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sabato 31 maggio 2025

Stanley Cup 2025: Florida-Edmonton, il quarto 'back-to-back' dal 1968

La 'copertina' del sito di Sportsnet
Gli Edmonton Oilers si sono guadagnati l'accesso alla finale della Stanley Cup per la seconda stagione consecutiva, superando i Dallas Stars con una convincente vittoria per 6-3 in Gara 5.
Un successo che arriva dopo aver eliminato la stessa squadra lo scorso anno nelle finali della Western Conference in sei partite.
L'inizio del match è stato travolgente per Edmonton, con Corey Perry e Mattias Janmark che hanno trovato il fondo della rete in appena sette minuti, costringendo il portiere dei Stars, Jake Oettinger, a uscire di scena dopo soli due tiri subiti. Il primo periodo si è chiuso con un vantaggio di 3-1 per gli Oilers, un risultato che ha deciso la gara fin dall'inizio.
Ora la formazione canadese si prepara a riaffrontare i Florida Panthers, squadra che lo scorso anno li aveva sconfitti solo alla fine di gara-7.
Merita di essere segnalato che, dal 1968, ci sono stati solo quattro casi di finali consecutive tra due stesse squadre, il cosiddetto 'back-to-back'. L'ultima volta risale al biennio 2008-2009, con i Detroit Red Wings e i Pittsburgh Penguins che si spartirono il titolo in due anni consecutivi. L'ultima squadra a vincere due finali consecutive contro lo stesso avversario fu Montreal, battendo Boston nel 1977 e nel 1978.
 Gli Oilers inseguono la gloria, cercando di vendicare la sconfitta dello scorso anno e di riportare la Stanley Cup a Edmonton ma, soprattutto, in Canada dal lontano 1993, quando a vincere il titolo fu Montreal, ai danni di Los Angeles.

Stanley Cup 2025: Edmonton Oilers cambio di tendenza, McDavid tocca il Clarence Campbell Bowl

Connor McDavid riceve la coppa da Bill Daly
Gli Edmonton Oilers sono ufficialmente campioni della Western Conference, dopo il successo in gara-5 per 6-3 contro i Dallas Stars sul ghiaccio esterno e chiudendo la serie sul 4-1.
A loro, come ormai da tradizione, è stato consegnato il trofeo che premia la squadra vincente dell'Ovest, il Clarence Campbell Bowl.
Stavolta però, a differenza dello scorso anno, hanno deciso di cambiare 'strategia', con il capitano Connor McDavid che ha toccato la coppa, al contrario di quanto hanno fatto i prossimi rivali nella finale di Stanley Cup, i Florida Panthers, che hanno invece scelto di non toccare il Prince of Wales Trophy, un 'tocco' da molti considerato portasfortuna, perché l'unica coppa da sollevare, nel cervello di un hockeista, è la Stanley Cup e il resto è mancia.
E' stato lo stesso McDavid a spiegare il gesto: gli Oilers, nel 2024, avevano rispettato questa credenza, limitandosi a una foto accanto alla coppa. Tuttavia, dopo aver perso (anche l'anno scorso erano opposti ai Panthers), quest'anno è maturata l'idea di cambiare atteggiamento. E ha poi aggiunto: “Non siamo qui per credere nelle superstizioni, siamo qui per vincere. Questo trofeo rappresenta il duro lavoro svolto per arrivare fin qui, e vogliamo onorarlo”.

giovedì 29 maggio 2025

Stanley Cup 2025: Florida Panthers in finale, il Prince of Wales Trophy non si tocca

Il momento del 'non tocco' attorno alla coppa
Anche quest'anno, i Florida Panthers hanno rispettato la tradizione: dopo aver conquistato il Prince of Wales Trophy (il trofeo che premia la formazione vincente dei playoff della Eastern Conference) per la terza volta consecutiva, la squadra ha scelto di non toccarlo, mantenendo viva una superstizione radicata nel mondo dell’hockey.
Il trofeo, assegnato dopo il 5-3 esterno ai Carolina Hurricanes che ha chiuso la serie sul 4-2, è spesso trattato come un oggetto da evitare, poiché molti credono che toccarlo possa compromettere le possibilità di vittoria nella finale della Stanley Cup, che assegna il titolo di campione assoluto NHL.
Due anni fa i Panthers avevano infranto la tradizione (che peraltro, nel corso della storia, è stata spezzata molte volte, primi fra tutti i Pittsburgh Penguins), sollevando il trofeo e celebrando apertamente il loro successo. Tuttavia, la loro corsa si era poi conclusa con una sconfitta nella finale contro i Vegas Golden Knights.
Quest’anno la decisione è stata, ancora una volta, quella di non toccare il trofeo: solo una foto di squadra attorno alla coppa e la concentrazione già rivolta alla sfida più importante.
Con la finale della Stanley Cup all’orizzonte, resta da vedere se questa strategia porterà fortuna ai Panthers. La tradizione continua, ma il vero obiettivo è ancora da conquistare.

