martedì 30 giugno 2009

Tombini 'a regola d'arte', fra abiti succinti e MILF...

Non è che abbia tanta voglia di scrivere questa sera, però va detto che la mostra "Sopra il sotto", inaugurata l'11 giugno (rimarrà aperta fino a novembre) è stata molto interessante. Non che qualcuno mi abbia spiegato qualcosa, anche perché non c'era niente da spiegare.
Di cosa si tratta? Metroweb, 'l’azienda che ha creato la rete di fibre ottiche più estesa in Europa' (riporto da comunicato, che volete che ne sappia io...), in occasione dell’anniversario decennale di attività ha chiesto a 16 'street artist' di progettare 30 tombini 'pittati e dipinti'. Una gran figata, insomma, per una mostra 'open air' di 'tombini art'.
Questi gli artisti: 108, 2501, Abbominevole, Bo130, Dem, El Gato Chimney, Faust, Luze, maba, Microbo, Ozmo, Pho, Santy, Sten&Lex e Ufo5.
Le cose meno riuscite della serata? La 'discesa agli inferi con l'ascensore, ovvero la discesa al sotterraneo e a ciò che c'era sotto i nostri piedi (e tombini), troppo limitata (molti, me compreso, hanno scoperto della possibilità solo a cose fatte) e 'riservata' ai soliti noti. Male anche il servizio catering, ovvero fame pazzesca, cibo arrivato in ritardo, per un paio d'ore tavoli imbiancati di tovaglia abbelliti da piatti, posate e tovaglioli e... null'altro! Quindi anche la scelta del menù, con il solito terrificante cus-cus che faceva 'in' forse 15 anni fa (ma la vogliamo capire che a Milano si 'deve' mangiare il risotto giallo?, magari fatto con i cristi e le madonne di circostanza...).

Numerosa la solita 'topaglia' di circostanza, molta della quale proveniente dalla splendida mostra di Sara Scamarcia aperta a pochi metri di distanza (tutto in via Tortona, nuovo 'centro' del mondo milanese...). La 'topaglia' era però di due tipi: da una parte quella fresca e trendy evidentemente spesso abituata a queste serate mondane, con adeguata 'puzza sotto al naso', abito succinto e sguardo languido da cefalo esposto sul bancone dell'Esselunga. Dall'altra quella un po' più attempata in pieno stile MILF delle mogli dei non pochi 'funzionari pubblici' presenti, magari un po' in là con gli anni, sicuramente abituate anche bene (ben sappiamo come questi loschi figuri vivano all'ingrasso...). Di conseguenza le rispettive consorti si erano agghindate a metà fra una serata in stile 'Titanic prima dell'affondamento' e 'James Bond - Casino Royale'. Molto meno abituate all'ambiente giovanile, erano chiaramente spaesate, anche se alcune lasciavano trapelare dei 'lumaggi' ad ampio raggio. In fin dei conti, quando ancora i loro noiosi mariti le porteranno a qualche altro evento così particolare, se si escludono le solite conferenze sull'arricchimento del ferro nel chiodo lombardo di recente produzione? Dei bei puttanoni, insomma, belle da vedere e da prenderci il numero di telefono per chiamate notturne all'ultimo sospiro.
Io però, che amo l'amicizia e sono un ragazzo perbene, me ne sono rimasto assieme ai miei... amici, appunto, ho ricambiato qualche 'lumata' (una in particolare, mmmarò...), ho ammirato gli splendidi tombini, vero pezzo forte della serata, mi sono accomiatato e sono tornato a casa vestito del mio saio. Ho spento la luce e...

(foto di Massimiliano Bordignon e Silvio De Rossi)

domenica 28 giugno 2009

Il Wolfsburg ha convinto Dzeko, Milan addio

Fra Edin Dzeko e il Milan fumata nera, anzi nerissima. E senza bisogno di incontrarsi, perché a dire ‘stop’ a qualsiasi evoluzione della trattativa fra il bomber bosniaco e la società rossonera ci ha pensato proprio il Wolfsburg, la società tedesca che detiene i diritti sull’attaccante. Sabato sera si è concluso infatti senza novità positive (per la società milanista) l'incontro previsto fra il giocatore e la dirigenza del Wolfsburg.

Secondo indiscrezioni, il tecnico del club Veh ha ribadito la volontà di trattenere il giocatore, mentre Dzeko se ne è andato senza rilasciare dichiarazioni. La squadra tedesca ha fatto al giocatore un'offerta di prolungamento di contratto a condizioni migliori di quelle precedenti. Una proposta evidentemente accettata da Dzeko che, secondo i notiziari di oggi, avrebbe in pratica allargato le braccia dicendo: ‘Mi dispiace, ma non posso non accettare l’offerta del Wolfsburg’.
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Il mio tributo personale a Michael Jackson...

Il mio ricordo e tributo personale a Michael Jackson. Con qualche ora di ritardo, visti gli impegni personali... Ho scelto un brano della sua 'quasi infanzia', almeno quella a livello di carta d'identità quando, assieme ai Jackson 5, cantava "Blame it on the Boogie"... Danza e canta senza fine MJ, nessuno più verrà a romperti le palle ora...

Ora Tavares non è più solo il nome di un gruppo...

Ieri notte si è svolto il draft NHL a Montreal. Effettuate le 'scelte' dalle franchigie della Lega, non si è verificata nessuna particolare sorpresa. Così la 'prima scelta assoluta' del 2009 è stato John Tavares, che andrà a rinforzare i New York Islanders (che nell'ambito degli 'scambi' hanno acquisito anche la 12.a scelta assoluta Calvin de Haan).
Talento offensivo classe 1990, Tavares è canadese e proviene dai London Knights, formazione della nota 'minor junior' Ontario Hockey League. Ora aspettiamo le altre scelte: Avrà qualche chance l'italiano (e milanese acquisito) Marco Insam?

sabato 27 giugno 2009

Dzeko adesso è un po' più lontano dal Milan

Si è concluso con un mezzo giallo l'incontro previsto fra Edin Dzeko, attaccante bosniaco seguito dal Milan come primo obiettivo di mercato per il proprio attacco, e la dirigenza del Wolfsburg, che sta cercando a tutti i costi di trattenere il bomber della Bundesliga.
Secondo indiscrezioni riportate da SkySport24, il tecnico Veh ha ribadito la volontà di trattenere il giocatore, mentre Dzeko se ne è andato senza rilasciare dichiarazioni.
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Dopo il 'presidente operaio', finalmente ritorna anche il 'Milan operaio'... ma a me piace così...

