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sabato 22 gennaio 2022

Covid, ricatto odioso: niente pensione agli anziani senza Green Pass

Poste, grave discriminazione verso gli anziani
Il Governo dei ricatti vaccinali e della dittatura sanitaria ha colpito ancora: vittime, questa volta (per l'ennesima volta) le persone più deboli e più fragili, gli anziani. Sono loro che, dopo il lavoro di una vita, non potranno entrare in una posta a ritirare la propria sudata e meritata pensione. Complice l'ultimo (ennesimo) editto di Mario Draghi, alias dpcm, che impedisce l'ingresso in un ufficio postale senza 'certificato verde' (attenzione, non si parla di No Vax, ma di chi non abbia effettuato tutti e tre i richiami, averne fatti due non basta).
Come si spiega in un articolo del TgCom, è saltata dunque la norma inserita nella bozza con la quale erano considerate "esigenze essenziali e primarie" quelle "indifferibili e urgenti connesse alla riscossione, presso gli sportelli di Poste italiane Spa e degli istituti di credito abilitati, di pensioni o emolumenti comunque denominati non soggetti ad obbligo di accredito".
Vale la pena citare l'esaustivo passo dell'articolo di Francesco Maria Del Vigo pubblicato su "Il Giornale": "Pare scontato (ma non lo è) precisare che si potrà entrare senza passaporto verde anche negli uffici di polizia e in quelli giudiziari per «attività istituzionali indifferibili». Volevamo anche vedere che una vecchietta scippata non potesse andare in Questura a denunciare il ladro perché non ha il green pass e che il ladro stesso, per il medesimo motivo, non potesse essere convocato per le indagini. Saremmo in quella terra di confine in cui la legislazione tracima nella psichiatria. Ma, badate bene, siamo a un passo. Perché senza green pass base non si potrà andare alle poste per ritirare la pensione. Come se non fosse un «servizio essenziale». Quindi, facciamo un caso estremo, un pensionato senza pass può andare a fare la spesa al supermercato e comprare quello che gli pare, ma non si sa con quale denaro, probabilmente con i risparmi di una vita, sicuramente non con i soldi della pensione che non ha potuto ritirare alle poste. Continuando sull'orlo del paradosso: lo Stato dà ai pensionati la possibilità di spendere soldi che non hanno più il diritto di ritirare".

sabato 3 aprile 2021

Strumenti musicali come i libri, riaprire i negozi

Il mondo della musica chiede di riappropriarsi dei propri spazi e dei propri diritti. Un mondo senza musica è un mondo della cultura, lo hanno detto in molti e Raffaele Volpe, presidente di Dismamusica (associazione italiana di riferimento per il settore della produzione, distribuzione e vendita di strumenti musicali, edizioni musicali e accessori) lancia un messaggio al Governo, e in particolare al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, per riconoscere allo strumento musicale la legittima qualifica di “bene culturale”, con la richiesta che gli operatori del settore possano rientrare tra quelli autorizzati a proseguire la vendita anche in zona rossa equiparandosi alle librerie.
Alla luce anche dei recenti sondaggi che Dismamusica ha svolto sull’intera filiera dello strumento musicale, le chiusure imposte dal Governo, comporterebbero – ha spiegato Volpe - "un colpo difficilmente superabile con una forte ricaduta negativa per decine di migliaia di lavoratori e aziende. Circa il 10% dei punti di vendita rischia di chiudere entro l’anno e le previsioni di Dismamusica indicano, per questo 2021, un’ulteriore contrazione del mercato (-8%) rispetto al già pesante 2020".

venerdì 8 maggio 2009

Clandestini rimandati in Libia, non posso crederci!

Detto del derby di Edimburgo, parlato dell'eterna sfida tra Red Sox e Yankees, ora chiudiamo 'a nuttata' con un paio di notizie 'minori'. Intanto un plauso a Roberto Maroni, un'altra di quelle persone dotate di 'cojones' che mi piacciono tanto e a cui bisognerebbe dare 'mano libera'. Quando la popolazione urlante di Lampedusa scese in piazza a fianco dei clandestini (che in molti si ostinano a chiamare 'migranti', con quel luccichio così sottilmente pascoliano o carducciano agli occhi, magari aggiungiamoci pure un bel 'picciuol tendea la mano'...), in molti avrebero cercato di ricorrere al solito compromesso all'italiana.

Purtroppo il nostro governo ha ancora le mani legate dalla pastetta 'sinistra' (di nome e di fatto), però almeno oggi possiamo sentirci un po' meno presi in giro da 'sta gente (fantastico il fatto che il Comune di Milano abbia offerto un lavoro a questi tomi, gli stessi che erano scesi a occupare la tangenziale: oh, non si è presentato nessuno!). Un abbraccio a Bobo, grazie, continua così. Anche in questo caso, parlo giusto 'a prova di scioccherello', per leggere la notizia nella sua interezza cliccate la foto a fianco.