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Un'immagine di Donald Trump tratta dal "New York Post" |
L'uomo del MAGA mette l'Europa e l'Ucraina di fronte alle proprie responsabilità. 'Il Re è nudo', si potrebbe dire, senza èiù scuse.
Davanti alla platea di investitori della Future InvestmentInitiative, a Miami, Trump non si è tirato indietro, esprimendo quello che tanti hanno pensato in questi anni, in cui la cosiddetta 'morale comune' e la demagogia occidentale serviva come piatto pronto: la Russia 'cattiva' avrebbe aggredito l'Ucraina. E da qui una guerra con migliaia di morti, questo l'unico dato certo, e drammatico.
Volodymyr Zelensky, ha detto il presidente americano, parlando del leader ucraino, ancora in carica sebbene il proprio mandato presidenziale sia abbondantemente scaduto, sarebbe un "comico di modesto successo" e un "dittatore non eletto" che "si rifiuta di indire elezioni" e che dovrebbe "muoversi rapidamente se non vuole perdere il Paese che gli è rimasto" perché "la guerra sta andando nella direzione sbagliata. Io amo l'Ucraina, ma Zelensky ha fatto un lavoro terribile".
Trump ha avuto parole dure anche per l'Europa: "Sarebbe meglio che si occupasse di immigrazione con più intelligenza e con più forza, prima che sia troppo tardi".
Infine una stoccata interessante anche ai lavoratori in 'smart working', una condizione curiosa, che anche in Italia ha provocato molti danni a tante cittadine che sul movimento del lavoro fondavano la propria economia. "Ho visto alcuni grandi uomini d'affari - ha commentato Trump - dire che stiamo tornando assolutamente indietro. Non si può lavorare da casa. Non lavorano, vanno a giocare a tennis, giocano a golf o fanno altri lavori, ma non lavorano. Non puoi costruire una compagnia o un Paese in questo modo".