venerdì 28 febbraio 2020

Coronavirus, i voti: Sala furbo, Fontana troppo onesto, alla faccia dell'ischitana

Una recente pagina del Corriere Milano
Con il Coronavirus ancora protagonista della nostra (e mia) vita quotidiana, e costretto a una 'quarantena' autoimpostami per motivi di sicurezza, oberato da servizi e monologhi televisivi, ecco una mia personalissima pagella dedicata ai protagonisti di questo angoscioso momento virale.

Fontana, 5/6. Troppo onesto. Gestisce la situazione con la diligenza del buon padre di famiglia (si potrà ancora dire senza offendere qualche suffragetta femminista?), ma contribuisce anche, con la sua estrema onestà, a gettare la zappa sui piedi della già traballante situazione economica lombarda. La scenetta della mascherina poteva sinceramente risparmiarsela. Pochi lo copieranno, perché più furbi e ipocriti. Lombardia sicuramente prima nel non avere paura di sporcarsi le mani.

Sala, sv. Invisibile. Vago al momento dello scoppio dell'epidemia. Silente durante. La scelta migliore dell'italiano medio: astenersi dalla lotta, le decisioni, anche quelle più difficili, le ha lasciate volentieri agli altri. E forse gli è pure convenuto.

Conte, 4. Distante. Per la serie "Non c'è, ma quando c'è fa danni". Avoca a sé presunti diritti che il Governo non avrebbe, nel momento in cui le Regioni avrebbero più bisogno di essere autonome. L'Avvocato del Popolo rimane rigorosamente a Roma, guardandosi bene dal fare una visita alle popolazioni colpite, forse perché non esiste un ministero per il Nord, visto che di solito il Nord è abituato a fare da solo. Il massimo che combina è creare pericolose fratture con i governatori delle aree colpite. Mascherine comprese.

Mattarella, sv. Chi? Il Presidente della Repubblica è come il Molise, non esiste.

I lavoratori dell'Esselunga (e degli altri supermercati), 10. Esempio. Protagonisti di giornate come mai gli erano capitate in vita, costretti a un superlavoro, sono stati fra i pochi a mantenere la calma, privi di mascherine e, inizialmente, pure di guanti, in una giornata di crisi globale. Da ringraziare. Dategli un aumento.

Gli scienziati, 6,5. Opinabili. Da una parte eccezionali per l'impegno, la qualità e l'abnegazione mostrate nella ricerca, dall'altra corresponsabili nel creare una situazione di confusione e contrasti che la gente comune non ha capito.

Le popolazioni in quarantena, 8. Eroiche. Diligenti nel patire restrizioni di stampo antico, gettate improvvisamente in una realtà lontana mille anni da quella dell'attuale mondo 'fluido' e globalizzato, hanno saputo organizzarsi, con qualche inevitabile sbandamento iniziale, in maniera ordinata e orgogliosamente lombarda.

Gli scappati dalla quarantena, 1. Scappati di casa. Le chiamavano così, una volta, le persone di poco conto. Forse perché abituati a sbattersene delle regole, tre insegnanti di Avellino e un cameriere di Taurano (stessa provincia) fanno tranquillamente ritorno a casa, perché stare nell'inospitale 'quarantenato' Nord forse gli sta stretto. Riempiti di minacce al loro arrivo. Nemo propheta in patria.

Milano, 8. Indomabile. Come in un incontro di boxe, comincia subendo qualche colpo alla cintura e traballa sulle gambe poi, come Rocky, si rialza e s'impone ancora una volta come Capitale Morale d'Italia. I milanesi, pur consapevoli di quanto le restrizioni imposte stiano danneggiando la loro economia, osservano strettamente le regole adeguandosi alla situazione nel miglior modo possibile, ma già pensando a come reagire quando questo scenario apocalittico sarà finito.

