martedì 30 luglio 2019

Modric, like galeotto sul profilo Instagram del Milan

Luka Modrić al Milan? Ogni segnale potrebbe essere quello del consenso, come quello di pochi minuti fa, ovvero legato al primo pomeriggio di martedì 30 luglio, che ha visto il centrocampista del Real Madrid apporre un 'like' galeotto sulla pagina Instagram della società milanese, in relazione all'esordio in campionato dei rossoneri, fuori casa contro l'Udinese.
Un piccolo gesto che però ha scosso e messo in fibrillazione i tifosi milanisti, piuttosto delusi fino ad ora, sia dai risultati del precampionato che dalla cessione dell'amato giovane della rosa, Patrick Cutrone.

domenica 28 luglio 2019

Quella benda che indigna gli animi della Sinistra

I nodi vengono al pettine, si potrebbe dire o, più volgarmente, quando le fogne si intasano, gli escrementi sono i primi ad affiorare. Tutto il marcio della Sinistra 'buonista', 'accogliente', antidemocratica e filocomunista trova nuovo respiro in questi giorni nei quali diventa necessario prendere posizione. Assumere un ruolo chiaro diventa sempre più necessario nell'Italia di oggi, distinguersi da chi continua a fingere 'che tanto non fa niente', prendendosi le proprie responsabilità, cercando di evitare che le istituzioni cadano nelle mani sbagliate, e il suono di una marcia funebre cominciata nel Dopoguerra divenga una estenuante nenia del Titanic a margine di un'Europa sempre più Eurabia e patria di un crimine più o meno organizzato, intoccabile e difeso a ogni livello, dai giudici schierati, dai professionisti della violenza di piazza, dai politici che rimestano nel fango.
Ecco Zingaretti (l'uomo nuovo, o presunto tale, di una fazione politica sempre più arcaica) accusare i poliziotti che avrebbero avuto il torto di bendare un criminale assassino, ecco i parenti di Cucchi e Aldrovandi alzare la voce sulla questione, ecco una professoressa (quanta cultura...) vergare con un "uno di meno" la morte del carabiniere Cerciello Rega, ucciso da due americani in combutta con il solito gruppo di nordafricani, probabilmente sbarcati fra i peana dei 'democratici' e accolti da un 'pueblo unido' festante con ONG al seguito. C'è chi parla di 'foto schock', riferendosi all'assassino bendato, fallendo totalmente la prospettiva, perché lo schock dovrebbe essere quello del sangue di Cerciello Rega sparso in strada, appartenente a un uomo che difendeva le istituzioni e gli italiani.
La specie umana, giusto per accendere gli animi dei benpensanti, perché di specie (o perfino razza) si tratta, vede un sottogruppo canceroso, quello degli stronzi, accompagnati da quelli che sono disposti a camminare sui cadaveri per un pugno di voti in più, da quelli che 'va bene tutto' nel nome di una finta democrazia da difendere a ogni costo, soprattutto quando ci consente di fare la figura dei difensori delle eguaglianze, anche tra uomini che uguali non sono. Perché non si può accostare alla figura di una persona 'perbene', magari colpevole di qualche peccatuccio (chi non ne abbia commessi scagli la famosa prima pietra) accanto a quella di chi viola la legge impunito e difeso da quegli stessi personaggi che prima attaccarono il legittimo governo di Berlusconi e ora ci provano allo stesso modo con quello di Salvini, con esiti, ahiloro, ben differenti, visto l'incredibile consenso popolare del buon Matteo, tutore dell'ovvio perché era da oltre mezzo secolo che la Democrazia italiana aspettava una persona che detta democrazia sapesse distribuire con la 'logica del buon senso', come lui stesso afferma. Il resto è filosofia, e della peggior specie. Quella disseminata con bizantina malafede da quei gruppi che nella confusione e nel caos trovano alimento, cancro delle istituzioni e del tempo, presente e futuro, che stiamo cercando di rendere migliore. Nessuno si tiri indietro. Prendere posizione oggi è un dovere. Morale e sociale.