Adriano Galliani a valanga, come sempre. Tanto bistrattato, lo ‘Zio Fester’ è davvero molto meglio di come molti lo vogliono dipingere. Lavoratore infaticabile, simpatico, cordiale, e sincero oltre la media di quei personaggi che infestano il mondo del pallone. Il suo (e di Berlusconi) è un Milan che riparte dal basso, anche se c’è ancora troppo che non mi convince.

Però, almeno per quanto riguarda il discorso legato alle comproprietà, non si può dire male della squadra rossonera: riscattato alle buste il cartellino del centrocampista Davide Di Gennaro, rientrato Ignazio Abate, e soprattutto preso a titolo definitivo Gianmarco Zigoni, figlio di quel ‘Zigo Zago’ che condannò il Milan nel 1973 nella storica ‘fatal Verona’...
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mercoledì 24 giugno 2009

Ecco a voi Domonique Bordignon,
molto più di una mia lontana cugina...

Artista, cheerleader, cantante, poetessa, un po' pazza e parecchio religiosa... è la mia lontana cugina Domonique Bordignon (sì, con la 'o'), direttamente da Detroit, Michigan.
'ScorpionGoddess' è il soprannome 'artistico' che si è data durante le serate che organizza assieme alle sue amiche Danita Wifed Up Griffin, Barbie Wheres Ken Oliver e Nicia Battles.

Le sue passioni musicali sono Prince e Michael Jackson, il suo libro preferito è la Bibbia ed è... completamente fuori di testa! Che lei e le sue amiche siano pronte a diventare le prossime TLC?
Eh, eh, buon sangue non mente, è proprio il caso di dirlo...

PS: secondo voi mi somiglia?

martedì 23 giugno 2009

Berlusconi trionfa ancora,
e la Sinistra mastica amaro sulla propria scellerata
(e inutile) caccia all'uomo...

L'Italia può ancora sperare. La beceraggine è stata sconfitta, l'onestà intellettuale e il lavoro in maniche di camicia è stato premiato. Silvio Berlusconi ha vinto, alla faccia delle trappole che questo incredibile e assurdo Paese gli aveva teso. La più vile, disgustosa, macabra e fascista (o comunista, fate voi, è la stessa cosa) campagna di stampa (e non solo) messa in moto dalla fine della guerra è stata messa in ginocchio. Eppure, e questo amareggia, esiste quasi metà della Provincia di Milano che crede ancora alle favole messe in piazza dai comunisti. Certo, non è facile resistere in questa dittatura dell'informazione a cui siamo sottoposti 24 ore al giorno, con Rai e principali organi mediatici che risuonano del perbenismo cattocomunista. Noi però speriamo. Purtroppo un Uomo, per quanto Grande egli sia, non potrà resistere in eterno, e prima o poi i Nani lo vedranno cadere, se non altro, seppur invitto da loro, sconfitto dall'età e dalla vita inesorabile che avanza. Esiste però la testimonianza. E quella resta. Il fatto stesso che Silvio Berlusconi viva e sia vissuto servirà come monito e come esempio per tutti noi che nella sua parola e nel suo esempio di vita crediamo. Grazie ancora, Silvio, per aver dimostrato al mondo, che la forza, l'ostinazione, la volontà e la capacità sono più forti dell'odio, del livore, dell'infamia e dell'invidia.

domenica 21 giugno 2009

I miei lettori, dagli ayatollah al capitano Cook...

Chi ci legge nel web? O meglio, chi MI legge nel web? La cosa era di indubbio interesse personale (chiaramente parlo del mio interesse). E così sono andato a vedere un po’ le statistiche di Histats.com. Avete mai fatto questo giochino, amici blogger? Ma certo che sì, con la ‘scimmia’ da cui vi sarete fatti prendere nel tentativo di controllare stilare variabili di ascolto.
Beh, è abbastanza ovvio che l’Italia faccia la parte del leone: e così coloro che incredibilmente sono interessati ai miei iscritti arrivano dallo Stivale per l’87,26%. Andando più in profondita, Roma comanda con il 14,9% davanti a Milano (9,19%) e, staccatissima, Torino (1,34%). Via via seguono Bologna (1,26%), Napoli (1,23%), Bergamo (?, 1,12%) e Venezia, prima città italiana a scendere sotto quota 1% con uno 0,85%. Interessante l8° posto italiano di Ivrea (0,8%) dopo di cui seguono, nell’ordine, Pisa, Como, Palermo, Parma. Firenze, Pescara, Verona, Padova, ecc.

Più interessanti sono i miei contatti ‘stranieri’: dopo l’Italia ’pigliatutto’ andiamo a percentuali veramente risibili, ma curiose. Così, la medaglia d’argento va alla Germania (1,76%), seguita da Stati Uniti (1,61%) e, ai piedi del podio, Gran Bretagna (1,34%). Davvero particolare il 5° posto del Cile (1,19%), seguito da Svezia (1,12%), Venezuela (0,95%), Svizzera (0,75%), Spagna (0,49%) e Francia (0,39%). Al di là della presenza di Cile e Venezuela nella ‘top ten’ (forse il gran numero di ‘chicas latinas’ avrà contribuito?), ecco le ‘chicche’, con la sorprendente Indonesia 17.a (0,10%), e la deludentissima Russia appena 42.a (0,04%). Davvero rabbrividente l’Iran, che ha la stessa percentuale della Russia: pochi ingressi, eppure io mi sono immaginato un gruppo di signori con la barba lunga riuniti su un tappetino con il mouse pronti ad analizzare i miei scritti e a lanciare una fatwa nei miei confronti... brrr... forse un delirio di onnipotenza? ;-). Da una religione all’altra, al 71° posto con lo 0,02% che arriva da Città del Vaticano. In questo caso credo si tratti però semplicemente di un ‘controllo’ dovuto al mio nome. Beh, insomma, se si parla del Diavolo, la Chiesa non può rimanere inerte, e io mi vedo già un cherubino che avrà acceso nella sua cella la macchinetta con modem, pronto a vedere quanto sia peccaminoso quest’’Urlo del Diavolo’... In fondo alla classifica sorprendono in negativo stati tecnologicamente avanzati come il Giappone, Monaco, Israele, Repubblica Ceca, Uruguay, Singapore e Ucraina, mentre sono fantastici, e ringrazio, coloro (pochissimi a dire la verità) che mi hanno raggiunto da Mozambico, Trinidad & Tobago e, dulcis in fundo, Isole Cook. Proseguendo con l’immaginifico, in questo caso me lo vedo il capitano, grandissimo ‘navigatore’, con il pipone, la barba e la mappa, mentre stende la mappa e accende il computer per leggere i miei post. Grazie, capitano, continui pure a ‘esplorare’ il mio blog...

sabato 20 giugno 2009

Ecco svelato al mondo il video che ritrae Silvio Berlusconi in una delle sue feste sfrenate...

