sabato 3 dicembre 2022

Il Cannibale di Parigi è morto da uomo libero

Renée Hartevelt e Issei Sagawa
Issei Sagawa è morto, il cannibale giapponese di Parigi non c'è più e con lui se ne va la tragica storia di un uomo folle che si innamorò della propria pazzia, uccidendo senza pentimento un'amica di cui si cibò per impadronirsi della 'sua anima', come se le stesse scattando una foto perché, si sa, una posa 'è per sempre' e rapisce l'immagine sempiterna dell'attimo.
Sagawa, nato nel 1949 a Kōbe, città perfetta per chi ami cibarsi di carne, per quanto umana, non è morto in carcere, ma da uomo libero e famoso, a 73 anni, strappato alla sua bizzarra e colpevole vita da una polmonite.
Nel 1981, studente di letteratura inglese in terra francese, invitò un'amica a casa, la bella olandese Renée Hartevelt. Mentre studiavano assieme poesia si alzò, la uccise con un colpo di fucile alla testa, ne violentò il cadavere e poi la mangiò gradualmente, fino a un totale di sette chili di carne asportati dal suo corpo.
Sagawa venne arrestato mentre cercava di disseminare i resti della sua vittima nel parco del Bois de Boulogne. In Francia fu definito pazzo, e ne fu disposto il trasferimento in un istituto psichiatrico, ma il padre riuscì in seguito a farlo estradare in Giappone, dove fu dichiarato sano di mente. Le accuse messe in piedi in Francia erano cadute, e Sagawa ha potuto trascorrere la sua vita da uomo libero, impunito e mai pentito di ciò che fece. Anzi, trasse profitto finanziario da quel delitto scrivendo e vendendo libri in cui narra, tra l'altro, i passaggi atroci della fine della studentessa.
Di recente aveva detto in un'intervista al media "Vice" di essere "ossessionato dal cannibalismo". "Il mio desiderio di mangiare una donna - aggiunse - è diventato imperativo". (fonte: AGI)