Sono tornato a... casa, e sì, forse dopo tutto non è più così strano chiamarla così. Toronto mi ha accolto più bella che mai, con i colori di una primavera appena cominciata, a mia insaputa, mentre il vulcano islandese mi ancorava a quella Milano che non ha mai cessato di amarmi, corrisposta, ma a cui ora ho chiesto di lasciarmi libero, per andare a cercare nel mondo un po' di vita.
E poi Toronto, che abito ti sei messa quest'oggi per venirmi a incontrare? Ti vedo in un bellissimo vestito colorato, mi hai aperto le braccia, hai appoggiato il tuo mento sulla mia spalla: ora balliamo questo lento fino almeno all'estate...
NB: Nelle (mie) due foto, un'immagine del fronte di casa mia (ricordo, io sto nel basement), che è quella di sinistra con l'acero, quindi sotto Delaware Avenue (dove si trova casa mia, avanti a sinistra) fotografata fin quasi dal suo inizio.