti particolarmente esposti al rischio: scompensati, diabetici, obesi e ipertesi in prima battuta”. E ancora: “Un documento di Indirizzo per ottimizzare i percorsi diagnostico-terapeutici è dunque fondamentale per invertire la rotta che, a oggi, vede la MRC posizionarsi al terzo posto tra le cause di morte per velocità di incremento negli anni e che si stima diventerà nel 2040 la quinta causa di morte al mondo, con i decessi in aumento da 1.2 milioni nel 2016 a 3.1 milioni nel 2040. Per questo ci auguriamo che il documento sia recepito e attuato velocemente a livello regionale”.

Le altre foto della presentazione milanese (foto Bordignon):



Barcolana 2024, la vittoria ad Arca SGR con al timone Furio e Marta Benussi

La barca vincitrice (foto ufficio stampa)
Arca SGR
, con al timone Furio e Marta Benussi, ha vinto la 56.a edizione della Barcolana, la storica regata velica che di svolge nel Golfo di Trieste, tagliando il traguardo in un'ora, 28 minuti e 14 secondi. Alle sue spalle Prosecco Doc Shockwave 3, di Claudio Demartis e Pompeo Tria con al timone Mitja Kosmina, con un'ora, 30 minuti e 27 secondi. Terzo posto per Fiamme Gialle Nice con a bordo Ruggero Tita e al timone Paolo Cian, con un'ora, 37 minuti e 55 secondi.
E' stata una regata emozionante e tatticamente molto impegnativa per quegli scafi che avevano l'obiettivo di tagliare per primi il traguardo con un inedito libeccio a Trieste.
La Barcolana 2024 ha accolto due doppie medaglie olimpiche, Ruggero Tita e Caterina Banti, quattro velisti oceanici – Giovanni Soldini, Alberto Riva, Alberto Bona e Ambrogio Beccaria insieme a bordo di Emergency – tanti velisti professionisti, la pattuglia – quasi al completo – delle Frecce Tricolori (a bordo del Solaris 60 “Io sono Friuli Venezia Giulia”) e, soprattutto, il grande popolo della vela con iscritti da Hong Kong agli Stati Uniti.
Ben 1757 le barche al via, più di mille quelle che hanno tagliato il traguardo (tempo limite le 17.30) e la presenza di Wendy Schmidt, che ha scelto di partecipare con il ketch Elfje, che con i suoi 52 metri è lo scafo più grande che abbia mai tagliato il traguardo della Barcolana, con due donne ai due timoni in 36.a posizione, sottolineando ancora una volta il ruolo delle donne in Barcolana.
La vittoria del Trofeo Generali Women in Sailing, assegnato alla prima skipper di un equipaggio misto, è andata a Giulia Leghissa, skipper di Anywave jr che ha chiuso la regata in 113.a posizione. "E' stata una delle Barcolane più tecniche della storia e anche delle più belle - ha commentato il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz, "il libeccio è un vento raro che ha portato al traguardo tutte le energie positive di questa edizione, con un pubblico entusiasta a terra, e tanta gioia in mare: grazie a tutti i velisti per essere stati protagonisti e aver costruito una regata e dieci giorni di evento unici al mondo. Siamo grati della presenza di tanti campioni, del supporto di sponsor e istituzioni, è un privilegio poter essere al timone di questo evento", ha concluso.

lunedì 14 ottobre 2024

Milano Wine Week 2024 all'Arco della Pace

Bere un drink ai Dazi di Milano (foto Bordignon)
Un pomeriggio curioso trascorso fra Corso Sempione e l'Arco della Pace, durante la Milano Wine Week, provando la nuova Nike 750 comperata da Astarita in piazza Pompeo Castelli, piccolo passo per l'umanità, un grande passo per me.
Marcella Buzzi (@mabi.musica) e Francesco Messina (@francescomessinafm) a suonare delicate canzoni in mezzo alla folla.
La Milano Wine Week come scusa per scattare foto impunemente, un deficiente 'abbronzato' che, mentre faceva jogging, ritraggo con spensieratezza, ma che si ritiene offeso dalla mia presunta invasione della privacy e, dopo avermi ripreso aspramente, mi ricambia scattandomi una foto con il suo cellulare, usato come fosse la 'pistola più veloce del west'. E' destinata a tanta idiozia l'umanità del futuro? Mentre mi scatta la 'sua' foto, come se me ne fottesse qualcosa, alzo il dito medio, faccio linguaccia e gli faccio "fuck, idiot", visto che l'imbecille in questione era anglofono, o almeno così pareva...
Per fortuna, è stato l'unico caso. Scattare immagini tra la folla è troppo divertente e, aggiungo, pubblico solo se la foto aggiunge qualcosa alla persona ritratta e non toglie. Insomma, dovrebbero ringraziarmi alla fine.

