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mercoledì 16 marzo 2022

La giornalista di Rai 3 con la mascherina in studio: fra comica e idiozia

Una mascherina in uno studio televisivo: cosa vuol dire?
Come possiamo definire questa immagine? Una giornalista di Rai 3 che, sola nel proprio studio televisivo, o meglio, con alcuni colleghi posti a diversi metri di distanza, decide di indossare la mascherina senza alcuna apparente motivazione, a meno che non sia lei stessa ufficialmente infetta e non vaccinata contro il Covid?
A quale delirio siamo ormai esposti quotidianamente dai mezzi di comunicazione di massa? Quale messaggio vuole inviare questa oscura presenza televisiva oggi, 16 marzo 2022? Non uscite di casa? Indossate la mascherina tra le quattro mura del vostro appartamento? Non sarete mai sicuri, vi stiamo osservando? Guai a voi? Vae victis? O forse la signora sa qualcosa che noi non sappiamo? O forse che nello studio di Rai 3 sia scoppiato un focolaio virale?
Che sia un giornalista, che dovrebbe informare e aiutare la gente a comprendere, a sviluppare un tale livello di assurda disinformazione, è il simbolo di come l'impeto dei media sia entrato profondamente nei nostri cervelli in questi due anni di dittatura sanitaria, dell'obbligo di seguire regole inventate di sana pianta senza motivo giorno dopo giorno, fino alla totale spersonalizzazione dell'identità e della volontà popolare.
E non un caso, forse, che arrivi proprio da un telegiornale di Rai 3, che nell'assolutismo demagogico di un mondo 'a pensiero unico' si è formata e sviluppata.

Una scena surreale: ma qual è il messaggio?

lunedì 7 marzo 2022

Rete 4, i media italiani e quella nauseante demagogia antirussa

Roberto Poletti mentre 'fa la morale' a Polina Osipova 
Se la libertà di espressione in Russia è sicuramente limitata e limitante, quello cui si va assistendo in Italia e nel mondo occidentale negli ultimi anni, lascia raggelati nella consapevolezza di quello che si può definire un vero e proprio 'accerchiamento' dell'informazione.
Ho fatto un po' di 'zapping', ieri sera, finendo quasi inconsapevolmente su Rete 4, canale una volta da considerarsi abbastanza 'controcorrente'.
"Zona bianca", programma definito di 'attualità e approfondimento' condotto da Giuseppe Brindisi, è stato l'esempio di un teatrino squallido e penoso, in cui l'organizzazione perfino maldestra dei presenti in studio e collegati, prevedeva un'unico scopo: demonizzare la posizione russa verso la guerra, esaltando l'eroismo ucraino e criminalizzando tutto quanto abbia un sapore vagamente russo, una tesi razzista e discriminatoria ormai data per scontata e indiscutibile.
Creare il 'cattivo di turno' (sebbene, va detto, con Vladimir Putin questa 'costruzione' non risulti poi così difficile) è l'unico obiettivo di questi programmi di pseudo-informazione.
Ho provato profonda compassione, ma anche solidarietà, per Polina Osipova, giovane ospite collegata in esterno, russa o russofona e comunque intenta nello spiegare la lunga sofferenza del Donbass e le ragioni di una guerra viste dalla parte di Mosca, di fronte allo sguardo volutamente attonito e commiserante dei presenti in studio, l'occhio fisso, terreo e un po' da pesce lesso di Roberto Poletti, un personaggio che, pur dimostrando di conoscere assai poco la storia, ha avuto il vantaggio di avere un comodo palcoscenico televisivo da dove vomitare i propri insulti gratuiti e volgari a chi la guerra, da anni, la vive sulla propria pelle.
A corredo del disgustoso 'piatto' informativo un penoso servizio in cui, con il sottofondo di una musichetta circense e ridicola, venivano presentati sparuti gruppi di personaggi considerati ideologicamente filorussi, tra cui Povia e Red Ronnie, mischiando alla rinfusa ideologie No Vax, complottiste e perfino ufologiche, tutte ascritte a chi abbia deciso di, semplicemente, dubitare della versione dominante confezionata dai media cosiddetti 'democratici', quelli che hanno già condannato la Russia, servendo gli interessi espansionistici della NATO.
Spiace per Brindisi, fino a poco tempo fa giornalista che, pur se nascosto in un angolino della redazione di Mediaset, appariva perfino composto e consapevole: si è mostrato incapace di uscire dal giardinetto dell'ovvio una volta alla guida di un programma che poteva essere confezionato molto meglio.
Brindisi ha preferito adeguarsi agli 'ordini di scuderia', ignorando la gente della strada, quella con cui ho l'occasione di parlare quotidianamente. Un mondo che, guarda caso, per l'ennesima volta, non esprime assolutamente quella solidarietà totale vaticinata da giornali e tv, e che non ha proprio tutto questo desiderio di soffrire gli effetti di un conflitto che, tutto sommato, ci appartiene molto poco e che, se si fosse risolto nel giro di pochi giorni, non avrebbe avuto quelle conseguenze altrimenti indotte da una guerra che la NATO avrebbe potuto evitare se non si fosse intromessa inviando armi e bagagli ai militari ucraini e ai gruppi paramilitari nazisti di Kiev.

mercoledì 26 gennaio 2022

Covid: mascherine e tamponi rapidi anche in edicola

Un'edicola di Quotidiana (foto Gruppo MilanoCard)
Il network Quotidiana lancia, presso le edicole di quartiere del network, mascherine FFP2 a 0,70 euro e tamponi rapidi a 4,50 euro, assieme a un buono del valore di 5 euro per effettuare tamponi molecolari e rapidi certificati presso il Centro Medico Euromedica Assistance di Milano (in Viale Bligny, 11) dedicato agli utenti che risultassero positivi al tampone rapido comprato presso l’edicola.
E' Edoardo Filippo Scarpellini, amministratore delegato del Gruppo MilanoCard, presenta l'iniziativa: "Prendersi cura del territorio e della comunità è uno dei pilastri del network Quotidiana. Siamo convinti che l'evoluzione delle edicole possa dare un contributo concreto e tangibile per quel welfare di territorio messo in crisi dalla pandemia, offrendo servizi di vicinato e adattandosi alle nuove esigenze". E ancora: "Il nostro network è il primo in Italia ad adoperarsi per supportare questa situazione e ne dà un esempio tangibile attraverso la vendita delle mascherine FFP2 e di tamponi rapidi a prezzi calmierati. Inoltre, dando la possibilità di effettuare tamponi certificati a prezzi ribassati, ci auguriamo che questa nostra iniziativa permetta ai cittadini di sentirsi più sicuri e uniti nella convivenza con questo virus ormai non più considerabile quale emergenza”, ha concluso.

