martedì 18 agosto 2009

SPECIALE! Io e Silvio Berlusconi:
storia di un 'amore' nato in mix zone

Pubblico qui di seguito integralmente l'articolo scritto per Milano 2.0 e relativo all'intervista concessami da Silvio Berlusconi:

'Abbranco' Silvio Berlusconi in 'mix zone', nel dopopartita di Milan-Juventus. Ovviamente c'è ressa, anche se meno del solito, il Ferragosto appena passato incombe ancora. Al mio fianco ci sono due ragazzine (solo una è -ina, l'altra meno, ma comunque giovane) belline e tirate a lucido, entrambe dotate di macchina fotografica. Penso che come al solito aspettino i vari giocatori al varco, il bellone muscoloso di turno, il 'calciattore', se mi consentite il neologismo. Invece a un certo punto trasecolo: "Guarda, guarda, ecco, arriva Silvio!", squittisce una, come in preda a un ictus: la guardo e per un attimo rivedo le scene che accompagnavano l'ingresso dei Beatles a Buckingham Palace nel giorno in cui vennero nominati 'baronetti'. La osservo un po' con compassione e un po' con invidia. Anch'io vorrei essere il 'papi di tutte', il ruolo che con meno malizia Fred Astaire interpretò negli Anni Ruggenti nell'ormai storico Papà Gambalunga".

Durante la partita i tifosi della Juve, un po' 'birbanti', gliel'hanno ricordato, al Berlusca: "Portaci, portaci, portaci...". Vabbeh, dai, parliamo di calcio, anche perché LUI sta per arrivare veramente. Mi sono messo apposta in fondo alla 'mix zone', come il cecchino di Kennedy sono lì nell'angolino e lo aspetto al varco. Lo vedo, l'ho inquadrato... ma a un certo punto: CRASH! Attentato! No, no, tranqui, è il microfono di quella vicina che è caduto e si è frantumato in mille pezzi. Sarai anche carina, ma ti porti un po' di sfiga dietro: hai Berlusca a 6 metri virgola 2 e ti si rompe il microfono? Mah... lei (morettina, fusò neri, slanciata, zeppa) sorride,dice che funziona tutto, io non ho il coraggio di guardarla perché scoppierei a ridere... mi volto a sinistra e le due fanciulline 'berlusconiane' sono ormai quasi in preda al deliquio, 'Silvio' è a non più di tre metri.

A un certo punto sfila Gigi Buffon accompagnato da una scodinzolante Alena Seredova, sorrisi e baci per tutti ma tira diritto, quindi Alex Del Piero ruba per un attimo l'interesse delle 'chicas': "Aleeex, Aleeex, girati dai, gira...", lui è già nel tunnel degli spogliatoi a inseguire l'uccellino... Lo sguardo torna su Silvio, sempre più vicino, quando... le rogne non finiscono mai, ci si mette di mezzo anche Ciro Ferrara... Ciro, Ciro, Ciro mio! Machissenefrega della tua Juve dai! Sì ha giocato bene, son le solite cose, partita bella sfida intensa lo so che ci tenevate comunque a fare bella figura su...

Ciro però se ne va e finalmente viene sostituito come un angelo da Silvio: eccolo deporre il suo sguardo dalle mie parti. Le 'chicas' fanno parte del mio passato, non voglio più essere 'papi', perché Lui ormai è qui, di fronte a me: lo blocco, penso di avere una voce tonante e invece esce uno smilzo "Presidente, per Blogosfere, una domanda" (cacchio gli dico, so benissimo che gliene voglio fare almeno tre). Si gira ormai logoro da una 'mix zone' di interviste monografiche, ma con solennità mi allarga le sue ali fin quasi a soffocarmi: mi beo della sua totalizzante presenza per diversi secondi che, come quando precipiti da un grattacielo, sembrano un'eternità. Alla fine lo ringrazio con gioiosa compunzione, lui fa lo stesso. Probabilmente ormai le due 'papine' mi amano alla follia, ma io non mi curo più di loro. Ho intervistato Silvio Berlusconi, e con fervente professionalità mi appresto a inviare il 'pezzo'...