Ed ecco finalmente svelato al mondo del blog (e quindi di conseguenza al mondo) il vero, unico e insindacabile video che ritrae Silvio Berlusconi in una delle sue serate di divertimento e sesso sfrenato... come non vedete Papi nel video? Dov'è? Ma se è quello che regge la telecamera! ;-))) E buon video a tutti...

E per rinfrancar lo spirito... Wayne Gretzky!

Dopo un grande Uomo come Silvio Berlusconi, eccone un altro, forse 'Il Più Grande' come recita il suo soprannome, 'The Great One', o 'The Great 99'.
Ora non gioca più, e ha lasciato il testimone a Sidney Crosby, che quest'anno ha vinto la Stanley Cup con i Pittsburgh Penguins. Al secolo, il suo nome è e sarà sempre ricordato come quello di... Wayne Gretzky...


Ed ecco una clip con alcuni dei suoi gol...

Contro il Premier il solito ridicolo attacco dei Comublogger: il mondo di Orwell si agita attorno a noi, ma ci difenderemo col cervello e non solo...

A Milano piove, e vorrei che tutta questa pioggia lavasse via la merda rossa che ci ricopre da anni, da sempre, e comunque da troppo tempo. Sono stufo e arcistufo di questa spazzatura che arriva dalla cosiddetta 'informazione'. Strano, visto che fino a ieri qualcuno diceva che questa stessa fosse pesantemente controllata. Finito l''affaire' Noemi, di cui è stata provata l'inconsistenza, ora la feccia cattocomunista filo-perbenista (i soliti noti frequentatori di transessuali insomma) si attacca a tale Patrizia D'Addario. Non so e non mi interessa. Io stravedo per Silvio Berlusconi come uomo, lo ritengo uno dei più grandi personaggi dell'Italia (ma non solo) a cavallo dei due secoli, e forse anche di più. Credo che questi Uomini dovrebbero popolare maggiormente il Pianeta Terra per renderlo migliore (altro che Ecosistema!), e credo che solo i pezzenti e gli invidiosi, coloro che siano naturalmente inferiori, per capacità, cultura, potere e quant'altro, possano solo rodere per la loro pusillanimità e incapacità nel realizzare ciò che quest'Uomo ha fatto.

Torniamo ai Nani di Internet, ma quelli veri, quelli che si raccolgono come tanta muffa in gruppi dai nomi 'partigianeschi' come "L'Italia che resiste" o "Ragazzi del 4 aprile" (li vorrei vedere questi baldi tomi, in una vera azione di guerra, vorrei sentirli cagarsi addosso, mentre le pallottole gli fischiano intorno, giusto per capire quanto sia più facile fare finta di avere i coglioni sparando sentenze da dietro un computer), per finire con "Berluscones", coloro che insomma stanno trasformando il web in una dittatura di carattere orwelliano.
Del resto la sinistra ci appare ogni giorno che passa per il mostro che è: un ammasso di uguaglianza pretesa per coprire le mancanze degli incapaci, di coloro che non arriveranno mai lassù perché non sanno, non fanno una minkia, ma pretendono lo stesso perché ritengono di dover avere il kulo parato da qualche bandiera rossa agitata da intellettuali a caccia di potere altrui.
Va bene mi sono sfogato, cazzo. Almeno un po'...

Prima però, giusto perché non mi piace parlare senza prove, ecco qui, riportato riga per riga, l'elenco dei post propagandati da OKNotizie alle ore 3.14 di questa notte: badate bene, voi ben sapete che, secondo i compagni, tutto o quasi tutto ciò che è informazione è sotto stretta tutela di Silvio Berlusconi e dei suoi pasdaran. Ma andiamo a vedere cosa c'era online...

Il Sito Ufficiale di Sabina Guzzanti» posso dire, l’avevo detto? (www.sabinaguzzanti.it) - Video: Berlusconi saluta Patrizia Daddario (tv.repubblica.it) - Showgirl Patrizia d’addario says she shot secret video in Berlusconi bedroom - Times Online (www.timesonline.co.uk) - Lo scarabocchio di Comicomix: Una Vita Da Papino - (scarabocchiodicomicomix.splinder.com) - Internet secondo Daniele Luttazzi (movimentoparaculo.blogspot.com) - Svelato il complotto eversivo contro Silvio Berlusconi. Nessuno ci credeva ma è vero. Tutte le prove del piano malefico contro il nostro povero Premier e, soprattutto, la verità su chi è a capo di questo incredibile disegno criminoso [italia-che-resiste] | (www.giornalettismo.com) - Supponiamo che la cocaina, le feste di papi e la camorra...e supponiamo che Napolitano sia..e che sappia alcune cose che in qualche modo vi sveliamo..e mettiamoci di mezzo l'iran. Ecco..voi che direste di questo? (lottantanove.wordpress.com) - Attacco razzista a campi rom, fuggite 100 persone con una neonata di 5 giorni! - (hamelin.altervista.org) - Palermo: assessore con villa abusiva, Cammarata lo caccia dalla giunta e scoppia una nuova guerra dentro il Pdl (palermo.repubblica.it) - I retroscena nelle trattative fra cojonelli: il cavaliere e Gheddafi contrattano. [italia-che-resiste] | (marcomengoli.wordpress.com) - Berlusconi, intrigo di stato (infomania.over-blog.it) - Giancarlo Caselli sul Ddl intercettazioni / Referendum 2009 (3my78.blogspot.com) - Per soli 1000€? (liberautopia.ilcannocchiale.it) - “siamo rom, non siamo nomadi. e vogliamo una casa”. cronaca di un'occupazione speciale [italia-che-resiste] | (www.giornalettismo.com) - Dopo sesso e mazzette ora s'indaga sulla droga (bari.repubblica.it)