sabato 22 gennaio 2022

Draghistan e Governo Criminale, gli hashtag che spopolano su Twitter

Alcune vignette pubblicate su Twitter, protagonisti l'Italia e Draghi
Sarà che ormai, da tradizione, il sabato è diventato territorio 'No Vax' per antonomasia, sia nelle piazze che online, ma su Twitter l'hashtag che spopola in queste ultime ore è #GovernoCriminale, associato nella maggior parte dei casi a #Draghistan e a #GovernodeiPeggiori.
Una volta tanto sui 'social' non si leggono le solite ovvietà della grande maggioranza, allineata al 'pensiero unico', sebbene, è anche vero che si possano considerare banalità a loro volta allineate le parole di chi lotta contro l'obbligatorietà di vaccino e Green Pass, scagliandosi contro il governo di Mario Draghi.
Altrettanto curioso il fatto che molti dei 'tweet' arrivino dall'estero o siano comunque scritti in inglese. Ne riporto alcuni, privi dell'autore, ma solo delle sue iniziali, per motivi di privacy:
OP - You can hear everyone complaining against #GovernoCriminale Lawyers,Companies,Bars, Restaurants,Hotels,Shops, but in the end everything stops with the protests.The government starves them to death.They did not understand that if they don't kick Draghi in the butt, it will worsen.
TMTQ2 - #BoicottaGreenPass and #GovernoCriminale are trending in Italy tonight. I think you get the picture. Here's a reminder: concerns raised by Amnesty International regarding the Italian situation.
G - Do you understand how serious things are in Italy now ?? #GovernoCriminale
LMN - #terapiaintensiva strapiene (con immagini di letti vuoti, ndr) Rolling on the floor #governocriminale #GovernoAssassino #GovernoDelContagio
HW - What happens when a #GovernoCriminale pushes the Italian people too far (immagine dei gerarchi fascisti appesi a Piazzale Loreto, ndr).
P - #GovernoCriminale #Italian #Italia #italy she helped a motorbike man in front of her House becouse he had an accident and then she had been considerered guilty to break quarantene and condamned 2 months
GD - Visto che non esiste nè potrà mai esistere una motivazione scientifica in base alla quale un non vaccinato è innocuo se compra un kg di pane e pericoloso se compra uno spremiagrumi, si tratta solo di violenza psicologica tipica dei regimi più infami. #GovernoCriminale
SM - Così, x non dimenticare #Monoclonali 250 mila dosi comprate solo 35 mila usate ora sono da BUTTARE perché scadute Non chiamatelo #GovernoCriminale
LT - AVETE ROTTO IL CAZZO PER ANNI CON LE "DISCRIMINAZIONI" SUI GAY E SUI NERI, SUL BULLISMO ECC, ED OGGI, IO CHE NON HO MAI AVUTO NEMMENO UNA MULTA PER DIVIETO DI SOSTA, MI TROVO DISCRIMINATA E BULLIZZATA DALLO STATO E DA GENTE DI MERDA COME VOI. #governodeipeggiori #GovernoCriminale
W - Dopo l'ultimo #dpcm è chiaro che i non vaccinati covid sono l'alibi su cui riversare le colpe dei fallimenti del #GovernoCriminale #Draghistan
C&P - Quindi? Mandiamo in galera sto #GovernoCriminale #governodeipeggiori ? Cosa dobbiamo subire ancora prima che qualcuno decida che è ora di fermarli, processarli e incarcerarli tutti?
D - Nonno, 79 anni, 70 di lavoro duro. "Lunedì mi cambi conto, le poste devono fallire, i soldi li tolgo tutti e mi compro oro che quello non me lo toccano e lo prendono anche in guerra." I♡ My Riot Nonno La vecchia guardia... #GovernoCriminale #GreenpassObbligatorio #dpcm
La lista potrebbe continuare, del resto c'è sempre un buon motivo per mandare a fare in culo chi ci comanda...


Covid, ricatto odioso: niente pensione agli anziani senza Green Pass

Poste, grave discriminazione verso gli anziani
Il Governo dei ricatti vaccinali e della dittatura sanitaria ha colpito ancora: vittime, questa volta (per l'ennesima volta) le persone più deboli e più fragili, gli anziani. Sono loro che, dopo il lavoro di una vita, non potranno entrare in una posta a ritirare la propria sudata e meritata pensione. Complice l'ultimo (ennesimo) editto di Mario Draghi, alias dpcm, che impedisce l'ingresso in un ufficio postale senza 'certificato verde' (attenzione, non si parla di No Vax, ma di chi non abbia effettuato tutti e tre i richiami, averne fatti due non basta).
Come si spiega in un articolo del TgCom, è saltata dunque la norma inserita nella bozza con la quale erano considerate "esigenze essenziali e primarie" quelle "indifferibili e urgenti connesse alla riscossione, presso gli sportelli di Poste italiane Spa e degli istituti di credito abilitati, di pensioni o emolumenti comunque denominati non soggetti ad obbligo di accredito".
Vale la pena citare l'esaustivo passo dell'articolo di Francesco Maria Del Vigo pubblicato su "Il Giornale": "Pare scontato (ma non lo è) precisare che si potrà entrare senza passaporto verde anche negli uffici di polizia e in quelli giudiziari per «attività istituzionali indifferibili». Volevamo anche vedere che una vecchietta scippata non potesse andare in Questura a denunciare il ladro perché non ha il green pass e che il ladro stesso, per il medesimo motivo, non potesse essere convocato per le indagini. Saremmo in quella terra di confine in cui la legislazione tracima nella psichiatria. Ma, badate bene, siamo a un passo. Perché senza green pass base non si potrà andare alle poste per ritirare la pensione. Come se non fosse un «servizio essenziale». Quindi, facciamo un caso estremo, un pensionato senza pass può andare a fare la spesa al supermercato e comprare quello che gli pare, ma non si sa con quale denaro, probabilmente con i risparmi di una vita, sicuramente non con i soldi della pensione che non ha potuto ritirare alle poste. Continuando sull'orlo del paradosso: lo Stato dà ai pensionati la possibilità di spendere soldi che non hanno più il diritto di ritirare".

