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lunedì 15 agosto 2022

Fuga dalla città, alla scoperta di Görlitz

Tre foto di Görlitz (foto Bordignon)
Görlitz
, città della Sassonia, in Germania, è stata uno degli obiettivi delle mie 'vacanze', chiamiamole così. Dopo un grande dolore, serviva spaziare con la mente, sebbene i ricordi continuassero a inseguirmi. Vivere tre giorni in questa ridente cittadina mi ha comunque, sebbene solo in parte, aiutato.
Una delle poche, forse l'unica, città della Germania a non essere stata bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale, Görlitz (a poche decine di metri dal confine polacco) conserva intatto il fascino secolare tedesco, pur con qualche innato difetto: innanzitutto i tedeschi del Nord, senza generalizzare, non sono propriamente dei 'simpaticoni' (lontanissimi dai festaioli bavaresi, giusto per fare un esempio) e la città vive ancora della 'fiacchezza' della DDR, sembra poco sviluppata, inconsapevole della propria struggente bellezza. Ma questo è anche un pregio, perché Görlitz apppare prontissima per ricevere investimenti da parte di chi, a caccia di nuove proprietà, intenda lanciarsi in qualche nuova 'avventura' lontano dall'Italia. La sensazione è che Görlitz, nemmeno tanto piccola (ha 56mila abitanti) abbia molto da dire e possa tanto migliorare, come pare abbia fatto nell'ultima decade.
Un altro 'dramma' è rappresentato dalla presenza della api. Volete un consiglio? Quando uscite a pranzo di giorno state all'interno del ristorante, se non vorrete venire presto circondati da simpatici insetti attratti dal vostro cibo.In definitiva Görlitz è un luogo dove andare a dare una sbirciata e, magari, ritrovarsi, per cercare di vivere una bella novità o, addirittura, cominciare una nuova vita.

sabato 19 giugno 2021

Cristina Tajani presenta la sua 'città prossima'

Cristina Tajani e il suo ultimo libro (foto Bordignon)
Quella del 18 giugno è stata una giornata fondamentale per Cristina Tajani, cominciata con un'intervista a un importante quotidiano in cui affermava di non volersi più ricandidare alle elezioni amministrative dopo dieci anni vissuti in qualità di assessore cittadino. Nel pomeriggio, poi, nello scenario di un caffé letterario del Centro, adiacente al Teatro Litta, ha presentato la propria ultima fatica, il libro "Città prossime", sottotitolato "Dal quartiere al mondo: Milano e le metropoli globali".
Presenti il sindaco di Milano, Beppe Sala, e l'europarlamentare PD, Pierfrancesco Majorino, la riflessione della Tajani è partita dalla metropoli lombarda per confrontarla con le altre città del mondo viste attraverso il prisma della pandemia.
Una riflessione che si muove su un duplice binario: il primo ha a che fare con le persone, in particolare i nuovi protagonisti che si sono mossi sullo sfondo di una città in costante cambiamento ma anche in crisi economica; il secondo riguarda il rapporto fra la città e i territori circostanti, tenendo presente che Milano è cresciuta anche grazie alle realtà produttive dell'alto milanese, al manifatturiero della Brianza e ai territori agricoli del lodigiano.
Tutte connessioni che vanno coltivate, secondo la Tajani, in modo che possano contribuire nel ridurre le diseguaglianze territoriali sia perché è etico, ma anche perché è utile.