sabato 23 gennaio 2021

Jacuzia: in migliaia sfilano contro Putin a -50°!

La marcia dei... manifestanti in Jacuzia
Se in campo internazionale ritengo essenziale la presenza di Vladimir Putin, autentico punto di riferimento per chi abbia a cuore una visione 'alternativa' del mondo, certamente non mi permetto di giudicare quella che è la politica interna del 'padrone' del governo della Russia.
Per questo merita comunque di essere menzionata la coraggiosa protesta di alcuni russi che non ci stanno e hanno deciso di sostenere Aleksej Navalnyj, il grande oppositore russo.
Da Twitter ho recuperato questa foto, scattata in Yakutia (o Sacha-Jacuzia in italiano, repubblica della Russia, situata nella Siberia orientale.
Doppiamente coraggiosi i manifestanti, nemmeno così pochi: hanno osato sfidare la polizia russa, ma soprattutto hanno osato sfilare alla temperatura di -50°!

Il Governo spreca 400mila euro per celebrare i 100 anni del PCI

Manifesto comunista per confutare le verità sulle foibe
In un mondo disastrato dal Covid-19, il Governo italiano ha trovato lo spazio, e soprattutto i soldi, per celebrare l'anniversario della nascita del Partito Comunista Italiano.
Legittimo parlarne, meno legittimo gettare nel cesso 400 mila euro che, in questo momento, potrebbero trovare sicuramente migliore destinazione che quella di mandare in sollucchero gli epigoni di una fra le più controverse presenze politiche della storia italiana e mondiale.
Del resto, l'emendamento arriva dai 'moderati' di Leu (Vasco Errani e... compagni), quelli che "la falce e il martello sono dentro di noi" e "avanti popolo, alla riscossa, bandiera rossa, trionferà".
Nel dettaglio (fonte Corriere.it), l’emendamento prevede uno stanziamento per l’organizzazione e «lo svolgimento di iniziative» previste per il centesimo anniversario del Partito Comunista italiano, fondato a Livorno il 21 gennaio del 1921. Nell'emendamento viene chiesta una voce di spesa che ammonta a 200mila euro per gli anni 2020 e 2021.
Facciamo un paragone se, per dire, uno stanziamento fosse stato richiesto da Casapound, e immaginiamo quale sarebbe stata la risposta dei 'benpensanti' e fautori del 'pensiero unico'. Che poi sono gli stessi che, tuttora, organizzano incontri e conferenze diffondendo notizie false sulla realtà delle foibe e sulla morte di decine di migliaia di italiani. Il comunismo non va dimenticato. Mai. Non faccio parte di quella 'razza' di pensanti. Il comunismo va ricordato. certamente non va celebrato.

sabato 16 gennaio 2021

La Lazio vince il derby, Anna Falchi si spoglia su Instagram

Anna Falchi 'senza veli' su Instagram
Anna Falchi si spoglia per la Lazio, come promesso in caso di vittoria nel derby da parte dei ragazzi di Simone Inzaghi.
L'attrice, conduttrice televisiva ed ex modella italo-finlandese (è nata a Tampere e all'anagrafe il suo nome completo è Anna Kristiina Palomäki Falchi), oggi invidiabile 47.enne, ha postato sul 'social' Instagram una sua foto 'senza veli', per quanto di spalle e a seni coperti con i propri gomiti, subito dopo il 3-0 con cui i biancocelesti hanno demolito la Roma.
Esaltato il commento della Falchi: "Finitaaaaaa la partita più importante e sentita della capitale !!!! W W W la Lazio e tutta la squadra , il grande @ciroimmobile17 che non ci delude mai,il “Lupo” @10_luisalberto che dire. 3 a zitti Fioretto mantenuto! @official_sslazio #noilamiamoeperleicombattiamo #sslazio #imieiattimi #annafalchi #derby #stracittadina".
In realtà sono molte le foto che si possono ritrovare sul profilo della Falchi, tutte dedicate alla Lazio e alle sue vittorie.

giovedì 7 gennaio 2021

Gli elettori di Trump chiedono solo verità e democrazia

Il 'mare' dei sostenitori di Donald Trump
E' la solita storia. Se a scendere in piazza sono gli 'amichetti della Sinistra' va tutto bene, perfino le violenze dei cosiddetti 'Centri Sociali' passano in cavalleria, e così in campo internazionale, i tumulti che hanno fatto seguito alle marce dei facinorosi sostenitori di Black Lives Matter non sono mai state condannate. Insomma, 'white lives doesn't matter', ma l'importante è crederci, 
E così la voglia di libertà e di democrazia che i sostenitori di Donald Trump hanno espresso con il loro scendere in piazza è stata subito etichettata nei modi più volgari e violenti. Non c'è organo televisivo o 'social' che non li abbia subito etichettati al pari di pericolosi nazisti, i 'post' del presidente sono stati addirittura bloccati nell'ennesimo segno di 'polizia del pensiero' da parte di giganti come Twitter, Google, Facebook, Netflix e compagnia belante.
Viviamo in un mondo sempre più 'orwelliano', e la diffusione del Covid-19 è stata un'ottima scusa per rinchiudere in casa, oltre alle persone, anche il dissenso. Scendere in strada per reclamare il diritto alla trasparenza in quelle che sono state, probabilmente, le elezioni più falsate della storia americana, è stata una grande prova di coraggio da parte di quegli americani che hanno nell'orgoglio e nell'amor di Patria ancora dei valori, troppo pericolosi per essere accettati dal mondo globalizzato di oggi.