venerdì 21 gennaio 2022

Covid, psicoreati e quell'umanità che si sente migliore

Mascherine anche all'aperto, l'ultimo diktat del governo italiano
Da ieri sera sono diventato un 'paria' di questa società. Il mio Green Pass è infatti scaduto, pur essendomi io vaccinato non una ma ben due volte e avendo un numero di anticorpi adeguato nel mio sangue, come mostrato da prelievo sierologico.
Questo pomeriggio andrò a farmi la terza dose, cosiddetta 'booster'. Fino ad allora non potrei accedere al 90% del consesso della socialità umana, almeno in Italia sebbene, avendo ieri anche fatto un tampone, risultato negativo, associando il Green Pass 'arancione' al tampone si possa entrare in un ristorante. Ma, ogni volta, divamperebbe una discussione.
Oggi, per qualche ora, farò quindi parte di quella minoranza odiata e disprezzata dai più, quella che tanto bene fa sentire persone che, fino a due anni fa, erano semplici mediocrità, un moscerino perso nel nulla cosmico, ma che oggi gonfiano il petto, arrogandosi la facoltà di giudicarsi migliori di altri.
Cosa che, personalmente, mi riusciva difficile prima, durante e dopo il Covid. Intendiamoci, ci sono gruppi di persone che è più facile disprezzare: gli zingari innanzi tutto, ma anche i clandestini, tutta quell'umanità sbarcata sulla nostra terra patria, fatta di ladri, spacciatori, puttane e criminume vario.
Lo scorrere dell'odio verso chi 'pensa altrimenti' non è mai stato tanto forte come adesso, contemporaneamente all'allinearsi dei popoli europei, tradizionalmente quelli dotati di maggiore storia e personalità, ai diktat provenienti dall'alto.
Basti pensare all'Italia e a quanto si diceva del Governo fino a pochi anni fa, specie quando a guidarlo c'era Silvio Berlusconi. Da Male Assoluto oggi la cupola del potere è diventata il Bene. Mario Draghi si è trasformato da cinica espressione dei banchieri a santino benedicente, le mani rivolte a mo' di Padre Pio verso il popolo italiano, cui ogni suo pensiero è dedicato con amore. Gli scienziati, espressione della 'nomenklatura' farmaceutica, contestati senza remore perché allineati alla scienza dei potenti fino a poco tempo fa, trasformatisi in altrettanti salvatori e scudi umani dei rispettivi governi.
Qualsiasi editto arrivi da Palazzo Chigi viene accettato senza discussione dall'italiano medio, cosa che nemmeno il Cavalier Benito Mussolini avrebbe osato sperare ai tempi suoi. Perché perdersi nella minaccia della violenza fisica? Aver sparigliato tra la popolazione il demone del virus ha chetato gli animi più dei plotoni di esecuzione della polizia politica della dittatura nordcoreana.
Il concetto di umanità e di dignità umana in questo biennio è radicalmente cambiato. Basti che qualcuno emani un ordine, se suffragato da una qualsiasi scusa sanitaria, e se questo non verrà eseguito si sarà passibili di esclusione da... tutto. Oggi è il vaccino, oggi sono le mascherine (che io tengo, orrore, abbassate se cammino per strada, in quanto ritengo idiota tapparmi la bocca se mi trovo all'aria aperta), ma domani potrebbero essere i guanti, magari un burqa, una tuta gommata.
D'altra parte, se lo dice lo Stato, sarà giusto così. Punto. Pensare 'altrimenti' è e sarà sempre di più già di per se stesso un reato. Anzi, uno 'psicoreato'.

giovedì 20 gennaio 2022

Montagnier meglio della Lucarelli, No Vax a Milano

Luc Montagnier in piazza XXV Aprile a Milano
Migliaia di 'No Vax' in piazza, molti senza mascherina, a Milano, dove il virologo francese e premio Nobel per la medicina, Luc Montagnier, ha spiegato che "saranno i non vaccinati a salvare l'umanità".
L'evento si è svolto sabato 15 gennaio in piazza XXV Aprile, e chiusura con tanto di inno nazionale, il tutto organizzato dal movimento Italexit di Gianluigi Paragone,
Dal palco è intervenuto anche l'ex campione di motociclismo Marco Melandri. "Ho sempre inseguito il mio sogno, tutti i giorni, stando in mezzo alla gente, dobbiamo riprenderci la libertà. Dobbiamo dare la libertà ai ragazzi di fare sport, non possiamo negarglielo, voglio guardare mia figlia in faccia" ha detto Melandri dal palco.
Prima di concludere il suo discorso, invece, Paragone aveva invitato la RAI ad "accogliere nelle sue trasmissioni anche tesi diverse, come quelle del professor Montagnier, rispetto a quelle di virologi finanziati dall'industria farmaceutica".
E ancora: "Qualcuno è arrivato a negare la valenza scientifica del professor Montagnier. Mi rifiuto di accettare che le tesi scientifiche sui vaccini del professore valgano quanto quelle di Selvaggia Lucarelli", ha proseguito Paragone che, riferendosi a Montagnier, sottolinea: "Se un professore della sua statura dice determinate cose io lo ascolto. La scienza è frontiera sempre nuova. Se avete paura che qualcuno predichi in nome della scienza e vi abituate invece alle divulgazioni dell'informazione televisiva siamo a posto" ha aggiunto.
Una testimonianza di sostegno è arrivata via video anche dall'ex cantante e ballerina Heather Parisi e dal leader dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer. E tra le sigle presenti alla manifestazione anche OSA, Operatori Sicurezza Associati, sigla che raggruppa gli operatori delle forze dell'ordine contrari al green pass.

giovedì 6 gennaio 2022

Milan-Roma 3-1, partita quasi perfetta alla faccia del Covid

Olivier Giroud calcia il rigore dell'1-0 (foto sito AC Milan)
Una mattinata passata a lanciare maledizioni contro la sfortuna che, ancora una volta, ha colpito il Milan devastandone la rosa a colpi di Covid, dopo i ripetuti infortuni, una sera trascorsa con il cuore in gola davanti alla televisione con tanto di mamma al mio fianco, entrambi mani tese e pugni chiusi in un tifo senza quartiere.
Alla fine però il Milan strapazza la Roma per 3-1, esalta tutti i ragazzi della squadra, fa giocare con profitto perfino elementi che credevo già altrove (Andrea Conti) e perfino Tiémoué Bakayoko riesce a non fare brutta figura, se si eccettua il primo orribile stop, a pochi secondi dall'ingresso in campo.
Una gara potente e senza sbavature, malgrado le tantissime assenze, un primo gol arrivato grazie a un rigore forse generoso ma che, regolamento alla mano, ci sta tutto, e felicità per la rete di Olivier Giroud, mio idolo fin dai tempi dell'Arsenal, giocatore che ha bisogno della rete per ritrovare una fiducia fondamentale , per lui e per la squadra.
Il raddoppio arriva proprio per merito suo, una 'rapina' in area da attaccante d'altri tempi, un palo clamoroso da posizione angolatissima, e lì ecco pronto Junior Messias, una favola stupenda la sua e una partita di grande sostanza, a mirare l'angolino dal limite dell'area.
Mike Maignan regala un intervento 'siderale' (ciao ciao Paperumma, e chi si ricorda di te?), ma sull'angolo successivo nulla può contro una deviazione sotto rete di Tammy Abraham, lasciato imprudentemente troppo libero sugli sviluppi di un corner.
La Roma cerca il caos, Nicolò Zaniolo, Lorenzo Pellegrini e Rick Karsdorp fanno a gara d'isteria e, a inizio ripresa, Zaniolo si butta in vergognosa rischiando un giallo che lo avrebbe mandato a casa sotto la doccia prima della fine, mentre il secondo giallo arriva, sempre nel secondo tempo, per l'olandese, forse nel momento più delicato nella ricerca del pareggio romanista.
Maignan ci mette ancora una pezza bravamente ma, passato il primo quarto d'ora della ripresa, il Milan riordina le fila. L'ingresso di Rafael Leão segna la gara a favore del Diavolo, con una grandiosa azione di contropiede vincente, con un gran tiro che non lascia speranze a Rui Patricio. Il tutto dopo due clamorose traverse di Brahim Diaz e Alessandro Florenzi e prima dell'ennesima sfuriata di Leão sulla sinistra, che provoca il secondo penalty della serata, questo netto, con relativa espulsione di Gianluca Mancini (doppio giallo). Sulla palla, inevitabilmente, noblesse oblige, va Zlatan Ibrahimovic, entrato a metà ripresa. Il rigore è tirato male, bravo Rui Patricio a pararlo. Unico neo di una serata trionfale, ma un errore perdonabile al termine di una gara quasi perfetta.
Leggi anche: così all'andata, Roma-Milan 1-2
I miei TOP 3 della serata:
1. Mike Maignan; 2. Junior Messias; 3. Rafael Leão.

