domenica 7 febbraio 2010

La ferocia

La ferocia. Non ci sono altri modi per definire quello che è successo all'inizio di febbraio a Ciudad Juarez, città messicana al confine con gli Stati Uniti. L'anno scorso gli omicidi firmati dal narcotraffico furono 2.632: lista alla quale il 1° febbraio si sono aggiunti i nomi di 14 ragazzi che partecipavano a un party. Il massacro di Ciudad Juarez si è consumato in una villetta, dove un gruppo di amici si era riunito per festeggiare la vittoria della squadra del cuore a una partita di football americano. Gli assassini, secondo alcuni testimoni, sono arrivati in piena notte mentre la festa era ancora in corso. Erano a bordo di alcuni Suv. I 'pistoleros', sottolineano i media locali, sono scesi armi in pugno e hanno cominciato a sparare all'impazzata sugli studenti che si trovavano all'interno e nel giardino. Alcuni hanno cercato di fuggire, ma sono stati raggiunti e nel mirino dei killer sono finiti anche alcuni vicini. Tra le vittime, secondo la polizia messicana, si contano anche due adulti. Gli inquirenti al momento non si azzardano a fare ipotesi sulle motivazioni della carneficina. Non è infatti chiaro se del massacro sia responsabile una delle gang di narcos che controllano il traffico della droga verso l'America (intesa come Usa). E c'è chi sostiene che tra i partecipanti alla festa, benché giovani, ci fosse qualcuno già implicato in loschi affari. Secondo una delle tracce seguite in queste ore dagli inquirenti, una delle ragazze presenti alla festa sarebbe stata testimone di un omicidio recentemente commesso in città. Quello che posso dire io, è che ho visto alla televisione messicana le immagini dell'interno della villa, e la cosa è terrificante: pare di trovarsi di fronte a un film in stile 'pulp fiction'. In particolare una stanza della villetta ha cambiato colore: sono così tante le macchie di sangue, schizzate oltre che sul pavimento anche sul muro e sul soffitto, che ormai è difficile intravedere, in mezzo al rosso, il colore originale della casa. In più posso dire di avere conosciuto una ragazza colombiana, che ora vive in Italia, la cui famiglia è stata quasi completamente sterminata dai 'narcos' colombiani. Intendo dire che le hanno ammazzato il padre, gli zii, le zie, forse anche dei fratelli, ma oltre non sono voluto andare. Mi chiederete: ma cosa c'entra il Messico con la Colombia? La ferocia.