venerdì 1 novembre 2019

Commissione Segre, un altro passo verso lo Psicoreato

La solita pagina 'sdraiata' de La Repubblica
Francamente non so quasi chi sia la signora Liliana Segre e non mi interesserebbe saperlo se non fosse che, nel suo nome, l'Italia dei Benpensanti sta arrivando a chinarsi all'ennesima decisione illiberale di un governo inginocchiato di fronte al presunto ideale dell'integralismo globalizzante del politicamente corretto. Pare che molte persone abbiano insultato la suddetta signora Segre, di origine ebraica, e internata in giovane età in un campo di concentramento nazista. Ignoro i motivi degli insulti, peraltro aspetto comune legato a qualsiasi personaggio pubblico navighi con il proprio faccino o avatar in rete.
Adesso però, per merito o colpa sua, una commissione deciderà fino a che punto un insulto sarà passibile di essere considerato 'reato', se e come potremo esprimere la nostra opinione, in maniera forte, a volte perfino volgare, attraverso un sistema, quello della rete, da sempre patrimonio esclusivo di una libertà di espressione totale, quella libertà che riflette l'intrinseca vaporosità e lucida follia dell'animo umano.
Non ho mai augurato morti o stupri a chicchessia, sicuramente ho invece insultato in rete. Ho espresso tutto il mio disprezzo per Laura Boldrini, giusto per fare l'esempio di una delle tante presunte 'vittime' degli attacchi (più che giustificati) del web.
Rivendico il diritto di odiare, non tanto la signora Segre, di cui non mi frega assolutamente nulla, ma chi mi pare. Da oggi invece, potremo arrivare al punto in cui perfino il classico 'governo ladro' verrà visto come un pericoloso atto incendiario.
Mi chiedo: chi stabilirà il gradiente di odio da considerarsi accettabile? Ovviamente i prodi presenti in questa commissione, immagino legati al Centrosinistra, mandria di cattocomunisti, almeno a giudicare dal voto in aula. Rischieremo che il classico "Piove governo ladro" arrivi a diventare una frase inaccettabile? "Zingaro di merda" potrà essere pronunciato impunemente come oggi, magari dopo avere patito l'ennesimo furto o tentativo di violenza da parte di una etnia storicamente dedicata alla delinquenza?
Odi et amo, due facce della stessa medaglia, ma non c'è bisogno di scomodare Catullo per ribadire quanto l'odio sia una parte fondamentale e necessaria della nostra anima, barometro e indicatore del disagio provato nel condividere il nostro spazio vitale, o anche solo mentale, con persone, animali o cose che, se possibile, saremmo lieti di allontanare, disintegrare, rendere distanti da noi.
L'istituzione della Commissione Segre è l'ennesima scelta discutibile legata alla follia del 'politically correct', mentre dall'altra parte la parola 'fascista' viene utilizzata come una pistola fumante per tacere qualsiasi legittima opposizione.
Siano benvenuti gli 'haters' quindi, se questi ultimi ci mantengano liberi di fare, dire e pensare ciò che vogliamo. Del resto, prima ancora che qualcuno si accorgesse dell'esistenza della signora Segre, nessuno fiatò di fronte alle campagne di demonizzazione e vero e proprio odio messe in campo nei confronti di Silvio Berlusconi, sfociate nel lancio di una statuetta che lo ferì al capo (molti addirittura esultarono per l'accaduto), per non parlare dell'odio profuso a piene mani nei confronti di Matteo Salvini e della Lega (di cui Chef Rubio e il vignettista Vauro sono due campioni quotidiani, con la connivenza del mainstream mediatico), nei confronti del quale atti di violenza reale e non sono stati messi in atto più volte e mai condannati pubblicamente.
Per concludere, anche io sono scandalizzato dal voto sulla Commissione Segre. Sono scandalizzato che nessuno abbia votato contro...