lunedì 4 gennaio 2021

Beitar Gerusalemme, un chiaro 'no' all'invasione islamica

Gli ultras del Beitar, paladini dell'antiislamismo
Gli ultras, si sa, sono brutti, sporchi e cattivi. E basta poco per catalogarli, magari a loro insaputa. E' il caso dei tifosi del Beitar Gerusalemme, considerati dalla stampa italiana come 'razzisti' e di 'estrema destra' (che, per molti, in Israele, è quasi un complimento) e balzati inconsapevolmente alla ribalta della cronaca per avere avviato una feroce campagna contro il nuovo proprietario della società, Hamad bin Khalifa Al Nahyan, uno dei membri della famiglia reale degli Emirati Arabi Uniti.
Non una nazione qualsiasi, ma una monarchia teocratica sunnita, quello stesso islamismo che Israele vuole distruggere e cancellare dalla faccia della terra. E i tifosi del Beitar (e non solo gli ultras) non sono tifosi qualsiasi, ma i figli e i nipoti dei coloni che hanno combattuto in prima linea contro gli islamici. Come vi sentireste se voi, figli di partigiani morti per la libertà, vedeste comperare il vostro club del cuore da un manipolo di nazisti? La sostanza, in questo caso, non è molto diversa.
Ovviamente gli articoli di condanna si sono moltiplicati, i tifosi del Beitar, e del gruppo "La Familia" in particolare, vengono dipinti come esseri spregevoli e contrari a qualsiasi tentativo di avvicinare ebrei e musulmani.
La sensazione, nettissima, è che i fautori dell'Islam abbiano trovato uno splendido modo per propagandare il proprio 'credo'. Ormai la violenza e il terrore sono cose del passato. Perché sprecare uomini e ordire piani terroristici, quando si può conquistare il nemico senza colpo ferire? E se l'Europa è conquistabile con l'invasione di clandestini e altri migranti arabi con donne gravide al seguito (o, meglio ancora, ingravidando quelle occidentali, sai che gusto e che sensazione di superiorità?), con gli assai più ispidi e organizzati l'Islam può insinuarsi in maniera più subdola, quella del mondo del calcio (peraltro presente anche in Europa). Affascinare e incantare, come in un capitolo della Bibbia, i tifosi con promesse di ricchezza e facili vittorie a suon di petrodollari, e intanto far loro accettare un'altrimenti scomoda presenza islamica, un Cavallo di Troia infilato nelle abitudini e nel quotidiano del vivere comune.
Questo, gli ultras de "La Familia" evidentemente lo hanno capito. Chi gli arabi li ha combattuti con le armi certamente non è disposto a farsi incantare da un pugno di dollari. Per questo mi schiero al fianco dei ragazzi del Beitar, e mi auguro che, anche grazie alla loro coraggiosa scelta, nasca un nuovo 'rinascimento' nazionalista, che rifugga da ogni compromessa e non ceda alle tentazioni di chi vuole trasformare la nostra terra in Eurabia.

venerdì 1 gennaio 2021

Buon Anno Nuovo, buon 2021 a tutti!

Dimenticare l'anno del Covid e di tante tragedie, quello di cui tanti non hanno potuto festeggiare la fine, o l'hanno festeggiata da soli, o per colpa del lockdown o per via delle perdite subite in questo maledetto 2020 appena terminato.
Dal 2021 che va a cominciare ci si aspetta tanto, forse non tutto, ma di certo un passo importante che ci riporti verso la normalità, quell'agognato 'status' negatoci d quei governi che hanno preferito chinare il capo di fronte al virus, di fronte a chi l'ha diffuso, la Cina, trovando in esso anzi, un insperato quanto inatteso laboratorio per creare, ancora più velocemente, una quiescenza da parte della nuova plebe, nei confronti di un ordine mondiale gestito da un nucleo sempre più ristretto di persone a scapito di una grande immaginaria.
George Orwell e "1984", Ridley Scott e "Blade Runner", il Medioevo del Futuro, come lo chiamavo nei miei temi da 13enne, è arrivato, come le campane a morto. Sta a rompere il cerchio, contrattaccare il mondo di coloro che ci vogliono tutti tristemente eguali, in fila, condannati dietro ai nuovi computer. Che il 2021 risvegli le nostre coscienze, ci riporti nelle strade, sporchi e peccatori, ma certi di essere uomini. Anarchici e nel caos. Ma liberi. 

Il saluto al nuovo anno da parte del Milan