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sabato 30 novembre 2024

Behrouz Sasani, il ritratto dell'eterna femminilità persiana

Un ritratto scattato da Behrouz Sasani (foto Unsplash)
Una foto di Behrouz Sasani per rinfrancare lo spirito e immergersi negli occhi delle più belle modelle iraniane.
Nativo di Teheran, Sasani collabora con le più importanti agenzei di 'free photos' come Unsplash, Pexels, 500px e 1X.
Ha iniziato a fotografare a 16 anni, vincendo il suo primo premio per una foto del ponte Khorramshahr, che può essere considerato il ricordo più memorabile della sua giovinezza.
Sasani Ha collaborato con cantanti come Sirvan Khosravi, Zaniar Khosravi, Mahan Bahram Khan, Shahab Ramadan, Amir Abbas Gulab e Yasin Turki.
Quello che preme sottolineare qui, soprattutto, in ambito ritrattistico, la capacità di Sasani di esaltare la bellezza femminile mediorientale e, in particolare, iraniana. Anzi, persiana, come preferiscono definirsi gli abitanti di quella che, un tempo, era la terra delle "Mille e una notte", facendo conoscere al mondo il fascino dimenticato delle ormai dimenticate donne persiane.

lunedì 14 ottobre 2024

Milano Wine Week 2024 all'Arco della Pace

Bere un drink ai Dazi di Milano (foto Bordignon)
Un pomeriggio curioso trascorso fra Corso Sempione e l'Arco della Pace, durante la Milano Wine Week, provando la nuova Nike 750 comperata da Astarita in piazza Pompeo Castelli, piccolo passo per l'umanità, un grande passo per me.
Marcella Buzzi (@mabi.musica) e Francesco Messina (@francescomessinafm) a suonare delicate canzoni in mezzo alla folla.
La Milano Wine Week come scusa per scattare foto impunemente, un deficiente 'abbronzato' che, mentre faceva jogging, ritraggo con spensieratezza, ma che si ritiene offeso dalla mia presunta invasione della privacy e, dopo avermi ripreso aspramente, mi ricambia scattandomi una foto con il suo cellulare, usato come fosse la 'pistola più veloce del west'. E' destinata a tanta idiozia l'umanità del futuro? Mentre mi scatta la 'sua' foto, come se me ne fottesse qualcosa, alzo il dito medio, faccio linguaccia e gli faccio "fuck, idiot", visto che l'imbecille in questione era anglofono, o almeno così pareva...
Per fortuna, è stato l'unico caso. Scattare immagini tra la folla è troppo divertente e, aggiungo, pubblico solo se la foto aggiunge qualcosa alla persona ritratta e non toglie. Insomma, dovrebbero ringraziarmi alla fine.

Alcune delle altre foto scattate all'Arco della Pace (foto Bordignon):






venerdì 4 novembre 2022

La foto del giorno: Eliezer Miranda

Foto di Eliezer Miranda (Pexels.com)
Una foto per addormentarsi in braccio alla bellezza, un'immagine per immergersi negli occhi di una modella di cui ignoro il nome ma che, assolutamente, corrisponde ai miei criteri di bellezza.
Merito di Eliezer Miranda, fotografo che ha deciso di inserire i propri 'scatti' sul sito di Pexels, da cui è possibile scaricare gratuitamente ogni tipo di fotografia.
Lo scatto è stato realizzato il 16 ottobre di quest'anno con una Nikon D3200, un punto focale di 35.0mm e un'apertura di ƒ/4.5 e, nell'immagine pubblicata in questo post, è stato 'rettangolarizzato' perché potesse meglio adattarsi alla struttura e lunghezza dell'articolo.
Per il resto, buona foto a tutti...

giovedì 2 giugno 2022

Playboy Germania 50 anni, alle stampe un numero speciale con 50 'stelle'

Una delle foto dell'edizione speciale di "Playboy"
L'edizione tedesca di Playboy, il mensile più 'cool' della storia dell'editoria legato alla bellezza femminile, compie mezzo secolo di vita.
Per celebrare l'importante genetliaco è stata così data alle stampe un'edizione speciale dal titolo "Die 50 schönsten Stars aus dem deutschen Playboy" (trad. "Le 50 stelle più belle del Playboy tedesco").
Da Carmen Electra a Heather Renée Sweet, poi trasformatasi nella 'finta' tedesca Dita Von Teese, compresi alcuni dei più importanti nomi della storia dello spettacolo: Kim Basinger, Bo Derek, Cindy Crawford, Ursula Andress, La Toya Jackson, Pamela Anderson, Brigitte Nielsen e Kim Kardashian.
Tutte 'donne alfa' a loro modo, grandi protagoniste di un numero da collezione, disponibile anche sui collegamenti 'pirata' di Telegram, dove non c'è spazio per la pornografia, ma per un raffinato erotismo, quello sempre più inafferrabile e introvabile nella società 'nuda' del mondo contemporaneo.


