Mi sporgo dal balcone dell'Hotel Norint e osservo il traguardo del Nürburgring. Forse venti metri in linea d'aria al massimo mi separano dal punto focale di ogni Gran Premio che si rispetti. Il tramonto che cala sulla Renania-Palatinato porta con sé tutti i rumori e le tensioni del viaggio aereo, lasciando soltanto il tintinnio delle aste delle bandiere disposte una in fila all'altra. Quanto mi piace la Germania: organizzata, precisa, sai sempre cosa aspettarti, non ti tradisce mai. Una nuova avventura sta per cominciare...
Un passo indietro, un altro viaggio aereo, un'altra patetica manfrina cosparsa di terrore. Proprio l'idea del decollo non riesco a digerirla. Però con la compagnia di bandiera... tutta un'altra cosa... mi sento più tranquillo. Mica vorrai che l'Alitalia, che già è in difficoltà economiche, si lasci coinvolgere in un disastro aereo? Una volta superata la paura del decollo cerco di individuare quale dei miei compagni di viaggio abbia la faccia più simile a quella di un 'talebano', quello insomma che si farà esplodere (dopo avere emesso un urlo gutturale) facendoci risucchiare tutti nel vuoto...
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