Influencer canadesi fanno festa su un aereo, e scoppia la bufera

Immagini tratte dal party sull'aereo Sunwing
E' bufera attorno a un gruppo di cosiddetti 'influencer' canadesi che, durante la notte del 30 dicembre dell'anno scorso, su di un volo Sunwing che li portava da Montreal a Cancun, hanno dato vita a un vero e proprio party senza mascherine né distanziamento sociale bevendo, cantando e danzando con la musica diffusa da altoparlanti, come documentano le immagini diffuse sui social.
Il loro comportamento ha suscitato indignazione in tutto il Canada, con il primo ministro, Justin Trudeau, che ha parlato di atteggiamento "inaccettabile", soprattutto in un momento in cui il Canada registra un numero record di contagi Covid e più province hanno ripristinato rigide misure. "Quando una banda di idioti decide di partire come degli Ostrogoti in vacanza, e' estremamente frustrante, demoralizzante", ha stigmatizzato Trudeau in una conferenza stampa.
La compagnia aerea Sunwing, che operava l'aereo, ha poi denunciato la violazione del regolamento dell'aviazione canadese e di varie norme di sanità pubblica, annullando il volo di ritorno, mentre il ministro dei trasporti ha annunciato l'apertura di un'inchiesta. Linea dura anche delle compagnie concorrenti di Sunwing, ossia Air Transat e Air Canada, che hanno annunciato il loro rifiuto di trasportare gli influencer in questione a bordo dei loro aerei. (fonte: ANSA)

giovedì 30 dicembre 2021

Il Consiglio dei Ministri approva il nuovo decreto anti Covid

Mario Draghi
Il nuovo decreto anti Covid italiano è stato approvato mercoledì sera dal Consiglio dei Ministri, con alcune novità importanti per quanto riguarda quarantene e Super Green Pass.
Si comincia con la quarantena precauzionale, che non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose booster. Fino al decimo giorno successivo all'ultima esposizione al caso, sarà comunque obbligatorio indossare mascherine di tipo Ffp2 e di effettuare - solo qualora sintomatici - un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all'ultima esposizione al caso.
La fine della quarantena o dell'auto-sorveglianza sarà decisa dalla Asl di competenza, in seguito all'esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati.
Dal prossimo 10 gennaio, inoltre, il Super Pass si estende anche ad alberghi e strutture ricettive, feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose (quindi matrimoni, battesimi o altro), sagre fiere, centri congressi, servizi di ristorazione all'aperto, impianti di risalita, piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all'aperto, centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all'aperto. Inoltre il Green Pass Rafforzato sarà necessario per l'accesso e l'utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.
Il decreto prevede infine che le capienze saranno consentite al massimo al 50% per gli impianti all'aperto e al 35% per gli impianti al chiuso.

giovedì 18 novembre 2021

NHL: Chicago 4.a vittoria in fila, Getzlaf 1000 punti nella lega, Senators in lockdown

L'apertura odierna del sito NHL
Mentre i New York Islanders sono pronti a inaugurare,sabato, la UBS Arena come propria nuova casa dopo ben 4 sconfitte consecutive, le recenti giornate di NHL hanno visto raggiunte alcune pietre miliari, come il 1000° punto nella lega per Ryan Getzlaf, alfiere degli Anaheim Ducks. Obiettivo raggiunto con un assist nel 3-2 (all'overtime) rifilato dai californiani ai Washington Capitals, presenti niente meno che altre due leggende dei Ducks, Paul Kariya e Teemu Selanne.
Intanto il Covid ha colpito duramente gli Ottawa Senators, falcidiati con sei giocatori colpiti dal virus, con saggia decisione della lega di posticipare tre partite dei canadesi alla fine del mese.
Sempre in questi giorni la sfida sempre calda tra New York Rangers e New Jersey Devils, vinta per 4-3 dai 'Gers' agli shootout dopo ben 14 rigori e continua rincorsa della squadra della 'Grande Mela', con penalty decisivo di Kris Kreider. Ma soprattutto vale la pena citare il bellissimo rigore di Dougie Hamilton, giocatore dei Devils, che ha prima sbilanciato sulla destra il 'goalie' di NY, Alexandar Georgiev, per poi beffarlo con un vero e proprio pallonetto che ha superato il braccio proteso dell'estremo difensore per insaccarsi lentamente alle sue spalle. Prodezza però poi rivelatasi inutile.
Per quanto riguarda la notte passata, complice un calendario favorevole, i Chicago Blackhawks hanno ottenuto la loro 4.a vittoria consecutiva, un 4-2 esterno ai Seattle Kraken, con un gol e un assist per Alex DeBrincat (9 marcature stagionali per lui).
Stesso punteggio di 4-2, sempre in trasferta, per i Colorado Avalanche sul ghiaccio dei Vancouver Canucks, con reti 'doc' realizzate da Nazem Kadri (5.a in campionato) e Gabriel Landeskog (6).
Infine vittoria con shutout per i Washington Capitals in casa dei Los Angeles Kings con il punteggio di 2-0. Il portiere dei capitolini, Ilya Samsonov, erge un muro insuperabile con 34 salvataggi, una doppietta di Garnet Hathaway (con due assist di John Carlson) negli ultimi minuti del terzo periodo decide la partita.
Qui sotto la foto della classifica aggiornata e le immagini del sito ufficiale NHL a raccontare gli ultimi giorni della lega.