Tenete presente che nella prima pagina di OKNotizie vanno 25 notizie per quanto riguarda il settore delle 'più popolari'. Orbene, qui ne conto di 'antiberlusconiane' o comunque scritte da compagni e affini, ben 15. Nessuna traccia del gruppo di Komunistelli, l'unico che coraggiosamente faccia della controinformazione non di regime (che pure pare riscuota di grandi consensi). Insomma, impera l'orda dei Comublogger, così come li chiamo io, gruppi di personaggi senza scrupoli (o intelligenza) che, pur essendo a conoscenza dei mezzi tecnologicamente più avanzati, sono rimasti ancorati alle mummie del '68. Il problema vero è che questa falsa informazione ci circonda, penetra nelle nostre case e condiziona i nostri figli: come difenderci? Il senso di giustiza e dell'essere uomini ci chiama a raccolta attorno al Premier e a tutti i grandi Uomini per allontanare da loro il pericolo dei Nani della storia che la storia non faranno mai...

venerdì 19 giugno 2009

Debora Mancini: arte e sorrisi in controtendenza

Accidenti, mi sono mangiato tutto, il computer s'é spento, ho un dolore al bracco destro (vuoi vedere che...?) e sono leggermente nervoso. Il caldo mi fa sempre quest’effetto, e per fortuna c’è lo ‘stronz sound’ di una splendida ‘lounge music’ di sottofondo che cerca di spegnere i miei sudori pomeridiani.

Detto ciò, detto ciò, detto ciò... Parliamo di Debora Mancini, splendida e bravissima artista che sia dal vivo, ma anche in televisione, avrete avuto certamente avuto l’occasione di vedere all’opera.
Non voglio fare commenti su di lei, anche perché ho avuto l’occasione di conoscerla e potreste tacciarmi di essere di parte.
Posso però dire che Debora fa parte di quel folto gruppo di artisti italiani misconosciuti al grande pubblico (o comunque troppo poco conosciuti) per i quali la parola d’ordine è, spesso, vivere di gloria. Vita d’artista pura insomma, proprio il contrario dell’ammasso di presunti personaggi che la TV ci butta in faccia senza vestiti né mutande e che rappresentano in breve tempo, prima di spegnersi nel nulla, un esempio e uno stile di vita per ragazzi/e semplici.

Ho trovato sul web una clip che mi ha davvero fatto sorridere, e anche di più, con Debora che esce un po’ dai suoi canoni in stile ‘finta seria busterkeatoniana’, coprendo un ruolo in cui non l’avevo mai vista ma che... riveste benissimo...
Quindi complimenti ancora alla signorina Mancini e gustatevi quella che è, non prendetevela, una bella presa in giro anche per i blogger più presuntuosi fra noi...


E così, prendendo spunto dalle antiche ‘signorine buonasera’ della nostra Tivù: Signore e Signori, Buona Visione...
La più cliccata del web

mercoledì 17 giugno 2009

Pianigiani ordina il 'puntat' e il plotone d'esecuzione di Siena annienta Milano...

Arrivo di fronte al Forum di Assago (più qualche nome di sponsor che mi rifiuto di nominare) e penso a quella serata in cui Saima e Devils si affrontarono per la finale scudetto del campionato di hockey ghiaccio. 1992 o giù di lì, 10 mila persone presenti. Era la ‘Milano da bere’, quella che riempiva gli stadi anche se organizzavi un torneo di biglie, e poco importava se i biglietti erano gratis o perfino ti pagavano per andarci. La gente si muoveva, la gente era viva. La Milano del 2009 fa quasi fatica a svegliarsi dal torpore che l’ha avvolta, anche a livello sportivo.

Ci voleva una coraggiosa Armani Jeans e la passione di Giorgio Armani per svegliarla, quel tanto che basta. Gara-4 di finale, la sentenza è già stata pronunciata, il plotone di esecuzione è composto da dieci persone, più Simone Pianigiani, che di lato ordina il ‘puntat’. Un plotone che arriva tutto dalla Toscana (più o meno…). Non ho mai visto tanta differenza su un parquet di basket. Al Forum o come lo chiamano va in scena un’ecatombe, un massacro, una mattanza, una tracimazione, una tonnara, un pogrom, ho dimenticato qualcosa? Facciamo prima: una lezione di basket, con la Montepaschi che va a vincere gara-4 di finale per 82-47 e chiude la serie come non poteva essere altrimenti, ovvero un 4-0 che recita ‘sweep’, spazzando via le residue speranze di una Milano coraggiosa soprattutto nel presentarsi in campo, ormai svuotata di energie mentali e fisiche, contro una formazione di caratura nettamente superiore... Continua a leggere su Milano 2.0

(foto di Massimiliano Bordignon)

martedì 16 giugno 2009

Il dolce abuso della femminilità...

"Due cose non conoscono limiti:
la femminilità,
e la maniera di abusarne..."

(Jeanne Moreau in 'Nikita')
(Foto by Maki, make-up by Cyrus K)

Music4Free, una notte a zonzo fra gli zanza...

Non c’è niente da dire, a Milano ci si diverte. Se ne vedono veramente di tutti i colori in ‘sta cazzo di città. Roba dell’altra sera. Un viaggio nella notte milanese, ma non la notte dei ‘vips’, bensì in quella degli ‘zanza’. Very Important Zanza, o VIZ, come li chiamo io. La possibilità di vivere questa serata ‘sshpeccìale’ mi è stata fornita dalla meravigliosa Music4Free, serata organizzata da L’Habana, ovvero ‘cuba libre’ a go-go. E allora dai, salta dentro la machine, che si fa un giro guitto per le strade della città dimenticata ma assorbita nella notte. Sto abbastanza ciovàne con questo language molto cadenzato? Sapete, qui nel ‘mònto’ della ‘Millàno da père’, il language è molto shfigolo, giusto per capirsi tra bande, anzi pandillas, perché adesso tutti ‘sti cazzo de favelari c’han portato una nuova cultura con cui interagire, quella dei ‘latin kings’. Bella merda! Tambien, come se dise, mischiando castigliano e veneziano, punto il mirino della mia Ford Puma (che ganza, tutta nera anzi, tutta negra!) dritto filato verso ‘le Villette’.