venerdì 23 maggio 2025

Mondiali hockey ghiaccio: Danimarca shock, Canada ko ai quarti all'ultimo minuto

La 'home page' della IIHF celebra l'impresa
Con un gol decisivo di Nick Olesen a soli 49 secondi dalla fine, la Danimarca ha sorpreso il Canada e ha conquistato una vittoria storica nei quarti di finale dei Mondiali di hockey, imponendosi per 2-1 (0-0, 0-0, 2-1) contro una squadra infarcita di 'stelle'.
I danesi, sul ghiaccio di casa di Herning, hanno mostrato grande determinazione durante tutto il terzo periodo, mantenendo alta la pressione e trovando il pareggio grazie a Nikolaj Ehlers, attaccante dei Winnipeg Jets, che ha segnato con l’uomo in più (e la porta sguarnita) a meno di tre minuti dal termine.
Il Canada aveva aperto le marcature al minuto 5'17" del terzo tempo con un gol di Travis Sanheim, dopo aver dominato nei primi due periodi con 30 tiri diretti al portiere danese Frederik Dichow, senza però riuscire a concretizzare le occasioni.
Nel finale, una Danimarca sempre più aggressiva ha messo in difficoltà il Canada, costringendo il 'goalie' Jordan Binnington a una serie di interventi decisivi per mantenere la propria squadra in partita. Tuttavia, l’assalto danese ha avuto successo con la rete di Olesen, chiudendo clamorosamente la sfida.
Già nel secondo periodo, Morten Poulsen sembrava aver portato in vantaggio la Danimarca con un gol su contropiede, ma la rete era stata annullata per un passaggio irregolare effettuato con il guanto.
Nonostante una formazione ricca di talento, con campioni come il capitano Sidney Crosby, l’MVP della stagione NHL 2024, Nathan MacKinnon, e lo stesso Binnington, il Canada ha dovuto abbandonare la competizione, lasciando spazio alla straordinaria impresa danese.

giovedì 19 dicembre 2024

L'annuario dell'hockey 2023-24, ecco la strenna di Natale per gli amanti del puck

La copertina del libro, foto di Max Pattis
Oltre 300 pagine, centinaia di foto, oltre mille tabellini, grafiche di risultati e classifiche, tanti contenuti legati all'hockey italiano, austriaco, svizzero, europeo e mondiale. E' il succo del contenuto di "L'Hockey su Ghiaccio - Tutta la Stagione 2023-24", libro-annuario, autentica strenna natalizia, scritto da Massimiliano Bordignon.

Si tratta di un 'mare magnum' di notizie, un'autentica Treccani della stagione hockeistica relativa alla stagione passata, una fonte cui abbeverarsi per poter comodamente ripercorrere un anno di hockey attraverso foto d'autore, alcune 'chicche', una incredibile messe di risultati raccolti e riscritti manualmente, con pazienza certosina e passione in abbondanza. Bordignon, giornalista professionista con un passato in Canada, a Toronto, come cronista delle partite dei Maple Leafs per il Corriere Canadese, una volta tornato in Italia è stato tra i fondatori della rivista "ICE - Hockey Magazine" e ha successivamente diretto la rivista "HockeyMag", prima di lanciarsi in questa nuova avventura hockeistica, che promette di non essere un singolo acuto, ma la prima di una (si spera) lunga serie.

