Adesso che sono in Canada mi devo confrontare con un mondo tutto nuovo... piccolo esempio... alcune parole, ben più che in Italia sono rigorosamente proibite: vi ricordate il mitico Osvaldo Bagnoli della Bovisa, metà anni '80, allenatore dell'Inter, quando un giorno si mise a parlare del suo attacante brasiliano Juary? "E quello lì, si come si chiama, il negrètto", disse, non ricordandosi il nome dello sfigatissimo giocatore (sfigato ovviamente finché rimase all'Inter, visto c
he appoena sbarcò in Portogallo vinse la Coppa dei Campioni)... e io? Adeso che qui 'nere' e 'gialle' (i famosi 'Charlie di merda' di Apocalypse Now...) sono forse il prodotto migliore offerto dai banchetti delle strade di Toronto, come farò a regolarmi? Rischio la galera... Forse potrei prendere qualche idea da questo splendido 'intervento' del leggendario Maurizio Milani... viva le 'negrètte' e le 'Charlie'!!!