Il video dell'intervista a Silvio Berlusconi, pubblicato anche sul sito di Blogosfere:

lunedì 10 agosto 2009

Nel ventre della notte
mi disseto della mia compagnia...

Visto che la notte è calata da tempo su Milano, e osservando la foto di Kaya&Hizaki, non posso che dire che... ogni ora è un'ora buona per ricominciare a vivere!
PS:
a Milano, è l'1.20 in questo momento, è cominciato a piovere a dirotto, mentre il vento fa piegare i rami degli alberi... semplicemente fantastico ed esaltante...

domenica 9 agosto 2009

Ma cosa aveva da ridere Berlusconi a Milanello?

Ripropongo qui, sul mio blog, un articolo da me scritto per Calciomercato.com e che ha sollevato non poche polemiche, almeno a giudicare dai commenti che mi sono arrivati dai tifosi, milanisti e non. Qui, tra amici, lo 'riposto', confidando che certe vette di acrimonia verranno lasciate da parte...

Scusate terrestri, io, marziano, torno adesso dopo qualche mese sul vostro pianeta, e c’è qualcosa che non capisco. Mi rivolgo in particolare ai tifosi milanisti.
Ho visto il Vostro Presidente gongolare e annunciare trionfante che Pirlo rimarrà in rossonero e che arriverà anche un attaccante importante.
Intanto mi chiedo cosa ci faccia un ex dirigente sulla vostra panchina, ma poi mi sorge un altro dubbio: dov’è Kakà? “E’ andato via”. Ok. Ma chi l’ha sostituito? “Nessuno”.
Ah. Quindi la squadra dei Tre Palloni d’Oro adesso ne ha Due. “No. Uno”.
Perché? “Shevchenko se n’è andato, o meglio l’han cacciato”.
Poverino.
E chi viene al suo posto? Adebayor ha detto che il Milan è come Naomi Campbell. “E’ andato al Manchester City”…
Peccato. La stessa squadra che ha preso Kakà per più di 100 milioni di euro. “No, Kakà è andato al Real Madrid per 67” .
Ah. Però Drogba ha sempre detto di trovarsi bene con Ancelotti. “Infatti, però lui è rimasto al Chelsea, e Ancelotti l’ha seguito”.
Beh, rimane Eto’o… “E’ all’Inter”.
Ok, bene. Comunque Berlusconi ha detto di puntare sulla linea giovane.
Per fortuna che avete Paloschi. “E’ rimasto al Parma, anzi, ora il Parma ne possiede mezzo cartellino”.
Ok, allora pensate in maniera diversa: un’idea potrebbe essere Luis Fabiano, anche se oltre a voi non l’ha cercato nessuno. “Costa troppo”.
Ma chi rimane? C’è una riserva del Real Madrid, non gioca mai, ma c’ha un bel faccino, ricorda un po’ Tomasson e ha lo stesso passaporto di Van Basten (ma anche di Bogarde). Nella foto di squadra potrebbe fare la sua figura. “E’ lui il nuovo attaccante, si chiama Huntelaar”. Che colpo! Quello che doveva arrivare in prestito! “E’ costato 15 milioni di euro”.
Ah. Dietro però se non erro è arrivato un francese: Cissokho. “No. Aveva mal di denti”. Peccato. Quindi non gioca più. “No, gioca. Al Lione”.
Ah. E Pirlo? Ho sentito che è incedibile. “Hanno offerto troppo poco”.
Ma allora perché il Vostro Presidente era felice? Non ha comperato nessuno. “Era felice per quello”...

mercoledì 5 agosto 2009

Max Unter den Nürburgring (Part One)

Mi sporgo dal balcone dell'Hotel Norint e osservo il traguardo del Nürburgring. Forse venti metri in linea d'aria al massimo mi separano dal punto focale di ogni Gran Premio che si rispetti. Il tramonto che cala sulla Renania-Palatinato porta con sé tutti i rumori e le tensioni del viaggio aereo, lasciando soltanto il tintinnio delle aste delle bandiere disposte una in fila all'altra. Quanto mi piace la Germania: organizzata, precisa, sai sempre cosa aspettarti, non ti tradisce mai. Una nuova avventura sta per cominciare...