sabato 15 gennaio 2022

Milano Moda Uomo: due eventi per Giovanni Gastel

La mostra dedicata a Gastel (foto Gianluca Di Ioia - ufficio stampa)
Ha preso il via la Milano Fashion Week versione Uomo, con 46 eventi fisici (tra cui 16 sfilate), nel rispetto delle regole anti contagio.
Fra gli appuntamenti più interessanti quello della Triennale diMilano dedicato al grande fotografo Giovanni Gastel, venuto a mancare il 13 marzo 2021.
"Era l'anima della moda": così lo ha ricordato il presidente della Camera della Moda, Carlo Capasa. E due sono gli eventi che ricordano Gastel: "The People I Like", a cura di Uberto Frigerio con allestimento di Lissoni Associati, presenta oltre 200 ritratti che sono la testimonianza dell'immensa varietà d'incontri che ha caratterizzato la lunga carriera di Gastel.
In parallelo, la mostra "I gioielli della fantasia" presenta uno dei primi lavori di successo internazionale di Gastel: 20 immagini parte di un più ampio progetto commissionato all'autore da Daniel Swarowsky Corporation nel 1991 per l'omonimo libro e la mostra di gioielli del XX° secolo, entrambi curati da Deanna Farneti Cera. (fonte: ANSA)

martedì 30 novembre 2021

Carmela Comes ha presentato a Milano la sua collezione wedding

Una modella veste un abito di Carmela Comes durante la serata
Salento
protagonista della sesta edizione del Photo Vogue Festival di Milano, manifestazione internazionale dedicata alla 'fashion photography' che, presso l'Istituto Italiano di Fotografia ha visto andare in scena Set Mediterraneo, evento che ha saputo unire alla perfezione fotografia, alta moda wedding e arte, in collaborazione con Urban Events e i comuni di Grottaglie e San Michele Salentino, con quest'ultimo paese rappresentato dal sindaco, Giovanni Allegrini.
Durante la serata non è mancata una esibizione di pizzica, affiancata dalle ceramiche di Marcello Fasano e da alcuni pezzi provenienti dal Museo della Ceramica di Grottaglie. A condire l'evento una serie di 'shooting' fotografici con gli abiti della collezione Hera Luxury Wedding 2022 firmata da Carmela Comes, con proposte sartoriali rigorosamente realizzate a mano, frutto di una costante ricerca fra tradizione e modernità e di cura per i dettagli.
Quella milanese è stata una giornata dedicata alla bellezza in una edizione, quella del 2021, che si caratterizza anche per essere una sorta di 'ritorno alla vita', dopo oltre un anno molto difficile per diversi settori tra cui, senza ombra di dubbio, quello del 'wedding'.

