Un passo indietro. Torno brevemente a parlare del G8/G20 svoltosi a Toronto nei giorni scorsi per segnalarvi una cosa parecchio curiosa che esemplifica della voglia di testimoniare sempre e comunque da parte dei canadesi. Quel desiderio di parlare senza schermi e senza censure che fanno di questo angolo di mondo uno di quelli apparentemente più liberi della Terra. Il luogo è Kensington Market, probabilmente fra i più liberi mentalmente della già libera e progressista città dell'Ontario. Su una bacheca di legno potete 'appiccicare' i vostri pensieri, le vostre esperienze e ciò che avete vissuto in prima persona durante i caldi giorni del G8/G20
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martedì 6 luglio 2010
lunedì 5 luglio 2010
L'Inter e un mercato 'vero': Mascherano e Ozil
"Sarà un mercato lungo", parola di Marco Branca, direttore tecnico dell’Inter. La prima mossa è stata blindare Milito con un adeguamento contrattuale. Presto dovrà affrontare con Rafa Benitez e i diretti interessati i nodi sul futuro di Maicon e Balotelli e c’è da attendersi anche almeno un colpo in entrata: il nome più caldo resta quello del nazionale argentino Javier Mascherano, ma l’Inter tiene d’occhio anche l’attaccante tedesco Ozil. Il prezzo fissato per Maicon è 35 milioni di euro. L’offerta del Real Madrid è ancora distante, ma la trattativa può accelerare nei prossimi giorni con il ritorno del brasiliano dal Sudafrica.
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Milan su Ibra e Camoranesi, dio mio che tristezza...
Cedere Ronaldinho per arrivare a Zlatan Ibrahimovic. Il Milan del XXI secolo, 'in bolletta' sparata, non dispone di alternative: cedere una 'stela' per arrivare a un'altra 'stella', mentre, incredibile mavero, il popolo del web dimostra quanto il tifoso rssonero sia cambiato in questi anni, risultando dispost a passare sopra tutto quello che rappresenta l'uomo Ibrahimovic, individuandolo come panacea di tutti i mali (e dimostrando notevole ignoranza, visto che lo 'svedese' ha dimostrato tutti i suoi limiti quest'anno proprio contro quell'Inter che dovrebbe contribuire a sconfiggere).
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domenica 4 luglio 2010
Milan e Inter, un secolo fa gli ultimi 'colpi'
Il mercato si è aperto ufficialmente in questi giorni ma le squadre milanesi non sembranio promettere più quei 'colpi' che una volta facevano capire di chi fosse il 'bastone del comando' del calcio in Europa. Ora, soprattutto al Milan (mentre l'Inter ha saputo andare a 'pescare' là dove gli scout di via Turati si sono improvvisamente inariditi), rimangono le briciole di una borsa che si è da tempo chiusa. Appesantiti dai debiti e dalle ristrettezze di bilancio, i rossoneri e i nerazzurri dovranno muoversi con cautela e ricorrere agli scambi per evitare di dover sborsare denaro contante.
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Ciao ciao Diego, è tornata l'Afrika Korps!
Una volta Diego Armando Maradona mi stava proprio sulle palle. Anzi, lo odiavo. Rappresentava tutto ciò che disprezzavo. Io, fiero tifoso del Milan e milanese, non potevo sopportare chi continuamente veniva a sputare sulla mia città e sul Nord in generale, soprattutto se poi vestiva la maglia del Napoli, che sul finire degli anni '80 era la nostra rivale per eccellenza. Entrato a far parte dei tanti sconfitti (e umiliati) sulla strada della storia rossonera, una volta appese le scarpe al chiodo il 'Pibe' è parso meno spregevole, a volte perfino un uomo interessante con le sue uscite populiste e castriste. Non così diverso da quel Silvio Berlusconi, malato di protagonismo come lui, circondato da una corte di personaggi, a volte più discutibili quelli di Dieguito, a volte quelli di Sua Emittenza. Ma è rimasto sempre e comunque un 'nemico'.
