Renée Hartevelt e Issei Sagawa |
Sagawa, nato nel 1949 a Kōbe, città perfetta per chi ami cibarsi di carne, per quanto umana, non è morto in carcere, ma da uomo libero e famoso, a 73 anni, strappato alla sua bizzarra e colpevole vita da una polmonite.
Nel 1981, studente di letteratura inglese in terra francese, invitò un'amica a casa, la bella olandese Renée Hartevelt. Mentre studiavano assieme poesia si alzò, la uccise con un colpo di fucile alla testa, ne violentò il cadavere e poi la mangiò gradualmente, fino a un totale di sette chili di carne asportati dal suo corpo.
Sagawa venne arrestato mentre cercava di disseminare i resti della sua vittima nel parco del Bois de Boulogne. In Francia fu definito pazzo, e ne fu disposto il trasferimento in un istituto psichiatrico, ma il padre riuscì in seguito a farlo estradare in Giappone, dove fu dichiarato sano di mente. Le accuse messe in piedi in Francia erano cadute, e Sagawa ha potuto trascorrere la sua vita da uomo libero, impunito e mai pentito di ciò che fece. Anzi, trasse profitto finanziario da quel delitto scrivendo e vendendo libri in cui narra, tra l'altro, i passaggi atroci della fine della studentessa.
Di recente aveva detto in un'intervista al media "Vice" di essere "ossessionato dal cannibalismo". "Il mio desiderio di mangiare una donna - aggiunse - è diventato imperativo". (fonte: AGI)