Non so se si chiami ancora c
osì la parte finale di via Mac Mahon. Purtroppo non mi fermo in quell’ameno centro residenziale. Prima di viale Benedetto Marcello, mi fermo in un bar a chiedere informazioni. Lì trovo la prima vagonata di zanza che mi osserva strano, in particolare un terzetto di slavi, probabilmente russi a guardare la loro pelle slavata (slavi… slavata… sarà un caso?): due ceffi inguardabili più una ex maitresse che si bevevano truci una birra al tavolino di colore argento con le gambe di plastica. Ovviamente il bar è gestito da cinesi che manco sanno dove vivono, a loro basta respirare e tirare un giorno dopo l’altro, figurati se sanno dov’è via Lambruschini, meta finale del mio ‘viaggio’, ovvero la Triennale Bovisa. Un tizio dall’accento ‘terron’ (che in quel gruppo di personaggi sembra un ariano con tanto di croce al merito della Wehrmacht) mi indica la strada corretta: riprendo il mio macinino (facendo ben attenzione di non essere seguito) e attraverso la piazza, quindi una via che mi fa sbucare in uno slargo dove ci saranno non meno di un centinaio di sudamericani che ciondolano (probabilmente da tutto il giorno) vestiti in canotta, mezzi pantaloni, scarpe da tennis, berrettini stile rapper e altre minchiate del genere. Se mi fermo a chiedere altre informazioni lì, sono perduto. Per cui volto tutto a sinistra e… oplà, cazzo, ho sempre detto di avere il senso dell’orientamento io!

Dopo un sottopasso eccomi spuntare in ‘un mondo fatato per sognar’… guarda via Lambruschini e i suoi locali hollywoodi
ani: da sinistra a destra ecco ‘Gnam Gnam’ (una sorta di pizzeria fagotteria ma soprattutto vunceria, chi non sa il milanese faccia ricerche in Internet), quindi lo 'Spago Bar', che solo il nome mi fa ribaltare dalle risate, ma che comunque, va detto, spara una musica elettronica fuori dal locale a 1000 decibel e mi sembra figo davvero (ovviamente sempre di zanza parliamo) e quindi, meravigliosa, ecco stagliarsi la Triennale Bovisa. Casino, in ogni senso. Vi dico subito che topa ce n’è, e tanta, giovane e fresca, quella che piace a Papi insomma, e pure a me. Ho notato che da un po’ di tempo a ‘sta parte va molto di moda il look alla Paris Hilton, ovvero piccola biondina (o morettina) in abito agghindato, minigonna strepitosa, tacco rancido e sguardo voluttuoso. Se avessi potuto ‘pettinarle’ con lo sguardo sarei stato padre di una tribù in pochi minuti… in realtà mi facevano anche un po’ ridere, qualcuna più di altre, meno bella ma assai più maiala (quando cevvò cevvò). Decisamente difficile assegnare il premio ‘Smandrappona della Serata’ che avrei insignito con piacere sul petto di numerose contendenti.

Alla fine così, dopo un paio di orette in cui ho potuto osservare l’arrivo dell’ambasciatore cubano in un privè interno ricavato nella struttura (con questo bel fautore del comunismo gran f
accia da puttaniere e sigaro cubano in bocca, ma vaffanculo va...) e la decadenza degli umani neuroni rimasti nel cervello delle astanti in stile Acqua Lete, me ne sono ito alla possente Ford Puma nera (figata…). Non prima di essermi spinto ancora più oltre nel mondo a gironi di Rankxerox, arrivando fino a Ospiate di Bollate, ridente località dove potete trovare lo splendido pub ‘Loch Ness’. Anche qui la zanzeria è notevole, ma sicuramente meno pretenziosa della Bovisa Triennale (dove tra l’altro si respira la classica aria da universitario comunista in vacanza con i soldi di papà) e sicuramente più alla mano. Anzi, se proprio volete passare una serata tranquilla e alla portata, vi raccomando questo pub sito (bello 'sito' neh?) in una via internissima sullo stradone che esce da Milano. A un certo punto (però non so a che punto) girate a sinistra e siete in una via di cazzo e poi lì vedete, sta a sinistra la viuzza; però non chiedete, meglio… Per chi conosce la Milano degli Zanza by Night, l’atmosfera ricorda molto quella dell’ormai defunto ’Uno per Cento Company Pub’ in ‘zona via Canonica’. Brutto, cattivo, ma tanto accogliente. Adattissimo per uno zanza come me...

lunedì 15 giugno 2009

Le donne iraniane chiave per abbattere il regime

C'è molta ignoranza accanto a ciò che succede in Iran, e non potrebbe essere altrimenti. Le violenze di questi giorni, successive alle elezioni, 'alzano il velo' (scusate il gioco di parole) su molti dei pregiudizi e sulle 'non conoscenze' che disponiamo su questa terra, la meravigliosa Persia, molto più vicina all'Europa di quanto non si pensi, anche razzialmente parlando. Me ne sono reso conto guardando le foto delle donne iraniane che andavano al voto. Volti curati, dolci, affusolati. Li avrei potuti trovare in un seggio italiano o francese, e non me ne sarei meravigliato.

Mahmoud Ahmadinejad o Mirhossein Mousavi? Problemi loro, direi, anche se non può certamente non darmi fastidio la violenza perpetrata ai danni di queste persone, che in fin dei conti vogliono solo la possibilità di pensare liberamente senza venire accusate di commettere 'psicoreati'. Nel frattempo ho pensato sia 'carino' mostrare qualche 'bellezza iraniana', per fare capire come queste meraviglie siano molto più 'umane' di quanto i loro abiti stagnanti della loro religiosità immorale vogliano nascondere.

"Dov'è il 63% che ha votato Ahmadinejead?", hanno scandito i manifestanti pro-Mousavi, riferendosi al risultato delle elezioni. Io piuttosto vorrei vedere rivedere riaffermato il diritto di esibire sé stessi e la propria cultura, che dall'inizio della rivoluzione islamica è stato continuamente umiliato.

