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venerdì 2 luglio 2021

L'Italia stronca l'Afro Belgio, bamboline woodoo comprese

L'Italia supera il Belgio per 2-1
, e la gioia è tanta, malgrado l'indebito inginocchiamento di fronte a Romelu Lukaku e compagni, una scelta illogica e incoerente. Usciti dal tunnel della politica demagogica, e tornati sulla strada del gioco, gli azzurri hanno dominato sul campo i 'diavoli rossi', altro esempio di squadra 'multietnica' che a questi Europei, come Francia e Germania negli ottavi, ha fallito clamorosamente i propri obiettivi sportivi.
Inutili le bamboline woodoo agitate nelle 'banlieu' di Bruxelles, e forse da qualche parente di un attaccante belga presente sul campo.
E stroncati anche i gufi, soprattutto quelli con tessere di partito colorate di rosso, che avevano tramato contro l'amor di Patria, considerato obsoleto e troppo sovranista per certi gusti globalizzati appagati invece dal meticciato belga.
L'Italia vince con una squadra di 'bianchi', ma poi, ammettiamolo, a chi frega veramente? Sarebbe stato diverso se a segnare le reti azzurre fossero stati Kean o El Shaarawy? Certo che no. La patente di 'razzisti' viene data per comodità da coloro che altri argomenti non hanno per attaccare chi cerca solo di vedere una logica coerente nel comportamento dei nostri giocatori. Che, di certo, non avevano bisogno di inginocchiarsi per ribadire quel concetto di eguaglianza che è dato per scontato dalla nostra cultura occidentale e mitteleuropea. Proprio come, nel pomeriggio, non si erano inginocchiate le più che civili Spagna e Svizzera.

Spagna-Svvizera, nell'altro quarto di finale nessuno si è inginocchiato prima del via...

lunedì 14 giugno 2010

L'Europa dei popoli vince in Belgio

Mentre gli italiani, sempre più in clima 'Mondiale', si riempiono la bocca con frasi ampollose e demenzialità millenariste tipo 'patria', 'unità', 'il presidente' e altre minchiate tipo l'inno (nemmeno ai tempi di Starace avevamo questi splendidi valori patriottici), un esempio di libertà vera e di ritorno all'Europa dei popoli ci arriva dal Belgio 'europeo' (mi fa impazzire pensare allo 'sparlamento' di Bruxelles), dove al Nord ha trionfato il partito separatista fiammingo. Augurandomi una vicina scissione e in una, mi auguro non lontana, Europa delle genti e non delle masse omologate, spero che il resto dell'Europa prenda esempio dai fiamminghi.
Contro qualsiasi stato, contro qualsiasi governo, continui la lotta del singolo. I Celti siamo noi.

Leggi l'articolo de Il Giornale