lunedì 11 gennaio 2010

La comparsa che mi ha conquistato: Jane Kim

Come spesso capita, la televisione ci propone spesso tope meravigliose sconosciute alla massa ma che meriterebbero maggiore attenzione. E così succede che attrici, attricette e varie restano (tranne che in Italia, per merito di zio Silvio) nel limbo senza potersi 'esprimere' adeguatamente.
E' il caso della sconosciuta Jane Kim, assolutamente irresistibile non solo dal punto di vista fisico. A parte gli scherzi, la fanciulla, che ha rimediato qualche particina in serials televisivi (l'ultima come comparsa con poche battute in "Fringe") e qualche ruolo di protagonista in film di produzione orientale, è in realtà un personaggio dal profilo interessantissimo.
Vi lascio promettendovi che tornerò presto a parlare di lei, sapete del resto la mia nota passione per le 'bamboline Furgoncin'...

Consigli per 'rinnovare' il proprio look da Martin Fry

Vi chiederete 'Ma guarda che camicia ha preso il Bordi per Capodanno!'. E, in effetti, lontano da Milano, ho deciso di dare una 'rimodernatina' (si fa per dire) al mio look, giusto per tornare indietro ai miei mitici anni '80, quelli per intenderci della new-wave più spinta: Ultravox, Cure, Simple Minds, Visage, ABC (foto in alto a destra), Human League, Heaven 17, Devo, Gary Numan, John Foxx, Siouxsie & The Banshees (foto in basso a sinistra), Soft Cell e chi più ne ha più ne metta... Musica da vedere, ma anche da ascoltare, in grado di avvlgere tutti i sensi di cui è fortunatamente composto il nostro animo... così, per essere 'a la page' tornando indietro di... un quarto di secolo (ops...) raccomando a me e a voi di seguire questi semplici accorgimenti dettati da 'master' Martin Fry, leader degli ABC... come potrete capire, dei suoi tre consigli, io ne posso al massimo seguire solo due...

Da ascoltare attentamente e mettere in pratica...

A Ottawa ho finalmente trovato il Canada
(e per questo alla fine sono tornato a Toronto)

L'inizio del 2010 mi porta a Ottawa per tre giorni di vacanza nella 'steppa' del profondo Ontario, nulla a che vedere con Toronto. Città semideserta ma romantica come la camicia che ho indossato per Capodanno, costellata di edifici in perfetto 'British Style'.
Tante cards, pranzo al The Social, cena da Giovanni's (il miglior italiano di Ottawa e uno dei migliori del Canada), quindi la domenica doppio taxi per arrivare allo Scotiabank Place, vedere gli Ottawa Senators superare i Philadelphia Flyers per 7-4 e correre in stazione carico di gadgets per pigliare il bus delle 19, che impiegherà 6 ore 1/2 per arrivare a Toronto attraverso una vera bufera di neve.

Dopo un venerdì e un sabato in cui mi sono specchiato nelle stalattiti della città e nelle sue torri a orologio in stile 'Dark City', consapevole di avere visto forse il 'vero Canada' rispetto a dove vivo, domenica, rientrando a Dundas & Bay, dov'è situata la stazione dei bus, guardando le strade di Toronto pullulare di 'cabs' e vita, mi sono detto che forse ho scelto la città giusta dove vivere.

Benvenuti nella nuova decade!

Ultimo dell'anno, primo dell'anno, il ghiaccio si scioglie a Toronto, nel bicchiere dove la fiamma unge il bordo della mia bocca che lentamente intinge il proprio sorso di vita.

Comincio i nuovi 365 giorni di speranza nel 'salad bowl' più multiculturale del mondo mangiando salumi italiani e ravioli in brodo. Poi di corsa in Queen Street con la mia nuova 'vecchia' camicia neoromantica andando per club, dal Velvet Underground al Subspace, saltando il Bovine Sex per non appesantire troppo i miei compagni di viaggio. Ma alla fine di gennaio mi concederò il bis.

Quest'inizio anno promette bene, tra ambizioni e patimenti equamenti divisi per sentirmi vivo quanto basta.