I Carolina Hurricanes suonano la 'nona'
Quattro shutout nella notte, doppiette per Matthews e Terry
Prima vittoria per Chicago, hat-trick di Patrick Kane
Carolina inarrestabile, per Montreal peggior partenza dal 1941
Primo ko per Florida, Crosby combina la frittata all'esordio stagionale
Quenneville, l'amaro addio con l'ultima vittoria
Florida inarrestabile, i Flyers spezzano il cammino di Edmonton
Prima vittoria casalinga per Seattle, uno scandalo sessuale esplode a Chicago
Florida, Carolina e St. Louis imbattute, festival del gol tra Ottawa e Washington
Prima sconfitta per San Jose Sharks e Minnesota Wild
Seattle sconfitta nella 'prima' assoluta in casa, Toronto travolta a Pittsburgh
Edmonton e San Jose, percorso netto
Per Montreal e Chicago ennesimo ko, 200 reti per McDavid
Draisaitl trascina gli Oilers, Canadiens a picco
New York Rangers corsari a Toronto, pesante squalifica per Evander Kane
Ottawa concede il bis, esordio per Matthews, cocaina nel sangue di Hayes
Ottawa Senators vincenti nel 'season opener' contro i Leafs






sabato 13 novembre 2021

Corte d'Appello Usa, stop all'obbligo del vaccino Covid nelle aziende

L'apertura del sito di Fox News
Ancora uno 'schiaffo' per il presidente americano Joe Biden, che ormai pare in caduta libera dopo le sue scellerate scelte in politica estera.
Una corte federale ('the Fifth Circuit Appeal Court') ha infatti sospeso l'obbligo di vaccino o di test per le aziende private. La decisione della corte, composta da un giudice nominato da Ronald Reagan e da due scelti da Donald Trump, dà così torto all'amministrazione Biden che aveva varato la norma.
L'amministrazione Biden "non potrà utilizzare o imporre nessuna medicina senza un ordine del giudice". Per il giudice Kurt Engelhardt, "l'interesse pubblico trae beneficio dal mantenimento della nostra struttura costituzionale, mantenendo la libertà degli individui nel prendere decisioni personali in accordo con le proprie convinzioni, incluso quando queste decisioni non piacciono ai funzionari di governo". (fonte: AGI)

mercoledì 10 novembre 2021

Robert Kennedy Jr. il 13 novembre a Milano insieme ai cosiddetti No Vax

Robert Kennedy Jr. sul sito della Children's Health Defense
Adesso che anche un Kennedy, uno dei discendenti di quella famiglia il cui cognome nel mondo significa 'pace e democrazia', sposa la causa cosiddetta 'no vax', per gli amanti del vaccino a ogni costo, dei guanti e della mascherina ecco un sia pur piccolo problema in più.
Non che, personalmente, mi bastino due parole declamate da un rampollo di una famiglia cattolica miliardaria irlandese per interferire con le mie opinioni, ma è normalmente a Sinistra dove la demagogia dei 'personaggi' (ultimamente Fedez su tutti) ha maggior presa. "Lo ha detto anche lui" tengono a sottolineare coloro che sposano, all'improvviso, la linea di quel Governo su cui hanno sempre sputato quando era posseduto dal 'Grande Male', alias Silvio Berlusconi o, peggio ancora, quando è stato sul punto di venire 'okkupato' dai 'fascioleghisti'.
Romano Prodi e Mario Draghi invece, loro sì, sono 'gente del popolo'. Loro parlano per il nostro bene, sanno cosa sia meglio per noi...
Stavolta, però, un luminare del movimento democratico sposa la causa dei 'brutti, sporchi e cattivi'. "Hanno preso di mira i nostri bambini con questo programma vaccinale che è un'impresa criminale contro i più piccoli. Li dobbiamo fermare, ci dobbiamo ribellare e lo dobbiamo fare per i nostri figli", ha detto in un video postato su Instagram, Robert F. Kennedy Jr., figlio di Bobby e nipote dell'ex presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald.
L'erede dei Kennedy sarà a Milano il 13 novembre per una manifestazione contro i vaccini organizzata dalla sua associazione, la Children's Health Defense. La manifestazione, inizialmente prevista in piazza Duomo, si terrà all'Arco della Pace dalle 15.
Tra i primi a rilanciarla via social, su Instagram, il cosiddetto 'barone nero' Roberto Jonghi Lavarini, indagato nell'inchiesta milanese scaturita dalla presunta 'indagine giornalistica' di Fanpage su altrettanto presunti fondi neri per la campagna elettorale di Fratelli d'Italia per le amministrative milanesi.
"Un uomo eccezionale, vera bandiera e simbolo della lotta per la libertà e l'autodeterminazione" scrive il Comitato Liberi Cittadini Milano, parlando sui social dell'appuntamento milanese. La missione di Children's Health Defense - spiega l'associazione - "è tutelare e proteggere la salute dei bambini e degli adulti, difendere e promuovere il rispetto dei diritti umani, le libertà fondamentali e i principi di democrazia delle pratiche sanitarie, in particolare promuovendo il principio del consenso informato e la libertà di scelta terapeutica, la tutela del diritto alla privacy, la libertà e la trasparenza in ambito scientifico"
. Più in particolare, parlando del Green pass, sul sito dell'associazione si legge che in Italia "milioni di persone si stanno opponendo a questa discriminazione e a questo obbligo di vaccinazione mascherato, gettando il Paese nel caos. Spinto alla miseria, il popolo è più diviso che mai tra coloro che lottano per difendere la democrazia e coloro che sperano che obblighi crescenti consentano un ritorno alla vita normale. Tuttavia, una parte significativa della popolazione è consapevole che al di là della situazione sanitaria, il pass è destinato a diventare un portafoglio digitale, ovvero uno strumento di controllo economico, attraverso l'introduzione dell'euro digitale abbinata a un monitoraggio continuo, simile al credito sociale utilizzato in Cina".
Prima della manifestazione di sabato, di cui gli organizzatori sottolineano il carattere 'pacifico', l'erede Kennedy terrà una conferenza stampa in un albergo milanese. "Kennedy - si legge sul sito dell'associazione - espone la frode e il profitto spudorato della 'mafia medica' con sede negli Stati Uniti che opera una morsa sulla salute pubblica globale attraverso la risposta alla pandemia".
Ospite di "Non è l'Arena", su La7, Kennedy Jr. ha anche detto che "Il problema e' che la risposta alla pandemia non è stata medica. E' stata una risposta militarizzata e monetizzata. Parte di questa risposta è stata quella di chiudere il dibattito, di censurare la libertà di parola. Chiunque metta in discussione queste politiche viene punito, censurato, emarginato e vilipeso. E penso che questo contribuisca alla polarizzazione e alla sensazione che stiamo perdendo le nostre democrazie".
Il 16 novembre è annunciata l'uscita del suo nuovo libro, dal titolo "The Real Anthony Fauci: Bill Gates, Big Pharma, and the Global War on Democracy and Public Health". (fonte: ANSA)