"Questo libro è il risultato della mia serie di viaggi in tutta Europa, in cui ho raccolto esperienze, sensazioni e foto" racconta Bordignon, "una messe tale di informazioni che mi sarebbe parso quasi egoista tenere per me". E non è un caso, quindi, che il sottotitolo di questo annuario, voluminoso quanto un libro ma graficamente pensato come una rivista sia, appunto, "Rivista di Sport, Viaggi e Cultura".
"L'hockey ha bisogno di essere raccontato e non solo di venire guardato" prosegue Bordignon, "senza uno sguardo più ampio ai luoghi e agli ambienti dove questo sport è nato e si pratica non si potrà mai sollevare quell'interessare necessario, specie ora che le Olimpiadi di Milano-Cortina si stanno avvicinando. Per questo non ho soltanto esposto un'arida serie di risultati e classifiche, ma vi ho affiancato delle splendide foto d'autore (la copertina è del noto fotografo altoatesino Max Pattis e all'interno si trova una importante collaborazione con la fotografa giapponese Yuka Fukuma, ndr) e un racconto dedicato a quei luoghi che hanno fatto la storia di questo sport. Si tratta, ovviamente di una panoramica essenziale e limitata, altrimenti avrei dovuto veramente pubblicare un libro di 700 pagine...".

Curiosa la scelta dell'editore: si tratta di Luigi Caricato, esperto di olio ma non solo, che con il suo Olio Officina Magazine ha creato una vera e propria linea dedicata al mondo dell''oro giallo' dove, oltre alla qualità dei contenuti, ampio spazio viene dato alla qualità della grafica (per l'occasione affidata a una maestra del settore, Francesca Bezzan) e del materiale di stampa. "Abbiamo scelto di editare questo libro perché vogliamo valorizzare uno sport spettacolare che non ha, di questi tempi, lo spazio che meriterebbe, uno di quegli sport considerati, a torto, minori" sottolinea Caricato, che prosegue: "La casa editrice si è fatta carico di quest'impegno e ci auguriamo che questa pubblicazione possa aiutare il pubblico che conosce poco l'hockey ad apprezzarlo, e quello che già lo conosce a farsi un regalo, il primo di una serie che promette di diventare un classico da collezione per gli amanti del puck".

Già disponibile sul sito di Olio Officina a 20 euro la versione scaricabile 'online' dalla piattaforma Issuu, mentre viene venduta a 30 euro la versione cartacea, entrambe a questo link:
https://www.olioofficina.it/edizioni/riviste/lhockey-su-ghiaccio.htm

sabato 30 novembre 2024

Brasov: il cuore di una città, l'hockey e la passione dei tifosi

L'appassionato pubblico del Corona Brasov (foto Bordignon)
Quella che ho trascorso a Brasov è stata una vacanza indimenticabile, e dovrei scrivere un articolo troppo lungo per descriverne il piacere, le bellezze ma, soprattutto, l'amicizia che ho incontrato in questa cittadina della Transilvania dove, a campeggiare, oltre alla Chiesa Nera e al Castello di Dracula c'è una storica squadra di hockey su ghiaccio, il Corona Brasov, che anima i cuori e le passioni di un nutrito gruppo di fedelissimi, che ho avuto il piacere di conoscere durante il mio viaggio che proprio al disco su ghiaccio era dedicato, in occasione del torneo di Continental Cup che in terra rumena si è disputato.
Simpatia, amicizia e, inutile dirlo, tanto lo sapete benissimo, anche splendide fanciulle, la maggior parte dei/delle quali si raduna nel gruppo dei Brasov Wolfpack (dall'inglese: branco di lupi). Persone tranquille, sorrisi spontanei, il piacere di una compagnia gentile, simpatica ma anche di spessore, oltre le solite banalità.
Quella di Brasov, è stata una vacanza che mi è rimasta nel cuore e che, ne potete stare certi, presto ripeterò.
Qui, a fianco e sotto, alcune delle foto scattate ai tifosi del Corona, un piccolo omaggio a chi mi ha tenuto compagnia durante la 'tre giorni' di Continental Cup.

Ecco le altre foto dei tifosi durante la 'tre giorni' di Continental Cup (foto Bordignon):









