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| foto di Prateek Jaiswal per Unsplash |
Le destinazioni principali sono Bangladesh, Pakistan e Marocco, con flussi particolarmente consistenti provenienti da Roma e Milano. Insomma, le cosiddette 'risorse' non sono poi così tanto 'risorse'.
Il giornale sottolinea come queste rimesse equivalgano a circa lo 0,5% del PIL italiano, un’emorragia economica che pesa sulla crescita e sul welfare.
L’articolo insiste anche su un altro dato: i residenti extra‑UE verserebbero solo il 23% dell’IRPEF complessivamente pagato dagli stranieri, evidenziando una contribuzione fiscale insufficiente rispetto al denaro che lascia il Paese.
Si tratta di numeri che contraddicono la narrazione secondo cui l’immigrazione sarebbe indispensabile per sostenere il sistema pensionistico italiano.
I dati di Bankitalia mostrano invece che una parte significativa dei redditi prodotti dagli immigrati non rimane in Italia, ma viene trasferita all’estero, riducendo l’impatto positivo sull’economia interna.
