lunedì 27 maggio 2024

Il genocidio di Srebrenica ennesimo autogol occidentale, le critiche di Kusturica

La bandiera della Serbia (foto di Ivan Aleksic per Unsplash)
Emir Kusturica
non ci sta e reagisce alle accuse, oggi più che mai inserite in un contesto di propaganda chiaramente ostile verso il mondo legato a doppio filo alla sfera di influenza della Russia. E' il caso della Serbia, nei cui confronti l'Assemblea dell'ONU ha adottato una risoluzione di accusa di genocidio di Srebrenica. Una risoluzione passata, ma senza quell'ampio consenso cui i Paesi occidentali auspicavano.
Il famoso regista serbo ha espresso la sua ferma contrarietà alla risoluzione, messa ai voti dall'ONU, fortemente osteggiata da serbi e serbo-bosniaci, secondo i quali il suo obiettivo non era contribuire alla pacificazione in Bosnia-Erzegovina e nei Balcani ma demonizzare i serbi marchiandoli con lo stigma di 'popolo genocida'.
"La votazione all'Assemblea generale è il risultato della disperazione in cui si trova la civiltà di oggi, ed è evidente che in futuro ci aspettano grandi divisioni", ha aggiunto Kusturica.
Il regista si è chiesto al tempo stesso "come mai tutto ciò è avvenuto ora, quando in due parti del mondo sono in corso guerre di vaste dimensioni. E' evidente che si ha a che fare con l'idea di oblio, che ci si dimentica che nella Seconda Guerra Mondiale sono stati uccisi 27 milioni di russi, che nell'Olocausto sono periti sei milioni di ebrei e che sono stati sterminati, per quanto ne sappiamo, più di un milione di serbi. La votazione di questa risoluzione doveva essere uno degli argomenti chiave per coloro che vogliono cambiare la storia", ha affermato il regista.
Fra i tanti Paesi che hanno negato il proprio appoggio alla risoluzione, Ungheria, Bielorussia, Russia e Cina, mentre fra quelliche si sono astenuti Slovacchia, Grecia, Argentina, Libano ed Emirati Arabi.
Alla fine, di fronte a 84 stati a favore, se ne sono sono schierati 87, suddivisi fra 19 contrari e 68 astenuti. (fonte: ANSA)