lunedì 27 maggio 2024

NHL in tv, il vestitino da sturbo di Anna Dua

Il 'look' di Anna Noelle Dua (foto da Twitter)
I New York Rangers vincono gara-3 della finale della Eastern Conference dell'NHL (il campionato nordamericano dell'hockey ghiaccio), un 5-4 inatteso all'overtime in casa dei Florida Panthers, ma la notizia non riguarda tanto la partita, quanto la scoperta, da parte mia, dell'inattesa trasmissione in diretta (in realtà una lieve differita di un paio di minuti) di una 'live' con un misto di immagini e commenti da studio, realizzata dalla stessa NHL e trasmessa in 'streaming' su Youtube, il tutto con il titolo "Live Updates and Chat: Rangers vs. Panthers | Eastern Conference Final Game 3".
Ospite di riguardo, collegato da casa, il noto commentatore (ed ex dirigente sportivo) Pierre McGuire.
A fare da 'host' in studio, invece, ed è questo il 'cuore' di questo 'post', due procaci bionde vitaminizzate, in perfetto stile 'wasp': Alexa Landestoy e, soprattutto, Anna Noelle Dua, presentatasi in studio con un 'outfit' da sturbo, con una sorta di pesante sottoveste biancoazzurra (che, quando era seduta, coperta solo dal tavolo, probabilmente arrivava a livello... mutandina) e stivali di pelle bianca. Lo stesso "Sun" la definisce "the stunning NHL Network reporter who works on sidelines and always steals the show with amazing outfits". Ovviamente il tutto tanto eccitante quanto proprio di una volgarità che solo chi nasce negli Stati Uniti può arrivare a toccare.
Nel mezzo delle due 'dame', a fare la figura del 'salame', anch'egli super vitaminizzato, tale Nick Alberga, direttamente dalla sezione 'media' dei Toronto Maple Leafs.
Non male, per una nazione che ha fatto della 'pruderie' uno dei suoi cavalli di battaglia: aspetto ora con ansia la prossima esibizione delle due splendide fanciulle e delle loro rispettive 'mise'.

Sotto, alcune immagini prese dallo 'streaming' della serata: Nick Alberga e Anna Dua, lo studio collegato con Pierre McGuire, Alexa Landestoy, Anna Dua e la rete della vittoria dei Rangers in overtime, realizzata da Alex Wennberg.



domenica 18 febbraio 2024

Hockey ghiaccio: Devils, la prima vittoria non si scorda mai

Un'immagine della partita di sabato (foto Bordignon)
E alla fine arrivò anche la prima vittoria. Lo zucchero, per i Devils Milano, l'unica squadra milanese in attività nel mondo dell'hockey ghiaccio, giunge in fondo, inatteso ma quanto mai dolce e saporito.
I rossoneri si impongono per 4-2 sul Cadore, giunto un po' rabberciato in terra lombarda, ma dopo che, anche loro, avevano deciso di regalare spazio e ghiaccio a molti giovani del 'roster'.
Alla fine, dopo tanto penare, è proprio la freschezza dei milanesi ad avere la meglio.
Tutto malgrado il primo periodo, disputato in un regime di equilibrio, fosse stato segnato, a dodici secondi dalla fine dalla rete ospite di Dominic Pomarè.
Il secondo periodo era scoppiettante, e consentiva ai Devils di non perdere terreno nei confronti degli avversari: pareggio di Jacopo La Notte, nuovo vantaggio cadorino di Alex Talamini, nuovo pareggio di Alessio Vavasotto.
Nel terzo conclusivo il 'game winning goal' decisivo veniva realizzato da Stefano Grecchi, assistito da Bryan Suevo (per lui 1+2). A 25 secondi dalla fine la rete conclusiva di Suevo, un barlume di speranza per la prossima stagione, ultimi secondi di un anno vissuto pericolosamente, forse troppo, per i colori rossoneri.

domenica 11 febbraio 2024

NHL 2023-24, i Senators vincono l'ennesimo 'derby' con i Maple Leafs

Lo 'score' della gara dal profilo Instagram dei Senators
Nella notte dell'hockey NHL, ancora una vittoria per gli Ottawa Senators nella Battle of Ontario contro i Toronto Maple Leafs. Il risultato finale è stato di 5-3 (1-1, 3-1, 1-1).
Pur in una stagione tribolata, i rossoneri della Capitale hanno superato gli acerrimi rivali in ben tre occasioni su quattro e, se si contano anche le due sfide di precampionato, in cinque sfide su sei.
Sotto per un gol del 'solito' Auston Matthews (il 42° in stagione), i Sens pareggiavano con Claude Giroux già nel primo periodo, per poi prendere il largo nel secondo e chiudere la sfida con il classico 'empty net goal', a firma di Ridly Greig.
Malgrado il successo, Ottawa rimane all'ultimo posto dell'Atlantic Division e al penultimo della Eastern Conference, con pochissime probabilità di qualificarsi per i playoff.
Nel computo totale delle sfide in regular-season (144), i Senators conducono con 73 vittorie contro le 68 degli avversari e 3 pareggi.

