Ultimo dell'anno, primo dell'anno, il ghiaccio si scioglie a Toronto, nel bicchiere dove la fiamma unge il bordo della mia bocca che lentamente intinge il proprio sorso di vita.
Comincio i nuovi 365 giorni di speranza nel 'salad bowl' più multiculturale del mondo mangiando salumi italiani e ravioli in brodo. Poi di corsa in Queen Street con la mia nuova 'vecchia' camicia neoromantica andando per club, dal Velvet Underground al Subspace, saltando il Bovine Sex per non appesantire troppo i miei compagni di viaggio. Ma alla fine di gennaio mi concederò il bis.
Quest'inizio anno promette bene, tra ambizioni e patimenti equamenti divisi per sentirmi vivo quanto basta.