venerdì 12 novembre 2021

Famiglie e bambini coraggiosi, una mostra fotografica per guardare al futuro

Una delle foto della mostra: "Curiosità"
Si chiama "I coraggiosi di domani", ed è la mostra fotografica realizzata da Plasmon, con 60 scatti inediti che raccontano la quotidianità della vita delle famiglie d’Italia, fra le gioie e le difficoltà del crescere le generazioni future. Con coraggio, appunto.
L’esposizione, promossa insieme ad Afineb (Associazione Fotografia Italiana Neonati e Bambini), si terrà dal 13 al 23 novembre presso lo Scalo Lambrate di Milano.
Il progetto è stato ideato da Erika Citriniti e Sabrina Losso, entrambe fotografe, e coinvolge venti famiglie di altrettante regioni italiane che si sono prestate nell'essere catturate durante la propria quotidianità, al di fuori di pose innaturali e preconfezionate.
Le due fotografe hanno passato 24 ore con ogni famiglia per riprendere tutti gli istanti spontanei e reali: i giochi sulle giostre al parco, le capriole a testa in giù, le corse nel corridoio di casa e i baci agli amici a quattro zampe.
Di futuro e di coraggio parlano i dati della ricerca "Il futuro e i genitori di oggi", realizzata da Nomisma per Plasmon, che evidenziano come i genitori di bambini al di sotto dei sei anni si senaono felici nel loro ruolo e l'85% di essi ritenga che lo stile educativo e il modo in cui il proprio figlio viene cresciuto abbiano un impatto sul futuro del Paese e del pianeta nel complesso.
La ricerca indaga inoltre a cosa viene associato il termine 'coraggio': al primo posto si posiziona la curiosità, seguita da tenacia e creatività.
Infine, nel valutare i cambiamenti desiderati rispetto all'esperienza maturata, il 47% dei genitori vorrebbero che il proprio figlio in futuro fosse più indipendente di loro e un genitore su due desidera che il proprio bambino riesca a essere più coraggioso di quanto lo siano stati loro stessi.
Il percorso espositivo della mostra inizia con una lettera "Ai genitori dei coraggiosi" e si articola in quattro sezioni. “Il coraggio è un tema molto ampio, e ha tante sfaccettature, abbiamo deciso di creare un percorso diviso in quattro macro-aree che racchiudano cosa significhi essere una famiglia al giorno d'oggi nel modo più vero e spontaneo possibile. – raccontano le due fotografe ideatrici della mostra - I primi coraggiosi sono i bambini e una delle più grandi forme di coraggio che ci hanno dimostrato è stata quella di mostrarsi con noi più pronti degli adulti ad aprire la loro casa e il loro cuore a un estraneo. Gli adulti in questo sono molto più restii e trattenuti, i bambini non hanno filtri e ti fanno sentire parte della famiglia sin da subito".

domenica 26 settembre 2021

The Pillar, le foto di Stephen Gill negli spazi aperti di Milano

L'installazione milanese di "The Pillar"
Si chiama "The Pillar" ed è l'ultima tappa di FOM - Fotografia Open Milano, protagonista l'inglese Stephen Gill.
Si tratta di oltre quaranta fotografie di uccelli in volo in un allestimento all'aria aperta da BAM – Biblioteca degli Alberi, il cui significato è quello di mettere in evidenza l'incapacità di controllo dell'uomo sul mondo naturale.
Una mostra in mezzo a un parco, accessibile tutto il giorno e tutti i giorni, a cura di ArtsFor, in collaborazione con Images Vevey e Images Gibellina.
Nel gennaio del 2015 Gill decise di piantare un palo costantemente sorvegliato da una fotocamera con sensore di movimento per monitorare l’attività degli uccelli nella campagna di fronte a casa sua. Nasce così "The Pillar" (tradotto: il pilastro): fotografie di movimenti, a volte caotici e sfocati, a volte rassicuranti che sono un pretesto per parlare della condizione umana e del rapporto con la natura.
Nelle parole di Gill: "Mi ha colpito come la relativamente fissa inquadratura della macchina fotografica sia divenuta un promemoria delle infinite variazioni di una singola scena in un periodo di tempo, suggerendo che nulla accade due volte".
FOM – Fotografia Open Milano è il progetto itinerante e 'open air' che utilizza la fotografia d'autore come strumento e linguaggio per leggere, raccontare e comprendere la realtà.

sabato 25 settembre 2021

Amarena Fabbri, dodici foto d'arte per esaltarne la storia

L'opera di Piero Gemelli
Una mostra fotografica dedicata a uno fra gli storici marchi del 'made in Italy', fra arte e bontà. Si tratta di Amarena Fabbri, 'brand' protagonista della mostra fotografica “13 anni e un secolo”, curata da Nino Migliori e inaugurata nella prestigiosa sede del Circolo degli Esteri di Roma (Lungotevere dell’Acqua Acetosa, 42), alla presenza di alcuni fra gli artisti autori delle opere.
Del resto, il legame tra il marchio Fabbri e l'arte dura da oltre un secolo, quando il ceramista faentino Angelo Gatti realizzò il celebre vaso dagli arabeschi bianchi e blu ispirato ai manufatti provenienti dall’Oriente.
“E’ una mostra pronta a sorprendere e capace di far sognare – ha affermato al 'taglio del nastro' Nicola Fabbri, amministratore delegato dell’azienda - Il linguaggio della fotografia appare oggi ancora più 'universale' di quello, pur assoluto, dell’arte e gli autori, con le loro sensibilità, hanno colto visioni originali, diverse, sicuramente stimolanti che vogliamo far emergere e che arricchiscono anche la nostra impresa".
La mostra è composta da 12 lavori di ottima qualità e raccoglie l’interpretazione del mitico vaso di Amarena Fabbri da parte di altrettanti artisti, come ha spiegato lo stesso Migliori, anch'egli fotografo e artista a tutto tondo.
Di seguito i nomi dei dodici artisti coinvolti: Angelo Anzalone, Linda Bertazza, Silvio Canini, Alessia De Montis, Vincenza De Nigris, Giovanni Gastel, Pietro Gemelli, Joe Oppedisano, Gianni Pezzani, Stefano Scheda, Pio Tarantini e Wu Rui.
Leggi anche: Mad Mood, quando la moda diventa fotografia