Alcune delle altre foto scattate all'Arco della Pace (foto Bordignon):






mercoledì 25 settembre 2024

Agevity 2024, a Milano il dialogo sulla longevità

Il manifesto dell'evento
Si è svolta a Milano Agevity 2024, due giorni avente l’obiettivo di stimolare il dialogo sulla longevità e orientare iniziative di sistema a suo sostegno. Teatro dell'evento la prestigiosa Università Bocconi.
Agevity costituisce la prima piattaforma di confronto tra imprese, istituzioni, sistema formativo e della ricerca e cittadini sul tema della longevity economy in Italia e nello scenario globale, promossa da Assolombarda e dal Silver Economy Network, con l’obiettivo di promuovere un confronto nazionale e internazionale a favore della longevità quale elemento chiave per far fronte agli scenari dettati dalla transizione demografica in atto.
L’Italia rappresenta uno dei Paesi più longevi al mondo, grazie alla crescita dell’aspettativa di vita alla nascita, che nell’ultimo trentennio è cresciuta di ben 4 anni. Anche grazie a questo trend positivo gli over 55 – che costituiscono la longevity economy – oggi rappresentano quasi il 40% della popolazione (23,5 su 58,9 milioni al 1° gennaio 2024), secondo i dati Istat. L’indice di dipendenza degli anziani, ovvero il rapporto tra la popolazione di 65 e più anni e quella di 15-64 anni, continuerà a crescere e pertanto è sempre più necessario lavorare su politiche in grado di promuovere un migliore equilibrio tra generazioni, prevenzione e salute. L’Ageing Report 2024, recentemente pubblicato dalla Commissione Europea, sottolinea l’importanza di investire in prevenzione sia per ridurre i costi associati all’invecchiamento della popolazione sia per garantire la sostenibilità del sistema socio-economico; uno scenario che richiederà maggiori tassi di partecipazione al lavoro, per giovani e senior.
La presidente del Silver Economy Network, Mariuccia Rossini, sottolinea: "La transizione demografica è un grande motore di cambiamento per le economie globali. L’Unione Europea, così come l’Italia, vedrà da oggi al 2050 un costante incremento delle fasce di popolazione al di sopra dei 55 anni, con una riduzione della popolazione più giovane, e l’Italia non è da meno. Si tratta però di un fenomeno fisiologico che deve essere affrontato con un approccio sistemico e programmatico, che guardi verso un futuro in cui sarà necessario potenziare i livelli di prevenzione, salute e socialità, riducendo allo stesso tempo l’isolamento, la disoccupazione, la povertà". E ancora: "Parliamo di longevità per stimolare un ragionamento comune tra sistema pubblico e privato, terzo settore, società scientifiche e cittadini, per allineare la visione di un Paese che deve lavorare su una cultura volta alla collaborazione e su un’agenda che porti il concetto di longevità e sostenibilità demografica in tutte le politiche. Come sistema industriale dobbiamo collaborare con il mondo scientifico per offrire nuove soluzioni e stimolare una filiera nazionale della longevità. Lo stesso devono fare le Istituzioni, programmando investimenti reali che possano sostenere la rete di servizi sociali, dalla tutela della non autosufficienza negli anziani, fino al sostegno rivolto ai giovani, che rappresentano il futuro di questo Paese", ha concluso.

martedì 24 settembre 2024

Cosplay, un picnic speciale al Városmajori Park di Budapest

Due cosplay al Vàrosmajori Park di Budapest (foto Bordignon)
Sono andato a Budapest nell'ultimo week-end per seguire una partita di hockey, il derby tra Ferencvaros e Ujpest, e così, la domenica mattina, in attesa di recarmi al palazzetto del ghiaccio, ho cercato fra gli eventi qualcosa di interessante.
Invece delle classiche gite in cattedrali e musei, ho trovato con piacere l'organizzazione di una giornata interamente dedicata ai 'cosplay', secondo Wikipedia "la pratica di indossare un costume che rappresenti un personaggio di anime e/o videogiochi e interpretarne il modo di agire".
Una passione che non condivido personalmente, ma che trovo comunque affascinante per la fantasia e la sensualità dei molti dei giovani e giovanissimi appassionati di questa pratica nata negli Stati Uniti ma sviluppatasi in Giappone.
Così mi sono recato all'Ősz Köszöntő Cosplay Piknik, andato in scena presso il Városmajori Park: dapprima uno, quindi una decina, a mezzogiorno una quarantina, e da lì poi ho lasciato la compagnia per dirigermi al palazzetto.
Chiesto il permesso di scattare alcune fotografie, è stato splendido osservare l'entusiasmo e il senso del gioco che animava i presenti, molti dei quali amici ritrovatisi per l'occasione, pronti per un gustoso picnic armati di valigette organizzatissime, oppure accompagnati da amici molto particolari, come il serpentello Alejandro, che ho avuto il piacere di accarezzare teneramente.
Poco più di un'ora, sebbene il 'clou' sarebbe arrivato più tardi. E' bastato per colorare la mia giornata e renderla piena di fantasia, tra musica K-Pop, fate, fatine e guerrieri.

Altre immagini della giornata (foto Bordignon)