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martedì 16 agosto 2022

Scandalo Europa, Italia costretta a ospitare anche i 'migranti' violenti

Ogni giorno l'Italia viene invasa da clandestini criminali
Quell'Europa che tanto piace alle Sinistre e ai fautori dell'accoglienza, matrigna e non madre delle legittime aspirazioni nazionali e nazionalisti dei singoli Paesi che ne sono Stati membri, ha compiuto l'ennesima prevaricazione: la Corte di Giustizia Europea, con sede in Lussemburgo, ha sentenziato come non sia mai revocabile il programma di accoglienza per un 'migrante' (ovvero un clandestino, per essere più chiari) richiedente protezione internazionale anche se responsabile di reati e atti violenti, dato che privare un immigrato delle condizioni di accoglienza "costituisce sempre una sanzione sproporzionata, perché lesiva della dignità umana".
Il tutto riferito al caso di un senegalese 30enne espulso dal piano di accoglienza con provvedimento della prefettura di Firenze riguardo a un fatto del 2019, quando aggredì un addetto di Trenitalia in una stazione mentre cercava di salire su un treno senza biglietto.
La notizia è riportata dall'ANSA, che cita a sua volta il quotidiano "Il Tirreno" che, in parallelo alla denuncia e al procedimento penale, tuttora aperto a carico del senegalese, lo stesso immigrato impugnò l'atto della prefettura al Tar della Toscana, che gli dette ragione.
Quelli di Lussemburgo, stabilendo in pratica che un cittadino italiano valga meno di un criminale africano, ha emesso il suo parere stabilendo che revocare il piano - che comporta l'erogazione di vitto, alloggio, sussidio per le spese giornaliere e vestiario - a un migrante, pur se sia stato autore di atti violenti e gravi, costituisce in ogni caso una lesione della sua dignità (quale sia questa dignità non è dato sapere).
I giudici europei fanno riferimento alla direttiva sui migranti numero 33 del 2013 per la quale "gli Stati membri dell'Unione assicurano in qualsiasi circostanza l'accesso all'assistenza sanitaria e garantiscono un tenore di vita dignitoso per tutti i richiedenti" ed evidenziano invece che la legge italiana, col 'decreto accoglienza' del 2015, "è in contrasto con la normativa europea perché tra le sanzioni per i migranti violenti comprende, appunto, la possibilità di revoca delle condizioni materiali di accoglienza" e il migrante così colpito rimane senza alloggio, cibo, vestiti e sussidio privandolo di un "tenore di vita dignitoso".
Oltre al danno le beffe. Chi avesse la tentazione di votare a Sinistra, è avvisato di quali complicità si renderà protagonista.

sabato 5 marzo 2022

Messico: ucciso un giornalista, il sesto da inizio anno

La notizia diffusa dal giornale "El Universal"
Ancora un dramma della violenza criminale in Messico. Un giornalista è stato ucciso in nello Stato di Zacatecas (nel Centro-Nord del Paese), in quella che è considerata la zona più pericolosa del nazione.
Si tratta del sesto giornalista assassinato dall'inizio dell'anno. "Condanno l'atto che ha preso di mira Juan Carlos Muñiz, che lavorava per il portale di notizie "Testigo Minero", questo pomeriggio a Fresnillo. Esprimiamo la nostra solidarietà alla sua famiglia, agli amici e ai colleghi", ha detto su Twitter David Monreal, governatore dello stato settentrionale di Zacatecas.
La procura ha aperto un'indagine. I crimini contro i giornalisti (circa 150 in 20 anni) restano generalmente impuniti in Messico.
La vittima era alla guida di un taxi (era il suo secondo lavoro) quando è stato colpito da uomini armati non identificati che sono fuggiti, secondo il giornale "Milenio". (fonte: AGI)