lunedì 18 maggio 2020

Astrid Kirchherr, addio alla 'musa' dei Beatles

Astrid Kirchherr
Bella di quella bellezza androgina che solo una figura nordica poteva concedere, si è spenta a 81 anni Astrid Kirchherr, 'la fotografa che inventò i Beatles', così viene ricordata.
Fu lei la prima ad accoglierli ad Amburgo, sua città natale (e dove si è spenta) nel loro primo momento creativo, all'inizio degli anni '60, ma soprattutto fu lei, abilissima e talentuosa fotografa, a inventarne lo stile, dai primi abiti neri che così bene si adattavano al nomignolo storpiato degli 'scarafaggi', fino ai ciuffi e ai caschetti sbarazzini in uno stile 'dark' quasi anticipatore di quelli che, vent'anni dopo, sarebbero i segni identificatori della new-wave.
Le foto scattate allora da Astrid, che si era nel frattempo legata sentimentalmente a Stuart Sutcliffe, il 'quinto Beatle' morto prematuramente nel 1962 a causa di un aneurisma cerebrale, sono ancora il marchio portante del leggendario gruppo di Liverpool.
Nel racconto che ne fa l'agenzia AGI, 'in un certo senso tutti amavano Astrid: misteriosa e affascinante, bionda con i capelli corti, praticamente identica a Jean Seberg di "Fino all'ultimo respiro", il primo capolavoro di Godard'.
Giovane bohemienne dedita all'esistenzialismo, nella sua biografia online di Wikipedia viene citata questa sua frase: "La nostra filosofia, dato che siamo stati solo degli adolescenti, fu di vestirci di nero e incamminarci osservando il mondo attorno con malumore e malinconia. Naturalmente avemmo un riferimento ben preciso, che fu Sartre. Ci ispirammo agli artisti e agli scrittori francesi, perché erano vicini a noi occidentali, mentre l'Inghilterra era talmente lontana e gli Stati Uniti erano fuori dalla questione. Così provammo a pensare e a vivere come gli esistenzialisti francesi. Noi perseguivamo la libertà, volevamo essere diversi e provammo a essere distaccati, scettici".

Astrid con Sutcliffe, sotto con Sutcliffe e l'ex Voormann, e alcune sue foto dei primi Beatles







domenica 1 marzo 2020

Natalia Monakova fra le vittime del party di Mosca

Un selfie di Natalia Monakova tratto dal suo profilo Facebook
Quando muore un angelo la tristezza è sempre grande, quasi infinita. Per me gli angeli sono le belle donne, fragili e meravigliose state che non dovrebbero mai essere toccate, e forse nemmeno consunte dal tempo, sebbene in molti casi il tempo stesso le modelli e le cambi, rendendole spesso ancora più belle e interessanti nel loro essere diverse.
La morte di Natalia Monakova è una notizia angosciosa in sé, alla pari delle altre due persone decedute nella tragedia della festa di Ekaterina Didenko, ma ancora maggiormente mi turba perché colpisce una donna, una donna intelligente, stupenda, ma anche di una fotografa impegnata nel diffondere il concetto di bello, come del resto si può vedere in queste immagini, che ho tratto dal suo profilo Facebook.