martedì 19 settembre 2023

Hockey ghiaccio: Devils, esordio con sconfitta fra gli applausi

I complimenti a fine partita (foto Bordignon)
E' di Giacomo Nicolodi la prima rete dei neonati Devils Milano. Il figlio del noto giornalista sportivo (e grande appassionato di hockey) ha reso meno amara (e perfino raddolcito) la sconfitta, preventivata ma netta, dei rossoneri contro il Como nella sfida valida per il Memorial Emanuele Formica, terminata a favore degli ospiti con il risultato di 11-2.
Una partita dai contorni amichevoli sì, giocata fra due squadre che hanno anche stabilito un rapporto di collaborazione (i Devils saranno il farm-team dei lariani), ma che sul ghiaccio non hanno lesinato scontri e penalità (in totale 34 minuti fra le due squadre), pur tra sorrisi e pacche sulle spalle alla sirena finale.
Continua a leggere sul blog "Devils - una leggenda sul ghiaccio"

mercoledì 9 agosto 2023

Hockey ghiaccio: Devils, il 17 settembre presentazione e amichevole con il Como

Le nuove maglie dei Devils: la prima uscita sarà il 17 settembre
Semplicemente aggressive. E molto belle, con una grande 'V' rossa che si insinua sulla casacca completamente nera e la scritta 'Devils' poggiata su uno scudo attorcigliato a forma di diaboliche corna.
Sono le maglie dei nuovi Devils, società formata sulle ceneri degli Old Boys e grazie alla fusione coni Diavoli Sesto, attraverso la cui collaborazione ha ancora ereditato un gran numero di squadre giovanili.
La scelta del nome, un evidente richiamo all'epoca d'oro dell'hockey milanese, ha suscitato un fervente dibattito sui 'social', risvegliando l'inevitabile acredine fra le due anime dell'hockey milanese, separate e inconciliabili fra loro, quella rossonera e quella rossoblù, al momento priva di squadra e anche di prospettive.
La stagione non si prospetta comunque facile per i neonati Devils, in una IHL Division 1 che quest'anno promette battaglie e scintille a tutte le latitudini.
Gli allenamenti saranno, come sempre, pochi (si parla di qualche sgambata ai primi di settembre), mentre è già stato fissato il giorno della presentazione, che avverrà il 17 settembre alle 17.30, assieme alla prima (e forse unica) amichevole precampionato, contro il forte Como (di cui i Devils sono farm-team) in occasione del Memorial Emanuele Formica.

martedì 8 agosto 2023

Devils e Diavoli a Milano: una tradizione di successo

Scudier, Baseotto e Napier escono dal ghiaccio: storie di 30 anni fa
L'hockey formato Diavoli a Milano ha una storia lunghissima e gli attuali Devils si aggiungono a una catena che, all'ombra della Madonnina, ha portato una lunga serie di successi.
Certo, bisogna specificarlo: la squadra rilanciata dal progetto di Christian Formica, ex Old Boys, ex Diavoli Rossoneri, non ha le ambizioni, almeno per ora, che una squadra milanese dovrebbe avere, ma questa è storia comune all'hockey ghiaccio nostrano dell'ultima decade, fatta di pochissime gioie e 'disastrosi disastri', scioglimenti e piccole comparsate nelle serie minori.
Per molti anni l'hockey a Milano è coinciso con la parola Diavoli, quasi sempre connessa al più famoso nome Milan. Del club calcistico quello dell'hockey è stata spesso una emanazione, ed è proprio a fianco del Milan che il colore rossonero si è imposto anche nel mondo del puck.
Diavoli Rossoneri e Devils hanno trionfato sia in importanti competizioni estere che nazionali, senza contare i tanti tornei internazionali cui sono stati invitati e nei quali si sono imposti.
Un primo successo, però, gli attuali Devils lo hanno già ottenuto: ottenere il diritto alla propria esistenza, richiamando nuovi (e vecchi) appassionati alla causa rossonera.
 