Oggi la 'nuova Germania', simbolo di un Nord progressista e al passo con i tempi, lo ha spazzato via senza pietà, umiliandolo tatticamente e tecnicamente. Diciamo la verità, i ragazzi di Joachim Löw ci stanno facendo sognare con un gioco brioso e stupendo, come raramente si vede su di campo di calcio. E al 'Pibe' non è andata giù: così, con la flemma che lo contraddistingueva dai tempi del San Paolo, si è permesso di offendere i tifosi tedeschi che (giustamente) si facevano beffe di lui, della sua presunzione e del suo credersi 'dio', sopra tutto e tutti. Tschüß Diego, 'ciao Diego', tornatene a casa, tu e la coorte di amichetti e parenti che ti sei portato dietro, con la Pequeña Dalmita che si è dovuta mettere in mezzo per evitare che il 'paparino' si lasciasse trasportare dal risentimento. Vai dal tuo amico Fidel a piangere. Qui è tornata l'Afrika Korps.
Vedi: Germania über alles!!!
Un, due, tre, quattro, tschüß Argentina!
Oggi la 'nuova Germania', simbolo di un Nord progressista e al passo con i tempi, lo ha spazzato via senza pietà, umiliandolo tatticamente e tecnicamente. Diciamo la verità, i ragazzi di Joachim Löw ci stanno facendo sognare con un gioco brioso e stupendo, come raramente si vede su di campo di calcio. E al 'Pibe' non è andata giù: così, con la flemma che lo contraddistingueva dai tempi del San Paolo, si è permesso di offendere i tifosi tedeschi che (giustamente) si facevano beffe di lui, della sua presunzione e del suo credersi 'dio', sopra tutto e tutti. Tschüß Diego, 'ciao Diego', tornatene a casa, tu e la coorte di amichetti e parenti che ti sei portato dietro, con la Pequeña Dalmita che si è dovuta mettere in mezzo per evitare che il 'paparino' si lasciasse trasportare dal risentimento. Vai dal tuo amico Fidel a piangere. Qui è tornata l'Afrika Korps.
Vedi: Germania über alles!!!
Un, due, tre, quattro, tschüß Argentina!
sabato 3 luglio 2010
I teutoni über alles!!!
Una delle più grandi prove di forza mai prodotte da una squadra di calcio. Assolutamente devastante. Questo è sport!!! E così scrive la 'Gazza'...: Una Germania tutta solidità, concretezza e bel gioco schianta l'Argentina di Maradona con un 4-0 che non ammette alibi. In vantaggio con Muller già al 3' del primo tempo, su distrazione della difesa dell'Argentina, la squadra tedesca ha chiuso i conti nella ripresa con le altre reti di Klose, al 23' e di Friedrich, al 29', dopo ottime azioni corali della squadra tedesca. Il quarto gol, ancora di Klose, al 44', al volo su azione di contropiede, è stata quasi un'umiliazione per l'Argentina, punita dall'ottimo controllo del centrocampo dei tedeschi e dall'ariosità della loro manovra. L’Argentina è crollata: privata delle luci di Messi, e di un faro a centrocampo, il collettivo di Maradona non ha trovato il direttore di orchestra e ha steccato. La giovane Germania, età media 24 anni e 96 giorni, specchio di un Paese che è stato il primo a detenere contemporaneamente i tre titoli europei Under 17, 19, 21, ha impressionato e offerto un saggio di gran calcio, per tattica e tecnica.
Paris 'dentro e fuori' con l''amichetta' Jennifer
Paris Hilton è stata arrestata. Fin qui tutto bene, o meglio, chissenefrega. Peccato però sia successo in quello stesso Sud Africa (o Sudafrica?) che pochi giorni fa si è reso protagonista dell'arresto delle ragazze olandesi che si erano presentate allo stadio per pubblicizzare una marca di birra. Motivo dell'arresto della Hilton? Avere fumato uno spinello. Ma non è che questo 'mondo nuovo' in versione Nelson Mandela poi tanto nuovo non sarà? Comunque la bella ereditiera è stata rilasciata, poco dopo la fine dell'incontro tra Brasile e Olanda. Alla sua amica Jennifer Rovero, 31 anni (Playmate del mese di luglio 1999 per Playboy), apparsa con lei davanti al giudice, è stata invece posta l’alternativa tra un’ammenda di mille rand (128 dollari) o 30 giorni di reclusione per possesso di marijuana. Ha preferito pagare l’ammenda. L'udienza è durata appena tre minuti e si è conclusa intorno a mezzanotte e mezza.
venerdì 2 luglio 2010
Berlusconi promette: "Al Milan per 25 anni": grrr...