La 'signora' di Ischia, 0. Miserabile. Una impagabile scenetta di squallidume dal sapore e dalle strilla in stile napoletano. Fosse successo a un pullman di meridionali a Bergamo sarebbe scoppiato il finimondo. La signora ischitana che ha estratto bile, vomito e rimasugli di saliva nei confronti dei settentrionali da lei ritenuti 'infetti' giunti sulla sua isola, ha tirato un colpo basso al turismo della propria splendida terra, che peraltro ha dato i natali, fra gli altri, a quella Camorra che, senza bisogno di bus o treni, ha invaso il Nord. Vista l'accoglienza, in pochi decideranno di inserire l'isola nei propri carnet turistici. Milano sta già ripartendo, Ischia penso comincerà invece a perdere qualche colpo. "Alla faccia dell'ischitana" diventerà presto un nuovo modo di dire per evidenziare un successo ottenuto alla faccia dell'invidioso di turno.

domenica 23 febbraio 2020

Coronavirus a Milano, banconi vuoti ai supermercati

Il bancone della pasta in una Esselunga alle ore 20 del 23/2
Il Coronavirus ha mandato in tilt l'Italia del Nord e, ancora una volta, sia chi comanda ma anche chi dovrebbe osservare gli ordini (il popolo) è parso spaesato e impreparato.
Il mio doppio viaggio odierno in una Esselunga milanese è stato un percorso al limite della follia, e forse oltre.
Primo passaggio poco dopo le ore 13, momento in cui normalmente i supermercati sono semideserti. Invece, caos totale, supermercato pieno, praticamente nessuno dei clienti dotato di mascherina e, cosa ancora più grave nemmeno una cassiera o un addetto ai banchi, coloro che rischiano più di tutti, in quanto a contatto diretto con centinaia, forse migliaia di persone. Incomprensibile presenza di bambini che forse, da parte di genitori più attenti, meglio avrebbero fatto a rimanere in casa per non rischiare.
Secondo passaggio dopo le 19, a ridosso dell'orario di chiusura domenicale. Banconi clamorosamente vuoti, in particolare quelli di frutta e verdura, latte, salse pronte di pomodoro, carne, pasta, carta igienica e fazzoletti di carta.
Uno scenario surreale, che ha visto coinvolti i sorrisi increduli e straniti degli ultimi clienti, me compreso,attardatisi alle casse di un personale stravolto, mai come oggi messo a dura prova. (foto smartphone di Massimiliano Bordignon)


sabato 22 febbraio 2020

Derby di Amburgo, il St. Pauli sbanca il Volksparkstadion

La 'copertina' del sito del St. Pauli dopo la vittoria
Il St. Pauli ha vinto il derby di Amburgo per 2-0 contro gli arcirivali dell'Hamburger SV, gara di ritorno della giornata della Zweite Bundesliga, in pratica la Serie B tedesca.
Teatro del match lo stadio dell'SV, il Volksparkstadion, esaurito in ogni ordine di posti, con ben 57mila spettatori.
Una sfida sentitissima sugli spalti, per ragioni anche politiche (St. Pauli, quartiere a luci rosse della città, è considerato storica roccaforte del mondo 'alternativo' di Amburgo, dell'ultrasinistra e, un tempo, del movimento punk), a fine gara non sono infatti mancati gli incidenti tra le opposte tifoserie, sebbene fosse largo lo spiegamento di polizia.
"Hamburg ist BraunWeiss" campeggiava dagli spalti occupati dalla tifoseria ospite, rinforzata da diversi fan provenienti dalla Scozia. E' noto infatti che la stracittadina di Amburgo è l'occasione per rinfocolare anche quella di Glasgow, anche per le similitudini politico-sociali che si èporta dietro.
Lo 'spicchio' dei tifosi del St. Pauli al Volksparkstadion
I tifosi del Celtic, notoriamente legati al mondo operaio, hanno da lungo tempo un fortissimo gemellaggio con quelli del St. Pauli, così come quelli dei Rangers, fieri lealisti della Corona britannica e, almeno in parti, spostati su posizioni conservatrici, sono sempre largamente agli incontri più importanti dell'Amburgo.
In campo le due reti sono state firmate entrambe nel primo tempo, da Henk Veerman e da Matthew Penney. Partita spesso senza storia, nettamente dominata dall'Amburgo, nel computo totale degli scontri, con la retrocessione della prima squadra della città il St. Pauli ha preso in mano la situazione, vincendo ben tre degli ultimi cinque derby, gli ultimi due consecutivi e sempre per 2-0. Dal 1924 a oggi, i due club si sono incontrati per 93 volte, con 59 successi dell'Amburgo, 14 pareggi e 20 vittorie del St. Pauli.


