giovedì 1 dicembre 2022

Gazzetta dello Sport, ennesima figuraccia: l'apertura su Del Piero ignora Rebellin

L'incredibile apertura della Gazzetta di oggi
Possiamo dirlo con cognizione di causa: "La Gazzetta dello Sport" è uno dei peggiori giornali italiani, sebbene la qualità del giornalismo italico sia di qualità più che scadente.
In particolare la Rosea dovrebbe, il condizionale è d'obbligo, rappresentare il giornalismo sportivo al suo più alto livello, un po' come "L'Equipe" in Francia, tanto per intenderci.
Arriva però oggi l'ennesima topica di una lunga serie. E' notizia di ieri la morte di Davide Rebellin, grande campione del ciclismo italiano.
La Gazza, però, preferisce 'aprire', per l'ennesima volta, sul calcio. Non però sui Mondiali, come potrebbe essere, pur in modo inaccettabile, logico, ma su una notizia peraltro secondaria, soprattutto per il pubblico milanese, cui la Gazzetta si rivolge primariamente: ovvero l'ingresso di Alessandro Del Piero nel rinnovato cda della Juventus, una notizia di carattere 'dirigenziale', nemmeno di campo, relativa a un ex giocatore delle cui vicende gli stessi appassionati di calcio sono poco interessati.
Per quanto possa interessare quanto stia accadendo nella Juventus a livello societario, l'ingresso di Del Piero 'non è' nemmeno una notizia, non cambia nulla, è un fatto che non va a incidere sul corso degli eventi. Si butta semplicemente in prima pagina un nome per il tifoso più bieco, quello da bar, ignorando la storia, quella sì, sportiva, di un grande sportivo venuto a mancare improvvisamente.
Per l'ennesima volta la Gazzetta dello Sport mostra il volto più squallido del giornalismo italiano, quello nauseante della diseducazione sportiva e dell'asservimento al titolo pseudo giornalistico e a caccia dell'urlo da strapaese. Un motivo in più per vergognarsi di possedere la tessera.