martedì 26 ottobre 2021

Lago di Garda, sulle sponde venete il turismo supera i numeri del pre-Covid

Un'immagine del Lago di Garda veneto (foto Ufficio Stampa)
Il turismo premia il Lago di Garda, che ha fatto segnare, in questi ultimi mesi, un vero e proprio boom di presenze, con numeri che hanno addirittura superato i livelli pre-pandemia: questo, dati alla mano, quanto indicano le cifre sull’andamento estivo delle presenze sia di italiani che di stranieri sulla sponda veneta del lago più grande d’Italia.
Va detto che, ovviamente, il dato di oltre un milione di presenze in più rispetto al 2020 ha un senso relativo, essendo stato quella la stagione del disastro Covid. Il numero statistico più rilevante assume contorni quasi da record se paragonato ai livelli precedenti lo scoppio ufficiale del Coronavirus.
Ad agosto di quest’anno, sono state oltre tre milioni le persone che hanno scelto il lago di Garda veneto come meta, rispetto ai quasi 2,9 milioni del 2019, con un incremento di circa 132mila presenze. L’aumento di presenze ha riguardato sia gli italiani (+114.052 ad agosto 2021 rispetto allo stesso mese del 2019), che gli stranieri (+17.877 ad agosto di quest’anno rispetto allo stesso mese del 2019).
Il trend positivo delle presenze italiane sulla sponda veneta del lago di Garda quest’anno rispetto al 2019 ha interessato anche i mesi di giugno e luglio, con un picco massimo, nel settimo mese del 2021, di +153.746 presenze rispetto allo stesso periodo di due anni fa.
Del resto l'interesse suscitato dal grande lago lombardo-veneto è dimostrato dall’inserimento della parola composta 'Lago di Garda' ai vertici delle ricerche delle mete turistiche in Italia su Google.
Ovviamente entusiasta delle cifre sulle presenze estive è il presidente della Camera di Commercio di Verona, Giuseppe Riello: "Ristoranti pieni, strade affollate e alberghi con il cartello 'tutto esaurito'. È stato un Ferragosto da ricordare quello che il Lago di Garda ha vissuto quest’anno, tanto che le presenze straniere sulla sponda veronese del Benaco hanno raggiunto e superato il livello pre-Covid del 2019. Quest’anno", sottolinea Riello, che prosegue: "c’è stata molta più fiducia e anche i turisti si sono sentiti più sicuri nel viaggiare oltre i confini nazionali. L’Italia, da questo punto di vista, ha rappresentato un’ottima destinazione: i contagi sono in continua diminuzione, la campagna vaccinale sta proseguendo – pur tra alti e bassi. Inoltre, il 1° luglio è entrato in vigore il Green Pass europeo, che permette di spostarsi con maggiore libertà tra i Paesi dell’UE (e alcuni stati extra UE) senza doversi sottoporre a tamponi e a quarantena".

lunedì 18 ottobre 2021

La Sinistra deride i lavoratori che osano protestare contro il Green Pass

Le cariche della polizia a Trieste da "Primato TV"
La Sinistra di regime si schiera a fianco della polizia
, a convenienza, quando si tratta di colpire i lavoratori dissenzienti, quelli che rimarranno senza uno stipendio per nutrire se stessi e la propria famiglia perché, come legittimamente riconosciuto dalla Costituzione, non intenderanno esibire il Green Pass per accedere al luogo di lavoro.
Purtroppo non siamo in Francia, dove le proteste delle maestranze sono più dure, senza quartiere e non terminano fino a risultato raggiunto.
In Italia l'approccio è da sempre più 'soft', tutti 'tengono famiglia', ma ciò non è bastato a evitare le cariche violente delle Forze dell'Ordine nei confronti dei lavoratori inermi e indifesi, riuniti in una manifestazione pacifica.
Da Sinistra, quegli stessi che sponsorizzano il ministro Luciana Lamorgese (quella che consente a punkabestia, drogati e isamici radicalizzatidi scorrazzare indisturbati per il nostro Paese) si permettono il lusso di ironizzare, come Ettore Rosato di Italia Viva, che definisce i portuali di Trieste "sparuta minoranza", mentre Stefano Ceccanti, del PD si lascia andare al puro sarcasmo, commentando le proteste di Matteo Salvini: "Un partito di destra che sta al governo e che è contro le forze dell'ordine è una novità assoluta". Un po' come un partito di Sinistra che si pone contro quei lavoratori che dovrebbe invece rappresentare.
Leggi l'articolo de "Il Primato Nazionale"

mercoledì 13 ottobre 2021

Silvia offesa perché è senza 'green pass', serve una risposta di piazza

Silvia legge il suo messaggio (foto "Il Primato Nazionale")
Solidarietà piena e totale a Silvia
, la giovanissima studentessa che ha avuto il coraggio di sfidare le istituzioni e presentarsi alla facoltà di Filosofia dell’università di Bologna senza 'green pass'.
Ha eluso i controlli ed è entrata nell'ateneo, fino a quando è stata smascherata, costretta a uscire e insultata, con tanto di docente che sospende la lezione per cui lei ha pagato profumatamente la retta e di cosiddetti 'colleghi' che la vituperano perché la 'loro' lezione è stata interrotta dalla sua civile protesta.
Silvia, una volta fuori dall'università, ha scritto parole che esprimono disgusto e rabbia, espressione con la serena convinzione di chi sente di essere nel giusto, per poi pronunciarle durante una manifestazione No Pass in piazza Maggiore, nel capoluogo felsineo. "Ho scelto di non aderire all'infame carta verde e di presentarmi in aula - ha detto la giovane -. Un'ora dopo essere entrata la professoressa è stata informata che non ero in possesso del 'green pass' e ha annullato la lezione perché mi sono rifiutata di uscire. I miei compagni hanno reagito con insulti e minacce, invitandomi a non ripresentarmi".
E ancora, ecco la descrizione di come si sia svolta la drammatica scena: "Ho avuto tutta la classe inviperita contro, insulti, chi si è alzato pretendendo i soldi del biglietto universitario che lo ha portato a perdere la lezione per colpa mia, chi mi ha reagito dandomi della troia no vax, chi è venuto a urlarmi contro di seguire online", ha raccontato Silvia. Ma la gogna, per lei, non era ancora finita. "Una volta uscita mi ha aspettato un gruppetto di persone che ha iniziato ad accanirsi, a sputare per terra vicino ai miei piedi, un tipo mi ha scattato a dieci centimetri dalla faccia dicendo che se non fossi stata una ragazza mi avrebbe già menato, ha minacciato di chiamare la polizia se mi fossi presentata alla lezione successiva per farmi sbattere fuori".
Complimenti sinceri a Silvia, che ha avuto voglia e coraggio di mettere in gioco (un drammatico gioco) le proprie idee e ciò in cui crede. In fin dei conti le sarebbe bastato adeguarsi per evitare gogne mediatiche, insulti e minacce.
Io sono stato più ipocrita. Ho scritto e continuo a scrivere di non credere né all'origine di questa pandemia né tanto meno alla bontà della gestione della stessa, così come ritengo il 'green pass' una totale idiozia (mentre, a mio avviso, vaccinarsi contro il Covid è stato sicuramente utile.
Per rimediare a questo mio peccato 'originale' ho deciso che sabato a Milano scenderò in piazza anche io a fianco dei 'No Green Pass'. Forse non mi metterò in testa al corteo, e forse non ci rimarrò per tutta la durata della manifestazione, ma voglio andarci. Per testimoniare che questo stravolgimento del pensiero, questo imperante pensiero unico, è inaccettabile in una società civile come pretende di essere quella italiana.
Le minacce sul lavoro per chi non ha il 'green pass', la grande montatura costruita sull'assalto alla sede della CGIL di Roma, il 'caso' Morisi estratto ad arte poco prima delle elezioni, la richiesta di scioglimento del partito che raccoglie la maggioranza dei voti degli italiani, il bombardamento mediatico che quasi su tutte le reti avviene ormai a ogni ora del giorno deve risvegliarci, riportarci in piazza, farci comprendere che la nostra dignità non può essere calpestata oltre.
Grazie Silvia, per avere risvegliato il mio vecchio cuore e avermi ridato la voglia di lottare.

