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La bandiera della Serbia (foto di Ivan Aleksic per Unsplash) |
Emir Kusturica non ci sta e reagisce alle accuse, oggi più che mai inserite in un contesto di propaganda chiaramente ostile verso il mondo legato a doppio filo alla sfera di influenza della
Russia. E' il caso della
Serbia, nei cui confronti l'
Assemblea dell'ONU ha adottato una risoluzione di accusa di
genocidio di Srebrenica. Una risoluzione passata, ma senza quell'ampio consenso cui i Paesi occidentali auspicavano.
Il famoso regista serbo ha espresso la sua ferma contrarietà alla risoluzione, messa ai voti dall'ONU, fortemente osteggiata da serbi e serbo-bosniaci, secondo i quali il suo
obiettivo non era contribuire alla pacificazione in
Bosnia-Erzegovina e nei Balcani ma demonizzare i serbi
marchiandoli con lo stigma di 'popolo genocida'.
"La votazione all'Assemblea generale è il risultato della
disperazione in cui si trova la civiltà di oggi, ed è evidente
che in futuro ci aspettano grandi divisioni", ha aggiunto
Kusturica.
Il regista si è chiesto
al tempo stesso "come mai tutto ciò è avvenuto ora, quando in
due parti del mondo sono in corso guerre di vaste dimensioni. E'
evidente che si ha a che fare con l'idea di oblio, che ci si
dimentica che nella Seconda Guerra Mondiale sono stati uccisi 27
milioni di russi, che nell'Olocausto sono periti sei milioni di
ebrei e che sono stati sterminati, per quanto ne sappiamo, più
di un milione di serbi. La votazione di questa risoluzione
doveva essere uno degli argomenti chiave per coloro che vogliono
cambiare la storia", ha affermato il regista.
Fra i tanti Paesi che hanno negato il proprio appoggio alla risoluzione, Ungheria, Bielorussia, Russia e Cina, mentre fra quelliche si sono astenuti Slovacchia, Grecia, Argentina, Libano ed Emirati Arabi.
Alla fine, di fronte a
84 stati a favore, se ne sono sono schierati
87, suddivisi fra
19 contrari e
68 astenuti.
(fonte: ANSA)