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La pagina online de Il Giornale con la denuncia dell'agguato |
I servi del globalismo egualitario hanno tentato di colpire ancora. Il nauseabondo lezzo delle loro parole alitate al vento si perde però nel nulla di cui è costituita la loro ideologia, scopiazzata da un passato sepolto che inutilmente tentano di rianimare. Gli studenti (ma cosa studiano?) dell'Università di Trento che hanno tentato di tappare la bocca all'ottimo e coraggioso giornalista
Fausto Biloslavo sono solo il rigurgito maleodorante di un'ideologia consunta e inutile, sconfitta dal tempo e dall'umanità. Non so di cosa volesse parlare Biloslavo, che leggo con gusto sui giornali, e che ho avuto il piacere di conoscere personalmente. Conosco bene invece la feccia universitaria che, colorata di rosso, pretende di avere spazi a disposizione dove poter ciarlare le proprie inutili idee. Anzi, questi spazi pretende di gestirli, dominarli e impedirne l'uso a chi non la pensi come lei. I propugnatori del (non) pensiero unico cercano in questo modo di sobillare la rinascita di un'altra ideologia ancora più morta, quella fascista, in modo da dare un senso alle proprie inutili esistenze. Eppure restano ciò che sono: un nulla vestito di sembianze bipedi. In realtà essi non pensano. Non esistono. Non sono.