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mercoledì 1 gennaio 2025

Belgrado prima grande città con il trasporto pubblico gratis

Una vista di Belgrado (foto Anton Lukin per Unsplash)
Da questo inizio 2025 a Belgrado, in Serbia, il trasporto pubblico è diventato completamente gratuito, con la capitale della ex Jugoslavia che diventa così la prima città in Europa con oltre mezzo milione di abitanti ad adottare questa misura.
Nel darne l'annuncio nei giorni scorsi, il sindaco Aleksandar Sapic aveva citato alcune altre città europee con i mezzi pubblici gratuiti, come la capitale estone Tallinn e alcune località francesi, tutte città però con meno di 500 mila abitanti, aggiungendo che nei prossimi tre anni verrà completamente rinnovato l'intero parco autobus per il trasporto pubblico cittadino. (fonte: ANSA)

lunedì 27 maggio 2024

Il genocidio di Srebrenica ennesimo autogol occidentale, le critiche di Kusturica

La bandiera della Serbia (foto di Ivan Aleksic per Unsplash)
Emir Kusturica
non ci sta e reagisce alle accuse, oggi più che mai inserite in un contesto di propaganda chiaramente ostile verso il mondo legato a doppio filo alla sfera di influenza della Russia. E' il caso della Serbia, nei cui confronti l'Assemblea dell'ONU ha adottato una risoluzione di accusa di genocidio di Srebrenica. Una risoluzione passata, ma senza quell'ampio consenso cui i Paesi occidentali auspicavano.
Il famoso regista serbo ha espresso la sua ferma contrarietà alla risoluzione, messa ai voti dall'ONU, fortemente osteggiata da serbi e serbo-bosniaci, secondo i quali il suo obiettivo non era contribuire alla pacificazione in Bosnia-Erzegovina e nei Balcani ma demonizzare i serbi marchiandoli con lo stigma di 'popolo genocida'.
"La votazione all'Assemblea generale è il risultato della disperazione in cui si trova la civiltà di oggi, ed è evidente che in futuro ci aspettano grandi divisioni", ha aggiunto Kusturica.
Il regista si è chiesto al tempo stesso "come mai tutto ciò è avvenuto ora, quando in due parti del mondo sono in corso guerre di vaste dimensioni. E' evidente che si ha a che fare con l'idea di oblio, che ci si dimentica che nella Seconda Guerra Mondiale sono stati uccisi 27 milioni di russi, che nell'Olocausto sono periti sei milioni di ebrei e che sono stati sterminati, per quanto ne sappiamo, più di un milione di serbi. La votazione di questa risoluzione doveva essere uno degli argomenti chiave per coloro che vogliono cambiare la storia", ha affermato il regista.
Fra i tanti Paesi che hanno negato il proprio appoggio alla risoluzione, Ungheria, Bielorussia, Russia e Cina, mentre fra quelliche si sono astenuti Slovacchia, Grecia, Argentina, Libano ed Emirati Arabi.
Alla fine, di fronte a 84 stati a favore, se ne sono sono schierati 87, suddivisi fra 19 contrari e 68 astenuti. (fonte: ANSA)

sabato 27 agosto 2022

Kosovo parte della Serbia, parola di Maria Zakharova

Maria Zakharova (foto da Twitter)
Maria Zakharova
, portavoce del ministero degli Esteri della Russia, è chiara ed esplicita nel sostegno di Mosca alla Serbia, uno dei pochi paesi europei a sostenere l'operazione in corso in Ucraina da parte delle forze militari russe.
La Russia non dimenticherà mai che il Kosovo è territorio della Serbia, ha affermato sul Telegram la Zakharova, citata dall'agenzia Tass, commentando così l'appello rivolto ai serbi dal vicesegretario di Stato aggiunto degli Stati Uniti per gli Affari europei ed eurasiatici, Gabriel Escobar, secondo il quale sarebbe tempo di "dimenticare la narrativa che 'il Kosovo è la Serbia'" e passare a quella secondo cui "il Kosovo e la Serbia sono in realtà l'Europa".
La Zakharova ha risposto con un "mai", accompagnando il suo post con le immagini delle bandiere della Russia e della Serbia. (fonte: ANSA)

mercoledì 9 marzo 2022

Voto in Serbia: situazione difficile in Kosovo, il leader Vučić "Si parla solo di Ucraina"

Aleksandar Vučić durante l'intervista a B92
Il presidente serbo Aleksandar Vučić, riferendosi al problema ancora irrisolto del voto dei serbi del Kosovo il 3 aprile prossimo, ha detto di avere difficoltà ad affrontare il problema con i leader politici occidentali, per i quali esisterebbe ora solo ed esclusivamente il conflitto armato russo-ucraino.
In una intervista all'emittente privata B92, il presidente ha affermato di cercare di porre la questione in tutti i suoi incontri e colloqui con i rappresentanti occidentali ma, per loro - ha osservato - non esiste altro che lo scontro fra Mosca e Kiev.
Le autorità di Pristina sono ferme nel sostenere che per i serbi del Kosovo non saranno allestiti seggi per le elezioni Parlamentari e Presidenziali in programma in Serbia il 3 aprile, affermando che il Kosovo è uno stato indipendente e che è inammissibile organizzare sedi elettorali per una votazione che si svolgerà in un Paese straniero.
I serbi, per il governo di Pristina, potranno votare o per posta o all'Ufficio di collegamento della Serbia in Kosovo, considerato alla stregua di un'ambasciata, posizione ritenuta inaccettabile da Belgrado, che non riconosce l'indipendenza del Kosovo, considerato ancora come parte integrante del suo territorio.
La dirigenza serba ha messo in guardia che un divieto del voto ai serbi del Kosovo potrebbe avere pesanti conseguenze, con possibili scontri e incidenti. (fonte: ANSAmed)