Piccole grandi cose ignote a noi italiani, che accettiamo impunemente di costruire moschee a Milano e Torino, abbattiamo crocifissi e togliamo i simboli della nostra fede dalle nostre case, per non 'offendere' quelli che altrove stuprano e ammazzano nel nome di Allah
. Con la 'chicca' finale dell'arrivo in Europa della Turchia, cosa che farebbe rivoltare nella tomba i combattenti veneziani che distrussero la flotta della Mezzaluna a Lepanto nel 1571. La peggiore delle iatture è quando la storia non riesce più a insegnare nulla...

sabato 13 giugno 2009

Stanley Cup: storie, curiosità, stats e tanta gloria

I Pittsburgh Penguins hanno vinto la Stanley Cup. Al termine di sette rocambolesche partite la formazione della Pennsylvania ha alzato la storica coppa con il proprio capitano, la giovane ‘stella’ Sidney Crosby, il nuovo ‘predestinato’, colui che secondo media e tifosi prenderà il posto nella storia di questo sport che fu di Wayne Gretzky, ‘il Grande 99’.
Contro i Detroit Red Wings però la parte di Crosby l’ha fatta Max Talbot, autore della doppietta che ha regalato ai ‘Pens’ la prima vittoria esterna di tutta questa serie, un picolo record nel record, visto che era dal 1971 che una squadra non vinceva in trasferta una gara-7 di finale.

Applausi per Crosby, azzoppato dagli assalti avversari e costretto in panchina negli ultimi minuti di gara, applausi all’altra ‘stella’, il russo Evgeni Malkin, nominato MVP e quindi vincitore del Conn Smythe Trophy, applausi al portiere Marc André Fleury, il goalie che si è rifatto dopo l’ultima uscita disastrosa alla Joe Louis Arena parando il tiro del possibile pareggio a un secondo dalla fine, applausi a Bill Guerin, che a 39 anni trova finalmente dopo una grande carriera il suo secondo titolo (14 anni quello vinto con i New Jersey Devils), applausi a Sergei Gonchar, Ruslan Fedotenko e Jordan Staal, grandissimi giocatori che hanno costituito il collante della formazione allenata da Dan Bylsma, esordiente su una panchina NHL, che di Mike Babcock, coach di Detroit, era stato giocatore proprio nella finale 2003, pure persa da Babcock quando allenava gli Anaheim Mighty Ducks, pure sconfitti in gara-7 dai New Jersey Devils.

Storie, storie che si incrociano, assieme a tante curiosità. Ne ho scelte 15. Andiamo a ‘spulciarle’:
1. Sidney Crosby, 21 anni, è il più giovane capitano nella storia dell’NHL ad alzare una Stanley Cup.
2. Dan Bylsma è appena il secondo coach ‘rookie’ a vincere la Stanley Cup dopo essere stato assunto ‘in corsa’ durante la stagione: il primo era stato Al McNeil alla guida dei Montreal Canadiens nel 1971. Bylsma è il 14° tecnico ‘rookie’ in assoluto a vincere la coppa.
3. Nella storia dello sport ‘pro’ americano i Penguins sono la prima squadra a vincere in trasferta una gara-7 di finale: l’ultima, nel 1979, era stata un’altra squadra di Pittsburgh, i Pirates, campioni nel baseball MLB. Da allora erano state 18 le gare-7 vinte dalle squadre di casa.
4. Solo 10 squadre su 24, trovandosi nella condizione di rincorsa di Pittsburgh sul 2-3 in finale, ospitando gara-6 erano riuscite a imporsi e tirare fino a gara-7. Una volta in trasferta però, solo in due casi su 10 erano riuscite a vincere la coppa: proprio Detroit (1950) e Montreal (1971).
5. Per la quarta volta nella storia una città americana vince la Stanley Cup l’anno dopo aver vinto il Superbowl (o titolo NFL): in precedenza era toccato a Detroit (1953-54), Detroit (1935-36) e Chicago (1933-34).
6. L’ultima squadra ad aver vinto la Stanley Cup l’anno dopo essere stata sconfitta in finale erano stati gli Edmonton Oilers di un giovane Wayne Gretzky. Gli Oilers, squadra giovane e all’inizio di un vero e proprio dominio superarono i New York Islanders che, come nel caso dei Red Wings, li avevano battuti nella stagione precedente e partivano con i favori del pronostico.
7. La doppietta di Max Talbot in gara-7 si tratta di un evento quasi unico: era successo in precedenza a Ruslan Fedotenko (pure lui ieri notte sul ghiaccio) nel 2004 con i Tampa Bay Lightning 8che così vinsero la coppa) e nel 1994 a Trevor Linden (i cui Vancouver Canucks vennero però sconfitti dai New York Rangers).
8. I Detroit Red Wings non riescono così a ripetere la vittoria del 2008. L’ultima squadra a fare una ‘doppietta’ fu proprio quella di Detroit, che vinse la Stanley Cup nel 1997 e nel 1998.
9. Il giocatore più ‘negativo’ dell’intera serie è stato lo slovacco Marian Hossa: l’anno scorso giocò la finale (e la perse) con Pittsburgh contro Detroit, quest’anno ha giocato la finale (e l’ha persa) con Detroit contro Pittsurgh.
10. I Penguins sono la prima squadra dal 2004 (Tampa Bay Lightning) a ribaltare una serie di finale dopo essere stati sul 2-3.
11. Detroit ha perso la prima gara casalinga della serie con Pittsburgh, dopo avere dominato i playoff in casa con un record totale di 11-1 prima di ieri sera.
12. Sidney Crosby non ha mai segnato nelle 7 partite di finale giocate a Detroit fra l’anno scorso e quest’anno.
13. I Pittsburgh Penguins hanno vinto 4 delle ultime 5 partite con i Detroit Red Wings.
14. Per i Penguins quello di ieri sera è stato il secondo successo stagionale nei playoff in una gara-7 giocata in trasferta: in precedenza, al 2° turno, i ‘Pens’ avevano superato a domicilio i Washington Capitals.
15. Quest’anno i playoff NHL sono stati particolarmente spettacolari, con ben 6 serie su 15 terminate a gara-7.

Sara Scamarcia fra 'incantesimo' e 'paralisi'

Non conoscevo Sara Scamarcia e non sono un esperto di fotografia, ma quello che ho visto mi è bastato per affascinarmi e piacevolmente colpirmi. E interessanti sono le 'scelte' di questa fotografa tanto giovane quanto interessante e tutta da scoprire, che pochi giorni fa ha presentato la mostra “Incantesimo & Paralisi” nell'originale location della Pasticceria Desantis di Milano, un ambiente di carattere 'industriale' raddolcito dalle provocazioni al palato offerte dalla pasticceria abbinate dalle provocazioni visive di Sara. Immagini facili da comprendere, ma non facili da riprodurre, e così il messaggio dell'artista arriva chiaro e diretto, senza troppe mediazioni. Chi guarda capisce, senza giri di parole o ipnosi di gruppo.