martedì 5 novembre 2019

Mad Mood, quando la moda diventa fotografia

Una delle mie foto esposte a Lecce
Emozione, bellezza, estetica. Sensazioni, immagini, fotografie. Orgoglio. Mad Mood, la splendida 'creatura' inventata da Marianna Miceli, nome dantesco dai contorni rinascimentali. A Monteroni, provincia di Lecce, la moda sfilata sul carpet di Palazzo Giureconsulti a Milano si è evoluta nelle fotografie degli artisti presenti durante la due giorni andata in scena durante la Fashion Week.
L'Istituto Cordella, un pizzico di follia e profonda conoscenza della materia, si è messo in mostra ispirandosi niente meno che a Salvador Dalì e a Leonardo Da Vinci, ovvero quando il confronto con il genio non mette paura o soggezione.
E, fra gli 11 'artisti' presenti, figura anche il nome del sottoscritto. Per la prima volta sono stato onorato di questa definizione, sebbene chiaramente non la meriti. Ma le foto che sono state esposte a Palazzo Pino piacciono anche a me, che le ho scattate. In particolare quella alla dolcissima Martina Biondino, indossatrice e modella schiva ma dotata di quello charme che ha costretto il mio dito a ripetuti sforzi nello schiacciare la mia basica Nikon. Direttamente dal comunicato, ecco che la giornata del 3 novembre è stata definita "un evento davvero unico: “Collettiva Fotografica”, esposizione delle opere di 11 artisti della fotografia professionale, che si abbina ai giovani talenti dell'Istituto Cordella di Lecce... gli spazi espositivi di Palazzo Pino si riempiranno di opere d'arte da conoscere e ammirare. Undici artisti della fotografia metteranno in evidenza i loro scatti migliori, realizzati nel corso delle sfilate milanesi organizzate dal format Mad Mood per la Milano Fashion Week: Luciano De Marianis, Biagio Duca, Frida Rajabova, Beatris Brasoveanu, Massimiliano Bordignon, Leonardo Losito, Mattia Costantini, Maira Dragone, Piergiorgio Conte, Giovanni Perfetti, Emiliano Peluso".
Proseguendo lungo il comunicato è giusto tributare il doveroso omaggio a Mad Mood: " Giunte ormai alla sesta edizione, le sfilate Mad Mood sono ormai un appuntamento fisso all'interno della kermesse della moda meneghina, un punto di riferimento per stilisti emergenti e affermati provenienti da tutto il mondo: internazionalizzazione, lancio di giovani designer e innovazione sono le parole d'ordine di questo evento di successo. A questo proposito, proprio i giovani designer dell'Istituto Cordella, uno dei main partner di Mad Mood, saranno protagonisti con i loro abiti anche a Palazzo Pino, permettendo al pubblico di toccare con mano la loro abilità. La Scuola di Moda Istituto Cordella nasce da una lunga esperienza familiare, di oltre 350 anni, nel campo della sartoria e della confezione. Dal 1783, anno in cui è nata la sartoria Cordella, l’obiettivo primario è stato di tramandare i propri metodi di taglio e confezione a chiunque volesse intraprendere la professione di sarto e stilista".

Il cartellone dell'evento di Lecce: ci sono anch'io!

sabato 13 giugno 2009

Sara Scamarcia fra 'incantesimo' e 'paralisi'

Non conoscevo Sara Scamarcia e non sono un esperto di fotografia, ma quello che ho visto mi è bastato per affascinarmi e piacevolmente colpirmi. E interessanti sono le 'scelte' di questa fotografa tanto giovane quanto interessante e tutta da scoprire, che pochi giorni fa ha presentato la mostra “Incantesimo & Paralisi” nell'originale location della Pasticceria Desantis di Milano, un ambiente di carattere 'industriale' raddolcito dalle provocazioni al palato offerte dalla pasticceria abbinate dalle provocazioni visive di Sara. Immagini facili da comprendere, ma non facili da riprodurre, e così il messaggio dell'artista arriva chiaro e diretto, senza troppe mediazioni. Chi guarda capisce, senza giri di parole o ipnosi di gruppo.

La vita di Sara è piuttosto interessante, e ha sicuramente contribuito ad alimentarne e accentuarne la curiosità per tutto ciò che è immagine o che, corporeo e tridimensionale, a immagine si può ridurre. Dopo avere vissuto negli Stati Uniti, ha scelto per la sua vita due città profondamente diverse ma simili per tanti aspetti, Londra e Milano: “Amo ritrarre persone e luoghi, migliorando la mia sensibilità creativa giorno dopo giorno”. Nasce così ‘Incantesimo e Paralisi’, ovvero la mostra in pasticceria, prima personale dell’artista, che comprende 20 ritratti e 3 inediti. ‘Incantesimo’, ovvero la magia dell’immortalare la persona ritratta e il suo animo, ‘Paralisi’, l’immagine ferma ma anche la stasi che si accompagna ad alcuni periodi bui della vita che acuiscono lo strazio dell’animo. E anche Sara Scamarcia, che nella sua ricerca continua dell’immagine ha cambiato non meno di tre splendidi abiti colorati durante la serata, ci guarda in una sorta di ‘Incantesimo e Paralisi’, mischiando la profondità dei suoi occhi a quel brivido, che appena scuote la macchina fotografica quando parte lo scatto. Forse è proprio da lì, dal profondo dei suoi occhi, che nasce il primo ‘incantesimo’...