Un passo indietro, un altro viaggio aereo, un'altra patetica manfrina cosparsa di terrore. Proprio l'idea del decollo non riesco a digerirla. Però con la compagnia di bandiera... tutta un'altra cosa... mi sento più tranquillo. Mica vorrai che l'Alitalia, che già è in difficoltà economiche, si lasci coinvolgere in un disastro aereo? Una volta superata la paura del decollo cerco di individuare quale dei miei compagni di viaggio abbia la faccia più simile a quella di un 'talebano', quello insomma che si farà esplodere (dopo avere emesso un urlo gutturale) facendoci risucchiare tutti nel vuoto...
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martedì 4 agosto 2009

Il 'tristo' Ian vi augura una dolce e lunga notte...

Notte. Notte fonda. Il fantasma di Ian Curtis mi perseguita già da due giorni e io non riesco a scollarmelo di dosso. Stamane l'ho osservato mentre si contorceva nella sua danza epilettica, l'ho ascoltanto nelle sue struggenti e melanconiche melodie, e quasi mi sono lasciato contagiare dal suo nichilismo assoluto. Ho visto Leyla Pafumi ancheggiare sinuosa con il suo profilo da strega e il suo corpo da Venere. Ho rovistato fra i ricordi della mia famiglia andando a cercare improbabili parentele in giro per il mondo con altri inquilini Facebook. Ho pensato a quel negozio dove stai lavorando tu, e so che presto ci rimetterò piede per far finta che un nuovo cordone ombelicale tenga ancorata la mia vita. "Love Will Tear Us Apart", ma chi sono io e chi sei tu ancora forse non lo so.

Ecco a voi una versione 'minimalista' di "Love Will Tear Us Apart", eseguita dai Nouvelle Vogue in quel di Glastonbury. Buona notte...

Due piaceri a cui davvero non so resistere...

Piccolo spazio pubblicità. Ma a volte, anche queste cose si meritano davvero una finestra dedicata. Dedicata ai piaceri che riempiono la mia vita, ad alcune 'presenze' delle quali non potrei fare a meno.
Maionese e biscotti al
burro, insieme non le ho mai provate, ma separate costituiscono un duo assolutamente imbattibile. Dolce e salato, come dovrebbe essere la nostra vita. Siate sinceri: da chi altri avrete mai sentito 'ieratizzare' il significato dell'esistenza della maionese e dei biscotti al burro?

domenica 2 agosto 2009

Intervallo: 'It must be love'... prima o poi...

Questa sera avrei voluto proporvi, fra un misto di malinconia e decadenza, un pezzo di Syd Barrett o uno di Ian Curtis (chissà se i due abbiano mai avuto la possibilità di incrociarsi).
E così, mentre Patrizia D'Addario, nuova Rosa Luxemburg della sinistra in sfacelo, a Parigi manda in onda il suo show che potremmo chiamare 'Essere Troia Oggi' con splendide prospettive di pubblicare presto un libro che rimarrà nella storia come lo furono i Rotoli di Qumran e di partecipare all'ennesima puntata dell'ennesima Isola dei (non) Famosi, mentre il Milan sta per vendere Andrea Pi
rlo ma nessuno lo sa, forse nemmeno Pirlo, mentre io cerco sempre la mia futura 'ex' Signora Bordignon, mentre ritrovo con gioia il mio grande amico Alberto Michelini e ritrovo con altrettanta gioia il mio 'amicizzimo' Silvio De Rossi, mentre vorrei guardare History Channel per vedere se parlano di qualche Supernova che si schianterà presto sul pianeta Terra, mentre mi segno da parte che devo fare un sacco di cose (fare il pezzo sul Nuerburgring, parlare del grande Remo Bianco, tornare a farvi conoscere le 'geek' del web, richiamare un paio di amiche che avete conosciuto pure voi da queste parti)... insomma, mentre tutte queste cose si affastellano nella mia mente in un sabato senza troppi orpelli ma quasi 'spartano' nelle sue dinamiche, vi propongo, prima di andare a nanna, uno splendido pezzo targato anni '70.