Coronavirus Italia, forse era meglio chiudere i porti

Dalla Lega il primo allarme (Correre della Sera, 1 febbraio)
Il Coronavirus ci è scoppiato in mano. Fino a tre giorni fa tutti noi, me compreso, ci spendevamo in battute simpatiche e starnuti posticci. Ora in Italia ci sono due morti, decine di contagiati, centinaia in pectore (è proprio il triste caso di dirlo) e la prospettiva di una pandemia non controllabile.
Il Governo e Giuseppe Conte continuano con la litania da orchestrina del Titanic, dovunque, soprattutto a Sinistra, proseguono gli appelli a 'combattere la paura', fino ad arrivare a stupide quanto irriverenti cene di solidarietà in ristoranti cinesi.
Una nazione si basa su un requisito fondamentale: i confini che la definiscono. E, di conseguenza, il controllo di questi confini. Un controllo che doveva essere severo e non lo è stato, seguendo i consueti crismi del 'buonismo' accogliente cattocomunista.
Ormai è troppo tardi, come si dice in gergo 'i recinti sono aperti e i buoi sono scappati'. O meglio, sono entrati in Italia. Da troppo assistiamo allo scempio di un'accoglienza indiscriminata, con l'esaltazione assurda della Carola Rackete di turno e della continua prevaricazione della legge da parte di organizzazioni prezzolate.
Chi si oppone a questo sistema viene sbrigativamente definito 'razzista' e 'fascista'. Continuiamo pure a farci invadere da assassini, terroristi, stupratori e ora, anche portatori di virus.
L'Italia non è mai stata così incerta. L'unica cosa certa è l'arrivo, anche a casa nostra, del Covid-19.

venerdì 21 febbraio 2020

Strage di Hanau, Alternative für Deutschland attacca la Procura

Beatrix von Storch e Alice Weidel, leader di AfD
La strage di Hanau poteva essere evitata, e la colpa di quanto avvenuto non può essere pretestuosamente addossato alle forze della Destra tedesca. Lo sostiene Alternative für Deutschland, il partito dell'ultradestra tedesca, che anzi contrattacca e chiede le dimissioni del procuratore federale, come conseguenza del pluriomicidio compiuto da Tobias Rathien, 'lupo solitario' autore dell'assassinio di nove persone in due locali frequentati soprattutto da immigrati turchi.
"Dobbiamo smetterla con la strumentalizzazione politica e chiedere invece le dimissioni del procuratore generale", ha affermato la parlamentare Beatrix von Storch, una delle figure di spicco del partito (nella foto assieme a un'altra leader di AfD, Alice Weidel).
"La Procura sapeva da novembre scorso della malattia mentale di quest'uomo, e chi è psichicamente malato non può detenere armi", ha aggiunto la von Storch.

Coronavirus: primo caso in Lombardia, a Codogno

Il Coronavirus (foto ANSA)
Il Coronavirus colpisce anche in Lombardia. Dopo alcuni ventilati casi, mai dimostrati, di persone ricoverate all'ospedale Sacco di Milano, ecco invece il primo accertato di un cittadino 38enne ricoverato all'ospedale di Codogno, provincia di Lodi, risultato positivo al test del Covid-19.
"Sono in corso le controanalisi a cura dell'Istituto Superiore di Sanità", ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, aggiungendo che l'uomo "è ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Codogno, i cui accessi al Pronto Soccorso e le cui attività programmate, a livello cautelativo, sono attualmente interrotti". "Le persone che sono state a contatto con il paziente - ha aggiunto l'assessore - sono in fase di individuazione e sottoposte a controlli specifici e alle misure necessarie".
In totale, il Coronavirus ha finora causato un bilancio di 2233 morti in Cina, secondo fonti del governo cinese.

martedì 18 febbraio 2020

Mad Mood Party, antipasto doc della Milano Fashion Week

Martina Biondino e Desiré D'Amico (foto Bordignon)
In attesa delle sfilate, Mad Mood ha celebrato se stesso al Magna Pars Hotel di via Forcella (zona Tortona), con un party che, da un lato ne ha presentato obiettivi e finalità, dall'altro ha accolto fra le proprie braccia il cosiddetto 'bel mondo' della moda.
Uno degli aspetti più belli di Mad Mood è che, dopo qualche anno, ormai ci si conosce, se non tutti, quasi, e allora è facile uscire dai canoni un po' falsi del mondo fashion, per entrare in quelli più veri, se non di amicizia, di conoscenze solidificatesi nel tempo.
E così Marianna Miceli, mente e cuore di questa 'creatura' nata per esaltare il Made in Puglia e in fretta cresciuta con uno sguardo sul mondo, ha presentato, al suono della voce flautata e molto swing di Sara Lupi e della tastiera di Luciano 'Lucky' Pesce, le due principali iniziative della giornata che vedrà questo martedì 18 protagoniste le sfilate sul carpet: l'hashtag #iononsonounvirus, con riferimento al Coronavirus che in questi mesi sta colpendo la Cina e il mondo, e il progetto Unconventional, con la partecipazione di modelle professioniste con disabilità.
Musica, modelle, le mamme delle modelle (assolutamente da non sottovalutare...), vip e presunti tali. La notte di Mad Mood ha aperto il cancello di una settimana che non potrà deluderci. Brava Marianna. (tutte le foto di Massimiliano Bordignon)







lunedì 17 febbraio 2020

Pubble censurato da Facebook, la Sinistra liberticida colpisce ancora

L'attuale profilo di Pubble su Facebook
Le mordaci vignette di Pubble, uno dei migliori disegnatori satirici espressi dalla cultura 'non di Sinistra' (e pertanto automaticamente definita di Destra, fascista, razzista, leghista, omofoba, neonazista e quant'altro), almeno per un po' non saranno visibili su Facebook.
Il sito ideato da Mark Zuckerberg, imprenditore multimilionario di origine ebraica, ancora una volta si è espresso in tutta la sua violenza liberticida. Dopo la censura operata nei confronti di alcuni movimenti di Destra, definiti neofascisti, e contrari quindi alle 'regole' del 'social' (azione poi ribaltata da una sentenza), ecco quella nei confronti del vignettista (o la vignettista?), rea di alcuni sferzanti disegni decisamente contrari al 'mainstream' del buonismo cattocomunista.
Non posso che schierarmi, ancora una volta, a fianco di quella libertà di espressione calpestata, per l'ennesima volta, a furia di segnalazioni, dai portatori di una ideologia consunta, defunta ma ancora artificialmente alimentata.

Una delle recenti vignette di Pubble

sabato 15 febbraio 2020

Mad Mood, una top model cinese per affrontare il Coronavirus

Un'immagine tratta dal profilo Facebook di Mad Mood
Mad Mood, il fashion talent ideato dalla salentina Marianna Miceli, torna a illuminare le passerelle milanesi, e anche stavolta aggiunge un impegno sociale a fianco di quelle che saranno due giornate dedicate alla moda giovane e rampante. L'hashtag #iononsonounvirus accompagnerà infatti le sfilate del 18 febbraio al Magna Pars Hotel di Milano, con un evidente riferimento al Coronavirus che in questi mesi sta colpendo la Cina in particolare, ma più in generale tutto il mondo.
E, a battezzare l'evento, che vede Regione Puglia come main partner, ci saranno infatti l'attore, ex Iena, Shi Yang Shi, e la world top model Catia Xiao, oltre ad autorità governative della Repubblica Popolare Cinese.
E' la stessa Miceli a spiegare il perché di quest'impegno: "Intendiamo comunicare alle persone i valori di amicizia, tolleranza, coraggio, amore. Abbiamo deciso di fare nostro lo slogan 'io sono una persona e non un virus', per sostenere la Cina, uno dei partner più importanti della moda italiana - sottolinea - Abbiamo fortemente voluto una presenza cinese in 'carne e ossa' senza dirette streaming via web: #iononsonounvirus sarà il nostro main hashtag, mentre avremo in passerella anche modelle professioniste con disabilità per lanciare un messaggio di inclusione sociale a tutto tondo".
Il progetto Unconventional infatti, dedicato alla promozione di una cultura della valorizzazione delle differenze, è partner dell'evento Mad Mood, con la partecipazione di modelle professioniste con disabilità: concepito da PoT Agency, una start up innovativa con sede a Roma, vuole essere un simbolo di inclusione sociale delle persone con diversa abilità. (sotto l'immagine 'home' dell'evento e sei foto Bordignon di Mad Mood in scena al Magna Pars nel 2019)

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Moda italiana, 42 miliardi di export nei primi nove mesi del 2019

Una sfilata di Lidia Cardinale del 2016 (foto Bordignon)
L'export italiano della moda è valso 42 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2019: fra abbigliamento, accessori e calzature rappresenta un aumento del 6% rispetto all'anno precedente.
Il dato emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Promos Italia su dati Istat. In particolare sono aumentate le esportazioni di abbigliamento (+7,6%) che superano i 14 miliardi, di borse (+12,8%) con 9,5 miliardi, di calzature (+5,4%) con 8 miliardi circa e di maglieria (+6,3%) con 2,7 miliardi.
I tre maggiori partner italiani del 2019 sono: Svizzera (14% del totale, +55,2%) che sorpassa Francia (10,4%, +5,5%) e Germania (8,4%). La Svizzera è il principale partner per articoli di abbigliamento, borse e pelletteria, Hong Kong eccelle per abbigliamento sportivo e pellicce, la Germania è prima per tessuti e per camicie, t-shirt e intimo, la Francia per maglieria e tappeti, gli Stati Uniti per biancheria per la casa, la Romania per filati, passamanerie e bottoni.
Commenta Giovanni Da Pozzo, presidente di Promos Italia: “La moda si conferma un settore trainante per l’export italiano. Francia, Germania e Svizzera restano i mercati di riferimento per il fashion Made in Italy, ma stanno crescendo in maniera esponenziale Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti. Fra i prodotti, abbigliamento, calzature, borse e pelletteria hanno fatto segnare i tassi di crescita più significativi". Inevitabile un commento sul Coronovairus: "Sta già avendo i primi effetti sugli scambi, in particolare per le imprese attive con partner cinesi. La Cina è l'ottava destinazione dell'export del fashion italiano: con 1,7 miliardi pesa il 4% e cresce del 5% in un anno, numeri che testimoniano l'importanza di contenere il più possibile le ricadute di questa emergenza per il business delle nostre imprese". (tutte le foto di Massimiliano Bordignon)

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venerdì 14 febbraio 2020

Extras, Erin Foster comparsa in Law & Order: Los Angeles

Erin Foster
Poche parole, quelle pronunciate da Carmen, la cameriera, durante "Sylmar" (titolo italiano "Anime innocenti"), quarto episodio di "Law & Order: Los Angeles", rivolta ai detective in cerca di un gruppo di terroristi. "Erano seduti là, al tavolo x&y..." e qualcosa del genere, poco altro.
E' il breve ruolo interpretato da Erin Foster, "Extras" (le cosiddette 'comparse') scelta per questo post, qualcosa più di una comparsa, poche battute, ma una bellezza prorompente, merito anche di due genitori 'belli', il produttore discografico David Foster e l'ex modella Rebecca Dyer.
In ambito televisivo ha ottenuto altre piccole parti, fra cui vale menzionare quelle in "The O.C.", "CSI", "Gilmore Girls" e "Roswell".
In realtà Erin non è così sconosciuta, anzi. Con la sorella Sara (con la quale è spesso confusa, con esiti tragicomici, per via della forte somiglianza) ha avuto il merito di creare un 'mockumentary' (in poche parole, un finto documentario basato su eventi veri) dal titolo "Barely Famous", teso a ironizzare sul mondo dei reality. Sempre con la sorella ha creato l'app di incontri Bumble. Anche per questo è stata ospite di diversi programmi famosi, spesso con la sorella, o lei stessa ha intervistato personaggi tra i più noti del mondo dello spettacolo americano.

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Hoara Borselli bastona Sardine, M5S e Ilona Staller

Hoara Borselli (foto caffeinamagazine.it)
Hoara Borselli, già modella e fotomodella, attrice e conduttrice televisiva, non concede sconti alla coppia formata da Sardine e Movimento 5 Stelle, in feroce polemica le une con l'altro.
Ospite al Tg4, la Borselli, nel suo curriculum 'rosa' una lunga e antica relazione con l'ex portiere dell'Inter, Walter Zenga, ha regolato senza mezzi termini i 'pesciolini' e il movimento nato dalla coppia Grillo-Casaleggio: "Da una parte abbiamo un movimento improvvisato spinto dall'odio per Salvini, dall'altra un movimento antisistema che, alla prova dei fatti, ha mostrato tutta la propria inconsistenza". Lapidaria la conclusione: "Vederli litigare? E' un litigio sul niente".
Parole acide anche su Ilona Staller, pornostar di antica data, ma soprattutto parlamentare radicale nel 1987, lamentosa per il taglio dei vitalizi: "Poverina", ha detto la Borselli, "fossi in lei ringrazierei per i mille euro che arrivano dal cielo".

Lampi dallo spazio, non si tratta di extraterrestri

Extraterrestri, no grazie. Non sarebbero di origine aliena i segnali regolari e misteriosi provenienti dallo spazio profondo, i cosiddetti lampi radio veloci (Fast Radio Burst, FRB), da tempo oggetto di ipotesi stravaganti. Ne è convinto Seth Shostak, astronomo dell'Istituto SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence), il programma per la ricerca di vita intelligente extraterrestre.
"Uno dei problemi dell'ipotesi aliena - spiega Shostak - è la grande varietà delle distanze di provenienza dei segnali radio, alcuni originati a miliardi di anni luce, altri lontani centinaia di milioni di anni luce", chiarisce.
Per gli esperti, prima di ET sarebbero molte altre le teorie valide per spiegare gli FRB. Tra i fenomeni più enigmatici dell'universo, i lampi radio veloci sono intensi impulsi radio brevissimi. Durano pochi millesimi di secondo e provengono da galassie distanti miliardi di anni luce. Gli astrofisici ritengono che nell'universo siano emessi in media 5.000 lampi radio veloci al giorno. Il più vicino è stato identificato come proveniente da una galassia simile alla Via Lattea, distante circa mezzo miliardo di anni luce dalla Terra.