La vita di Sara è piuttosto interessante, e ha sicuramente contribuito ad alimentarne e accentuarne la curiosità per tutto ciò che è immagine o che, corporeo e tridimensionale, a immagine si può ridurre. Dopo avere vissuto negli Stati Uniti, ha scelto per la sua vita due città profondamente diverse ma simili per tanti aspetti, Londra e Milano: “Amo ritrarre persone e luoghi, migliorando la mia sensibilità creativa giorno dopo giorno”. Nasce così ‘Incantesimo e Paralisi’, ovvero la mostra in pasticceria, prima personale dell’artista, che comprende 20 ritratti e 3 inediti. ‘Incantesimo’, ovvero la magia dell’immortalare la persona ritratta e il suo animo, ‘Paralisi’, l’immagine ferma ma anche la stasi che si accompagna ad alcuni periodi bui della vita che acuiscono lo strazio dell’animo. E anche Sara Scamarcia, che nella sua ricerca continua dell’immagine ha cambiato non meno di tre splendidi abiti colorati durante la serata, ci guarda in una sorta di ‘Incantesimo e Paralisi’, mischiando la profondità dei suoi occhi a quel brivido, che appena scuote la macchina fotografica quando parte lo scatto. Forse è proprio da lì, dal profondo dei suoi occhi, che nasce il primo ‘incantesimo’...

Il miracolo dei 'Pinguini', Stanley Cup a Pittsburgh!

E' finita con Sidney Crosby che alza la Stanley Cup: lui, il 'predestinato' ha vinto senza incantare, anche perché praticamente a bordo ghiaccio per quasi tutto il terzo periodo a causa di un infortunio.
I Pittsburgh Penguins hanno vinto la loro terza Stanley Cup, la prima dopo 17 anni ovvero la prima del 17 DL (era 'Dopo Lemieux'). Il 2-1 esterno a favore degli orobianconeri basta per incoronarli campioni assoluti in una tiratissima gara-7 contro i Detroit Red Wings campioni in carica, che proprio l'anno scorso aveva trionfato su Pittsburgh per 4-2.

Due reti di Max Talbot nel periodo centrale hanno deciso la sfida, anche se Jonathan Ericsson a 6 minuti dalla fine riapriva il match e regalava un serrate pazzesco con, a un paio di secondi dal termine, il tiro del possibile pareggio a porta quasi indifesa e con Marc André Fleury a gettarsi in stile portiere di calcio per fermare il disco con il corpo.

Pittsburgh è riuscita nell'impresa, mentre il Conn Smythe Trophy, trofeo dell'MVP, va giustamente a Evgeni Malkin.
Per questa notte, passo e chiude: vado a dormire pensando per i 'Pens', che pur sfavoriti, hanno saputo giocare la 'partita perfetta', e sono felice di vivere nell'epoca di Sidney Crosby, il nuovo mito dell'hockey ghiaccio. Che ora ha inciso il proprio nome sulla Stanley Cup.

E' la notte decisiva, si assegna la Stanley Cup

Ormai mancano meno di due ore all’inizio della sfida che decreterà la squadra che vincerà la Stanley Cup 2009. Detroit Red Wings e Pittsburgh Penguins ancora di fronte l’uno contro l’altra in una sfida che sarà la settima di una serie alla meglio delle sette, e quindi inevitabilmente l’ultima. L’anno scorso vinse Detroit, che superò proprio Pittsburgh per 4-2 nella serie di finale, con 3 vittorie interne e una esterna, mentre i ‘Pens’ vinsero una gara in casa e una in trasferta. La storia, e molte cose, dicono che vincerà Detroit, anche perché in questa serie le formazioni di casa hanno vinto tutte e sei le partite disputate. Le storie, invece, che si incroceranno sul ghiaccio saranno tantissime e proprio per questo non ho il tempo e la mancanza di sonno per raccontarvele tutte. Inoltre fra meno di due ore si comincia, quindi...

Cosa c’è a vantaggio di Detroit:
1. I Red Wings sono 11-1 in questi playoff in casa e 3-0 in questa serie con Pittsburgh.
2. Sidney Crosby non ha mai segnato nelle 6 partite delle due serie di finale giocate a Detroit.
3. Nella storia delle gare-7 delle finali di Stanley Cup le squadre di casa conducono 12-2.

4. I Red Wings conducono 12-7 nelle proprie gare-7 nei playoff.

Cosa c’è a vantaggio di Pittsburgh:

1. I Penguins hanno vinto 3 delle ultime 4 partite con Detroit.

2. Per Pittsburgh gioca Fedotenko, che regalò la coppa a Tampa proprio in gara-7 con due gol.
3. La coppia Crosby-Malkin è più prolifica di quella composta da Franzen e Zetterberg.

4. L’ultima gara-7 di Pittsburgh, al 2° turno, si è chiusa con una vittoria esterna a Washington.


Si comincia alle 2 di notte (ma con tutti convenevoli del prepartita, possibile che si cominci con la ‘quasi solita’ mezzora di ritardo). Volete un parere? La testa dice Detroit, il cuore spera in Pittsburgh. Però vorrei chiudere con una considerazione: tutte le volte che i Penguins hanno affrontato una gara decisiva in questi playoff l’hanno vinta. Vuoi vedere che...

venerdì 12 giugno 2009

L'ultima umiliazione di Sheva

Poche parole per chiudere una carriera, un rapporto, un legame che, a parte un anno, appariva indissolubile. "Il Milan non sta affatto smobilitando. Fino ad oggi, a parte altri che hanno giocato meno, sono partiti giocatori come Emerson e come Senderos, Shevchenko e Mattioni che non sono stati riscattati". Parole di Adriano Galliani. Ergo, Andryi Shevchenko non è più un giocatore del Milan. Finisce così, come nella lettura breve di una lista della spesa, il ritorno di una delle più grandi bandiere della storia del Milan.

Eppure l'ucraino il suo dovere, nelle rarissime occasioni in cui Carlo Ancelotti l'ha chiamato in causa, lo ha sempre fatto. Non solo con i 2 gol segnati in Coppa Italia e Coppa Uefa, ma anche muovendosi e aprendo spazi per i compagni, mostrando un senso della posizione e una tenuta atletica ancora invidiabili, ma non sufficienti a levargli quell'ostracismo sollevato dal tecnico, che evidentemente deve aver mal digerito il 'regalo' fattogli durante l'estate da Silvio Berlusconi, che invece Sheva l'ha sempre avuto nel cuore, ma che non ha potuto 'proteggere' durante la stagione per fin troppo evidenti motivi...
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mercoledì 10 giugno 2009

Supersexydocs, oltre alle gambe... c'è di più!