A cantare sono Alton McClain & Destiny, titolo del brano: "It must be love". Dovrà arrivare, prima o poi...

sabato 1 agosto 2009

My Toys Like Me, la 'perla' più splendente dell''Italia Wave Love Festival' di Livorno

La giornata di sabato 18 luglio 2009 l'ho trascorsa allo stadio 'Armando Picchi' di Livorno, una struttura decadente di una città decadente, nel senso più deteriore del termine. In realtà ammetto di non aver visto molto di questa 'Labronia', ma mi è bastata la sterminata serie di campi incolti e case di una bruttura indescrivibile poste alla periferia della città. Roba che Milano in confronto pare il Tirolo.
A Livorno comunque non ci sono andato per fare sport, nemmeno allo stadio. Bensì ho colto l'occasione della giornata principale dell''Italia Wave Love Festival', che proponeva nella stessa giornata ben quattro gruppi di cui il principale quello dei Kraftwerk, di cui presenziavo credo per la terza volta nella mia vita.

Prima di partire alla carica con la descrizione del 'live' del gruppo tedesco, volevo soffermarmi un attimo per fare i complimenti a uno dei gruppi di supporto saliti sul palco: dopo i 'troppo urlatori' Auslander e prima del delirante integralismo veterocomunista di Offlaga Discopax, mi sono piaciuti molto i My Toys Like Me, quartetto londinese capitanato dalla cantante Frances Noon (decisamente accattivante, dalle movenze feline e dalla voce minuscola quasi in stile Altered Images) che, citando internet, possiede 'capacità vocali difficili da codificare', e dal produttore e polistrumentista Lazlo Legezer. Decisamente buona la loro presenza scenica dal vivo, che ovviamente punta tutto sui movimenti estetico-vocalistici di Frances. Insomma, un discreto concerto, quello di Livorno, forse il migliore del lotto, anche per la freschezza proposta, anche se qualche apertura verso qualche suono più commerciale non guasterebbe (ed esalterebbe certamente la voce di Frances). L'album d'esordio del gruppo, pubblicato per l'etichetta Dumb Angel, è intitolato "Where we are", è stato pubblicato a maggio 2009 e ha riscosso un'ottima stampa venendo definito una delle prove electro-pop più convincenti dell'anno.

(foto live di Massimiliano Bordignon)

Ed ecco 'Barnaby' suonata dal vivo, in questo caso nel mese di gennaio, al 'Cargo' di Londra:

Vis-a-vis con Gloria Domini, per cominciare agosto con qualche scalmanna e qualche bollore in più...

Gloria Domini è una 'peperina' con i fiocchi. E per cominciare il mese di agosto, dove calura e ricerca di un certo 'divertissement' si mischiano con sapienza, mi sembra perfetta.
L'intervista che vedrete più sotto in realtà è più che datata, e risale al mese di marzo di quest'anno, dove l'ho incontrata al MiSex.
Frizzante, intelligente, spregiudicata e amante del piacere quanto basta, Gloria studia all'Università dell'Insubria, vive tra Milano e Varese (non ci è dato sapere dove...) e sottolinea, 'Non sono una escort' (non chiedetemene il significato, almeno non qui, please...), tanto che, prosegue, 'non accetto nemmeno appuntamenti per un caffè'.
Sul proprio profilo Facebook si dichiara interessata in chitarre, moto, macchine e... stalloni (!!!), ama ascoltare musica punk e metal e adora tutti i film che parlano di streghe... e quindi di lei!

(Foto di Massimiliano Bordignon)

Ecco l'intervista realizzata al MiSex e pubblicata da Blogosfere: