L'Ansa comincia davvero a piacermi: spulciandola si trovano davvero articoli molto interessanti, altri che 'agenzia di stato'. Prendiamo l'articolo di Francesco Gallo su Linda Lovelace (pseudonimo di Linda Susan Boreman, nata a New York il 10 gennaio 1949 e spentasi a Denver il 22 aprile 2002), che ci parla della nuova 'biopic' sull'attrice (il genere biopic, abbreviazione di biographical picture, è una particolare versione del genere storico in cui si racconta, in modo più o meno aderente alla realtà, la vita di una persona selezionandone solo una parte) a firma di Rob Epstein e Jeffrey Friedman, basata sulla biografia di Eric Danville dal titolo 'The complete Linda Lovelace'.
I registi e autori di 'Howl' - film che andrà al Sundance Festival e poi in concorso a Berlino basato sul processo per oscenità subito dal poeta beat Allen Ginsberg - dirigeranno così anche questo lungometraggio che ricostruisce la carriera di questa donna soprattutto attraverso tre interviste all'attrice realizzate in tempi diversi.
L'interesse dei due autori per questo personaggio è legato anche ai cambiamenti con cui questa donna, morta a Denver a soli 53 anni per i postumi di un incidente d'auto (ma scusa Gallo, non era morta di cancro?), si è presentata, di volta in volta, al suo pubblico di ammiratori e denigratori. Ovvero prima come disinvolta porno-star e poi come sostenitrice delle femministe contro il mercato della pornografia.
"Deep Throat", ovvero "Gola profonda" (film che io ho ovviamente visto) uscito negli anni '70 in Usa e girato in una sola settimana, cambiò il costume sessuale dell'epoca, attivò tribunali, femministe, mafia e spinse in sala a vedere un film porno le signore dell'Upper Class. Costato nel 1972 solo 25 mila dollari, ne incassò 600 milioni, grazie all'idea di porre l'oggetto misterioso della sessualità femminile (il clitoride) in un 'luogo' particolare, in fondo alla gola della protagonista, appunto Linda Lovelace.
Il film (bandito in 23 Stati) presenta quindi, ovviamente, alcune pratiche di fellatio, che inizialmente fecero scandalo, ma poi vennero viste, specie dalle femministe, come qualcosa di liberatorio. Di diverso avviso i molti censori del film, che subì processi (il protagonista Harry Reems fu l'unico condannato), censura, e anche l'intervento della mafia, che ne controllò la distribuzione, divenuta presto una miniera d'oro. L'importanza del film nel costume è stata tale, che nel 2005 venne prodotto il documentario "Inside gola profonda" distribuito anche nelle sale italiane: 90 minuti in cui i protagonisti di allora, regista, produttori, giornalisti e attori (tranne la Lovelace che era appunto scomparsa) parlano dello scandalo di un film porno, con risvolti divertenti, girato negli anni settanta da Gerard Damiano (morto a sua volta nel 2008), ex parrucchiere per signora, divenuto un caso.