Visualizzazione post con etichetta Amburgo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Amburgo. Mostra tutti i post

lunedì 18 maggio 2020

Astrid Kirchherr, addio alla 'musa' dei Beatles

Astrid Kirchherr
Bella di quella bellezza androgina che solo una figura nordica poteva concedere, si è spenta a 81 anni Astrid Kirchherr, 'la fotografa che inventò i Beatles', così viene ricordata.
Fu lei la prima ad accoglierli ad Amburgo, sua città natale (e dove si è spenta) nel loro primo momento creativo, all'inizio degli anni '60, ma soprattutto fu lei, abilissima e talentuosa fotografa, a inventarne lo stile, dai primi abiti neri che così bene si adattavano al nomignolo storpiato degli 'scarafaggi', fino ai ciuffi e ai caschetti sbarazzini in uno stile 'dark' quasi anticipatore di quelli che, vent'anni dopo, sarebbero i segni identificatori della new-wave.
Le foto scattate allora da Astrid, che si era nel frattempo legata sentimentalmente a Stuart Sutcliffe, il 'quinto Beatle' morto prematuramente nel 1962 a causa di un aneurisma cerebrale, sono ancora il marchio portante del leggendario gruppo di Liverpool.
Nel racconto che ne fa l'agenzia AGI, 'in un certo senso tutti amavano Astrid: misteriosa e affascinante, bionda con i capelli corti, praticamente identica a Jean Seberg di "Fino all'ultimo respiro", il primo capolavoro di Godard'.
Giovane bohemienne dedita all'esistenzialismo, nella sua biografia online di Wikipedia viene citata questa sua frase: "La nostra filosofia, dato che siamo stati solo degli adolescenti, fu di vestirci di nero e incamminarci osservando il mondo attorno con malumore e malinconia. Naturalmente avemmo un riferimento ben preciso, che fu Sartre. Ci ispirammo agli artisti e agli scrittori francesi, perché erano vicini a noi occidentali, mentre l'Inghilterra era talmente lontana e gli Stati Uniti erano fuori dalla questione. Così provammo a pensare e a vivere come gli esistenzialisti francesi. Noi perseguivamo la libertà, volevamo essere diversi e provammo a essere distaccati, scettici".

Astrid con Sutcliffe, sotto con Sutcliffe e l'ex Voormann, e alcune sue foto dei primi Beatles







sabato 22 febbraio 2020

Derby di Amburgo, il St. Pauli sbanca il Volksparkstadion

La 'copertina' del sito del St. Pauli dopo la vittoria
Il St. Pauli ha vinto il derby di Amburgo per 2-0 contro gli arcirivali dell'Hamburger SV, gara di ritorno della giornata della Zweite Bundesliga, in pratica la Serie B tedesca.
Teatro del match lo stadio dell'SV, il Volksparkstadion, esaurito in ogni ordine di posti, con ben 57mila spettatori.
Una sfida sentitissima sugli spalti, per ragioni anche politiche (St. Pauli, quartiere a luci rosse della città, è considerato storica roccaforte del mondo 'alternativo' di Amburgo, dell'ultrasinistra e, un tempo, del movimento punk), a fine gara non sono infatti mancati gli incidenti tra le opposte tifoserie, sebbene fosse largo lo spiegamento di polizia.
"Hamburg ist BraunWeiss" campeggiava dagli spalti occupati dalla tifoseria ospite, rinforzata da diversi fan provenienti dalla Scozia. E' noto infatti che la stracittadina di Amburgo è l'occasione per rinfocolare anche quella di Glasgow, anche per le similitudini politico-sociali che si èporta dietro.
Lo 'spicchio' dei tifosi del St. Pauli al Volksparkstadion
I tifosi del Celtic, notoriamente legati al mondo operaio, hanno da lungo tempo un fortissimo gemellaggio con quelli del St. Pauli, così come quelli dei Rangers, fieri lealisti della Corona britannica e, almeno in parti, spostati su posizioni conservatrici, sono sempre largamente agli incontri più importanti dell'Amburgo.
In campo le due reti sono state firmate entrambe nel primo tempo, da Henk Veerman e da Matthew Penney. Partita spesso senza storia, nettamente dominata dall'Amburgo, nel computo totale degli scontri, con la retrocessione della prima squadra della città il St. Pauli ha preso in mano la situazione, vincendo ben tre degli ultimi cinque derby, gli ultimi due consecutivi e sempre per 2-0. Dal 1924 a oggi, i due club si sono incontrati per 93 volte, con 59 successi dell'Amburgo, 14 pareggi e 20 vittorie del St. Pauli.