Silvio Berlusconi ha parlato anche di Milan durante il suo viaggio a Panama per l'inaugurazione dei lavori di ampliamento del canale.Non è la prima volta che il 'sciur presidente' parla durante i lavori che gli competono di quella che dovrebbe essere la sua squadra del cuore (anche se da più parti si vocifera sia sempre stato un grande interistone...). "Ho promesso al presidente Martinelli che porterò il mio Milan a Panama" - ha detto a margine della visita il Berlusca - E' la squadra che ha vinto nella storia del calcio più trofei internazionali e io sono il presidente che ha vinto di più, quello che viene al secondo posto si chiama Bernabeu e a lui hanno anche dedicato uno stadio ma ha vinto la metà dei miei trofei".
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Il G8 e il G20 sono il passato, ora c'è il Gay Pride...
Mi chiama e mi dice: mi scrivi qualcosa su quello che è successo in questi giorni in Canada? "Il G8 e il G20 a Toronto intendi?" faccio io. Sì, quello. E qui sorge il problema. Che ci vado a fare io, sul blog di Canada? Un post o un articolo? E voi sapete bene quale sia la differenza... Alla fine prendo il coraggio a due mani e, come spesso mi capita, alla fine so già che terminerò con il parlare di tutt'altro. E del resto, per quanto riguarda il G8/G20, gli scontri, gli arresti, i sorrisi dei capi di stato, il Berlusca che si pavoneggia in mezzo ai 'colleghi' come fosse alla festa di classe, beh, per quello ci sono tutti i giornali che avrete sicuramente letto, primo fra tutti il Corriere Canadese che ha mandato fior di inviati all'evento (tra cui la ben nota 'blogosferica' Simona Giacobbi...).
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Balotelli promosso perché non l'ascolta nessuno
Mario Balotelli sostiene l'esame di magturità, almeno quella ufficiale, che vale per quelli che raccolgono il voto minimo per passare alla 'vita dei grandi'. Vita in cui il 'Signor Balotelli' è entrato già da tempo, come gran campione dell'Inter. Con 'maturità sportiva' ancora da conquistare però. Intanto però, superato l'ultimo ostacolo - la prova orale per ottenere il diploma giuridico economico aziendale - Balotelli può dedicarsi alle vacanze e concentrarsi sul suo futuro di calciatore e sulla permanenza all'Inter, tutt'altro che scontata. «Se resterò all'Inter? Adesso vediamo», ha risposto l'attaccante attorniato dai giornalisti che lo attendevano fuori dall'Istituto privato «Milano», in zona Viale Monza.
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giovedì 1 luglio 2010
In College Street West due coreane con un penny
Giornata di riposo. Si festeggia il Canada Day. Tutti (o quasi tutti) a rilassarsi e a fare bbq. Io personalmente sono andato al "Sottovoce" di College Street West, dove ho mangiato un piatto di salumi, mozzarella, provolone e altri sott'olio. Non male, per essere in Canada. Più acqua, caffè e un paio di piccole coreane che si sono sedute non lontano da em. Una volta tanto mi devo fare i complimenti: con un'abile mossa sono riuscito a strappar loro il numero di telefono. Poco dopo ho trovato per terra un penny. Un segno?
