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Svetlana Semenova (foto Bordignon) |
Lei è
Svetlana Semenova, fascino algido e settentrionale, piccoli gesti nobili a tracciarne lo stile e una classe innata che l'hanno portata dapprima a entrare da protagonista nella televisione nazionale della Carelia, già repubblica sovietica e ora Federazione Russa, compresa tra la Finlandia, il mar Bianco e i laghi Ladoga e Onega.
A Milano è arrivata attratta dal grande fascino italiano e della città che ha ospitato
EXPO 2015, ma anche dal desiderio di confrontarsi con il grande mondo della moda. A febbraio è stata infatti ospite di
Marianna Miceli durante la terza edizione di
Mad Mood, fashion talent dedicato a giovani designer italiani e stranieri delle scuole di moda, ma anche luogo di incontro per stilisti provenienti da ogni parte del mondo. I numeri del 2017 parlano chiaro: tre giorni di manifestazione, 12 sfilate e oltre 10mila visitatori, ma soprattutto un forte richiamo per gli sponsor e il pubblico di addetti ai lavori e non.
"E' stato amore a prima vista", confessa Svetlana a
"L'Urlo del Diavolo", "è un evento splendido e molto bene organizzato. Ho visto il grande successo che ha riscosso qui e non vedo perché non potrebbe essere replicato in Russia". La signora Semenova ha ragione. Mad Mood, infatti, si è
già sviluppato con successo in diverse parti del mondo, tessendo importanti relazioni con le settimane della moda di New York, Berlino, Delhi e Ürümqi (Cina), ma soprattutto trovando una importante serie di collaborazioni nell'est europeo.
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Un'altra immagine di Svetlana (foto Bordignon) |
La
Balkan Fashion Week (Sofia, Bulgaria), la
Serbian Fashion Week (Novi Sad, Serbia), la
Lviv Fashion Week (Leopoli, Ucraina), la
Feeric Fashion Week (Sibiu, Romania) e l'
Aspara Fashion Week (Shymkent, Kazachistan) sono manifestazioni tutte legate a doppio filo con l'originale Mad Mood milanese, frutto della mente vulcanica della salentina Miceli, che proprio a Milano tornerà nel prossimo mese di settembre, dal 22 al 24, ancora a Palazzo Turati, per dare spazio e notorietà a qualcosa come 26 designer. E Svetlana non mancherà, pronta a carpire i segreti di un successo che a questo genere di eventi non è mai mancato.
"La Carelia ha bisogno di un evento come questo", sostiene, "servirebbe ai tanti giovani che ambiscono giustamente a trovare una ribalta per le proprie genialità e capacità, ma servirebbe anche alla città di Petrozavodsk per farsi conoscere ovunque. Prendete i casi di Lviv e Sibiu. Non sono metropoli famose, eppure sono state in grado di organizzare una manifestazione che suscita interesse in tutto il mondo della moda e porta il loro nome dovunque. Vorrei che la stessa cosa avvenisse anche per la mia città". Insomma, dal Salento di Marianna a Milano, fino alle lontane terre del Nord, il passo potrebbe essere più breve di quanto possa sembrare. "Ho già molte idee in mente", ribadisce la Semenova, "e il mio sogno sarebbe quello di invitare i miei amici italiani, sia di Milano che del Salento, alla prima edizione della
Karelia Fashion Week".
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Svetlana con Gianni De Benedittis, designer del brand di gioielli FuturoRemoto (foto Bordignon) |
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La Semenova con i musicisti Alessandro Antonio Giaccheri e Alberto Coluccia (foto Bordignon) |
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Con un abito di RossoRame, fra gli stilisti Daniele Del Genio e Bruno Simeone (foto Bordignon) |
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Ecco Svetlana Semenova mentre prova un altro capo del brand RossoRame (foto Bordignon) |