Ora, non è che perché sia appena uscito l'ennesimo capitolo della saga di "Alien" che anche il "Mondo Inter" possa permettersi di partorire ovetti alieni con sorprese oltre
i limiti dell'assurdo. Perché, dev'essere chiaro: la storia che vi raccontiamo è di pura fantasia, e non ha nulla di vero. E' fantasia, e ci mancherebbe altro, che la
squadra che fu di Mancini che fu di De Boer che fu di Pioli che è (ma già fu) di Vecchi e tanti altri 'fu' stia scientemente buttando alle ortiche della Patagonia la
qualificazione all'Europa League per poter andare a elemosinare dollari e yen o quant'altro nella tournée cinese prevista sotto l'ombrellone. E non può essere che una
fantasia la serie di numeri che ha accompagnato l'Inter dal 7-1 rifilato all'Atalanta (altro risultato piuttosto fantasioso, se pensato guardando la classifica finale): in
otto partite sono arrivarti due punti, frutto di due pareggi e sei sconfitte, con qualcosa come 17 reti subite. difesa bucata in ogni gara e le perle dei ko con Crotone,
Genoa e Sassuolo, quest'ultimo casalingo. Insomma, un ruolino di marcia che manco il Pescara di Zeman o chi per lui.
Ma tutto ciò è pura fantasia, perché in realtà c'è un progetto, anche se nessuno capisce quale, visto che quello precedente poggiava sulle decine di milionate spese per
Kondogbia (già 'punto fermo' della squadra, 40 milioni...), Joao Mario (altri 40, più bonus, ahah) e tale Gabriel Barbosa detto Gabigol (29,5 milioni a titolo 'definitivo',
nel senso che 'mo ce l'hai e non te lo scolli più, ahahah). Già, Gabigol. Altro momento apicale del fantahorror nerazzurro: qui entriamo nel puro Grand Guignol, per i fan
di "Alien" potremmo avvicinarci al Jean-Pierre Jeunet de "La Clonazione": quando una voce dall'oltretomba (il deserto di San Siro, per intenderci) fa risaltare l'eco di un
grido, prima sussurrato, poi sempre più convinto: "Ga-bi-gol, Ga-bi-gol, Ga-bi-gol...", comprendi l'immagine che Dante (non quello che giocava nel Bayern, ma quello
originale, toscano come l'olio) doveva avere in mente mentre pensava alle anime dannate trasportate da Caronte sull'altra riva dell'Acheronte. Il drappo bianco sul secondo
anello, lo striscione della contestazione, ci manca solo lo sguardo della madre e la carrozzina che cade dalle scale/scaloni dei popolari (ma qui si potrebbe rimediare con
un motorino di passaggio), tutto contribuisce a dare un senso epico alla giornata, come nemmeno il miglior Ridley Scott avrebbe potuto immaginare. Gli xenomorfi in campo
durante Inter-Sassuolo vagheggiano sbuffando sul pallone, senza mai colpirlo, al contrario di quelli del film con gli umani, ma la sensazione finale è maestosa: ventidue
anime dannate che fingono impegno, con l'aggiunta dell'immagine splatter di 'capitan' Icardi che si spatascia sul palo facendo credere di voler creare una palla-gol.
Tutto questo, ovviamente, mentre "Prometheus" Sabatini, in una altrettanto fantasiosa conferenza stampa proveniente da una 'galassia lontana lontana', racconta, lui, nuovo
uomo-Inter attorniato da un nugolo inconsapevole di figuranti dagli occhi a mandorla, il secondo 'nuovo progetto' del Biscione. Chiaramente all'insaputa (parrebbe, e non si
sa cosa sia meglio o peggio) dei diretti interessati, ovvero giocatori e dirigenti che dovrebbe affiancare/sostituire. Il tutto a sole abbondantemente tramontato sulla
Madunina, perché si sa, il primetime cinese va salvaguardato.
Intanto, sul campo il pericolo Europa League parrebbe scongiurato ma, per sicurezza, metti mai, nella prossima partita con la Lazio sarà difficile fare di peggio. O di
meglio. Del resto, si sa, tutto questo è solo un mondo, e un campionato, di fantasia...