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lunedì 8 marzo 2010

Samantha Cameron, ecco a voi il 'cuckold politico'!

Sarebbe uno dei primi casi confessati di 'cuckold politico': Samantha Cameron, la moglie del leader dei Tory inglesi, avrebbe infatti votato per i laburisti in passato e potrebbe votare per Gordon Brown alle prossime elezioni. La notizia, oltre che essere interessante, mi permette di mostrarvi un paio di foto della bella 'milf' inglese (di cui credo ad alta risoluzione). Oddio, non proprio bella, ma quanto meno dotata di quel fascino tutto inglese da 'faccia smorta' (il resto ditelo pure voi...).
La storia ci viene spiegata dal sito internet del quotidiano "Unione Sarda" (!) che ci racconta come la cosa si è venuta a sapere: "A rivelarlo in un documentario che verrà trasmesso domani su Channel 4 è il parlamentare conservatore Ed Vaizey, amico della coppia ed ex compagno di università di David Cameron a Oxford. Nel documentario, realizzato dal giornalista Andrew Rawnsley - autore del recente libro che rivela gli attacchi di collera di Brown - emerge inoltre che sarebbe stata proprio la signora Cameron a incoraggiare il marito ad abbandonare la linea ideologica di Margaret Thatcher, presentando un'immagine più 'soft' dei conservatori, con grande delusione e disappunto da parte dei Tory più tradizionalisti. Nella sua intervista per 'Cameron Uncovered', questo il titolo del documentario, Vaizey afferma che la Cameron potrebbe in passato aver votato per Tony Blair e poi aggiunge: "Andrà alle urne questa volta e si chiederà: Cameron è davvero la risposta giusta o devo restare con Gordon Brown?". Realizzando immediatamente la gaffe, l'amico dei Cameron sottolinea che si tratta soltanto di una "congettura"".
Ok, passiamo ora nel dettaglio a parlare della signora, sempre tramite le pagine dell'"Unione Sarda": "Direttrice di un marchio di cartoleria di lusso e figlia dell'aristocratico Sir Reginald Sheffield, Samantha Cameron in effetti non rientra nello stereotipo del tipico elettore laburista, anche se, sottolinea il domenicale, da ragazza ha dato sfogo al suo lato ribelle e vestiva come una 'dark', tutta in nero. Lo stesso David Cameron ha ammesso tuttavia che lui e la moglie a volte litigano per la politica, ma che ogni volta il confronto si risolve in fretta e pacificamente".
Senza entrare nei dettagli di come si risolva il confronto (vorrei essere presente, ehehe) aggiunga che potremmo definire la Cameron come la classica 'radical-chic del cazzo' (termine mio), anche se l'idea di vederla vestita in stile dark (chi segue questo blog sa quanto sia vicino a questo genere) mi dà veramente alla testa. Tanto, mi dico, se è 'cuckold politicamente'...

venerdì 5 febbraio 2010

Quando la 'dolce metà' dà via l'altra metà...

Non potevo ignorare quanto successo in questi giorni in casa Chelsea, non fosse altro che le sorti della squadra londinese hanno cominciato a interessarmi da quando il buon Carletto è andato ad allenarla, e ancora di più ora, visto che sarà la squadra che sarà tifata da quasi tutta l'Italia sportiva nella prossima sfida di Champions League contro l'Inter.
"Il rapporto con il tecnico è meno importante di quello con la moglie. Il primo lo puoi esonerare, la seconda no": una massima di Vujadin Boskov, tecnico della Samp scudettata nei primi anni '90. Una frase che spiega perché in Inghilterra stia diventando una guerra di religione la vicenda di John Terry, fedifrago capitano della nazionale inglese di calcio. Terry ha detto "ci penso io" al suo amico e compagno di squadra (e testimone di nozze) Wayne Bridge che gli aveva confidato difficoltà sentimentali con la fidanzata: e tecnicamente è stato di parola, lanciandosi in una relazione passionale che sarebbe culminata addirittura in un aborto per la ragazza, la modella francese Vanessa Perroncel.
Ora l'Inghilterra, dopo averlo eletto 'papà dell'anno', insorge: Terry non può più essere l'uomo simbolo dei 'leoni'.

Di calciatori finiti in fuorigioco sentimentale con le donne dei compagni di squadra è però piena la storia del calcio. In Italia fece scalpore negli anni '60 il caso di Paolo Barison e José Altafini, amici e compagni di squadra nel Milan. L'oriundo brasiliano, all'epoca già sposato, si innamorò (ricambiato) della moglie di Barison, che poi andò a vivere con Altafini lasciando il marito. Sempre in quegli anni faceva sorridere la vicenda da "allenatore nel pallone" di un famosissimo tecnico che portava un centravanti di valore a giocare nel campionato De Martino (una specie di torneo riserve), per evitare che potesse vedersi con sua moglie, una donna di grande fascino sebbene un po' avanti in età.
Negli anni '70 in Francia la stampa transalpina si scatenò e le voci si rincorsero arrivando a toccare persino la famiglie di Michel Platini e Jean Francois Larios, fascinoso centrocampista di nascita algerina che era un noto 'tombeur des femmes'.
In Germania, qualche tempo dopo, si è scritto e parlato a lungo di Stefan Effenberg che, dopo un sms galeotto intercettato, divorziò dalla moglie Martina (gli faceva anche da manager) per andare a convivere con Claudia Strunz, consorte del suo compagno del Bayern Monaco, Thomas: quello reso famoso dal monologo in tedesco di un arrabbiatissimo Trapattoni.
Più o meno in quegli anni Rita Bonaccorso fece notizia per essere passata dalle braccia di Totò Schillaci a quelle di Gianluigi Lentini che ebbe uno spaventoso incidente stradale proprio mentre correva in Porsche verso Torino per andare a incontrarla.
In una galleria di tradimenti calcistico-sentimentali non poteva mancare il Brasile, terra di poche inibizioni e molti giocatori. Leandro e Renato Portaluppi, compagni di club nel Flamengo, si scambiavano le fidanzate con una frequenza maggiore dei loro gol: una specie di famiglia allargata permanente che portò molti giornali a ipotizzare un rapporto gay fra i due. Ma la moviola scandalistica non chiarì mai se il 'fuorigioco' ci fosse davvero.