mercoledì 6 ottobre 2021

Quella mascherina all'aperto segno di un'umanità idiota

Le vedo in giro, e sono tante, queste persone dotate di mascherina all'aperto. E mi chiedo quale sia il profondissimo motivo che le ottenebri a tal punto dal non capire che la mascherina, se cammini da solo per la strada, ma anche se lavori da solo in un ufficio, a meno che tu non disprezzi e sottostimi il tuo essere a tal punto da ritenerti un virus formato gigante, non serva fondamentalmente a un cazzo.
Non posso non citare la collega Chiara Del Fiacco che, in un articolo molto interessante pubblicato sul nuovo numero de "Il Primato Nazionale" (vedi rubrica "Nemef", pag.   62), sottolinea come numerosi studi dimostrino come il quoziente intellettivo medio della popolazione mondiale sia in caduta libera.
Un impoverimento del pensiero dovuto direttamente a un depauperamento del 'logos', ovvero a un linguaggio sempre più 'deverbalizzato' e declinato al tempo presente. Aggiungo però la personale opinione, alla corretta analisi della Del Fiacco, di come l'inizio di questo disastro lessicale, e quindi mentale, sia da ascriversi al primo periodo della televisione berlusconiana e a quel suo "Drive In" di basso boccaccesca memoria, un insieme di lazzi da bar di periferia utile nel cominciare ad appiattire lentamente le menti del pensiero. Non è un caso che programmi simili siano andati in onda in tutte le televisioni delle presunte democrazie occidentali, asservite a gruppi di potere raffigurati ora a partiti della Sinistra, altre volte, come nel caso di Silvio Berlusconi, di un finto conservatorismo di Destra, che mischiava le tette al vento alla Santa Messa della domenica, il puttanesimo da boudoir alla risata da camionista.
Si è arrivati ai tempi nostri, dove impera categorico, sotto qualsiasi latitudine politica, l'antico proverbio lombardo “Chi vüsa pusè la vaca l'è sua“ (tradotto “Chi grida di più si prende la vacca“). Una tecnica ormai imperante secondo la quale è sufficiente spararla grossa in prima pagina per distruggere l'avversario.
E, sempre ai tempi nostri, ecco la creazione di personaggi da fumetto, le varie Greta Thunberg, o di realtà parallese al limite e oltre il surreale, come il Black Lives Matter, con l'invenzione di realtà assurde e distopiche, dove si crea un 'nemico' da abbattere e contro cui qualsiasi operazione diventa lecita, nel nome di un copione scritto da attenti demagoghi della politica.
Il virus del Covid, probabilmente creato in laboratorio, è stato un coadiuvante perfetto in questo senso, levando dalla strada gli ultimi esseri 'pensanti' e 'senzienti', dotati di critica, coloro che esprimano dubbi e financo proteste. Chi 'pensa', chi si oppone, chi è contro, rappresenta il male: nella 'reductio ad hitlerum', per citare Diego Fusaro, ci sta dentro tutto. Se ritieni un idiota chi gira con la mascherina da solo per strada, probabilmente non ti sei nemmeno vaccinato, o comunque hai orrendamente pensato che sia sbagliato farlo (lo psicoreato di orwelliana memoria), in qualche momento della tua vita hai pensato che la terra sia piatta, che il dio cristiano abbia costruito il mondo in sette giorni; di più, in casa sei un violento, odi le donne e i 'diversi', forse sei stato anche predatore seriale di minorenni, nutri simpatie per il nazismo e distruggi quotidianamente un pezzetto di foresta amazzonica. E, ovviamente, è sufficiente cadere in uno di questi 'reati della mente' per essere accusato automaticamente di tutti gli altri.
Resto così, in piedi, a osservare il presunto imbecille con la mascherina, camminare in solitaria all'aperto. Poi gli concedo la possibilità, come del resto è capitato anche a me, che si sia semplicemente dimenticato di togliersela una volta uscito da un luogo di assembramento. E tutto questo discorso va automaticamente a farsi benedire. Non si sa mai, però, meglio portarsi avanti rispetto alla stupidaggine mondiale...