Le vittorie dei Devils:
3 Scudetti: 1991-92, 1992-93, 1993-94
1 Alpenliga: 1991-92

Le vittorie dei Diavoli Rossoneri:
4 Scudetti: 1935, 1936, 1948-49, 1952-53.
3 Coppe Spengler: 1934, 1935, 1950.

lunedì 7 agosto 2023

Hockey ghiaccio: tornano i Devils, Milano ha la squadra

Il logo dei neonati Devils Milano
La notizia va data così, secca a senza fronzoli: l'hockey ghiaccio si riaffaccia a Milano, almeno a livello nominale. Un grande ritorno illumina infatti il mondo del puck Made in Lombardia: i Devils tornano sul ghiaccio, con un nome e dei colori che hanno fatto la storia di questo sport.
Certamente non si tratta della stessa società: qui non ci sono né il compianto Silvio Berlusconi a dirigere la baracca, né lo sponsor Mediolanum, né Fabio Capello in trench beige a osservare le partite da dietro la balaustra, preparandosi per diventare uno dei più grandi allenatori della storia del calcio mondiale.
Lasciamo da parte Gaetes Orlando e Roberto Romano, Paolo Casciaro e Lucio Topatigh, Sergio Momesso e Jari Kurri, almeno per ora. I Devils, o Milano Devils (questo il loro nome esatto) ripartiranno esattamente da dove avevano lasciato gli Old Boys, squadra che già negli ultimi due anni aveva militato nella IHL Division I, un modo 'simpatico'inventato dalla Federazione per raccogliere appassionati di buone speranze in una sorta di Serie C o giù di lì.
Fino a qualche giorno fa, dimenticandosi degli stessi Old Boys, perfino i giornalisti 'bene informati' continuavano ad affermare come, in vista delle Olimpiadi, Milano non avesse una squadra: i Devils sono, per gli smemorati, la risposta, anche se, come qualsiasi squadra milanese l'anno prossimo, pista sotterranea del Forum a parte, saranno costretti a giocare nella casa dei Diavoli Rossoneri, il Palasesto.
Merito degli sforzi di Christian Formica, una vita passata in rossonero fra Diavoli e Old Boys e, oggi, finalmente, Devils, attraverso una scelta che, è sicuro, farà rumore nel mondo dell'hockey milanese, ennesimo tentativo di vestire a festa una realtà che, potenzialmente, può regalare tanto spettacolo agli appassionati di questo sport.
Il tam-tam dei tifosi sul web ha già cominciato a rincorrersi, con tanto di strabuzzamenti di occhi e pizzicotti.
Per ultimo, ma non ultimo, il logo: semplicemente bellissimo, con una grande V campeggiante, simile a quella del film "V per Vendetta", che però potrebbe anche significare 'V per Vittoria' ma, soprattutto, 'V per Volontà'. Di tornare a giocare, di riportare l'hockey a Milano, di riconquistare all'hockey il pubblico in rossonero e non solo.

lunedì 15 maggio 2023

NHL playoff 2023: canadesi ko, addio sogni di gloria

Vegas avanti, Edmonton ko: così il sito NHL
Anche quest'anno il Canada dell'hockey ghiaccio vincerà la Stanley Cup... l'anno prossimo. Un'affermazione ironica ma che testimonia la realtà di questi ultimi anni.
Sono ormai 30 anni che una squadra 'a nord del confine' non vince più lo storico trofeo, quando furono i Montreal Canadiens di Jacques Demers a imporsi per 4-1 nella serie di finale sui Los Angeles Kings dell'allora 'migrato' Wayne Gretzky (con il 'diavolo' Jari Kurri in linea). Nelle 29 edizioni successive il Canada ha portato solo sei volte una squadra in finale.
Mai come quest'anno, però, c'erano due squadre seriamente candidate per arrivare sino in fondo, una per conference, i Toronto Maple Leafs a est e gli Edmonton Oilers a ovest. In particolare i Leafs, dopo avere eliminato i vicecampioni uscenti dei Tampa Bay Lightning e avere superato il primo turno dei playoff dopo vent'anni, sembrava di destinati a una grande post-season, fino a fare sognare qualcuno perfino di una incredibile finale tutta canadese fra due delle squadre più leggendarie di tutta l'NHL.
Invece nulla: sono bastate due formazioni importanti, ma non così ricche di talento come Florida Panthers e Vegas Golden Knights per spegnere ogni velleità di trionfi canadesi.
Resta l'ennesima amarezza di un altro anno buttato dove, alla fine, a contendersi l'ambita Stanley Cup, saranno quattro formazioni tanto valorose quanto prive di storia, non certo un bel messaggio per gli appassionati di hockey ghiaccio, non certo un bel modo per veicolare nel mondo questo sport.

Qui sotto alcune delle aperture del sito NHL dedicate alle sfide del secondo turno dei playoff con le squadre canadesi protagoniste: