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Tre grandi protagoniste della stagione e una outsider a contendersi l’ambitissima coppa finale, mentre le due vincenti di ‘conference’ potranno sollevare due coppe: rispettivamente, a est il Prince of Wales Trophy, a ovest il Clarence Campbell Bowl, sebbene la vittoria di conference sia cosparsa di scaramanzie, la prima delle quali sia proprio quella di non toccare la coppa che ‘porta’ alla finale di Stanley Cup, un toco che per gli addetti ai lavori varrebbe l'‘accontentarsi’ di un premio di consolazione senza ulteriori ambizioni.
Va detto che, rispetto a quelli del basket, i playoff dell’hockey sono molto più ricchi di sorprese e di risultati impronosticabili, che rendono ancora più ‘sfidante’ la scelta della squadra vincente, sia della partita secca che della serie complessiva.
Giusto per fare un esempio, nella Eastern Conference sono saltate le prime tre teste di serie, mentre nella Western, dopo la prima, ancora in corsa, bisogna passare alla quinta posizione per trovare un'altra squadra in lizza.
Fate il vostro gioco, quindi, perché non sarà per nulla facile.
Eastern Conference: New York Rangers-Tampa Bay Lightning
I Tampa Bay Lightning di Jon Cooper partono come naturali favoriti della serie di finale a est, sebbene i New York Rangers li abbiano preceduti in classifica e godano, come conseguenza, del fattore ghiaccio favorevole.
La franchigia della Florida vanta però il ragguardevole ‘status’ di squadra campione in carica da due anni di fila: in pratica ha vinto le sue ultime 10 serie di playoff. Quest’anno, in particolare, sulla sua strada ha ‘sepolto’ dapprima gli ambiziosissimi Toronto Maple Leafs, in rimonta e alla settima partita, mentre ha poi maramaldeggiato sui ‘cugini’ dei Florida Panthers, quattro vittorie a zero per una serie travolgente disputata contro quella che era stata la migliore squadra della stagione, premiata con il Presidents’ Trophy.
In particolare, contro Florida, Tampa ha dimostrato una solidità difensiva pazzesca, subendo appena tre reti in quattro partite. Contro i Rangers, squadra che non appare molto profonda, specie in attacco, potrebbe essere questa la chiave della serie, che vede i campioni in carica nettamente preferiti, magari anche con alcune partite che potrebbero terminare senza gol al passivo.
Western Conference: Colorado Avalanche-Edmonton Oilers
Riuscirà una squadra canadese a tornare a vincere la Stanley Cup, che manca ‘a nord del confine’ dalla stagione 1992-93? Gara-1 della finale della Western Conference sembrerebbe dire di no, con un finale pirotecnico (8-6) che ha premiato la formazione di Denver. Ma proprio l’alto numero di reti e la forza dell’attacco delle due squadre, forse le più dotate di talento di tutta la lega, rende davvero impronosticabile questa sfida.
Gli Oilers vantano i primi due ‘cecchini’ della post-season, Connor McDavid (8 gol e 21 assist in 13 gare) e Leon Draisaitl (28 punti in 13 partite), ma occupano anche la posizione numero 5 della classifica marcatori con Evander Kane (13 reti in 13 incontri disputati, una media incredibile per i playoff). I ‘punteros’ degli Avalanche vengono però subito dopo, con Cale Makar e soprattutto Nathan MacKinnon, passato da giovane di belle speranze a protagonista assoluto di tutta l’NHL. Entrambe le squadre sono profonde, entrambe segnano moltissimo e hanno i mezzi per arrivare a gara-7 per contendersi l’accesso alla finalissima, magari, alla fine di un interminabile overtime.