mercoledì 31 dicembre 2025

La Repubblica tocca il fondo, le balle sull'invasione dei lupi russi

foto di Thomas Bonometti per Unsplash
L'ultima castronata de La Repubblica (ma non solo) rappresenta il livello medio, ormai disastroso, dell'informazione in Italia, ma anche nell'Europa Occidentale in 'formato Ursula' (Von der Leyen, ovviamente). Il pezzo, vergato il 24 dicembre da Enrico Franceschini (un cognome garanzia di cul-tura), da non credere, ha questo titolo: "La guerra di Putin uccide in Finlandia: i lupi sconfinano e fanno strage di renne". Svolgimento: "I cacciatori si sono dovuti arruolare e così questi predatori si riproducono indisturbati e cercano cibo al di là della frontiera", e ci si limiti al sottotitolo, perché, grazie a Dio, l'intero articolo è 'riservato' agli sventurati abbonati della carta straccia un tempo diretta da Eugenio Scalfari. Sic transit gloria mundi, ma anche 'gloria lupi'.
Gustoso e inappuntabile, al riguardo, l'editoriale di Marco Travaglio su ben altro quotidiano, "Il Fatto Quotidiano", intitolato "Balle coi lupi" e che, nella sua seconda parte, si snoda così: 'Vi basti questo fatto, svelato da Rep alla vigilia di Natale: “La guerra di Putin uccide in Finlandia: i lupi sconfinano e fanno strage di renne. I cacciatori si sono dovuti arruolare e così questi predatori si riproducono indisturbati e cercano cibo al di là della frontiera”. L’ultima frontiera della guerra ibrida è la cyber-zoologia. Prima Mosca sparge droni in mezza Europa, poi ci manda i lupi, con tanto di cittadinanza e passaporto russi perché nessuno li confonda con quelli finlandesi (il lupo putiniano è nazionalista e mai mangerebbe renne russe). E solo per il gusto di rovinare le consegne di Babbo Natale ai bimbi finlandesi: così imparano a entrare nella Nato. A meno che – dopo aver mobilitato i muli, poi “Hvaldimir, la balena beluga sospettata di essere una spia russa” (Rep) e i “piccioni-cyborg da usare come droni” (Corriere) – Putin non abbia deciso di iniziare l’invasione dell’Europa proprio con i lupi. Pare che i Servizi ucraini, tra un cannibale, un ubriaco e un sieropositivo, abbiano captato il suo ukase ai segugi: “Entrate in Finlandia e proseguite per Lisbona, io poi vi raggiungo”. Che aspetta la Nato a dichiarare le renne finlandesi obiettivi strategici come il Ponte sullo Stretto, a far scattare l’Articolo 5, ad alzare i caccia dalla Polonia e ad abbattere i lupi cattivi? Spetterà poi al Ris di Parma esaminarne le carcasse e accertare che erano proprio russi: basta una foto alla targa di Mosca sotto la coda'.