mercoledì 17 luglio 2019

Summerwine, le Donne del Vino ancora protagoniste

La quinta edizione di Summerwine, appuntamento estivo ideato e organizzato dalle Donne del Vino Puglia, sarà dedicata ai vitigni autoctoni e si svolgerà domenica 4 agosto al Wonder Beach Club di Mola di Bari, con il titolo "Summerwine 2019, altro che minori!".
L'obiettivo della manifestazione di quest'anno è quello di dare sempre più centralità a quei vitigni nati nelle varie zone storiche di origine, soprattutto quelli cosiddetti 'minori', che negli ultimi anni sono stati riscoperti e rivalutati. Non solo gli storici Negroamaro, Primitivo e Nero di Troia quindi, ma anche Susumaniello, Verdeca, Ottavianello, Bombino Nero, Malvasia, Minutolo e Greco. Tutte uve che hanno caratteristiche ampelografiche uniche e che danno vita a vini fortemente espressivi del territorio d'origine.
"Ci  siamo accorte che si sa ancora poco o in modo a volte superficiale di quanto sia ricco il patrimonio varietale della Puglia - spiega Marianna Cardone, delegata pugliese dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino -. Si parla tanto di vitigni autoctoni, ma non tutti conoscono a fondo le varietà pugliesi cosiddette 'minori'. L’esigenza di raccontarle al pubblico anche dei meno esperti tramite le nostre etichette ci ha spinto a scegliere per questa edizione di Summerwine un tema così importante".

lunedì 15 luglio 2019

Sgombero a Roma, l'Italia che mi piace grazie al Capitano

Un momento dello sgombero
Mentre il PD strilla e urla, cercando di mietere i suoi ultimi consensi puntando sull'alleanza di magistrati conniventi per cercare di attaccare la Lega e Matteo Salvini, ecco che a Roma, questo lunedì, va in scena un altro benvenuto sgombero, quello di Primavalle, con quasi 350 abusivi ad occuparne gli spazi.
Benvenuto aa linea dura della 'Nuova Italia' contro okkupanti e clandestini, ogni Carola di turno e squallidi portaborse del 'buonismo' nazionale e non. Posso solo complimentarmi, una volta di più, con il Capitano.
"Roma si barrica", scritta in rosso, espongono gli 'okkupanti', immaginando che il loro mondo fatato, costruito grazie agli abusi tollerati dalla Sinistra, sia ancora reale. Servirebbe di certo più decisione, senza sconti di nessun genere a questi personaggi che fanno forza su leggi che li tutelano, in nome di una democrazia dalle maglie troppo larghe, le cui leggi furono scritte in tempi in cui non esistevano né estremismo di Sinistra né invasioni afroasiatiche. La gente è in fremente attesa che, finalmente, contro chi delinque non venga utilizzata nessuna immeritata pietà. In attesa degli strepiti di Zingaretti e dei suoi accoliti, noi diciamo alto e forte "Grazie".

lunedì 8 luglio 2019

Milano-Taranto, moto d'epoca e viaggi in cartolina

Passione, calore, odore di benzina, vibrazioni. Sono queste le sensazioni che la notte della Milano-Taranto offre ai propri partecipanti e agli amici, parenti e curiosi che hanno affollato la partenza della gara amatoriale, che ha preso il via dalla consueta partenza dell'Idroscalo, a Mezzanotte precisa.
Si tratta della 33.a edizione della competizione, maratona per moto d'epoca, che quest'anno ha visto una presenza imponente di centauri, oltre duecento, di cui sette pugliesi e molti provenienti da ogni parte del mondo, dalla Germania alla Gran Bretagna, dal Canada agli Stati Uniti. In totale da percorrere saranno 1.900 chilometri di viaggio, notti comprese, alla scoperta dell’Italia più caratteristica, tra avventura e paesaggi mozzafiato, a bordo di moto storiche come le piccole Laverda 75 e Ceccato 100, affascinanti sidecar e colorate Vespe e Lambrette, un vero e proprio museo itinerante che sarà composto anche, fra le altre, da una Indian Scout del 1928.
Senza dimenticare la presenza dei cosiddetti 'assaggiatori', oltre una trentina, uno dei ruoli più affascinanti della corsa. Come si può intuire dal nome, gli assaggiatori provvederanno a degustare con tanto di voto le prelibatezze che saranno offerte ai concorrenti nei vari punti di ristoro lungo la corsa, nella maggioranza dei casi autentiche tipicità locali.
La gara di oggi prende spunto dalla Freccia del Sud, nata nel 1919 come raid motociclistico da Milano a Caserta e che nel 1932 si trasformò in Milano-Napoli s, solo più tardi, Milano-Taranto. Ultima edizione nel 1956, quando un grave incidente durante la Mille Miglia del 1957 segnò la fine di tutte le competizioni stradali, fino alla rinascita amatoriale del 1987.
In totale verranno toccate sette regioni, con 28 soste e sei tappe, a cominciare dalla prima di Breganze, e poi via via a Firenze e Tivoli, fino ad arrivare in Puglia l'11 luglio a San Giovanni Rotondo, cui seguirà il 12 la tappa con arrivo a Bitonto e il 13 la volata finale, da Bari a Taranto, con prima sosta a Castellana Grotte e arrivo sul Lungomare Virgilio previsto per le ore 15 (tutte le foto di Massimiliano Bordignon).