giovedì 2 settembre 2021

Luciana Lamorgese, il ministro fantasma reintroduce il reato di opinione

Una foto ANSA di Luciana Lamorgese dal quotidiano "La verità"
Fa piacere notare come finalmente, dopo mesi, ma forse anni, in cui le forze di polizia e di difesa italiane parevano relegate nella soffitta dei sogni dimenticati, siano finalmente tornate alla luce, prepotentemente impiegate nei confronti di quegli italiani, tutti pagatori di profumate tasse, che abbiano nella loro mente formulato uno psicoreato difficile da perdonare: ovvero il pensiero che, sulla questione Covid-19 ci sia qualcosa, e forse più di qualcosa, di assai poco chiaro.
Un qualcosa che riguarda la sua origine, che ci vorrebbero far credere proveniente da un orsetto lavatore dell'entroterra cinese, quando di lì a pochi metri opera indisturbato un laboratorio chimico militare che, guarda caso, proprio i coronavirus studia e produce.
Un qualcosa che riguarda la sua gestione, che ha gettato oltre il baratro economico e sociale milioni di cittadini nel mondo e in Italia certamente, in particolare quella piccola borghesia produttiva che, guarda caso (ci ripetiamo), vota nella sua gran parte orientandosi verso il Centro-Destra, lasciando praticamente intonse le condizioni di vita, se non migliorandole, dei cosiddetti impiegati pubblici e statali in genere, ovviamente fautori dello 'status quo'.
Un qualcosa che riguarda la sua cura, esercitata attraverso una serie di vaccini diversi tra loro, espressione di potenti case farmaceutiche, riconosciute a volte sì a volte no a seconda della provenienza geografico-politica della produzione, a volte mischiati senza coscienza fra prima e seconda iniezione, senza dimenticare che questi stessi vaccini non sono mai stati testati, al contrario di quelli classici che normalmente affrontiamo nel corso della nostra vita. E che, come conseguenza, vengono testati in questo stesso momento su di noi, lungo un corso temporale che riguarderà non solo quest'anno, ma anche i prossimi. Uno, due, tre, e forse di più. Al saldo del fatto che, se test su di noi vengono condotti, a questo punto è lecito intuire come su qualcuno di noi non venga iniettato alcun vaccino, ma il classico placebo che agli studiosi serve nel momento in cui si debbano tirare le somme conclusive su detti studi.
Ecco, a fronte di tutto ciò, chi osi esprimere un dubbio contrario viene sommariamente definito 'no vax', un po' come quando, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, bastava non essere stati comunisti per venire immediatamente bollati come 'fascisti' o comunque collaborazionisti della Repubblica di Salò e, come conseguenza, fucilati a un angolo di strada o, nel migliore dei casi, rapati a zero.
Escludendo e condannando, ovviamente, gli eccessi deliranti di alcuni dementi sobillati da alcune frange estreme di una certa presunta politica 'militante', su cui ovviamente alcuni media opportunamente 'teleguidati' hanno sguazzato come le cozze nella padella, abbiamo avuto la conferma dell'esistenza di Luciana Lamorgese, al secolo ministro dell'Interno confermato del Governo Draghi, detto anche 'il banchiere'.
Una vera e propria apparizione 'lourdiana', a lungo attesa ma mai concretizzatasi. Un miracolo degno dello scioglimento del sangue di San Gennaro e della scoperta dell'esistenza del Molise.
L'abbiamo attesa invano nella periferia di Milano ormai ridotta a una Casbah, attorno alla Stazione Centrale, dove maghrebini, africani e mediorientali in genere spacciano indisturbati e si prendono a bottigliate in testa un giorno sì e l'altro pure, nelle zone dimenticate dove trapper trasformati in improbabili musicisti 'convocano' le proprie truppe sballate per festini improvvisati a base di musica a tutto volume, ne abbiamo cercato invano le tracce durante i vari 'rave' organizzati lungo la penisola, in cui spaccio e distruzione regnavano indisturbati, ne abbiamo pregato la presenza mentre clandestini d'ogni dove, con la scusa di guerre strumentalizzate all'occorrenza, invadono sciamando per l'Italia e ancor di più ora, incapaci di distinguere tra un afghano, un pakistano e un marocchino, sempre più trasformandola in una succursale islamica.
Ad averlo saputo prima, sarebbe bastato gridare al 'no vax' molto tempo prima, una sorta di 'untore' manzoniano, per vedere spuntare vagonate di VoPos celeri, efficienti e spietati.
Ormai è questo il problema del mondo. Il No Vax. Lo si sostiene da sempre a Sinistra, pronta da tempo immemore a schierarsi sempre e solo con lo Stato e sempre e solo contro il Cittadino, ma ora lo si sostiene anche da una gran parte del cosiddetto CentroDestra, dalla pavida Forza Italia, impaurita dalle probabili accuse di sedizione, ma anche, orrore, dalla stessa Lega che, invece di abbattere la statua di sale della Lamorgese, ha deciso di chinarsi a una 'realpolitik' che l'allontana dalla propria base.
Per cui, ormai sempre di più, 'no vax' (dando per scontato che venga considerato tale chiunque osi sollevare la mano per porre un quesito o pretendere una spiegazione) uguali a Casapound, a quella Destra estrema che gira ancora con l'immaginetta del Duce nel borsellino, che si trova al 'campo' tal dei tali a braccio alzato urlando 'a noi' e che si iscrive al gruppo Facebook della 'X Mas' perché "quando c'era lui" era sicuramente meglio di "adesso che c'è lei".
Siamo ridotti a questo punto. A questo livello di caos, prima ancora mentale che istituzionale. Ma è difficile capire dove finisca il primo per far posto al secondo o se non siano invece entrambi intrinsecamente uniti in un abbraccio mortale.

giovedì 12 agosto 2021

In Spagna è vietato vietare, Green Pass privo di fondamento

Un'immagine della Galizia (foto Wallpaperaccess.com)
Mentre in Italia continua la politica 'terroristica' del governo nei confronti di chi solo osi mettere in dubbio non tanto la somministrazione dei vaccini, ma perfino l'uso della mascherina o l'esibizione del Green Pass, documento che dovrebbe (senza certezze) codificare l'immunità di chi lo esibisca, questo stesso documento è stato giudicato 'non valido' in tutta la Spagna, non certo una nazione africana popolata da stregone dediti a riti vudù.
Ultima provincia a negarne la validità quella della Galizia, che ha dichiarato non valido il requisito di possesso del documento per poter accedere a bar, ristoranti e locali notturni.
La decisione del tribunale regionale galiziano segue le precedenti decisioni negative dei tribunali di altri territori come l'Andalusia e la Cantabria, in cui i governi regionali avevano tentato di applicarne l'obbligo.
Il parere positivo della corte era considerato un requisito indispensabile per l'applicazione del Green Pass, in quanto misura limitativa dei diritti individuali.
Leggi l'articolo de "Il Primato Nazionale"

martedì 2 marzo 2021

PIL italiano 2020 crollato dell’8,9% a causa del Covid

Nel 2020 il Pil italiano ai prezzi di mercato è stato pari a 1.651 miliardi, in caduta del 7,8% rispetto al 2019
, mentre in volume il calo è arrivato all’8,9%, in linea con le previsioni del governo Conte che nella Nadef fissava il crollo a -9%. È da bollettino di guerra il bilancio del primo anno di Covid certificato dall’Istat, secondo cui l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche è stato pari a -9,5%, a fronte del -1,6% dell’anno precedente, mentre il debito pubblico è schizzato quota 2.569.258 milioni, attestandosi al 155,6% del prodotto interno lordo.
L’istituto di statistica segnala poi che a fronte di un calo del Pil dell’8,9%, si registra una contrazione delle importazioni del 12,6% e delle esportazioni del 13,8%. I consumi finali nazionali sono scesi del 7,8% con la spesa per consumi delle famiglie residenti calata del 10,7% e quella delle istituzioni sociali private dell’11,8%. La spesa delle amministrazioni pubbliche è invece cresciuta dell’1,6%. In netto calo anche gli investimenti fissi lordi, diminuiti del 9,1% con contrazioni generalizzate a tutte le componenti: -6,3% gli investimenti in costruzioni, -12,1% in macchinari e attrezzature, -28,1% in mezzi di trasporto e -2,9% in prodotti della proprietà intellettuale.
Il tracollo è stato marcato in tutti i settori: -11,1% nell’industria in senso stretto, -8,1% nei servizi, -6,3% nelle costruzioni e -6% nell’agricoltura, silvicoltura e pesca. Nel settore terziario ci sono state contrazioni particolarmente marcate nel commercio, trasporti, alberghi e ristorazione (-16%), nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrative e servizi di supporto (-10,4%) e nel settore che include le attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, di riparazione di beni per la casa e altri servizi (-14,6%).
“Nel 2020 l’economia italiana ha registrato una contrazione di entità eccezionale per gli effetti economici delle misure di contenimento connesse all’emergenza sanitaria. A trascinare la caduta del Pil è stata soprattutto la domanda interna, mentre la domanda estera e la variazione delle scorte hanno fornito un contributo negativo limitato”, precisano i tecnici dell’istituto.