giovedì 13 febbraio 2020

Vauro, il perché della sua inutile presenza in tivù

Una vignetta di Pubble dedicata a... un uomo ubriaco!
Vauro, chi o che cosa è? Un nome, un cognome, una cosa, trattasi di animale, concetto bizzarro, essere multiforme o polimorfo. Di sicuro, è uno degli ospiti della trasmissione "Dritto e Rovescio", condotta da Paolo Del Debbio su Rete 4.
In ogni posto serve lo 'scemo del villaggio', la persona che diventa l'oggetto della derisione, oppure il capro espiatorio, il personaggio ieratico al contrario, la 'summa' del male.
Se un qualsiasi imbecille avesse espresso concetti negazionisti e offensivi nei confronti della Shoah e dello sterminio degli ebrei, sarebbe stato cacciato a pedate e messo alla pubblica gogna. Le affermazioni di costui sulle foibe sono passate invece sotto silenzio, giustamente ampliate dai media di Destra e dai social schierati in quel senso. Per il resto, mutismo. Vauro è ancora lì, criticato e insultato in un macchiettistico 'gioco delle parti' cui lui si presta, immagino sia perché lautamente pagato sia perché altrimenti in pochi si accorgerebbero dell'esistenza di questo omuncolo dall'accento strabico e dal gusto estetico orribile.
La sola consolazione è che però, il motivo ultimo e unico della sua persistente permanenza televisiva, è quello del rendere visibile a tutti quanto possa essere ripugnante, nella forma e nel pensiero, la presunta ideologia vetero comunista che ancora, purtroppo, alligna nel nostro Paese.

mercoledì 12 febbraio 2020

Maria Grazia Cucinotta colta da malore e ricoverata in ospedale

La Cucinotta tra la Belvedere e la Andreozzi (foto di Fabio Lovino)
Maria Grazia Cucinotta, attrice, produttrice cinematografica e già modella di origine messinese, è stata colta da un improvviso malore a Castellamare di Stabia, dove si sarebbe dovuta esibire al Teatro Supercinema nella commedia "Figlie di Eva".
La Cucinotta, portata via in ambulanza quando il sipario era stato già aperto, avrebbe dovuto recitare al fianco di Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi, con la regia di Massimiliano Vado.
L'attrice, ex partecipante al concorso di Miss Italia nel 1987, era giunta in camerino già accusando un malessere, nonostante il quale, però, intendeva prendere parte alla recita. L'immediato peggioramento delle sue condizioni ha reso necessaria la chiamata di un medico e, immediatamente dopo, anche un'ambulanza con la quale l'attrice è stata portata all'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Il suo staff ha poi rassicurato che l'artista sta meglio e che non si tratta di un malore grave. (in basso altre due foto tratte dallo spettacolo, dal sito teatro.it)

Emily De Nando e Fanny Egle Montalto protagoniste a "Vincenti... e Per... denti"

Fanny Egle Montalto sul famoso 'trespolo' in trasmissione
Emily De Nando e Fanny Egle Montalto, sono state loro, in rigoroso ordine alfabetico, l'attrattiva bella  e, anche stavolta non volgare, proposta da "Vincenti... e Per... denti", appuntamento sempre più imperdibile con la notte di TopCalcio24. Dopo la puntata dedicata al derby, che aveva visto in cabina di regia la splendida Benedetta Armellin, questa volta la trasmissione, la cui puntata era dedicata principalmente al Coronavirus, ha deciso di raddoppiare, chiamando alla partecipazione ben due modelle 'doc': la catanese Fanny e la trentina Emily, anche in questo caso mai sopra le righe, ma in grado di fare lavorare in maniera garbata i neuroni degli spettatori, coinvolti anche dalla sapiente conduzione di un giornalista che ho visto spesso ma di cui non ricordo il nome.
La Montalto si era già presentata su un noto sito di hostess: al momento dell'iscrizione dichiarava 26 anni e di sé diceva: "Sono nata a Catania e vivo a Milano da tre anni, la mia passione è il mio lavoro, faccio la modella a tempo pieno da quando ho 17 anni, motivo per cui mi sono trasferita. Non ho hobby particolari, ma amo cucinare". Segni particolari: due tatuaggi sulle caviglie, uno dietro il braccio sinistro, uno dietro il collo e uno sul fianco.
La De Nando, 23 anni, studia Giurisprudenza e, come Fanny, vanta una grande passione per la moda. Il suo obiettivo, però, dichiara, è quello di arrivare fino all'ONU. Le sue passioni? Fotografia, viaggi e la... Juventus, squadra per cui tifa il padre. Entrambe hanno raccolto il testimone da Benedetta Armellin, davvero senza sfigurare.
Attendo a questo punto con una certa impazienza la prossima puntata di "Vincenti... e Per... denti".