domenica 7 luglio 2019

AXA, fra parità di genere ed energia pulita

La presentazione del report di AXA a Milano
E' stata una vera e propria riunione che ha fissato gli obiettivi realizzati e quelli fissati, quella che AXA ha realizzato nella propria sede di Corso Como 17 a Milano, durante la quale è stato presentato il Rapporto di Sostenibilità 2018. Cuore del report, azioni ed iniziative concrete nate per creare un impatto positivo sulla società: ad esempio, 2500 attori fra ricercatori, startup, studenti, giovani innovatori e talenti digitali coinvolti per co-creare idee ad alto impatto sociale, oltre a qualcosa come 16,5 milioni di euro investiti nella ricerca di eccellenza italiana sui rischi con più di 50 progetti di ricerca sostenuti in 10 anni.
Il report è stato presentato in occasione della CR Week 2019, la settimana che ogni anno AXA Italia dedica alla sostenibilità, in un dibattito alla presenza, tra gli altri, dell'amministratore delegato Patrick Cohen e a due testimonal d’eccezione come Sara Galimberti, runner professionista e sport influencer, e Andrea Devicenzi, atleta paralimpico e mental coach.
Fra i punti chiave del report, l'obiettivo raggiunto da AXA nel 2018 della parità di genere nelle promozioni e assunzioni, un Management Committee formato per il 40% da donne, la creazione di Angels for Women, primo network di Business Angel donne in Italia che supporta startup al femminile e ha già investito 100.000 in Orange Fiber, la scelta di disinvestire 2,4 miliardi di euro dal carbone e dalle fonti energetiche inquinanti e, contemporaneamente, di investire 12 miliardi al 2020 in energie pulite e green economy, oltre alla riduzione del 50% del consumo di carta, del 30% quello di acqua e del 15% le emissioni di CO2 (tutte le foto di Massimiliano Bordignon).






Più vetro, meno plastica, nuovo mantra della spesa

Coca-Cola in vetro, perché no? (foto Bordignon)
Più vetro, meno plastica. Dovrebbe essere questo il mantra cui farsi guidare mentre ci si avventura in un qualsiasi supermercato dove, bisogna ammetterlo, trovare ormai alimenti conservati sotto vetro è sempre più difficile. Ricordi d'infanzia mi riportano alla mente le bottiglie di acqua minerale che, comperate 'a cestello', tutte rigorosamente in vetro, comportavano il costo di una piccola 'cauzione' (10 lire?, boh...) che veniva restituita quando si riportavano all'utenza commerciale.
In questi giorni, presso il supermercato Esselunga più vicino a casa mia, ho scoperto una nuova bottiglia d'acqua completamente compostabile, che ho immediatamente preferito rispetto a quelle di plastica, fossero grandi o piccole. Idem sulla Coca-Cola, con la sua pure fastidiosa e pesante bottigliona da litro, al posto delle singole bottigliette di plastica più facilmente trasportabili. Birre, vino, sottaceti e omogenizzati restano scelte del momento, solo saltuariamente parte del menù quotidiano.
Recentemente, in un centro vendita di Roma è stato diffuso un video in cui alcuni delfini ringraziavano i clienti che si presentavano alla cassa con un imballaggio in vetro, iniziativa nell'ambito della campagna Endless Ocean 2.0, lanciata in Europa dalla community Friends of Glass e con partnership in Italia di Assovetro, a sua volta partner di Goletta Verde di Legambiente, che, come tutti gli anni, naviga intorno alla Penisola Italiana per monitorare lo stato di salute dei nostri mari e delle spiagge.
Secondo Friends of Glass, il 72% degli europei, quando fa la spesa, tiene in considerazione l'impatto che il loro comportamento può avere sui mari, a partire dai prodotti che compra e dagli imballaggi nei quali sono contenuti. Una scelta di cui sarebbe interessante valutare i numeri in Italia.
Al di là delle solite intrusioni politico-associazionistiche, vale la pena ricordarsi che anche un piccolo gesto, moltiplicato per migliaia può fare la differenza. Personalmente comincerò da bibite e, possibilmente acqua minerale, sebbene in questo ultimo caso, non sia facile recuperare contenitori in vetro o comunque compostabili al cento per cento.

