Mascherine anche all'aperto, l'ultimo diktat del governo italiano |
Questo pomeriggio andrò a farmi la terza dose, cosiddetta 'booster'. Fino ad allora non potrei accedere al 90% del consesso della socialità umana, almeno in Italia sebbene, avendo ieri anche fatto un tampone, risultato negativo, associando il Green Pass 'arancione' al tampone si possa entrare in un ristorante. Ma, ogni volta, divamperebbe una discussione.
Oggi, per qualche ora, farò quindi parte di quella minoranza odiata e disprezzata dai più, quella che tanto bene fa sentire persone che, fino a due anni fa, erano semplici mediocrità, un moscerino perso nel nulla cosmico, ma che oggi gonfiano il petto, arrogandosi la facoltà di giudicarsi migliori di altri.
Cosa che, personalmente, mi riusciva difficile prima, durante e dopo il Covid. Intendiamoci, ci sono gruppi di persone che è più facile disprezzare: gli zingari innanzi tutto, ma anche i clandestini, tutta quell'umanità sbarcata sulla nostra terra patria, fatta di ladri, spacciatori, puttane e criminume vario.
Lo scorrere dell'odio verso chi 'pensa altrimenti' non è mai stato tanto forte come adesso, contemporaneamente all'allinearsi dei popoli europei, tradizionalmente quelli dotati di maggiore storia e personalità, ai diktat provenienti dall'alto.
Basti pensare all'Italia e a quanto si diceva del Governo fino a pochi anni fa, specie quando a guidarlo c'era Silvio Berlusconi. Da Male Assoluto oggi la cupola del potere è diventata il Bene. Mario Draghi si è trasformato da cinica espressione dei banchieri a santino benedicente, le mani rivolte a mo' di Padre Pio verso il popolo italiano, cui ogni suo pensiero è dedicato con amore. Gli scienziati, espressione della 'nomenklatura' farmaceutica, contestati senza remore perché allineati alla scienza dei potenti fino a poco tempo fa, trasformatisi in altrettanti salvatori e scudi umani dei rispettivi governi.
Qualsiasi editto arrivi da Palazzo Chigi viene accettato senza discussione dall'italiano medio, cosa che nemmeno il Cavalier Benito Mussolini avrebbe osato sperare ai tempi suoi. Perché perdersi nella minaccia della violenza fisica? Aver sparigliato tra la popolazione il demone del virus ha chetato gli animi più dei plotoni di esecuzione della polizia politica della dittatura nordcoreana.
Il concetto di umanità e di dignità umana in questo biennio è radicalmente cambiato. Basti che qualcuno emani un ordine, se suffragato da una qualsiasi scusa sanitaria, e se questo non verrà eseguito si sarà passibili di esclusione da... tutto. Oggi è il vaccino, oggi sono le mascherine (che io tengo, orrore, abbassate se cammino per strada, in quanto ritengo idiota tapparmi la bocca se mi trovo all'aria aperta), ma domani potrebbero essere i guanti, magari un burqa, una tuta gommata.
D'altra parte, se lo dice lo Stato, sarà giusto così. Punto. Pensare 'altrimenti' è e sarà sempre di più già di per se stesso un reato. Anzi, uno 'psicoreato'.