ILJDL: I Love Jap Dark LOLITAS
Goth girl. Gothic girl. Jap Goth. Gothic lolita. Lolita girl. Lolita goth. Jap goth. Goth jap. Jap lolita. Lol girl... Un look notturno, devastato, ammalato, entra nella pelle e nella mente, insinuandosi nei miei pensieri. Io adoro il gotico. Io amo la femmina giapponese. Io ho una passione per le lolite. Da Wikipedia: il movimento gotico o goth (in italia chiamato erroneamente dark) è un insieme di culture diverse nel look, in attitudine e nel tipo di musica, ma che vengono per varie ragioni tutte denominate utilizzando il termine gotico. Tra le prime volte che un movimento socio-musicale è stato etichettato con la parola gothic, bisogna andare nel Regno Unito verso l’inizio degli anni '80 nella scena post-punk. In quel caso infatti, la parola venne usata da Ian Astbury per descrivere Andi Sex Gang cantante degli inglesi Sex Gang Children come un "gothic pixie" in virtù del modo in cui ballava e si muoveva. In seguito molte riviste musicali come New Musical Express e Sounds colsero l'attimo e iniziarono ad usare il termine per indicare quel determinato genere musicale relativo a quel particolare movimento sociale derivante dal punk. E, parlando di moda: la moda gotica o moda goth, spesso in Italia impropriamente definita moda dark, stanno ad indicare vari tipi di abbigliamento e di stili estetici che caratterizzano le diverse categorie del movimento gotico. Lo stile comune che è uguale in queste varie categorie è la tendenza ad usare il colore nero. Questo abbigliamento è stereotipato come dark, oscuro, a volte morboso, erotico o esageratamente enfatizzato, quasi camp. La tipica moda gotica include dettagli come lo smalto nero, i vestiti neri, borchie, croci, trucco e capelli neri, piercing e catene. In alcune categorie di moda gotica, buone quantità di accessori sono ispirati alla moda vittoriana.
Vedi: Yuka, la ragazza Facebook del giorno
Vedi: Dr. Mikannibal, la giapponesina che canta nuda...
Vedi: Grace Park, un robot dal cuore orientale
Vedi: La mia amica Furgoncin
Tying Tiffany è italianissima (credo sia padovana), ma il sound di questo brano mi sembra si adatti benissimo all'atmosfera "dark"...
Vedi: Yuka, la ragazza Facebook del giorno
Vedi: Dr. Mikannibal, la giapponesina che canta nuda...
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Tying Tiffany è italianissima (credo sia padovana), ma il sound di questo brano mi sembra si adatti benissimo all'atmosfera "dark"...
176 tipi ideali di donna: Kirsty Hawkshaw
Voi potete sinceramente dire di avere un tipo ideale di donna? O di uomo, sia chiaro. Uno solo? Uno che raggruppi tutti i vostri desideri, le vostre devianze, le vostre lussurie, le vostre lunghe peregrinazioni mentali, i sogni dolci e quelli più peccaminosi. 176. E' questo il numero che ho fissato come 'numero ideale' per poter affermare con una certa tranquillità di poter accorpare le diverse 'idealità' di donna che mi sono proprie.
Donne di ogni razza, colore, foggia e misura, accomunate dall'unica cosa che non ha limite: la femminilità... e la maniera di abusarne. Kirsty Hawkshaw è decisamente una di queste 176.
Cantante dei disciolti Opus 3, ora solista di successo della scena techno, ultraquarantenne londinese segno della Bilancia, ha l'energia e la bellezza di una ragazzina, e con lei decisamente potrei salpare per quell'isola, situata lontano, oltre le nebbie del nord, su di una nave vichinga, incoronarla mia principessa e regnare incontrastato su un mondo immerso nell'oscurità, tra vampiri e uomini lupo, in un castello antico dove potrei finalmente sfogare i miei deliri medievali.
Dialoghi d'amore muto, sottolineati da musica elettronica, ricoperti di rossetto, rivestiti di pelle nera borchiata. Assorbimi.
Ed ecco il video del primo grande successo di Kirsty con gli Opus 3: "It's a fine day" (1992)
Donne di ogni razza, colore, foggia e misura, accomunate dall'unica cosa che non ha limite: la femminilità... e la maniera di abusarne. Kirsty Hawkshaw è decisamente una di queste 176.
Cantante dei disciolti Opus 3, ora solista di successo della scena techno, ultraquarantenne londinese segno della Bilancia, ha l'energia e la bellezza di una ragazzina, e con lei decisamente potrei salpare per quell'isola, situata lontano, oltre le nebbie del nord, su di una nave vichinga, incoronarla mia principessa e regnare incontrastato su un mondo immerso nell'oscurità, tra vampiri e uomini lupo, in un castello antico dove potrei finalmente sfogare i miei deliri medievali.
Dialoghi d'amore muto, sottolineati da musica elettronica, ricoperti di rossetto, rivestiti di pelle nera borchiata. Assorbimi.
Ed ecco il video del primo grande successo di Kirsty con gli Opus 3: "It's a fine day" (1992)
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