lunedì 1 luglio 2019

Insultare Carola è vietato, ma sfasciare auto e vetrine si può

La speculazione del piddino Davide Faraone, 'crocerista' per caso
Interessante il concetto di 'troglodita, vergognoso, disgustoso' che viene distribuito recentemente dal mondo dei social. E' proprio vero che la storia a volte può essere orrendamente deformata nella sua verità, il che a questo punto mi obbliga a 'revisionare' l'intera recente storia italiana e non solo. Del resto "la revisione è il pane degli storici" affermava in chiave non provocatoria il filosofo tedesco Ernst Nolte.
In questi ultimi giorni, nelle ore successive all'arresto del capitano della nave Sea Watch 3, Carola Rackete, si è scatenata l'ira dei 'buonisti' e dei benpensanti, di fronte a un filmato che mostrerebbe la 'bella' Carola pesantemente insultata sul molo da quelli che sono stati evidentemente definiti, nel migliore dei casi, "razzisti e leghisti" (ma poi dove sarebbe l'offesa nell'essere leghisti?). Nei confronti della donna che ha trasportato oltre 40 clandestini su suolo italiano sono volati epiteti impronunciabili, da 'puttana' a 'spero che ti violentino 'sti negri', e via discorrendo. Non ho visto il video (non mi interessa), ma mi fido. Del resto, pur ammettendo che si tratti di parole sgradevoli e sgradite, non mi meraviglia che questo sia accaduto. Quando una persona normale, che lavora e paga le tasse, si trova costretta a combattere la vita di tutti i giorni e alla fine si vede scavalcata, per l'ennesima volta, nei propri diritti personali, da un branco di clandestini che presto andranno a delinquere sul suolo nazionale grazie a una tedesca dalla faccia alterata, ci può stare uno sfogo, anche duro e pesante. Qualcuno, particolarmente 'liberal', invoca addirittura una legge che tappi la bocca di chi non ci sta, di chi reagisce, almeno a parole, a quella che è una palese violazione della legge. Del resto si sa, a Sinistra sono abituati a limitare la libertà di parola, oltre che di pensiero, ed è questo che li ammazza di rabbia, non potendo più fare il bello e cattivo tempo e dettare gli abiti culturali della società, non avendo più in mano il potere di definire cosa possa o non possa essere ritenuto accettabile secondo il proprio metro totalitario di giudizio.
Criticare è reato, insultare è reato, il che mi riporta alla mente, oltre a George Orwell, una scena di "Alien 2 - Scontro finale" nel momento in cui ai marines presenti all'interno della base deserta (ma piena di alieni), vengono tolte le armi per non generare una escalation atomica. "E come ci difendiamo: a parolacce?". Insomma, le parolacce non uccidono, non fanno male, questo è evidente.
Del resto, ho pensato a come potrei reagire io se, davanti a casa mia, nella mia piazza, venisse sistemato un gruppo di vagabondi e clandestini, magari addirittura zingari. Reagirei male, molto male, e forse non mi limiterei alle parolacce.
Coloro che di sicuro non si limitano alle parolacce, ma che anzi fanno dell'azione e della violenza proditoria il proprio 'credo' quotidiano, sono invece i 'compagni' dell'estrema Sinistra, ma anche nemmeno tanto estrema, quando decidono che è ora di muovere la piazza. Scendere in piazza in sé è una mossa violenta, di scavalcamento democratico. La manifestazione non è quasi mai pacifica, specie se, appunto, organizzata dalle 'anime pie' della Sinistra. Lo si è visto dai tempi del '68. Cariche alla polizia (date e subite, e ci mancherebbe altro), auto e vetrine di negozi sfasciate, muri imbrattati, passanti minacciati o spintonati. Qualcuno ricorda Genova? O forse la manifestazione che aprì EXPO 2015 con la distruzione di diverse vie e piazze di Milano? Ma basterebbe ritornare a quasi tutti gli ultimi 25 aprile, coni tentativi fisici di impedire alla Brigata Ebraica di sfilare, perché considerata 'sionista' e quindi 'fascista', forse perfino 'leghista' e con tutti gli 'ismi' così tanto invisi ai... comunisti e ai loro amici. Insomma, insultare, anche pesantemente, una delinquente conclamata è 'terribile e disgustoso', mentre distruggere cose e malmenare persone durante una manifestazione si può tranquillamente fare. Ovviamente, a meno che la persona colpita non appartenga alla cricca della Sinistra, altrimenti trattasi di 'ennesimo atto fascista e squadrista', e magari pure un po' leghista.