Questa sera avrei voluto proporvi, fra un misto di malinconia e decadenza, un pezzo di Syd Barrett o uno di Ian Curtis (chissà se i due abbiano mai avuto la possibilità di incrociarsi).
E così, mentre Patrizia D'Addario, nuova Rosa Luxemburg della sinistra in sfacelo, a Parigi manda in onda il suo show che potremmo chiamare 'Essere Troia Oggi' con splendide prospettive di pubblicare presto un libro che rimarrà nella storia come lo furono i Rotoli di Qumran e di partecipare all'ennesima puntata dell'ennesima Isola dei (non) Famosi, mentre il Milan sta per vendere Andrea Pirlo ma nessuno lo sa, forse nemmeno Pirlo, mentre io cerco sempre la mia futura 'ex' Signora Bordignon, mentre ritrovo con gioia il mio grande amico Alberto Michelini e ritrovo con altrettanta gioia il mio 'amicizzimo' Silvio De Rossi, mentre vorrei guardare History Channel per vedere se parlano di qualche Supernova che si schianterà presto sul pianeta Terra, mentre mi segno da parte che devo fare un sacco di cose (fare il pezzo sul Nuerburgring, parlare del grande Remo Bianco, tornare a farvi conoscere le 'geek' del web, richiamare un paio di amiche che avete conosciuto pure voi da queste parti)... insomma, mentre tutte queste cose si affastellano nella mia mente in un sabato senza troppi orpelli ma quasi 'spartano' nelle sue dinamiche, vi propongo, prima di andare a nanna, uno splendido pezzo targato anni '70.
A cantare sono Alton McClain & Destiny, titolo del brano: "It must be love". Dovrà arrivare, prima o poi...