Così come ho fatto per le 'chicas latinas', voglio creare una sorta di 'registro' per le fanciulle di grande 'interesse' (mio personale, ma tutto sommato credo anche Vostro) di cui nel corso della vita di questo blog ho avuto modo di parlare. Alcune sono famosissime, altre sono delle 'geek' molto rinomate nel mondo del web, altre ancora... si faranno... Di sicuro tutte sono affascinanti, intriganti, belle e... anche intelligenti, il che CI piace ancora di più... Di seguito Vi piazzo i link, Voi dovete semplicemente cliccarli, leggerli e guardare...

Ecco le ragazze a cui non potreste dire di no...:
La sfida di ScriptGirl...
Voi riuscireste a (solo) ascoltare Laïla Abid?
Holly Weber, una reporter coi fiocchi anzi, senza...
Il grande ritorno di Anna Kournikova
La Brambilla diventa Ministro, ma io la preferisco sado-maso...
Kari Byron non fa nulla per nascondere... i segreti della scienza!
Marina Orlova, la 'sexyprof' che infiamma la rete
Debora Mancini, sorrisi e arte in controtendenza

martedì 9 giugno 2009

Kakà se ne è andato e non torna più...

Kakà adesso è del Real Madrid. Ma quale Milan, ma quale Manchester City. Il ‘bambino d’oro’ se ne è andato e non ritorna più. Il trasferimento vale nelle casse rossonere 65 milioni di euro, mentre il signor Izecson e via dicendo sono pronti 9 milioni di euro a stagione per 6 anni di contratto. Per la serie ‘una proposta che NON si può rifiutare. Con il Milan Kakà ha vinto uno scudetto, una Champions League, un Mondiale per Club, due Supercoppe europee e una Supercoppa italiana, con 95 reti in 270 gare ufficiali disputate. Ora si volta pagina, con un saluto sancito dal “Sarò sempre legato al Milan, ma ora voglio fare la storia col Real”. Bacia pure la maglia ‘kakaito’, quella ‘blanca’ delle ‘merengue’, da San Siro al Bernabeu ci sarà molta curiosità per cercare di capire cosa sarai in grado di vincere...
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lunedì 8 giugno 2009

Berlusconi resiste al gioco al massacro, Lega avantreno dell'Italia che reagisce, l'IDV balla sul cadavere comunista, è Radicale l'unica opposizione

Poteva andare meglio, ma mi accontento. Soprattutto perché potrò vedere masticare amaro la Sinistra italiana, l’autentica vera sconfitta di queste Elezioni Europee, ancora una volta battuta, piegata sulle ginocchia di percentuali che la allontanano da qualsiasi ambizione di potere, colpevole di avere come al solito creduto nella demagogia delle bandiere rosse, nella demonizzazione dell’avversario, nei vergognosi attacchi che vanno oltre l’accettabile al Premier, alla sua Famiglia, ai suoi Figli. Comunisti erano, comunisti sono e comunisti saranno, la violenza fisica e verbale fa parte del loro sangue, come quello dei rivoluzionari bolscevichi che massacrarono la famiglia Romanov o dei comunardi parigini che trasformarono il 1789 in un anno di sangue a base di ghigliottine e teste cadenti. La bandiera rossa per fortuna è in declino, e nella civile Europa del Nord molto più che in quella più latina e ‘descamisada’, con la presa di coscienza di una Nuova Destra che finalmente comincia a raccogliere i consensi di una politica veramente vicina alla gente.

Mentre il Socialismo muore del suo stesso cancro, mentre Franceschini e le ombre ch’egli rappresenta dovranno amaramente pentirsi di una campagna basata sul fondoschiena di Noemi (una ragazzina di 18 anni offesa da un branco di energumeni anche mentre andava a votare al seggio) e le accuse di pedofilia scaricate addosso al Berlusca.
Un Berlusca che comunque esce confermato: perdere uno o due punti rispetto alle precedenti Politiche (ma qui con un maggiore assenteismo, che certamente colpisce di più l’area di Governo) dopo essere stato al centro di uno dei più clamorosi linciaggi politici, umani e sociali dell’Italia del dopoguerra, è una GRANDE VITTORIA.
Un linciaggio promosso ad arte dentro le mura domestiche (curiosa la sortita sotto elezioni da parte della ‘vergine’ Veronica Lario), cavalcato dai media italiani e stranieri indottrinati ad arte e sostenuto da presunti movimenti di massa che altro non sono se non gruppi sparuti di black-block e picchiatori in stile ‘figiciotto anni ‘70’. Ma queste sono cose che non ci sorprendono e che già sappiamo.

Ci piace la crescita della Lega Nord, una risposta a chi voleva islamizzarci e riempirci di turchi a casa nostra, magari obbligandoci a togliere il crocefisso in favore della mezzaluna. A me frega poco che l’Italia sia cristiana o meno, di certo spero di non vederla mai in ginocchio verso la Mecca… anche se, per citare ancora una volta il Premier, Milano, ovvero la metropoli più importate del Sud Europa, è ormai una città africana, e la vittoria della Lega sarà fondamentale nel ‘ripulirla’ da questa eccessiva presenza di perigliosa immigrazione.

Ovviamente colpisce (e fa un po’ sorridere) il dato dell’Italia dei Valori. Paradossale, anzi comico, che la battaglia contro il Centrodestra che sarebbe dovuta essere della Sinistra, venga portata avanti da un personaggio che proprio dall’ultraconservatorismo arriva. Ma per la pagnotta si fa questo e altro. Il ‘suonatore di Brema’ anzi, di Montenero di Bisaccia, illetterato nel cervello e nel cuore, professionista dell’insulto e della distruzione dell’avversario, è riuscito a graffiare consensi dal cadavere dei comunisti.
Ultima nota di cronaca, un applauso ai coraggiosi Radicali: la Lista Pannella-Bonino sfiora un clamoroso 3% e promette di candidarsi come una ‘vera opposizione’, l’unica riconoscibile, con la quale intavolare tante costruttive battaglie politiche. Il resto, per usare la celebre parola di Pierre Cambronne, è ‘merd’!