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martedì 15 giugno 2010

Christina Aguilera, una vampata di musica celtica!

Oggi parlo di Christina Aguilera. Forse tutti penseranno che la splendida cantante (che in questi giorni ha fatto parlare di sé per avere tirato come 'omaggio' ai propri fans una gomma da lei masticata...) nata a New York meno di 30 anni fa sia la classica singer latina tutta muscoli pettorali (in effetti...) e classica urlatrice di origine latinoamericana e pertanto ormai collocabile in quel genere musicale. La versatilità della 'nostra' è invece presto spiegata con le sue origini... celtiche. Avete capito bene. Christina Aguilera è per metà irlandese, la metà materna (quella peraltro più dotata artisticamente): la cantante è figlia della pianista e violinista di origine irlandese Shelly Lorraine Fidler e del militare ecuadoregno Fausto Wagner Javier Aguilera.
Vi sembra strano? Non tanto, se prendete per buone (e
lo sono) le parole del film "The Commitments" di Alan Parker, uscito nel 1991, quando Christina era ancora una bambina: "Gli irlandesi sono i più negri d'Europa. I dublinesi sono i più negri d'Irlanda. E noi di periferia siamo i più negri di Dublino".
Secondo la biografia di Wikipedia, dall'esordio la Aguilera fino ad oggi
ha venduto oltre 45 milioni di album in tutto il mondo, ed è considerata una delle cantanti più popolari e più di successo del nuovo millennio. Tra le tante curiosità che la riguardano quella relativa all'agosto 2003, quando si esibì come artista d'apertura degli MTV Video Music Awards con Britney Spears e Madonna, un'esibizione che verrà storicamente ricordata dai mass media a causa del bacio sulle labbra che le tre cantanti si scambiarono tra loro.

Vi faccio una presentazione alla Sanremo. Ecco a voi il video di "Back in the Day", canta Christina Aguilera!

sabato 5 giugno 2010

Noi siamo i Celti, i Celti sono dentro di noi

Noi siamo i Celti. Ognuno di noi ha dentro qualcosa di celtico. E' l'anelito alla libertà, quel qualcosa che ci fa gridare da dentro l'anima, ci fa urlare contro qualsiasi forma di potere costituito, contro la legge, contro chi pretende di massificare, di omologare, di massifica, di globalizzare. Il celta è dentro di noi e urla la sua rabbia, con l'ascia bipenne in mano. Il guerriero che urla nella notte, che non ha bisogno di polizia, che non ha bisogno di tramiti, che non ha bisogno di altri, perché caccia da solo, colpisce da solo, conquista da solo.
E allora mi piace ascoltarli, i Celti, mi piace pensarli sfilare in gruppo, o mentre assaltano a mani nude degli uomini in divisa, sapendo che moriranno, ma che può essere bello morire per un ideale, in un mondo che non ne ha.


Impagabile questo video, con una ipotetica squadra scozzese (ma potrebbero essere anche irlandesi... diciamolo, sono Celti) che replica 'a modo suo' alla Haka aborigena neozelandese...


Ma se non bastasse questo a scaldare i vostri cuori, ecco il meraviglioso discorso di William Wallace/Mel Gibson tratto da "Braveheart". Ho messo il pezzo in italiano perché sia più comprensibile.